Violenze sulle donne…ancora…

A Colonia accadono fatti inquietanti: la notte di Capodanno molti rifugiati di varia provenienza hanno molestato le donne che erano in piazza ad attendere l’ anno nuovo e ieri un ragazzo di 17 anni proveniente dall’ Afghanistan ha aggredito e stuprato una ragazza  che festeggiava il Carnevale.

E’ vero: accadono anche troppo spesso crimini violenti contro le donne e gli autori non sono solo stranieri , anzi….. per questo bisogna educare uomini e donne al rispetto reciproco, al riconoscimento dei diritti inviolabili di ogni persona e bisogna imporre a chi (uomini e donne!!!) vuol venire ad abitare nei nostri paesi , lo studio delle nostre Costituzioni di pari passo con lo studio della lingua del paese in cui vogliono stabilirsi.

Non dobbiamo lasciare che si creino dei ghetti in cui siano sospesi o ignorati i diritti che ci siamo conquistati nel corso dei secoli……perchè è in quei ghetti che il fanatismo e il terrorismo trovano la linfa che li nutre.

 

Poesia : We never know…. (Emily Dickinson)

emily-dickinson-150x150We never know how high we are
Till we are asked to rise
And then if we are true to plan
Our statures touch the skies –

The Heroism we recite
Would be a normal thing
Did not ourselves the Cubits warp
For fear to be a King

Traduzione:

Non sappiamo quanto siamo alti / fino a che non siamo chiamati ad alzarci/ allora, se siamo fedeli al nostro progetto (destino?)/le nostre stature toccano i cieli.

L’Eroismo che recitiamo (mettiamo in atto)/ sarebbe una cosa normale/ se noi stessi non ci incurvassimo/ per la paura di essere Re.

 

Tempo di chiacchiere…

cenci crostoli frappe bugie_thumb[2]E’ tempo di carnevale….molti  hanno dimenticato che questo periodo dell’ anno comincia subito dopo l’ Epifania e che i tradizionali festeggiamenti con sfilate di carri e maschere ne segnano e celebrano soltanto la fine.

I dolci tradizionali di questo periodo sono quelle che qui chiamiamo “chiacchiere”, ma che altrove chiamano cenci, galani, sfrappole, frappe, bugie o in altri innumerevoli modi.

Ogni anno da 46 anni faccio sempre le chiacchiere almeno una volta e le faccio seguendo un’antica ricetta che ho trovato in un ricettario dell’ Artusi:    240 grammi di farina, 20 grammi di burro, 25 grammi di zucchero, 2 uova, un pizzico di sale e un cucchiaio di grappa.

Una volta amalgamati bene gli ingredienti , si deve tirare sulla spianatoia (o con la macchinetta) la pasta fino a farla diventare molto sottile e io la bucherello con la forchetta. Poi la ritaglio in rettangoli sui quali faccio dei tagli longitudinali con la rotella per intrecciare in modo vario i lembi così ottenuti e poi li immergo per pochissimo tempo nell’olio bollente fino alla loro doratura. Subito dopo averli tolti dalla padella, li adagio su carta da cucina e li ricopro con zucchero a velo.

Le ho fatte proprio ieri e ne ho fatto dono ad amiche e vicine di casa: hanno riscosso un gran successo le mie chiacchiere  e tutti mi hanno chiesto la ricetta….ecco : la troveranno in questo post.

Capodanno con delitti….

Capodanno a Colonia.

A distanza di una settimana ancora non si capisce bene cosa sia successo a Colonia la notte di Capodanno.

Prima si parlava di un migliaio di uomini implicati in molestie a un numero non ben precisato di donne. Mi sembrava piuttosto assurdo che mille uomini concertassero un attacco congiunto di tal genere. Si  volevano intimidire le donne che hanno osato uscire di casa in una notte di festa?

Ora si parla di 31 fermi  in maggioranza nordafricani…. e gli altri 969 dove sono?

A parte la magra figura della polizia tedesca ,che forse a Capodanno è troppo intenta a brindare nelle proprie case e non ha tempo di vegliare nelle strade , bisogna essere molto chiari.

Nei nostri paesi ci sono delle leggi che garantiscono le libertà individuali a uomini e donne nello stesso modo (forse ancora oggi più nella teoria che nella prassi quotidiana ) e quelle leggi sono il frutto di battaglie secolari .

Tutti coloro,  che abitano nei nostri paesi, sono tenuti all’ osservanza di queste leggi, siano essi europei,  africani, mediorientali, americani o asiatici: non ci possono essere eccezioni ; chi infrange la legge va in galera o, se non è cittadino residente , va espulso senza indugi o ripensamenti.

L’ accoglienza verso chi ha diritto all’ asilo è un dovere di civiltà, ma chi viene accolto deve assoggettarsi alle leggi. Punto.

Una veglia “condominiale”.

Era la prima volta che mi capitava di essere sola per S. Silvestro. Negli ultimi anni avevo sempre qui con me qualcuno dei miei figli o almeno qualche nipotino, ma quest’ anno per una serie di fattori avrei dovuto attendere in solitudine l’ inizio del nuovo anno.

Ho valutato, e subito scartato, l’ idea di recarmi in parrocchia dove si faceva festa :  ognuno  va a queste feste con i propri familiari o i propri amici e io mi sarei ritrovata comunque sola …

Nel pomeriggio ho telefonato a un’anziana vicina: anche lei era sola e lì per lì le ho proposto di passare la serata insieme…poi a messa ho incontrato anche un’ altra vicina che sarebbe rimasta in casa col marito e questa volta è stata lei a invitarmi a passare qualche ora da lei… Così, dopo cena, sono andata prima da quest’ ultima con la quale abbiamo brindato un po’ in anticipo (a base di coca-cola.decaffeinata!!!!), poi sono andata dall’ altra vicina.

Abbiamo  giocato a carte , chiacchierato e riso fino alla mezzanotte, quando ci siamo scambiate un abbraccio affettuoso brindando con un bicchiere di ginger; appena il clamore dei botti (pochi per la verità) è andato scemando, ci siamo salutate scambiandoci un ultimo augurio.

Una fine d’ anno insolita, ma piacevole, anche per la consapevolezza di essere riuscite a trasformare un’ occasione di malinconia in un’ occasione di vicinanza e solidarietà reciproche.

Il supermercato delle mamme in affitto.

il supermercato delle mamme surrogate

In questo articolo, preso dal sito di 27^ORA, si legge ciò che può accadere se una coppia di italiani va in California per trovare una donna disposta a partorire un figlio che non sarà mai suo.

La clinica e le prassi descritte, fanno pensare a un businness , a un supermercato, nel quale si vendono ovuli e madri in affitto descritte in ogni particolare perchè gli acquirenti possano avere la possibilità di scegliere ciò che meglio si addice alla loro situazione e ai loro gusti: proprio come si sceglierebbe un vestito o un paio di scarpe.

Il tutto mi pare abbastanza squallido: perchè avere un figlio a tutti i costi? Se hai cinquant’anni e non puoi più procreare, vuol dire che non ti sei mai posta il problema prima e allora perchè ora ricorrere a soluzioni tanto innaturali? E se vuoi un figlio, ma non puoi averlo pur essendo in età fertile, perchè non ne adotti uno? E se invece la tua situazione esistenziale (vedi omosessuali) ti impedisce di diventare padre o madre ti informo che ci sono tanti modi per farsi padri e madri di bambini che hanno bisogno di aiuto ….. senza dover sfruttare il corpo di un’altra donna.

Miss Iraq.

Miss Iraq 2015

I giornali ci tengono a precisare che , dopo 43 anni, è stata eletta Miss Iraq.

Le ragazze partecipanti al concorso hanno dovuto sfidare le minacce degli estremisti , sebbene sfilassero in abito lungo, e alcune sono state indotte a ritirarsi dalla manifestazione.

Fa un po’ di tristezza pensare che si pretendeva di esportare con la guerra la democrazia in quel paese e invece abbiamo esportato solo il caos e qualche tentativo di imitare i lati meno nobili della nostra “libertà”.

Se, tuttavia,  queste manifestazioni potessero mettere in crisi l’ estremismo dei fanatici e aprire uno spiraglio all’ idea che si devono rispettare le scelte altrui, ben vengano anche i concorsi di bellezza.

Questione di feeling.

Ci eravamo rintracciate tramite mia figlia , che era stata da lei riconosciuta a uno sportello bancario. Ci eravamo telefonate con la promessa di ritrovarci appena possibile, poi si sa come vanno queste cose : un po’ ci si dimentica, un po’ mancano le occasioni….. .  Questa volta però ce l’ ho fatta e ci siamo riincontrate qui, sotto la torre che mostra la sua veste nuova dopo la ristrutturazione seguita al terremoto.

A parte il colore dei capelli, qualche ruga e qualche chilo in più, ci siamo ritrovate a ridere come ai tempi della scuola, quando insieme, al mattino presto, prendevamo il treno a carbone coi sedili di legno per andare a Modena.

Spero di averle fatto venire la voglia di avvicinarsi alle nuove tecnologie, così potremmo restare in contatto molto più facilmente tramite le innumerevoli possibilità della rete.

Mi ha fatto un gran piacere ritrovarla serena accanto a suo marito a raccontare le sue esperienze di nonna e di mamma; abbiamo preso insieme un caffè riallacciando  discorsi che non sembravano affatto  interrotti  da oltre quarant’anni : era come se ci fossimo salutate qualche giorno fa….il feeling  non è cambiato….