Via Mazzini: pedoni allo sbaraglio.

Ieri mattina percorrevo a piedi Via Mazzini qui a Erba. Era giorno di mercato e non ero la sola lungo la via. Davanti a me due signore camminavano sullo strettissimo marciapiedi in prossimità dell’ angolo con Via Zappa. Una di loro spingeva una carrozzina con un neonato .

A un certo punto un piccolo cumulo di neve rendeva ancor più angusto il passaggio e le due donne non riuscivano a procedere; poi  finalmente la neve ha ceduto ed esse hanno deciso di passare sul marciapiedi opposto, che però non è certamente in condizioni migliori : entrambi sono un susseguirsi di buche e di tratti variamente sconnessi. Spesso si è costretti a scendere sulla carreggiata  rischiando di essere investiti dai veicoli in transito o di prendersi una bella distorsione della caviglia. Se poi si hanno difficoltà di deambulazione o si ha una carrozzina al seguito la situazione è veramente tragica; ci si sente  “pedoni allo sbaraglio”.

Credo che il nostro Sindaco o l’ assessore competente  non abbiano mai vissuto questa esperienza, altrimenti avrebbero già disposto gli interventi opportuni.

 

Diritto al voto: una conquista difficile.

Oggi è giorno di votazioni e ancora ampia parrebbe la fascia degli elettori assenteisti. Chissà se tanta gente rinuncerebbe ancora a votare se sapesse come si è giunti a ottenere il diritto al voto? Per questo mi sono rispolverata i miei ricordi di scuola (come studente prima e come insegnante poi) e ho preparato un brevissimo sunto, nel quale per brevità ho trascurato di inserire i momenti di lotta attraverso cui si giungeva a ottenere qualche modifica alle leggi vigenti:

1861 – Proclamazione del Regno d’ Italia- vige lo Statuto Albertino. 

Gli elettori, solo di sesso maschile, devono avere 25 anni, saper leggere e scrivere e avere un certo reddito. Gli eletti non avevano diritto ad alcun compenso (potevano vivere di rendita : erano tutti ricchi).

1876 – cade la Destra e va al governo la Sinistra con Depretis, che nel 1882 riconosce il diritto al voto a:

  • maschi 21 enni alfabetizzati  (avevano imparato a leggere e a scrivere, non aveva più peso il reddito).  L’ analfabetismo però era diffusissimo e pochi furono i vantaggi della nuova legge.

1912 – governo Giolitti.

  • una nuova legge consente di votare ai maschi 21enni, alfabetizzati ; ai maschi che avessero assolto il servizio militare di leva o che avessero compiuto i 30 anni , indipendentemente dal reddito o dall’ istruzione. La base elettorale si allargò molto  e potevano candidarsi anche i non abbienti, dato che agli eletti veniva riconosciuto un compenso.

1946 – Nasce la Repubblica italiana  e anche alle donne viene riconosciuto il diritto al voto (solo in quel momento il suffragio diventa effettivamente universale.

1975 – Votano i diciottenni (abbassamento della maggiore età).

Ho qui riassunto il post trovato su  “Albatros -www.siciliaviaggi.com”)

 

Un buon esempio per i futuri parlamentari.

Emilia contro la criminalità

Una bella notizia in mezzo allo squallore del momento non è facile trovarla, ma con un po’ di buona volontà ci sono riuscita : il Consiglio regionale dell’ Emilia Romagna ha votato all’ unanimità una risoluzione contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio regionale dichiarando nel contempo la propria solidarietà al giornalista Tizian ,  da tempo minacciato di morte a causa dei suoi articoli contro la criminalità organizzata.

Nell’ articolo si legge anche che la regione ha da tempo messo in atto degli interventi nella scuola per l’ educazione alla legalità e invita il Parlamento nazionale a moltiplicare gli sforzi per contrastare il dilagare delle cosche.

L’ unanimità con cui è stata votata la risoluzione può essere d’ esempio al futuro Parlamento: di fronte ai pericoli (criminalità o crisi ) che minacciano la convivenza civile  e le attività economiche non si devono fare miseri calcoli di bottega, ma si deve individuare la strategia migliore e perseguire  tutti insieme gli obiettivi.

S. Valentino :un miliardo di donne in piazza…

Ballare contro la violenza….

La violenza contro le donne è una piaga diffusa in tutti i paesi del mondo e per protestare contro di essa , le donne hanno pensato di cambiare il modo di festeggiare la festa di S. Valentino.

Non più cioccolatini o mazzolini di fiori, ma un ballo, un grande ballo in ogni piazza del mondo a partire dalle 16 del 14 febbraio e, seguendo il fuso orario, le danze proseguiranno per 24 ore: l’ intento è di mobilitare un miliardo di donne (ma anche gli uomini sono invitati).

Al link è possibile trovare l’ indicazione delle piazze in cui si potrà partecipare a questa manifestazione  per dire che l’ amore è gioia , è voglia di vivere, di fare festa e che quello che porta a maltrattare,  a violentare o a uccidere la propria donna non può essere scambiato per amore, MAI!!!

Piccoli robot.

Accade in Germania

Una volta c’ era il maestro  con licenza di bacchettare gli alunni più rumorosi, meno attenti, quelli che si lasciavano incantare più dal volo di una mosca che dalle lezioni di storia o matematica . Quando crescevano e uscivano dalla scuola, spesso questi alunni avevano più successo nella vita di tanti “sgobboni” habitués del dieci e lode.

Ora, per fortuna, i maestri non hanno più la bacchetta, ma  per avere alunni tutti ben omologati al modello standard chiedono aiuto alla medicina (???!!!??) e alla chimica. In Germania, si legge al link qui sopra, ci sono ben 250.000 bambini sottoposti a trattamento farmaceutico perché iperattivi, turbolenti o disattenti. Il farmaco consente loro di avere migliori risultati a scuola, ma crea dipendenza.

E’ giusto trattare come malati bambini che avrebbero bisogno invece di veder analizzato meglio il loro disagio per trovare vere soluzioni ? A volte un bambino fa fatica a stare attento, ma basta tenerlo vicino quando si spiega l’ esercizio da eseguire, a volte non è ben seguito a casa e perciò non trova motivazioni all’ impegno,a volte è la troppa TV che lo disturba o potrebbe anche essere irrequieto per una dieta sbagliata, per una intolleranza alimentare….

Spero che gli insegnanti italiani non si lascino tentare dalla “moda” tedesca, che garantisce vita facile ai docenti, ma crea dei piccoli robot schiavi della chimica.

 

 

 

 

Monti e le vacanze estive…

Monti: Un mese di vacanza estiva per le scuole

Nella ridda di proposte che Monti sta sfornando ogni giorno a me è piaciuta quella di accorciare le vacanze estive e di ridurle a un mese solo azichè due come ora.

Forse il mio gradimento dipende dal fatto che non insegno più e vedo le cose più da cittadino – utente del servizio scolastico che da operatore, ma l’ idea, che la scuola possa occuparsi dei miei nipotini lontani per un mese in più e che i loro genitori non siano più costretti a fare i salti mortali per coprire i tre mesi estivi, non mi dispiacerebbe proprio e penso che farebbe molto felici molte famiglie in un paese così carente di servizi come il nostro.

Naturalmente tutti gli insegnanti e i loro sindacati sono insorti, difendendo a spada tratta lo status quo , ma la proposta, se attuata, potrebbe creare nuovi posti di lavoro di cui i nostri giovani sono affamati, visto che Monti ha precisato che il provvedimento non prevede nessun aggravio per il personale docente attualmente impegnato nella scuola pubblica.

Io non voterò Monti, ma ciò non toglie che possa apprezzare questa sua proposta, che mi pare realizzabile e molto utile.

Vite a perdere…

L’ articolo che potete leggerequiracconta di una neonata gettata in un cassonetto e salvata da un passante che ha sentito casualmente il suo vagito.

Episodi come questo si ripetono tragicamente troppo spesso. Perchè non informare con continuità attraverso la TV e manifesti per le vie delle città che in Italia si può andare in ospedale a partorire in modo anonimo e lasciare che il neonato venga messo in stato di adottabilità? Perchè non far sapere che esistono case di accoglienza per mamme sole, le quali possono trovarvi un aiuto per affrontare le difficoltà della maternità e anche un aiuto per trovare un lavoro? Perchè non informare dove è possibile lasciare il neonato nella “ruota” in uso anticamente e ripristinata in varie città?

Mi è difficile immaginare a quale grado di disperazione sia necessario arrivare per decidere di gettare un bambino in un cassonetto, ma sono convinta che ogni madre ,adeguatamente informata, sceglierebbe con minore pena di consentire una chance di vita alla sua creatura ….

Fame e cibo sprecato.

Cibo sprecato

Nei giorni di festa appena trascorsi , un po’ di cibo è andato sprecato anche qui, a casa mia. Quando ci si ritrova in tanti più del solito a tavola è quasi fatale abbondare un po’ troppo nel calcolo del cibo necessario e qualcosa va purtroppo a finire in pattumiera. Ogni volta che è possibile il congelatore aiuta a limitare gli sprechi, ma non li elimina del tutto.
Leggendo l’ articolo linkato qui in alto si può capire quanto sia invece assurdo lo spreco di cibo nel mondo: tante volte non raggiunge nemmeno il consumatore e va perso non solo il cibo, ma anche l’ acqua e l’ energia usata per produrlo.
Sprecare fino al 50% del cibo prodotto pare davvero uno scandalo in un mondo dove milioni di persone soffrono la fame e dove la popolazione aumenta in modo vertiginoso.