Dal balcone…

Se mi affaccio al balcone del nuovo appartamento di Grazia, che si trova al nono piano, vedo un bel panorama : il verde sullo sfondo è quello del parco di Greenwich e proprio in mezzo si intravede la cupola dell’osservatorio astronomico, da cui si sa passa quel meridiano fondamentale che permette di localizzare ogni punto del pianeta.

Nella seconda foto si possono vedere la torre della chiesa anglicana di Greenwich e all’estrema sinistra una delle due cupole dell’università e relativo museo marittimo. Samu, che si dispiaceva al pensiero di lasciare l’ altro appartamento, sembra invece essersi ben ambientato in questo più ampio e comodo.

WP_20161020_13_07_09_Pro

WP_20161017_10_38_34_Pro

In amicizia.

Da alcuni anni si è costituito un gruppo di amiche, che, con la scusa dell’inglese, si incontrano ogni settimana.  Naturalmente non si studia soltanto, ma ne approfittiamo per fare conversazione  e prenderci insieme un caffè o gustare un cioccolatino. Il bello di questo gruppo è che non si creano mai dissapori, che riusciamo  a trovare un accordo e una soluzione condivisa in tutte le situazioni .

Ieri invece abbiamo fatto le cose in grande e siamo andate al ristorante giapponese qui vicino. Io non amo molto mangiare al ristorante, ma ieri è stato molto piacevole assaggiare piatti nuovi e sperimentare sapori insoliti, il tutto a un costo molto conveniente e in un’atmosfera gradevole.

Bravissima, Antonia! Ci hai organizzato un piacevolissimo momento.

Appuntamenti d’autunno…

Con l’autunno sono riprese tutte le consuete attività, quindi le mie giornate saranno scandite dagli incontri del lunedì pomeriggio con il gruppo della Sala Argento parrocchiale, dalle lezioni dell’Università della Terza Età nei pomeriggi di martedì e venerdì, dagli incontri con le amiche del corso di inglese, dai pomeriggi al supermercato con la mia amica ipovedente e dalle giornate dedicate ai nipotini più piccoli, che sono anche quelli che abitano più vicino (solo trenta Km.).

Per cominciare , mercoledì pomeriggio alle ore 15, nell’antica chiesetta di San Bernardino, frazione di Erba, verrà celebrata una messa che inaugurerà l’Anno Accademico dell’UTE.

Spero che ci siano molti nuovi simpatizzanti, desiderosi di iscriversi. Anche la Terza Età può essere bella se vissuta con la voglia di imparare sempre cose nuove e di stare insieme….

Ribellarsi in bicicletta.

La libertà va conquistata , non può essere un dono. La storia è piena di esempi di sedicenti “liberatori” che si sono bellamente sostituiti ai precedenti padroni.

Purtroppo questa legge vale anche per le donne arabe: se vogliono aver riconosciuti i loro diritti, devono tirar fuori le unghie e ribellarsi, come fanno queste due  iraniane, madre e figlia, che subito dopo aver avuto la notizia del divieto alle donne di usare la bicicletta, ne hanno inforcato una e si sono fatte filmare.

Gli uomini arabi devono avere una gran paura delle donne, se sentono il bisogno di comprimerne a tal punto la libertà.

Forse per questo  atto di ribellione la  vita  di queste due donne in bici si complicherà, temo, ma forse il loro esempio scuoterà altre donne dalla loro rassegnazione atavica.

 

Il pianto di una madre.

Si è voltata e subito ho colto nel suo volto i tratti di quando era bambina allegra e vivace, ma ora  tutto in lei parlava un muto linguaggio di dolore…. e mi ha detto: prega per mia figlia …lei .è morta ….e io sopravvivo a pillole….non so darmi pace…. e ho forse perso anche la fede

L’ho abbracciata mentre il mio pianto si univa al suo….le dicevo che è difficile credere quando un dolore tanto ingiusto ti opprime….

Il pianto delle mamme che hanno perso i figli, non lenisce la sofferenza, ma, come l’acqua sui fianchi di una montagna, scava  nell’anima solchi sempre più profondi

 

Madre Teresa santa oggi (o meglio santa da sempre)….

Madre_Teresa_3Oggi Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata Santa e mai canonizzazione fu accolta con più gioia e calore , infatti che fosse una grande santa lo avevamo capito molti molti anni fa, quando donava ogni istante della sua esistenza ai più sofferenti tra i poveri.

E’ una delle figure più grandi che hanno attraversato il secolo scorso ed è stata infatti anche premiata col Nobel della Pace nel 1979. Voglio qui riportare un tratto del discorso di Papa Francesco di questa mattina per averne sempre memoria a portata di blog.

Madre Teresa, in tutta la sua esistenza, è stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata. Si è impegnata in difesa della vita proclamando incessantemente che «chi non è ancora nato è il più debole, il più piccolo, il più misero». Si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini – dinanzi ai crimini! – della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il “sale” che dava sapore a ogni sua opera, e la “luce” che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e sofferenza.

Buona fortuna, Virginia…

Chi si è presentato candidato alla carica di sindaco di Roma ha dato certo prova di coraggio e forse ha sperato di non vincere.

I Romani però hanno votato e hanno scelto una giovane donna del M5s, Virginia Raggi: giovane e brillante avvocato, alla quale da subito ho augurato ogni bene (anche se non sono del suo partito), perché per riuscire nella sua titanica impresa non basta essere bravi e saper scegliere ottimi collaboratori; ci vuole anche tanta , tanta fortuna.

Purtroppo però le difficoltà non si sono fatte attendere e la sua giunta, appena insediata, già perde pezzi a varie riprese.p

Virginia sta sperimentando come sia ben più difficile governare che fare proclami elettorali, tuttavia le sorti di Roma ora dipendono molto da lei e non posso che rinnovarle i più sinceri auguri, per il bene della Capitale e dei Romani.

Una volta c’erano i falò.

Venivo allora allora dal mio paesino nella Bassa  Reggiana e, transitando in auto di sera sulla Valassina ,vedevo con mia grande meraviglia dei falò accesi lungo i bordi della strada. Una volta ho chiesto il loro significato e qualcuno , per prendermi in giro, mi ha  risposto che si trattava di una festa di paese. Io , naturalmente ci credetti, anche se mi sembrava un’usanza molto strana. Dopo qualche tempo capii cosa stesse dietro a quei falò.

Ora non se ne vedono più, ma di giorno e di notte, percorrendo le strade extraurbane della zona, vedi ovunque giovani donne sedute ai lati della strada ….alcune sono quasi bambine e mi fa tanta pena vederle esporre il proprio corpo in abiti succinti e provocanti in attesa di clienti, di cui non posso pensare che tutto il male possibile

Immagino quali storie tremende ci siano alle spalle di tante ragazze africane o slave o sudamericane, costrette a una vita di orrori e di schiavitù.
Bene ha fatto Papa Bergoglio a incontrare alcune di esse riuscite a sottrarsi ai loro sfruttatori…. Si è chinato su di loro e ha accarezzato le loro ferite e  ha chiesto perdono per tutti quei cristiani che si sono approfittati di loro. Un cristiano non dovrebbe mai abusare di un suo simile, verso il quale può solo nutrire rispetto , carità., misericordia….
Se poi penso che tra quei “bravi” cristiani c’è anche gente con famiglia , il disgusto diventa insopportabile.
Grazie, Papa Bergoglio!