Specchio, specchio delle mie brame….

specchio magicoNon solo le vetrine (come dicevo nel post precedente) fanno brutti scherzi a una certa età, riflettendo un’immagine di noi che non riconosciamo…..a me capitano cose strane anche con gli specchi.

Quello del bagno di casa mia ad esempio mi ritrae quasi sempre  in un modo che direi accettabile: le rughe sempre al loro posto, le palpebre un po’ cadenti, così come anche le guance, ma tutto sommato ormai ci ho fatto l’abitudine…..Basta però che salga in auto e mi cada lo sguardo sullo specchietto retrovisore perchè salti agli occhi  qualche macchiolina della pelle o qualche peluzzo cresciuto abusivamente sopra al labbro superiore o sulla punta del mento…lo specchio del bagno non me lo aveva rivelato!!!

Per non parlare poi degli specchi delle parrucchiere: a mio avviso sono predisposti in modo da evidenziare e ingigantire ogni difetto di chi si siede davanti a loro, forse per indurre le clienti a comprare più prodotti di bellezza o a richiedere trattamenti aggiuntivi per cercare di ovviare al disastro della scomparsa del contorno del viso o a quelle borse sotto gli occhi o al diradamento dei capelli…

Ricordate  lo specchio della matrigna di Biancaneve? Aveva il vizio di raccontare sempre delle verità spiacevoli …proprio come quegli specchi nei quali mi imbatto io…Non so se la matrigna  abbia fatto a pezzi il suo, ma, se lo avesse fatto, avrebbe tutta la mia solidarietà.

Il nostro 2 giugno.

Segnalo questo articolo, che oltre a dare ampio spazio alla storia della nascita della nostra repubblica, dà  un’ampia sintesi della storia di casa Savoia e infine dedica un ricordo a quella volta in cui le donne entravano in una cabina elettorale per la prima volta nel nostro paese.

2 giugno 1946In quel giorno fatidico c’ero anch’io nella cabina con mia madre….infatti sarei nata due giorni dopo. Era andata a votare a piedi, accompagnata da una vicina: doveva sentire che era troppo importante quel giorno per tutte le donne e per il nostro paese e lei non poteva certo mancare, anche se non deve essere stato uno scherzo farsi quella strada sotto il sole con quel pancione.

Mia madre non mi ha mai detto per chi ha votato quel giorno (anche perchè non credo di averglielo chiesto), ma credo che davanti a quella scheda le siano venuti in mente i giorni della guerra civile, l’8 settembre, le leggi fasciste…..e poi  abbia votato in modo da voltare pagina per sempre.

Precompilata: non è difficile….

Dall’anno scorso si può fare la dichiarazione dei redditi on line utilizzando il 730 precompilato.

730_precompilato-inpsL’anno scorso, un po’ intimorita dalla novità, ho accettato la dichiarazione come si presentava, perchè avevo poche spese da detrarre e me la sono  cavata con un clic.

Quest’anno invece ho constatato che i compilatori, per evitare rimborsi, avevano registrato solo una minima parte delle spese sanitarie, perciò ho deciso di tentare l’impresa:  modificare la dichiarazione inserendo tutto ciò che posso documentare.

Devo dire che ci ho messo un po’, perchè non riesco a liberarmi dall’abitudine di cliccare prima di aver letto per bene tutte le opzioni che la pagina che sto compilando, prevede , così son dovuta uscire e rientrare più volte dal sito “fiscoonline”, ma alla fine ce l’ho fatta e subito è uscito anche il calcolo di quanto potrò recuperare : sono appena 80 euro, ma sono soddisfatta  non tanto per il rimborso che mi sono guadagnata, quanto e soprattutto per  avercela fatta.

Poesia: Donna (Madre Teresa)

madre TeresaQuesta poesia di Madre Teresa di Calcutta ben si addice alle donne che anche oggi sono venute alla Sala Argento ed è a loro che la dedico …..

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di fotografie ingiallite…..
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!

Sala argento.

Avevo già parlato dell’idea di invitare le signore del circondario a ritrovarsi il lunedì pomeriggio per stare in compagnia e fare delle cose suggerite via via dalle ricorrenze e dalle necessità.

L’idea è andata avanti grazie all’impegno della mia amica Bruna, che non si è scoraggiata di fronte alle difficoltà iniziali. Il luogo di incontro è stato chiamato “Sala Argento”.

WP_20160509_16_22_55_ProOggi eravamo un bel gruppetto e, sotto la guida di un’amica molto abile e creativa, ci siamo date all’allestimento di catene e fiori per addobbare il piazzale della chiesa per la festa patronale. Abbiamo diviso i compiti secondo i criteri del lavoro a catena e ci siamo date un bel da fare, ma intanto chiacchieravamo piacevolmente e forse ogni tanto eravamo un po’ troppo rumorose, perchè le amiche appassionatissime di burraco ci hanno zittito ripetutamente.

Bruna ed io ne abbiamo approfittato anche per cominciare a selezionare il materiale fotografico col quale vorremmo allestire una mostra e qui colgo l’occasione per invitare tutti gli Arcellaschesi (spero si possa dire) a ricercare, tra gli album dei ricordi, foto, poesie e scritti che testimonino la vita dei nostri avi in questa terra di Brianza e a portarli alla segreteria della parrocchia o a scannerizzarli e inviarli a questo indirizzo mail: arcellasco.mostre@gmail.com. Speriamo di poter raccogliere tante belle testimonianze.

Una rosa per tante mamme.

Al mio ritorno a casa ho trovato  queste belle rose fiorite in mia assenza. Le dedico a tutte le donne della mia famiglia che hanno avuto la fortuna e il coraggio di diventare madri e che non si sono mai arrese, nè si arrendono di fronte alle difficoltà, che inevitabilmente incontrano le mamme; e le dedico anche a quelle donne della famiglia, che non potendo diventare madri naturali, sono diventate madri dei figli degli altri, come mia sorella suora in Thailandia o come Laura, che ha fatto costruire una scuola in Rwanda per offrire una chance di riscatto sociale a tanti bambini.

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Il peccato più grande.

Ho incontrato una mamma:  aveva il dolore dipinto in volto e nella voce.

Il suo bambino era stato umiliato, deriso da chi doveva invece sostenerlo ,

incoraggiarlo, dargli fiducia…..

 

Ho conosciuto  anche un bambino col cuore in frantumi.

Aveva chiesto amore e ne ha avuto solo disprezzo…

Il peccato più grande è far soffrire un bambino…

 

Poesia: la cucitrice (G. Pascoli)

Oggi  il mio pensiero va anche alle tante donne che hanno passato la vita chine su vestiti da confezionare o su biancheria da ricamare, per contribuire al bilancio familiare, naturalmente senza trascurare tutte le altre faccende domestiche e  senza contare le ore …..un punto dopo l’altro…

LA CUCITRICE (G. Pascoli)

L’alba per la valle nera
sparpagliò le greggi bianche:
tornano ora nella sera
e s’arrampicano stanche;
una stella le conduce.
La cucitrice quadroTorna via dalla maestra
la covata e passa lenta;
c’è del biondo alla finestra
tra un basilico e una menta
è Maria che cuce e cuce.
Per chi cuci e per che cosa?
un lenzuolo? un bianco velo?
Tutto il cielo è color rosa,rosa e oro,
e tutto il cielo
sulla testa le riluce.
Alza gli occhi dal lavoro:
una lacrima? un sorriso?
Sotto il cielo rosa e oro,
chini gli occhi, chino il viso,
ella cuce, cuce, cuce.