Un nido di plastica.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/02/18/foto/un_rifugio_sugli_alberi_a_milano_la_casa_della_coppia_senzatetto-30110401/1/

C’ è uno strano nido su un albero in riva ai Navigli a Milano: è fatto di teli di plastica che si appoggiano sul groviglio dei rami. E’ la casa di una coppia di senzatetto, che imitando gli uccelli si è costruito un riparo sospeso tra cielo e terra.
Non posso immaginare come abbiano potuto passare le notti in cui il termometro segnava -10° e anche meno, mentre la neve cadeva …possono essere solo dei giovani ad aver avuto questa idea : chi altri può pensare di arrivare fin lassù?
Nelle nostre città ci sono persone per le quali anche la soddisfazione dei bisogni primari minimi è impossibile…….

Economia sommersa…

Ero da un’ amica. A un certo punto , scusandosi , prende il telefono e compone un numero.
– Buongiorno sig. …. Sono la signora Tal dei Tali. Qualche giorno fa mi avete montato quei serramenti che avevo ordinato da sei mesi. Il lavoro? Sì , va benissimo. Vorrei sapere se posso mandarvi un assegno o se posso fare un bonifico bancario….-

Pausa, mentre dall’ altra parte del telefono qualcuno sta dando istruzioni…..
La mia amica, dopo un po’ : Ah, allora di fattura non se ne parla e come faccio a portarle i contanti? Dovrò fare prelievi successivi e mi ci vorrà un po’ di giorni…. OK!-

Posato il telefono la mia amica mi dice:- Al sentire la parola fattura e assegno, si è infuriato come se gli avessi detto parolacce sui suoi antenati . Come posso sottrarmi alle richieste di un saldo in nero, visto che avrò ancora bisogno di altri lavori?-

Siamo alle solite… e Monti avrà bisogno di mettere in moto molti, molti controlli per stroncare questo malcostume e per fare emergere tanto lavoro sommerso … i cittadini sono spesso impotenti….

Schiave del sesso: un enorme e turpe giro di affari .

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2012/02/16/news/prostituzione_in_italia_inchiesta-28739620/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2Finchiesta-italiana%2F2012%2F02%2F16%2Fnews%2Fla_fabbrica_delle_lucciole-28743632%2F

Non si può non restare impressionati leggendo questa inchiesta di Repubblica sulle schiave del sesso in Italia. Come si può restare indifferenti sapendo che migliaia di donne ogni giorno vengono sottoposte a umiliazioni, vessazioni e maltrattamenti che a volte (spesso) sfociano nell’ omicidio?

Provo grande pena per le povere donne che, consapevoli o inconsapevoli, cadono sotto le grinfie dei loro sfruttatori; provo orrore per questi ultimi, che trattano degli essere umani alla stregua di carne da macello…. ma che dire dei clienti italiani che si avvicinano a queste donne ben sapendo in quale condizione sono tenute? Non viene mai loro in mente di rendersi complici di delitti mostruosi? Non provano mai a pensare a quelle donne come ad esseri simili a loro stessi o alle loro mogli, figlie, sorelle…

Credo che tutti dovremmo sentirci in dovere di chiedere interventi severi per reprimere questo triste fenomeno e per ridare una speranza di vita a tante giovani donne . La schiavitù in Europa è stata abolita solo duecento anni fa , nel 1815, (e questo è già incredibile in un continente che si diceva cristiano da quasi 2000 anni) e ppure noi la tolleriamo ancora nelle nostre strade e nelle nostre città e l’ unica reazione che ci consentiamo è quella di sentirci infastiditi

Giornata del ricordo.

Volevo inserire alcune foto che ricordassero i caduti nelle foibe, ma erano tutte talmente sconvolgenti da non poter essere riproposte qui. Per questo ho scelto l’ immagine di questa piccola profuga giuliana, che mi ricorda due care colleghe sfuggite a quell’ orrore ed entrambe giunte a trovare riparo e accoglienza e sicurezza tra i monti dell’Appennino Emiliano.
Entrambe hanno accompagnato e guidato i miei primi anni di insegnamento; ad entrambe penso spesso con gratitudine, mentre una preghiera sale alle labbra. Entrambe, a parte qualche accenno fugace, non amavano parlare di quei giorni terribili che le hanno viste fuggiasche con una valigetta in mano.
Ma noi dobbiamo ricordare…

Benvenuto, Emmanuel!

A Erba da alcuni mesi vive una piccola comunità di rifugiati assistiti dall’ amministrazione comunale e dalla Caritas . Qualche giorno fa è nato, da una coppia nigeriana, il piccolo Emmanuel, che dovrà sottostare alle assurde leggi sulla cittadinanza approvate dal governo Berlusconi e fino a quando avrà 18 anni dovrà continuamente chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno.
Credo che si debba fare qualcosa per ovviare a questa assurdità, a meno che si voglia ottusamente perseguire il fine di allevare in mezzo a noi una generazione di cittadini-fantasma che si vedrà autorizzata dall’ insensatezza delle leggi a diventare nemica della società in cui vive e che lo vuole relegare a uno stato di perenne inferiorità.

Estremismi , fanatismi, integralismi…

http://www.ilpost.it/2011/12/26/gli-ebrei-israeliani-ultraortodossi-contro-le-donne/
In Israele esiste una minoranza di ebrei ortodosssi che nega l’ uguaglianza dei diritti alle donne, proprio come i musulmani più fanatici.
Ogni estremismo si somiglia , a qualunque credo appartenga, e va condannato senza esitazioni , prima che con la scusa dei contrasti religiosi si arrivi a quello scontro tra civiltà a cui troppi tendono con tutte le loro forze.
Si veda ad esempio ciò che succede in Nigeria contro i cristiani.

I miliardi che lo Stato non vuole.

http://economia.liquida.it/focus/2011/12/20/quei-98-miliardi-di-euro-che-i-concessionari-delle-slot-machine-devono-allo-stato/
Avevo già letto questa notizia qualche mese fa e l’ avevo segnalata anche su “Eldas”.
Già allora il pensiero che lo Stato rinunciasse a incassare 98 miliardi (dicansi NOVANTOTTO miliardi di EURO!!!!!) pareva assurda, ma ora appare addirittura pazzesca: si vanno a chiedere sacrifici a chi già tira la cinghia, si aumenta la benzina, si aumentano tutte le bollette, si aumenta l’ IVA anche sui generi di prima necessità e si fa finta di non sapere che le società che gestiscono le slot-machine devono allo stato una cifra enorme ??!!???

Tutti dobbiamo gridare forte questa notizia, perchè nessuno possa dire “non lo sapevo”. Facciamola rimbalzare da un blog all’ altro, twittiamola e retwittiamola : tutti devono sapere che c’ è un tesoro nascosto da qualche parte proprio qui da noi (non nei paradisi fscali o nelle banche svizzere) e che deve essere portato alla luce prima e nelle piangenti casse dello stato poi.