Storia di una donna.

Ha 44 anni, 5 figli .  Ha un bel viso  e begli occhi scuri sempre pronti a sorridere. Porta con eleganza l’ hijab , il velo che le copre il capo , e i lunghi abiti che le arrivano alle caviglie. Da quando i suoi figli sono cresciuti, ha cominciato a frequentare più o meno assiduamente la Scuola di Italiano per stranieri.

Fa tenerezza vederla scrivere lentamente in stampatello mentre compila un modulo che le chiede quanti anni di studio ha fatto e lei dice con semplicità: – Io in Marocco mai andata a scuola da bambina; ho imparato a leggere e a scrivere qui .

Ricordo che  nei primi tempi in cui l’ ho conosciuta stentava a leggere, perchè non aveva con sè gli occhiali da lettura, che servivano anche al marito ; ora ne ha un paio tutto suo . Per  la prova di scrittura doveva parlare di come passa il suo tempo libero e lei dice che si dedica alla lettura del Corano e alla televisione guarda  programmi  su temi relativi alla sua religione: osserva con scrupolo i dettami dell’ Islam, ma continua a ripetere che siamo tutti fratelli e non perde occasione per dimostrare la sua gratitudine per chi le ha permesso di imparare cose nuove, che le danno soddisfazione.

 

Mia madre da giovane.

Mia madre in questa foto aveva circa vent’ anni e già da dieci lavorava duro, insieme ai fratelli, nella fattoria del nonno, che alla sua morte non lasciò poi nulla a quei nipoti che lo avevano aiutato a mandare avanti il podere.

Guardando questa foto mi fa una grande tenerezza quella mano destra chiusa  quasi a pugno: certo non era abituata a posare davanti a un fotografo (questa credo sia l’ unica foto che ritrae mia madre da giovane) e quelle mani abituate da tanto tempo  a lavorare non sapeva proprio dove metterle .

Erano gli anni ’30 e la moda aveva accorciato le gonne e i capelli, ma mia madre aveva seguito solo il primo dettame e porterà i capelli lunghi  per tutta la vita: ne faceva una sola grossa treccia che arrotolava a formare un piccolo chignon dietro la nuca. Era bella mia madre e soprattutto non ha mai esitato a mettersi a disposizione di chi poteva aver bisogno del suo aiuto.

 

 

Una preghiera per 200 mamme.

Oggi festa della mamma.

In questo giorno , voglio ricordare le mamme nigeriane che stanno cercando aiuto per ritrovare le loro figlie rapite da Boko Haram . Posso immaginare il loro dolore , la loro disperazione, visto che nemmeno il governo nigeriano si sta schierando dalla loro parte . Hanno ottenuto però il sostegno di importanti personalità : la giovane Malala, Papa Francesco, Michelle Obama e consorte e tante persone che sui social network stanno sostenendo la loro causa.

Si dice che il rapimento sia stato perpetrato per motivi religiosi: costringere le ragazze, alunne di una scuola cristiana, a convertirsi all’ Islam, ma mi pare strano che per convertire delle persone al giorno d’ oggi si debba schiavizzarle e VENDERLE! Forse invece lo scopo è molto più concreto: chiedere un riscatto o comunque trarre vantaggi economici dalla vendita di giovani donne, per finanziare le imprese terroristiche del movimento Boko haram.

Oggi , come mamma, penserò a quelle duecento mamme e pregherò per loro perchè possano presto riavere accanto le loro figlie sane e salve.

Mutilazioni genitali femminili e matrimoni precoci : verso il bando universale.

Mi pare doveroso segnalare questa conferenza che si terrà dal 26 al 28 Aprile in Burkina Faso per mettere al bando in tutto il mondo le Mutilazioni Genitali Femminili e i matrimoni precoci; interverranno capi di stato e rappresentanti delle Nazioni Unite e si cercherà di mettere a punto una strategia comune per combattere le più atroci e insensate violenze che ancora si perpetrano sul  corpo delle bambine.

I matrimoni precoci sono una pratica diffusa in certi paesi , dove la pedofilia è legalizzata : bambine piccolissime vengono abusate e violentate e costrette a maternità precoci che spesso mettono a rischio la loro stessa vita o, nel migliore dei casi, le condannano a una vita di stenti .

Le mutilazioni genitali non sono dovute a precetti religiosi, ma unicamente a usanze tribali arcaiche tendenti a sottomettere le donne.

Se l’ Africa cammina sulle gambe delle donne ,come diceva uno slogan di qualche tempo fa,  è ora che quelle donne possano sottrarsi a tabù e superstizioni che le tengono in stato di soggezione e tutto il continente africano potrà camminare più velocemente…..

Forse sono troppo vecchia…

Forse sono troppo vecchia per riuscire a comprendere certe cose….. Capisco l’ inseminazione artificiale  all’ interno della coppia, ma non riesco ad accettare che per assicurare il “diritto” (ma è proprio un diritto? ) a procreare  si debbano stravolgere le regole della natura, fino ad arrivare a negare il diritto del neonato a conoscere, una volta cresciuto, la sua vera identità o fino ad ammettere che si possa delegare un’ estranea  a portare in grembo un figlio da “vendere” …In India è nata la nuova industria degli uteri in affitto: le donne più povere si sottopongono a queste maternità forzate per pochi soldi, mentre a guadagnarci sono le cliniche, che non assicurano loro nessuna assistenza o tutela..

Forse sono davvero troppo vecchia..

 

Grazie, Lucia!

Qualche giorno fa era su tutti i giornali in prima pagina perchè si era giunti alla sentenza esemplare contro chi le ha cambiato la vita deturpandone il viso.

Sto parlando di Lucia Annibali, l’ avvocatessa che ha subito un’ aggressione del tutto anomala qui da noi, ma così diffusa in certi paesi dell’ Oriente: le è stato gettato in faccia dell’ acido che le ha corroso i lineamenti.  Dev’ essere una sofferenza terribile sia sul momento dell’ aggressione sia dopo, quando ci si deve sottoporre a interventi chirurgici di ricostruzione.

Se si pensa a quanta importanza dia ogni ragazza al proprio aspetto fisico, si può immaginare cosa significhi veder mutato il proprio bellissimo viso in una maschera tragica. Un’ esperienza del genere  credo giustificherebbe un desiderio di vendetta, di rivincita, invece leggendo QUI  si può capire che questa giovane , grande donna ha avuto tanta forza da non farsi sopraffare nè dal dolore fisico, nè dall’ odio  e anzi come sia riuscita , partendo da questa vicenda, a dare nuovo significato alla vita. Ecco cosa ha detto dopo aver raccontato la sua storia:

 ”Non so nemmeno io come ho fatto a sopportare il dolore …… Comincio a rendermene conto solo adesso. Ma mi sento di dire che la vita è meravigliosa, mi sta andando tutto bene, un giorno più bello dell’altro. Non so nemmeno io perché mi succede questo. Ma so che è fantastico”.

Forse i media si dimenticheranno presto di lei, ma a me verrà in mente ogni volta che avrò la tentazione di lamentarmi  o di lasciarmi prendere dallo scoraggiamento… Grazie, Lucia per il tuo esempio!

Schiavisti e schiavi d’ oggi .

Arrestato trafficante di esseri umani

Sul “Messaggero” si legge la notizia dell’ arresto di un trafficante romeno di schiave. E’ una notizia che può solo far piacere, anche se il leggere che è stato condannato ad appena 7 anni di carcere per i misfatti compiuti mi lascia molto perplessa.

Dell’ orrore della moderna schiavitù si è occupato anche Papa Francesco nei giorni scorsi infatti in Vaticano è stato sottoscritto un documento da parte di rappresentanti di diverse religioni, è un documento che impegna a combattere questa piaga che , se è possibile, è anche più terribile della schiavitù dei negri d’ America o di quella vissuta dagli schiavi dell’ antichità.

Come può l’ umanità oggi tollerare che milioni di donne, bambini, uomini vengano costretti a vivere in condizioni di totale negazione della dignità umana e dei diritti più elementari? E non sono situazioni  esistenti solo in posti dimenticati da Dio e dagli uomini…sono situazioni che possiamo riscontrare anche qui da noi: nelle nostre campagne per le raccolte stagionali, nei laboratori clandestini, agli angoli delle nostre vie cittadine, ai bordi delle strade o in improbabili “centri benessere…. Già! Questo tipo di schiavitù… non mira a sfruttare la forza lavoro, ma mira a ridurre un essere umano ad oggetto , a costringerlo a vivere non la propria vita, ma in funzione del soddisfacimento dell’ avidità e del piacere di altri esseri ignobili e senza coscienza…..

I nostri maschi italiani non hanno nulla da rimproverarsi a questo riguardo? Come possono sentirsi “clienti” e non biechi sfruttatori quando approfittano delle prestazioni di donne giovani e giovanissime evidentemente in stato di costrizione? Se poi si pensa che la maggior parte di loro (ho sentito parlare del 70%) è sposata ed ha famiglia, beh ! allora la nausea diventa invincibile….