I gioielli non sono più i migliori amici delle donne.

minatori sudafricani in rivolta.

L’ articolo qui sopra è della fine di settembre, ma ho preferito segnalare questo rispetto ad alri più recenti, perchè vi è anche descritta un po’ la situazione in Sud Africa oggi.
Dopo la liberazione di Mandela 20 anni fa, forse tutti abbiamo dato per scontato che l’ apartheid fosse ormai solo un ricordo e che finalmente si fossero affermati i diritti di ogni individuo, senza distinzione tra neri e bianchi. In realtà però non è così: all’ apartheid per motivi di razza si è sostituita una apartheid di classe: solo una minoranza di neri ricchi ha potuto beneficiare della fine della segregazione razziale, ma i poveri restano comunque ai margini, vittime di sfruttamento cinico e disumano da parte di società straniere e sudafricane.

Da due mesi i minatori sono in rivolta e la risposta è stata dapprima una violenta e sanguinosa rappresaglia con 34 morti, poi sono seguiti i licenziamenti in massa….tanto nei paesi confinanti non manca certo la mano d’ opera a bassissimo costo. Il braccio di ferro continua e il governo spalleggia i padroni delle miniere, ordinando sempre nuovi arresti .

Donne, non chiedete più gioielli in oro, platino o diamanti….ditelo ai vostri mariti e fidanzati che gradirete altri doni a Natale, magari acquistati nei negozi del commercio Equo e Solidale. Potrete indossarli a cuor leggero, senza sentire l’ odore di sangue che trasuda da certi gioielli.

Scuola e storie dal mondo…

Storia di Malala
Storia di Yom
Nella settimana che sta per finire sono comparse sui giornali due storie che mi hanno colpito in modo particolare; si possono leggere cliccando sui link qui sopra .
Una quattordicenne pakistana è in fin di vita per aver affermato il diritto suo e dei suoi coetanei di andare a scuola perchè il futuro offra loro una prospettiva diversa da quella di imbracciare un fucile. Qualcuno ha ritenuto queste sue parole così rivoluzionarie e pericolose da decidere di sopprimerla.

La seconda viene dal SUd Sudan ed è la storia di Yom: 40 anni, abbandonata dal marito, si occupa da sola dei quattro figli e li mantiene coltivando un po’ di terra. Nonostante ciò ha cominciato a frequentare la scuola coi suoi due figli più piccoli: vuole imparare a leggere e a scrivere.

Malala e Yom hanno capito che l’ arma più potente contro la fame, la povertà, il fanatismo è l’ istruzione, che mette le persone in condizione di conoscere meglio i propri diritti e
i propri doveri e che le rende meno manipolabili.

Purtroppo qui da noi pare che invece la scuola sia sempre meno considerata: gli edifici scolastici cadono a pezzi, gli insegnanti sono sempre più insoddisfatti e sono sempre meno i fondi che vengono destinati all’ istruzione. Ieri in molte città italiane ci sono state numerose manifestazioni studentesche per esprimere il disagio dei lavoratori della scuola e i timori dei giovani circa le prospettive per il loro futuro più che mai incerto.
Credo che i ragazzi abbiano ragione a urlare per le strade e mi auguro che lo facciano fino a che non venga riconosciuto alla scuola il ruolo (e quindi l’ attenzione) che le compete.

Mai più complici.

Mai più complici.

Segnalo un avvenimento che vuole attirare l’ attenzione sui FEMMINICIDI di cui abbiamo notizia quasi quotidianamente sui giornali e sui media in genere.
Al link indicato sopra si può conoscere il programma della manifestazione che avrà luogo a Torino nei giorni 13 e 14 Ottobre.

Interverranno personlità di rilievo per dibattere sulle varie sfaccettature del problema. Non si può continuare a restare indifferenti di fronte a un fenomeno così terribile: prenderne coscienza e impegnarsi per poterlo arginare, ed infine eliminare, sarà il modo migliore per non sentirsi MAI PIU’ COMPLICI.

Un sabato qualunque….un sabato brianzolo.

Giornata intensa : levata di buon’ ora , un ‘ occhiata al computer e ai blog, il lavoro nell’ orto per strappare erbacce e preparare il terreno per l’ ultima semina (sperando che abbia successo). Poi il taglio dell’ erba ormai molto alta, con un inconveniente: il tosaerba non voleva partire…
Con un po’ di fortuna ho individuato il filo staccato all’ interno di una spina e ho provveduto a rimettere in ordine il tutto , così ho potuto procedere nella falciatura.
Poi un po’ di faccende in casa e nel pomeriggio una corsa al cimitero e al supermercato… e lì ho rivisto di sfuggita, dopo tanto tempo una donna, che dopo vent’ anni di amicizia si era comportata tanto subdolamente da indurmi ad allontanarla. Subito non l’ ho riconosciuta, ma appena è passata oltre ho realizzato che sì era proprio lei : un po’ più bionda, un po’ più grassa e col passo un po’ più pesante …proprio come me ..(tranne i capelli: i miei sono sì più chiari di prima , ma è il bianco il colore che prevale sulla mia testa).

Mi sono sorpresa a provare ancora dispiacere per aver considerato come una sorella colei che si è mostrata più che altro un’ opportunista. Pazienza! Non provo certo rancore, ma al ripensarci sento ancora un po’ di amaro in bocca.

Al ritorno a casa ho raccolto le erbette perchè domani vengono P&P e voglio preparare per loro un po’ di tortellini verdi fatti in casa; di solito vengono di sera e , data l’ ora, preferiscono solo un secondo piatto con contorno. Domattina invece mi scatenerò con mattarello e spianatoia!!

Giornata internazionale dell’ insegnante.

Il 5 ottobre è la GIORNATA DELL’INSEGNANTE, celebrazione istituita dall’ UNESCO nel 1993 per evidenziare l’ importanza di questa professione per il progresso di ogni società.
Io, come ex-insegnante non potevo non ricordarlo qui e mi pare che non ci sia modo migliore per rendere omaggio agl’ insegnanti che ricordare una collega specialissima : ANNALENA TONELLI, di cui ricorre proprio in questo giorno il nono anniversario della morte.

Copio e incollo dal sito di UNIMONDO.

Una vita per i poveri della Somalia. In estrema sintesi questa è stata la vocazione di Annalena Tonelli (1943- 2003), missionaria cattolica uccisa in Somalia dagli integralisti islamici per la sua opera nel campo dell’istruzione e della sanità soprattutto per le bambine.

Nata a Forlì, dopo essersi laureata in giurisprudenza, scelse nel 1969 di trasferirsi in Kenya per mettersi al servizio dei più poveri prima come insegnante poi gestendo una campagna di cura e di prevenzione della tubercolosi presso le popolazioni nomadi. Nacque così un Centro per la riabilitazione dei disabili che accoglieva malati di varie patologie, ciechi, poliomielitici. Nel 1984 in seguito al dilagare della violenza tra esercito keniota e migranti somali, Annalena Tonelli venne arrestata e poi dovette lasciare il paese. Si trasferì così nella regione del Somaliland dove continuò la sua opera di solidarietà costruendo un ospedale e una scuola per disabili, promuovendo azioni contro le mutilazioni genitali femminili e la diffusione dell’AIDS. Nel 2003 poco dopo essere stata insignita di un premio dell’UNHCR, un commando armato stroncò una attività apprezzata da tutti che oggi continua in sua memoria.

2 Ottobre: festa dei nonni …custodi.

Oggi è la giornata dei nonni ed è anche la giornata dedicata agli Angeli Custodi.
Mi pare un abbinamento significativo: noi nonni dovremmo essere gli angeli custodi visibili al fianco dei genitori per vigilare con amore, saggezza e discrezione sulla crescita armoniosa dei nostri nipoti.

Diventare nonni oggi non è come un tempo il segno dell’ inizio di un tramonto inesorabile, ma l’ inizio di una nuova stimolante avventura, che fa riscoprire la meraviglia della vita che cresce, quella stessa meraviglia che non si è potuto assaporare appieno come genitori, perchè troppo lavoro, troppe ansie e troppi problemi contingenti ce lo hanno impedito.

Non tutti possiamo essere nonni a tempo pieno, ma l’ importante è far sentire ai nostri nipotini il calore del nostro affetto e la nostra saggezza che può dare serenità e sicurezza. Possiamo essere come le radici dell’ albero su cui crescono per trasmettere loro ciò che la vita ci ha insegnato, ciò che a nostra volta abbiamo imparato da chi ci ha preceduto, per creare continuità tra le generazioni, come ancore che affondano nel passato perchè si possa immaginare e costruire il futuro.

A ROLO :inaugurazione nuovo edificio scolastico temporaneo.

Oggi i miei nipotini sono andati a scuola senza cartella, dovevano portare solo la merenda : era previsto un avvenimento importante, come si legge su questo volantino da me copiato sul sito del comune di Rolo:

Lunedì 1 Ottobre 2012 alle ore 9,30
gli alunni della Scuola Primaria di Rolo entreranno nel
nuovo EDIFICIO SCOLASTICO TEMPORANEO
[via Elena Cornaro – Rolo]
Saranno presenti:
il Presidente della Regione Emilia Romagna VASCO ERRANI,
la Presidente della Provincia di Reggio Emilia SONIA MASINI,
il Sindaco di Rolo
VANNA SCALTRITI,
l’Assessore alla Scuola DANIELA CAMURRI,
la Dirigente Scolastica VIVIANA CATTANEO,
i progettisti e le maestranze che hanno realizzato la Scuola.
Parteciperanno il Sindaco di Albinea ANTONELLA INCERTI, il
SAP….

Credo che l’ avvenimento venga salutato da tutta la comunità del paese con grande gioia, perchè segna un ulteriore passo verso la normalità.
Ma….leggendo questo volantino mi vien anche un’ altra osservazione: pare che in quella parte d’ Italia le donne siano molto presenti nelle istituzioni ….

Cuccioli e problemi della scuola.

La scuola si sa ha molti problemi sia in Italia che all’ estero, visto che quando si tratta di far quadrare i conti la prima a farne le spese è spesso lei, la scuola.
Ne parlano tutti a intervalli regolari, per poi dimenticarsene occupati come sono a discutere di cose più importanti come la sfilata di Nicole Minetti o le foto rubate di Kate Middleton.

Già da questi primi giorni di scuola, anche Samuele (5 anni) e Davide (6 anni) hanno riscontrato alcune lampanti lacune dei rispettivi sistemi scolastici, anche se ne usufruiscono da sole due settimane.

Samuele a Londra frequenta il primo anno di scuola ( “preparatoria” diremmo noi , introdotta forse , a mio parere, per assicurare a tutti l’ acquisizione della lingua nazionale, vista la forte presenza di culture e genti diverse ). All’ uscita la prima domanda della mamma o di chi la sostituisce è sempre la stessa: – Cosa hai fatto oggi? –
Samuele risponde immancabilmente:- Niente, non ricordo…-
L’ altro giorno la mamma gli ha ribattutto:- Ma non è possibile che non hai fatto nulla…cosa hai imparato?-
– Nulla….-
– Ma solo oggi ….
– No , mamma, in questa scuola non si impara mai niente!!- :-))))

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Davide in Emilia fa la prima elementare e , dopo aver tentato di imbrogliare la maestra eseguendo solo in parte gli esercizi (certamente contava nella distrazione dell’ insegnante sempre così occupata) è diventato uno scolaro modello e prende sempre ottimi voti.
Il guaio è che ci sono sempre dei compiti da fare a casa e qualche giorno fa, alla mamma che lo invitava a eseguirli, ha detto con l’ aria di uno che sa di parlare con cognizione di causa:
– I compiti a casa sono RI-DI-CO-LI!!!- sillbando la parola per rendere più chiaramente il concetto…
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Sono solo due bambini, ma il loro senso critico pare già aver individuato alcuni punti dolenti della scuola nostrana e non solo…hanno la stoffa dei riformatori e il cielo sa se ce n’è bisogno!!! 🙂