Una donna senza importanza…

Da parecchio tempo seguo poco la televisione e soprattutto seguo poco le trasmissioni che riguardano l’ attualità, quindi non avevo mai sentito parlare di QUESTO CASO…… ed è proprio questo lo scandalo, non averne mai sentito parlare prima d’ ora, nè alla radio, che seguo spesso , nè sui giornali online…

Una ragazza sparisce di casa a Messina nell’ estate scorsa, suo padre presenta denuncia ai Carabinieri, che invece di avviare opportune indagini, si fanno intercettare (a loro insaputa , naturalmente) mentre rivolgono offese gratuite alla ragazza scomparsa e offendono pesantemente il padre di lei.

Questo è raccapricciante: la gente comune, quella che non è agli onori della cronaca non ha  diritto di essere tutelata dalle forze dell’ ordine ? Accade qui da noi come in tanti paesi (vedi India ad esempio) dove i reati contro le donne vengono spesso ignorati dalla polizia?

Solo la trasmissione “Chi l’ ha visto” si è occupata a fondo del caso , ma perchè allora nemmeno i movimenti in difesa dei diritti delle donne se ne sono interessati? La povera ragazza era una donna senza importanza, perciò è stata ignorata . E’ stata  ritrovata per caso solo pochi giorni fa e dovremmo tutti , almeno ora,parlare di lei, per farci perdonare la nostra colpevole indifferenza.

 

Ritratto di donna.

E’ fuggita dal Libano all’acuirsi delle tensioni e del pericolo di disordini; con lei il marito italiano e tre figli. E’ una giovane donna bella, ben curata e dallo sguardo intenso.

Nel nostro primo incontro appariva molto sulla difensiva e preoccupata di farmi capire che lei non era una povera immigrata bisognosa di aiuto….lei conosce quattro lingue, ha studiato nel suo paese e i suoi figli son molto bravi a scuola.

I suoi figli…ecco la sua preoccupazione più grande : i piccoli si trovano bene nelle nostre scuole , ma per il più grande, alle superiori, è difficile studiare le materie scientifiche in lingua italiana e lei soffre a vederlo in angoscia; per questo sta cercando in ogni modo qualcuno che possa affiancarlo negli studi.

E’ lei che spesso fa da interprete quando non riesco a farmi capire dalle altre donne che frequentano la scuola di italiano e dimostra una perfetta conoscenza della grammatica.

Ora pare più distesa: ha capito forse che non trattiamo gli stranieri come indesiderati ospiti , ma che cerchiamo solo di dare una mano per il poco che è nelle nostre possibilità con spirito di umana solidarietà.

Piccoli titani…

Ho stretto tra le braccia tre figli e quattro nipoti  fino ad ora, ma ogni volta mi sento prendere dalla stessa emozione.

Ogni neonato è così piccolo, così indifeso eppure così forte da superare vittoriosamente l’ impresa titanica della nascita. La pelle è morbida più della seta più preziosa; la bocca , le mani, le unghie, tutto  è così minuto e così perfetto che resti ammutolito. Poi pensi a quanti cambiamenti lui deve affrontare: era nudo e libero di fluttuare nel suo piccolo mondo liquido “climatizzato” alla perfezione e ora si ritrova a sentire il caldo e il freddo, si ritrova infagottato in panni che lo impicciano, deve abituarsi a respirare, a digerire, a sentire il disagio della fame e a cercare di farsi capire per chiedere il cibo e per comunicare i suoi bisogni…..

Ogni neonato  è un piccolo titano che deve imparare ad  affrontare  l’ avventura della vita e chi lo ha custodito dentro di sè fino a quel momento sarà il suo punto di riferimento per entrare in contatto col mondo.

 

Tra donne: politica estera…. spicciola….

Sono nell’ aula della scuola di italiano per stranieri e sto consultando un po’ di materiale didattico in attesa che arrivino gli “studenti”. Dopo un poco arriva L., una signora ucraina, e , sapendo che è da poco tornata dal suo paese dove è andata per Natale, chiedo:- Cosa sta succedendo nel tuo paese? Ho sentito brutte notizie!- L. risponde:– Sì, brutte notizie! Quasi guerra ! la gente è molto arrabbiata…. la gente non può sopravvivere…Questo governo non  aiuta la gente..

Nel frattempo arriva anche S., che viene dall’ Andalusia e chiede:- Ma c’ è una dittatura in Ucraina? Chi ha eletto questo governo?-

L. : – Ci sono state elezioni normali, ma hanno detto bugie; ad esempio: ti dicono che lì dove tu vedi un bosco , dietro c’è una città…..ma dopo elezioni tu vedi che c’è solo un bosco, niente è come ti avevano detto… In Ucraina al supermercato tutto costa come qui; però qui gli stipendi sono 800/1200 euro al mese, ma in mio paese stipendi sono 100 euro al mese!!! Non è possibile! Non è possibile sopravvivere…-

S. allora parla del suo paese e dice che anche in Spagna si può sopravvivere, ma punta il dito contro la corruzione……e io devo convenire che a questo riguardo qui da noi non è certo molto meglio….

 

 

 

Vita coi nipoti.

Da un paio di giorni la casa è di nuovo vuota. Per tre settimane c’ è stato un bell’ andirivieni, che ha consentito di ritrovarci tutti e inoltre per otto giorni ho fatto la nonna a tempo pieno per i due cuccioli maschi di famiglia, che sono rimasti qui insieme a me senza la presenza delle mamme.
Sono stati bravissimi, perchè hanno stabilito tra loro un rapporto di sana competizione che tende a rendere miglori entrambi: Da una parte Davide, più serio e maturo, induce Samu a tralasciare qualche capriccio inutile quando ad esempio non vuole decidersi a fare la doccia o ad andare a letto; dall’ altra parte Davide viene trascinato in molte attività e giochi ai quali abitualmente non dedica molta attenzione e si decide a fare i compiti più volentieri vedendo il cuginetto al lavoro.
Il loro passatempo preferito era “fare la lotta”e ogni tanto concedevo loro dieci minuti per lasciarsi andare a questa attività fisica. generalmente sapevano giocare senza farsi male, ma se il gioco si protraeva poi diventavano più aggressivi e bisognava sospenderlo. E’ giusto , a mio avviso porre dei limiti , ma è anche giusto che abbiano l’ occasione per misurare la loro forza e per apprendere in condizioni favorevoli come affrontare eventuali bulli, che non mancheranno certo sul loro cammino.

Era bello la sera vederli prepararsi per la notte, poi sedersi accanto a me sul letto per ascoltare la lettura di qualche libro, sentirli recitare insieme una breve preghiera e infine disporsi al sonno serenamente.

Fare la spesa insieme a loro era un’ impresa non da poco: prima dell’ ingresso al supermercato, facevo loro una specie di lavaggio del cervello per convincerli che non avrei comprato giocattoli e che quindi non volevo sentire capricci, arrivati all’ interno, si arrampicavano sulle sponde del carrello , uno da una parte e l’ altro dall’altra e io manovravo quel veicolo divenuto piuttosto ingombrante con qualche difficoltà, ma con grande divertimento loro e mio.
Alle casse potevo contare sul loro aiuto per lo svuotamento del carrello e per il riempimento delle borse e il loro aiuto meritava sempre un piccolo premio.

Spero che possano ripetersi occasioni di questo genere: potranno costituire un prezioso bagaglio di ricordi, che consentiranno loro di cercarsi anche quando saranno cresciuti.

Una buona notizia dalla Tunisia!

Parità di diritti tra uomini e donne in Tunisia…

L’ articolo linkato qui sopra mi riempie di speranza: in Tunisia si sta elaborando una nuova costituzione e , mentre viene riconosciuto l’ Islam come religione di stato, si ricusa il principio che le leggi dello Stato debbano ricondursi ai principi della Sharìa.
Ancor più mi piace che in uno degli articoli previsti si affermi la parità di diritti tra uomini e donne!! Le idee hanno una bella abitudine:riescono a diffondersi come le malattie contagiose e non badano a confini , quindi si spera che la Tunisia faccia da apripista e che sia presto seguita da molti altri paesi islamici sulla via del riconoscimento dei diritti .

A Laura.

Da 4 anni non sei più con noi, ma il ricordo della tua bontà, del tuo coraggio, della tua generosità, del sorriso e delle buone parole che sapevi donare a tutti ci riempie il cuore della nostalgia di te.
Solo ci conforta la certezza che ancora da lassù tu pensi a noi e sei il nostro angelo sempre attento alle difficoltà in cui noi ancora ci dibattiamo. Un abbraccio da tutti noi che non possiamo dimenticarti.