“… Egitto, Libia, Tunisia, ma anche Siria, Bahrein, Algeria, Yemen, Marocco e non solo: le donne delle primavere arabe continuano a lottare per fermare l’avanzata del passato che ritorna. “Le persone, e le donne in particolare, sono scese nelle strade innanzitutto per liberare se stesse – commenta ancora la giornalista egiziana Gameela Ismail – nonostante i problemi odierni, ci sono state e ci sono storie molto promettenti, e i movimenti per la libertà e il cambiamento continuano, a prescindere dal numero dei seggi e dei posti in parlamento”. E termina: “Oggi stiamo combattendo in queste sabbie mobili post-rivoluzionarie, ma sono sicura che a lungo andare troveremo delle donne abbastanza forti da prendere il timone di questo processo verso la libertà e l’emancipazione”.”
Così si conclude l’ intervista a una giornalista egiziana, Gameela Ismail, che parla del ruolo delle donne nella primavera araba e dei risultati ottenuti per la rivendicazione della parità di diritti . Certo le rivoluzioni arabe avevano fatto sperare cambiamenti epocali, che non si sono verificati, anzi in Egitto pare che si assista al ripristino di una dittatura non certo migliore di quella precedente, ma credo e spero che l’ ansia di libertà non possa essere soffocata per sempre.