Grazie , Emilia!

Ricordiamoci di Emilia!

“Informazione Libera”  il giornale on line dell’ associazione di don Ciotti, oggi riporta una notizia che non troveremo in nessun altro giornale o notiziario:  ieri è morta EMILIA CATALANO.

Il suo nome è sconosciuto, ma la sua storia merita di essere ricordata: suo figlio morì nell’ attentato a Paolo Borsellino (era un agente di scorta) e lei da quel momento ha cominciato a impegnarsi per educare alla legalità andando nelle scuole a parlare ai ragazzi.

Emilia aveva ben  capito che la lotta alla mafia non si fa solo arrestando i boss o i “picciotti”, ma richiede un lavoro lungo e paziente di educazione alla legalità , al rispetto di sè e degli altri, alla consapevolezza dei propri doveri e dei propri diritti e per questo non si è limitata a piangere nel ricordo del figlio ucciso barbaramente, ma si è spesa per contribuire a costruire coscienze di uomini e donne liberi.

Grazie, Emilia!

Donne greche: non lasciamole sole!

Arriva un grido di dolore dalla Grecia: ascoltiamolo!

Della Grecia qui da noi non si parla. Evidentemente non vogliono farci sapere a quali rischi corriamo incontro e non vogliono farci sapere cosa si nasconda dietro le politiche di austerità imposte ai nostri vicini.

Nell’ articolo che si può leggere cliccando sul link qui in alto, è descritta la situazione che si è venuta a creare in Grecia in questi ultimi tempi: lo stato sociale è stato cancellato e  tutti i servizi di cura a bambini, anziani, handicappati, malati sono ora a pagamento, con la conseguenza che, per la stragrande maggioranza della popolazione, sono le donne a doversene occupare, come succedeva decenni fa.

Anche il parto in ospedale è a pagamento e chi non può permettersi questo “lusso” deve rinunciare all’ assistenza in un momento così delicato per la vita della madre e del nascituro.

Vi sono poi le conseguenze politiche di una siffatta situazione : il diffondersi di ideologie razziste e fasciste , che possono mettere a repentaglio la democrazia nel paese.

La Grecia sta soffrendo e in particolare le donne greche stanno soffrendo: non lasciamole sole!

Le trecciaiole.

Uno dei ricordi più vivi della mia infanzia è certo la figura della mia nonna materna: era rimasta vedova poco più che trentenne con quattro figli piccoli  e l’ ultima in arrivo. Era stata la spagnola a portarle via il giovane marito alla fine della Grande Guerra. Di questa nonna ho già parlato a lungo , ma non ho raccontato di come avesse sempre tra le mani qualcosa da fare: o faceva delle calze per i figli o faceva la “treccia” ed è di questa sua seconda occupazione che voglio raccontare stasera.

Mi pare di ricordare che ci fosse qualcuno in paese che si incaricava di ritirare i mazzi di paglie da Carpi e poi le distribuiva  alle varie trecciaiole . Mia nonna era una di loro e arrivava in casa nostra con il suo mazzo di paglie sotto il braccio: a volte erano sottili, a volte più larghe, a volte colorate, ma più spesso bianche . Lei si sedeva su una seggiolina bassa e  cominciava a farle volteggiare velocemente intrecciandole in modo da formare lunghissime trecce, lisce o più complesse.

Esaurite le paglie, si doveva lisciare la treccia con un attrezzo a manovella di legno che chiamavamo “slissen” , poi con una specie di lungo bastone con due pioli alle estremità si formavano delle grosse “matasse” che venivano riconsegnate a chi le doveva portare in fabbrica  ed era costui che provvedeva a pagare il lavoro compiuto.

Nelle sere d’ inverno, nelle stalle o nelle case ascoltando la radio, le donne continuavano a cercare di arrotondare i magri introiti della famiglia e spesso anche noi bambini davamo un piccolo contributo facendo “la treccia” che sarebbe poi servita per confezionare cappelli e borse di varia fattura.

Malala candidata al Nobel per la Pace!!! (sottotitolo: firmare gli appelli a volte serve).

Ricordate Malala? E’ la ragazzinapakistana di 15 che si è battuta con coraggio contro i talebani che distruggevano le scuole femminili e per questo le hanno sparato alla testa. E’ stata ricoverata a lungo in Inghilterra e solo così ha potuto sopravvivere. Il suo caso commosse il mondo e in tantissimi abbiamo firmato perchè fosse candidata al Nobel per la Pace.

Ieri ho ricevuto via e.mail questa bella notizia:

……. Malala è stata nominata al Premio Nobel per la Pace. Le 280.000 firme raccolte in tutto il mondo per la sua candidatura hanno fatto sì che esponenti dei partiti PD, UDC, IDV e FLI aderissero alla campagna. Soprattutto il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e il Nobel Dario Fo hanno inoltrato la lettera ufficiale di candidatura al Nobel per Malala! Questo risultato è grazie a tutte le nostre firme. Grazie per la differenza che stai facendo.

Donne Naturalmente adatte o inadatte?

Le Donne sono Naturalmente inadatte a compiti politici…….
Questa frase , pronunciata dal neoeletto  Papa Francesco qualche anno fa, mi pare molto anacronistica e lo dico con tutto il rispetto che sento per una persona che ,Gia’ dalle sue prime mosse come Vescovo di Roma, fa sperare in riforme sostanziali della Chiesa.

Certo quando Sua Santita’ pronuncio’ quella frase non aveva tenuto conto delle tante regine (Elisabetta I, Maria Teresa d’ Austria, La Regina Vittoria ….) e delle tante donne che hanno ricoperto e ricoprono cariche importanti nel mondo politico : Margareth Tatcher, Hillary Clinton, Golda Meir, solo per citarne qualcuna.  

Ma soprattutto non aveva piu’ presente il ruolo ricoperto da una grande Santa Gia’ nel Medioevo: Santa Caterina da Siena, che fu in grado di influenzare la politica del suo tempo fino a indurre il Papa di allora a tornare a Roma.

Se poi non fosse ancora convinto di aver preso il Classico granchio, gli consiglierei la lettura del discorso di insediamento della Presidente della Camera, Laura Boldrini (se Anche qualcun altro lo volesse rileggere lo puo’ trovare su www.nonnaonline.it), Donna che ha dedicato la sua vita ai piu’ sofferenti e bistrattati della terra: i rifugiati. Non so se la Boldrini sia credente, ma e’ certo che avrei molte volte gradito che le stesse parole pronunciata da lei fossero dette da qualche principe della Chiesa, piu’ interessato agli Affari che a ricordare la missione ricevuta dalla Chiesa : amare e sostenere I poveri, gli umili e gli oppressi.

P.S. Tutti possiamo sbagliare, l’ importante e’ saper riconoscere I propri errori e trarne profitto.
P.P.S. Naturalmente anch’ io posso sbagliare e puntualmente Leggo oggi vari arcticoli che contestano il fatto che Bergoglio abbia pronunciate le parole che gli ho attribution anch’ io in questo post….mi appello pertanto alla Sua misericordia e spero che sia proprio lui a dimostrare coi fatti il suo apprezzamento per le donne, valorizzandone finalmente il ruolo all’ interno  della Chiesa

Fare rete sulla rete

W&W = With and Within

E’ una community di sole donne, quasi cinquantamila al momento.

Una community di donne creative ed in movimento, che non si danno per vinte: cosi’ si legge sulle pagine di W&W. Ogni mamma puo’ trovarvi un consiglio di altre mamme, ogni Donna in cerca di lavoro puo’ trovare  modo di pubblicizzare le proprie competenze  e Anche qualche Buona occasione; se poi sei una creativa  puoi propagandare il frutto del tuo ingegno  e magari trovare acquirenti o chi puo’ metterti in contatto con chi potrebbe essere interessata al tuo lavoro.

Ci sono poi molti gruppdi che si occupano di interessi specifici, ma c’ e’ anche modo di scambiare qualche chiacchiera in liberta’.

Io ho appena scoperto questo sito, ma mi pare molto interessante e puo’ realizzare un nuovo modo  per le donne di “fare rete” sfruttando le innumerevoli potenzialita’ della rete di internet.

La città felice.

Una notte ho sognato che parlavi – libro di G. Nicoletti

Da molti anni seguo alla radio la rubrica “Melog” di G. Nicoletti, ma solo da poco ho scoperto   quale dramma sia riuscito a tenere nascosto per tanto tempo dietro la  fine ironia e il disincanto con cui mette sotto la lente di ingrandimento fatti e problemi del mondo d’ oggi.

Il giornalista in questione è padre di un ragazzo autistico, di quelli per cui si può sognare che parlino solo in una notte felice. Ora ha scritto un libro sulla sua esperienza di genitore  e intende portare avanti un’ idea: creare a Roma una città per ragazzi autistici, dove essi possano trovare occasioni di incontro e stimoli per riempire il tempo delle loro giornate spesso troppo lunghe e vuote.

Stamattina Radio 24 ha dedicato a questa iniziativa un servizio all’ interno del notiziario e ha assicurato l’ appoggio della radio e del giornale cui è legata alla sua realizzazione.

Credo che comprerò il libro di Nicoletti e spero che lo facciano in tanti perchè la “Città felice dei ragazzi autistici” possa diventare realtà.

Giocare col buio.

Il buio fa un po’ paura a tutti i bambini, ma si può trovare il  modo di non farlo sentire nemico. In un negozio di giocattoli di Greenwich avevo trovato , o meglio Samuele aveva adocchiato, delle paperelle minuscole fosforescenti. Ne avevo comprato una manciata da dividere tra i miei tre cuccioli e così anche Davide (6 anni)  ha avuto le sue.

Eccolo subito impegnato a cercare un angolo veramente buio per osservare meglio le ochette che diventavano via via più luminose e per potere creare mille effetti diversi. Ruotandole velocemente si creavano effetti di luce inaspettati: cerchi e onde di luce,  occhi di mostri invisibili , montagne luminose ed effimere. Davide ci ha giocato a lungo, divertendosi e ora metterà le ochette sul suo comodino: se si sveglierà durante la notte, potrà trovare accanto a sè due paperelle luminose che gli ricorderanno che col buio si può anche  giocare.