Donne di casa mia.

Donna-stressoressiaOggi si sono alzate di buon’ ora, hanno preparato il caffè, scaldato il latte, messo in tavola biscotti o pane ;hanno preparato le cartelle provvedendo a fornirle di merenda o di spuntino; hanno svuotato la lavatrice e steso i panni; hanno svegliato i bimbi con dolcezza prima e poi con fermezza. Li hanno convinti che bisogna mangiare prima di uscire e hanno scoraggiato i loro capricci.

Hanno preparato i vestiti dei bimbi e li hanno aiutati ad indossarli; hanno fatto i letti, lavato le tazze e dato un colpo di spugna ai lavandini recanti tracce di dentifricio. Hanno messo in borsa le bollette da pagare nella pausa pranzo e controllato il diario dei figli .  Si sono rivestite, lavate, truccate, hanno preso la macchina o i mezzi per accompagnare i bimbi a scuola e sono ripartite…… Finalmente comincia la loro giornata di lavoro!!!!

Chi ha vissuto tutto questo prima di voi può dirvi solo: – Coraggio, donne! L’ importante è sopravvivere ….

 

 

 

8 Marzo: Non restiamo in silenzio!!!!

Pensando a come ricordare su questa pagina la festa di domani , 8 marzo – festa delle donne – ho vagato un po’ sulla rete e mi sono imbattuta in inviti a feste tenute in locali pubblici , feste che prevedevano cene, musiche, balli e anche qualche nota osé.

Mi son detta che non mi pare il modo giusto di festeggiare, anche perchè ci sono ancora tante donne qui da noi e altrove nel mondo che  non hanno accesso ai diritti generalmente riconosciuti agli esseri umani.

Mi pare perciò più giusto celebrare questa ricorrenza firmando questo appello di Amnesty International rivolto al presidente dell’ Egitto, paese in cui restano impuniti atti di violenza compiuti da branchi di uomini sulla piazza Tahrir (teatro delle proteste contro il regime di Moubarak  e ultimamente contro Morsi) ai danni delle donne che si uniscono alle manifestazioni.

Firmando questo appello forse non riuscirò a contribuire al miglioramento della condizone delle donne egiziane, ma almeno sentirò di aver fatto quello che è nelle mie possibilità , e non mi sarò chiusa nell’ indifferenza verso la sofferenza di tante  “sorelle”.

Non restiamo in silenzio; meglio gridare, anche se solo attraverso la rete, la nostra solidarietà .

 

 

Notizie dalla Palestina.

Le condizioni di vita nella Palestina   devono essere veramente penose, dato che qualcuno ha definito i territori occupati come “lager a cielo aperto”; ma a leggere alcuni articoli di questi giorni si scopre anche un’ altra terribile realtà: quella delle carceri israeliane dove molti palestinesi stanno facendo lo sciopero della fame o dove vengono rinchiusi anche ragazzi minorenni per aver lanciato pietre contro gli occupanti.

Accanto a queste notizie che non occupano certo le prime pagine dei nostri giornali, ne arriva un’ altra sempre dalla Palestina:.L’ ONU annulla la maratona di Gaza.
Da qualche  anno l’ ONU organizzava una maratona per raccogliere fondi da destinare agli abitanti dei territori occupati e anche quest’ anno tale iniziativa era stata programmata per i primi di aprile. Hamas però ha vietato alle donne di parteciparvi e l’ ONU ha giustamente annullato la manifestazione.
Se in Palestina tutti vivono male per il peso dell’ occupazione, le donne sono doppiamente oppresse: dagli Israeliani e dai loro stessi uomini

Donne : lavoratrici, casalinghe, managers.

Donne e lavoro.

Donne italiane nel mondo del lavoro: arriviamo al 50% delle donne occupate in un lavoro fuori casa. Oltre alla mancanza di occasioni occupazionali, a tenere le donne ai margini del mondo produttivo è anche , e forse soprattutto, la mancanza di servizi.

Chi può immaginare la fatica di mandare avanti una famiglia con bambini piccoli che non si sa a chi affidare? Chi può immaginare lo stress di chi è alla continua ricerca di una baby sitter che possa essere presente quando non puoi contare su nessuna scuola o su nessun asilo  oltre certi orari? E se poi abiti in un paesino in cui non funziona nè il servizio scuolabus , nè la mensa, nè il tempo pieno, tutto diventa estremamente complicato se non hai dei nonni in grado di fare da supporto costante.

E allora le donne rinunciano al lavoro, contribuendo ad impoverire la  propria famiglia ed il proprio paese.

E’ comunque sempre più diffusa in alcuni paesi la figura del casalingo: dietro una donna- manager , c’è spesso un marito che rinuncia al lavoro fuori casa e si sobbarca la fatica del ruolo di “mammo”.

 

Quello che Viola non dice….

Tutti zitti! Parla Viola : ascoltiamola….

Forse tutti avranno già letto la lettera di Viola a Beppe Grillo (cliccando sul link qua sopra è possibile rileggerla), è una lettera accorata e dai toni gentili  in cui  Viola, una ragazza di 24 anni , pare quasi supplicare Il leader per cui ha votato di accettare di collaborare col PD per fare le riforme.
E’ ben informata, al contrario di tanti  eletti :
– sa che Napolitano non può sciogliere le camere in questi ultimi mesi di mandato,
– sa che per formare un governo ci vuole una maggioranza che gli voti la fiducia (molti grillini non lo sapevano stamattina su Facebook),
– sa che senza questo accordo si può avere solo una riedizione del governo Monti (con o senza Monti premier)
_ sa che l’ ingovernabilità rischia di ricacciarci in un incubo senza fine.
– sa che sono molti i punti su cui sinisttra e M5s potrebbero trovare accordi utili per salvare questo paese e dargli una prospettiva di sviluppo , conditio sine qua non per dare speranza ai giovani.
La ragazza però NON SA o NON DICE, pur avendolo capito, che per Grillo accettare questa collaborazione vorrebbe dire la fine del suo ruolo di fustigatore della casta e del sistema: che senso avrebbe urlare DOPO? Potrebbe mai più riempire le piazze?

Diritto al voto: una conquista difficile.

Oggi è giorno di votazioni e ancora ampia parrebbe la fascia degli elettori assenteisti. Chissà se tanta gente rinuncerebbe ancora a votare se sapesse come si è giunti a ottenere il diritto al voto? Per questo mi sono rispolverata i miei ricordi di scuola (come studente prima e come insegnante poi) e ho preparato un brevissimo sunto, nel quale per brevità ho trascurato di inserire i momenti di lotta attraverso cui si giungeva a ottenere qualche modifica alle leggi vigenti:

1861 – Proclamazione del Regno d’ Italia- vige lo Statuto Albertino. 

Gli elettori, solo di sesso maschile, devono avere 25 anni, saper leggere e scrivere e avere un certo reddito. Gli eletti non avevano diritto ad alcun compenso (potevano vivere di rendita : erano tutti ricchi).

1876 – cade la Destra e va al governo la Sinistra con Depretis, che nel 1882 riconosce il diritto al voto a:

  • maschi 21 enni alfabetizzati  (avevano imparato a leggere e a scrivere, non aveva più peso il reddito).  L’ analfabetismo però era diffusissimo e pochi furono i vantaggi della nuova legge.

1912 – governo Giolitti.

  • una nuova legge consente di votare ai maschi 21enni, alfabetizzati ; ai maschi che avessero assolto il servizio militare di leva o che avessero compiuto i 30 anni , indipendentemente dal reddito o dall’ istruzione. La base elettorale si allargò molto  e potevano candidarsi anche i non abbienti, dato che agli eletti veniva riconosciuto un compenso.

1946 – Nasce la Repubblica italiana  e anche alle donne viene riconosciuto il diritto al voto (solo in quel momento il suffragio diventa effettivamente universale.

1975 – Votano i diciottenni (abbassamento della maggiore età).

Ho qui riassunto il post trovato su  “Albatros -www.siciliaviaggi.com”)

 

Giornata di preparativi.

Domani sarò in partenza per Londra, pertanto la giornata odierna è stata dedicata ai preparativi: sono andata  dalla parrucchiera , ho lavato le cose in giro, sono andata a Lecco per alcune commissioni.

Era una bella giornata: un vento robusto aveva spazzato il cielo e sullo sfondo azzurro si stagliavano nitidamente le montagne di Lecco , il Resegone e le Grigne , leggermente innevate.

Le acque increspate del lago producevano uno scintillìo tremulo , mentre sulle sponde si affollavano stormi di gabbiani. Camminando per la strada, il vento freddo mi ha fatto gelare le orecchie, in compenso però all’ ufficio postale, quando ho dovuto esibire un documento di riconoscimento, l’ impiegata non finiva più di ammirare la mia antica foto sulla patente e questo mi ha sollevato il morale.

Al ritorno mi ha accolto una telefonata con un invito a un tisana-party (!!) con contorno di esercizi di inglese ; naturalmente ho subito accolto l’ invito e in men che non si dica son passate tre ore in buona compagnia.

Stasera il vento si è rafforzato notevolmente e il suo rumoreggiare mi fa compagnia, mentre preparo la valigia.

 

S. Valentino :un miliardo di donne in piazza…

Ballare contro la violenza….

La violenza contro le donne è una piaga diffusa in tutti i paesi del mondo e per protestare contro di essa , le donne hanno pensato di cambiare il modo di festeggiare la festa di S. Valentino.

Non più cioccolatini o mazzolini di fiori, ma un ballo, un grande ballo in ogni piazza del mondo a partire dalle 16 del 14 febbraio e, seguendo il fuso orario, le danze proseguiranno per 24 ore: l’ intento è di mobilitare un miliardo di donne (ma anche gli uomini sono invitati).

Al link è possibile trovare l’ indicazione delle piazze in cui si potrà partecipare a questa manifestazione  per dire che l’ amore è gioia , è voglia di vivere, di fare festa e che quello che porta a maltrattare,  a violentare o a uccidere la propria donna non può essere scambiato per amore, MAI!!!