Francesco (con la sua enciclica) visto da una valdese.

Lo scopo dell’Enciclica era di portare l’attenzione del mondo sulla crisi ambientali collegando con i temi del creato, della pace e della giustizia verso i poveri. Uno scopo raggiunto in modo efficace.
La Chiesa si propone come forza morale e come una possibile forza di moderazione e risoluzione dei conflitti negli ambiti internazionali, nella costruzione di una nuova capacità di regolare gli interessi economici e finanziari con gli interessi della natura e delle persone. Possiamo essere grati per questa voce forte che esprime amore per la terra nel quadro di una fede forte nel Dio creatore; una voce capace di disegnare un mondo migliore, in cui tutti gli esseri umani, anche gli ultimi della terra, siano messi in grado di ritrovare la propria dignità di vita e di partecipare davvero alla trasformazione del mondo nel luogo di bellezza creato da Dio.

Questa che ho riportato qui sopra è la conclusione di un articolo che potete trovare a questo link. E’ stato scritto da una pastora Valdese che analizza l’ enciclica “Laudato sì'”. Se la parte elogiativa è già stata letta più volte su varie fonti, mi ha particolarmente interessato la parte critica , quella in cui si evidenziano i temi trascurati o appena accennati, forse in attesa di tempi più tranquilli. Così la pastora rileva l’ assenza di un approfondimento del ruolo delle donne e della violenza di cui sono fatte oggetto, così evidenzia l’ assenza di una presa di posizione sugli OGM e sul problema del controllo demografico, argomento che , secondo certe teorie scientifiche, sarà ineludibile in un prossimo futuro.

Consiglio vivamente la lettura dell’ articolo linkato sopra , che compare su “mosaico di pace” il blog di Pax Christi.

Rosa e Franca: due donne coraggiose.

Apprendo da facebook che in questi giorni ricorre l’ anniversario dell’ abolizione del matrimonio riparatore, quindi ripubblico un post  che ricorda la vicenda di  Franca Viola e di un’ altra donna coraggiosa…

Ci sono gesti che sembrano confinati nell` ambito della vita privata e che invece diventano il grimaldello che scardina tabu` secolari.

Ricordate il gesto di Rosa Parks che nel 1955 in Alabama rifiuto` , lei nera, di cedere il posto sull`autobus a un bianco? Da quel gesto ebbe inizio una grande battaglia per la rivendicazione di pari diritti da parte degli afro-americani , che porto` alla fine dell`apartheid (anche se il cammino per l`effettiva uguaglianza e` ancora incompiuto).

In Sicilia poco piu` tardi ci fu una ragazza che si oppose alle tradizioni tribali che opprimevano le donne della sua isola e non solo. Bastava rapire una ragazza per costringerla a un matrimonio non desiderato per evitare di essere esposta al pubblico ludibrio. Franca Viola allora si oppose: non ne volle sapere di sposare il suo sequestratore e con l`aiuto dei suoi familiari lo fece arrestare.

Da quel momento le donne , seguendo il suo esempio, si ribellarono sempre piu` ai matrimoni forzati e pochi anni dopo anche le leggi italiane abolirono la norma vergognosa secondo cui un matrimonio riparatore cancellava il reato di sequestro e stupro.

Ricordiamo sempre queste due donne coraggiose, che hanno cambiato la vita di tanta gente ….

Valutazioni di fine anno.

Stamattina ho partecipato all’ incontro del gruppo di inglese, un po’ ridotto a causa di vacanze e problemi vari. E’ stato probabilmente per me l’ ultimo incontro cui parteciperò prima dell’ autunno e mi viene spontaneo fare una sommaria valutazione di quanto abbiamo fatto insieme fino ad ora, quasi uno scrutinio di fine anno…

Tre anni fa eravamo tutte reduci da esperienze di corsi piuttosto fallimentari: di quanto avevamo fatto ci restava in testa solo una gran nebbia indistinta.

Poi ci siamo organizzate . Siamo in sette e non siamo più giovanissime ( io comunque sono la più vecchia di tutte) cinque di noi sono pensionate , due invece sono ancora lontane dalla pensione. Andiamo una volta alla settimana a lezione da una brava insegnante che ci dà le spiegazioni sugli argomenti che affrontiamo di volta in volta, poi ci incontriamo tra di noi per “fare i compiti” .  Non si può proprio dire che studiamo, studiare è una parola grossa; tuttavia tra una chiacchiera e l’ altra riusciamo a sostenerci a vicenda in un’ impresa che ci pareva impossibile : ad una certa età non è difficile capire, è difficile ricordare…. Il cervello che quando si è giovani somiglia a creta morbida e le nuove nozioni vi si imprimono facilmente e indelebilmente, ad una certa età è come creta indurita  sulla quale si può incidere a fatica e basta poco per cancellare ogni traccia.

Nonostante i nostri “insuccessi” (spesso pretesto per ridere di gusto) , stamattina abbiamo notato che tutte noi abbiamo fatto molti progressi e leggiamo semplici testi in modo molto più scorrevole, anche grazie alla conoscenza di un sempre maggior numero di vocaboli: pertanto ci dobbiamo considerare tutte promosse a pieni voti!!

Ormai questi nostri incontri sono diventati una piacevole consuetudine e io ringrazio queste mie amiche, che mi regalano tanti bei momenti sereni e mi rendono piacevole un’ impresa che, da sola, non mi sarei mai sognata di affrontare.

Arrivederci alla fine dell’ estate, ragazze!!!

 

 

Libri non proiettili.

Malala, la ragazza pakistana (la più giovane tra i premi Nobel) che ha rischiato la vita  per rivendicare il diritto  all’ istruzione di ogni bambino, e in particolare di ogni bambina, tra pochi giorni compirà 18 anni.

Una delle sue frasi più note è la seguente : “un bambino, un insegnante, una penna, un libro possono cambiare il mondo”  e, fedele a questa sua convinzione,  chiede a tutti noi di pubblicare una propria foto con in mano un libro : ” libri non proiettili” dice lo slogan di questa campagna , che merita la più ampia diffusione.

Leggo su IL FATTO QUOTIDIANO del 17 giugno (in occasione dei commenti alle tracce degli esami di stato)  quanto segue:

Una pagina nera si è abbattuta su di lei nei giorni scorsi. Otto dei dieci talebani che avevano attentato alla sua vita, sono stati assolti dai giudici e liberati in gran segreto. Malala, però, non si arrende e continua la sua battaglia pacifica a colpi di penna.

Credo non ci sia bisogno di alcun commento….., ma questo fatto fa capire quanto sia necessario sostenere la battaglia di Malala.

Mattine d’ estate.

In questi giorni sto gustando il piacere di fare quello che mi va , quando mi va.

Beninteso, non sto buttando via il mio tempo, anzi sto facendo un sacco di lavori che avevo trascurato durante i mesi scorsi, ma senza la preoccupazione di non mancare a impegni presi.

Vado a letto più presto e quindi alle sei del mattino sono sveglia; sto un po’ a sonnecchiare e poi, prima delle sette mi alzo: fa fresco e si sta benissimo. Si sentono solo il traffico in lontananza e il pigolio degli uccelli .  Allora vado nell’ orto e strappo le erbacce , oppure sarchio (si può dire?) il terreno attorno alle radici delle piantine, prima di annaffiare.

Stamattina ho dovuto rinvasare dei cactus che erano stati assediati dalle formiche: le solite petulanti e prepotenti formiche che riescono sempre a trovare il modo di invadere territori non di loro pertinenza. (E’ un fatto di cui ho già avuto modo di parlare QUI).

Dopo colazione, col sottofondo del giornale radio, c’ è il tempo per controllare le mail in arrivo e per rispondere a eventuali messaggi, poi un po’ di faccende per riordinare casa e una camminata a piedi per comprare il pane o per andare in farmacia.

Al ritorno è ormai ora di preparare il pranzo, incombenza che mi prende pochissimo tempo, perchè l’ appetito non manca e anche solo un paio di pomodori appena colti e una scatoletta di tonno costituiscono un piatto coi fiocchi!

Sono mattine davvero piacevoli, di cui ringrazio il buon Dio.

 

 

Mamme speciali…

Ero a Messa. Al momento dello scambio del gesto di pace, il ragazzo dietro di me, visibilmente un po’ speciale,   viene al mio banco, mi stringe la mano e mi dice: – E’ morta la mia mamma, sono abbandonato….- e se ne torna al suo banco…..

In questo giorno della mamma, prego per tutte le mamme di quei ragazzi  speciali, che non sono in grado di raggiungere una piena autosufficienza. Quelle sono  mamme, che non dovrebbero mai morire per non lasciare soli i loro cuccioli…

Poesia dialettale: Sté vòo savèr

Mi scuso perchè difficoltà tecniche per me insuperabili, mi hanno impedito di completare il post precedente e di corredarlo di un minimo di presentazione e di commento.

Jolanda Battini è una poetessa/attrice ultraottantenne carpigiana che ancora calca le scene recitando con la voce , la freschezza e l’ entusiasmo di una ragazzina.

Una delle poesie che recita più spesso è “La farmacia”( che compare qui sotto in versione dimezzata per le difficoltà già menzionate), che  è di Glauco Zanellini, ma mi è pervenuta anche una poesia scritta da lei stessa e ve la propongo:

STE VOO SAVER                                 

                                                              


Stè vòo savér chi sun

guèrdem al man .

Veini grosi , pela slésa ,

dìi vuiée come stec de vlup .

S-t’em guerd a-mot al man

it disen tùt

TRADUZIONE:

Se vuoi sapere

Se vuoi sapere chi sono

guardami le mani.

Vene grosse , pelle consumata ,

dita contorte come stecchi di fascine .

Se mi guardi a modo le mani

ti dicono tutto