Pioniera con hijab.

Judoka con hijab

Non diventerà certo famosa per meriti sportivi questa sedicenne saudita che è stata subito eliminata al primo combattimento di judo, ma si parlerà d’ ora in poi di lei come la prima donna del suo paese a partecipare alle Olimpiadi.
Per poter avere il consenso del padre alla sua partecipazione ha dovuto indossare un velo speciale (una sorta di hijab), ma è scesa sul tatami.
Immagino che per lei non sia stato facile arrivare a Londra: chissà quante critiche avrà sollevato la sua intenzione di gareggiare, chissà quante discussioni in famiglia e quanti pettegolezzi avrà dovuto subire….
Ma lei ha tenuto duro e forse in futuro molte altre seguiranno il suo esempio e dovranno dirle grazie per aver rotto il ghiaccio, per aver imposto il suo diritto di giovane donna a partecipare alla festa dello sport e a gareggiare insieme a tutta la “meglio gioventù” del mondo.
Ammiro questa giovane pioniera, paladina dei diritti delle donne saudite.

Prima di dormire ….

Durante la giornata Samuele (5 anni fra poco) è stato messo in castigo dalla sua mamma dopo averla esasperata con una serie di capricci. Arriva il momento della nanna e Samuele ama aprirsi alle confidenze ….
– Mamma, è proprio vero che è il cervello che ci comanda di fare le cose? –
– Certamente! – risponde ingenuamente la mamma, contenta di quel momento di dialogo serale a cuore aperto.
– Allora è il mio cervello che mi dice di fare il bravo? –
– Proprio così…-
– Ed è sempre il mio cervello che mi dice di fare il birichino? –
– Temo di sì…- risponde la mamma che già comincia a capire di essere caduta in una qualche trappola.
– E allora perchè quando sono birichino metti in castigo me e non il mio cervello?-

Birbante d’ un Samuele!!! Per mettere in castigo il tuo cervello la tua mamma dovrà negargli l’ accesso al computer e ai suoi cartoni preferiti, non ti pare?

Ritorno alla normalità.

Da una settimana ho ripreso la mia vita di vecchia signora sola e i primi giorni ho fatto una fatica incredibile a riprendere il ritmo blando delle mie abituali occupazioni.
Dopo due mesi molto intensi, in cui ,per accudire i bimbi e per cercare di riempire le loro giornate di cose interessanti e di momenti divertenti, la casa , l’ orto e tante altre piccole faccende erano state trascurate.
Mi passavano davanti agli occhi tutte le cose che avrei dovuto fare, ma era come se non sapessi decidere da dove cominciare e così sono rimasta un po’ imbambolata per un paio di giorni.

Poi ho cominciato col riverniciare il termosifone e il telaio di una finestra del soggiorno, e tra una mano e l’ altra di vernice mi son messa a fare l’ orlo nei pantaloni che ho accorciato . A poco a poco mi son messa anche a fare quelle pulizie che avevo un po’ trascurato, poi mi sono dedicata all’ estirpazione delle erbacce dall’ orto e dall’aiuola con la conseguenza che poi stamattina ho dovuto portare alla discarica i sacchi pieni di erba e foglie secche.
C’ erano un po’ di nuvole quando mi sono alzata e mi sono affrettata a caricare le varie cose in macchina prima che cominciasse a piovere; in due minuti sono arrivata a destinazione e proprio mentre stavo scaricando i miei sacchi, è venuto un acquazzone violento che mi ha infradiciato tutta, ma già quando sono risalita in auto non pioveva più e non è piovuto per tutto il giorno….l’ importante è essere al posto giusto nel momento giusto !!!

Suoceri e suocere contro la volenza in famiglia.

Da pochi giorni ho scoperto su Facebook il “club delle suocere e dei suoceri” , un gruppo molto simpatico e molto vivace.
Questo mi dà modo di rilanciare una mia vecchia idea, come faccio in ogni occasione utile .

Visto il gran numero di violenze sulle donne , perché non mobilitarci proprio noi suoceri e suocere nella sorveglianza di ciò che succede nelle famiglie dei nostri figli/e ?
Potremmo inoltre contribuire al cambiamento della mentalità dei nostri figli o nipoti maschi, facendo loro capire che nessuna persona può essere considerata una “cosa” da possedere ad ogni costo, ma che ogni persona e quindi ogni donna ha diritto a dire di “no” , a vedere rispettate le proprie scelte e anche ad allontanarsi da chi non ritiene più adatto a starle vicino.

Gli uomini fanno fatica a non sentirsi più arbitri unici della loro famiglia, ma per fortuna non lo sono più e dobbiamo noi più anziani, e quindi in condizione di valutare con maggiore serenità le situazioni, a stare vicino a chi sta vivendo una crisi familiare, per cercare di rasserenare gli animi e contribuire alla riappacificazione , se è ancora possibile, o a una civile risoluzione dei problemi.

Un cervello da donna.

Donne più intelligenti

Lo stereotipo della donna col cervello da gallina, della donna oca giuliva è del tutto smentito da questo articolo che riporta uno studio effettuato in alcuni paesi occidentali.
La misurazione del QI (Quoziente Intellettuale) su vasta scala ha dimostrato che le donne sono più intelligenti degli uomini.
Lo scienziato che ha effettuato lo studio non ha saputo però spiegare se le cose siano sempre state così o se il sorpasso sia avvenuto solo in tempi recenti, dopo che sono stati riconosciuti alle donne gli stessi diritti riconosciuti agli uomini (in teoria).
Certo è che da sempre alle donne era stato negato l’ accesso alla cultura : in una famiglia tradizionale in passato si preferiva mandare a scuola i maschi , che dovevano costruirsi una buona posizione sociale e mantenere così la loro famiglia; alle donne bastava saper leggere e scrivere , tanto sarebbero state mogli e madri e come tali non erano chiamate a competere con nessuno, anzi le donne troppo istruite o troppo intelligenti erano temute dagli uomini e stentavano a trovare marito, visto che rischiavano di essere meno sottomesse.
Nel mondo moderno occidentalizzato , invece, la donna è chiamata a costruirsi un’ indipendenza economica, vista la precarietà delle unioni coniugali, e nello stesso tempo ad occuparsi della famiglia e questo la costringe a trovare soluzioni nuove, perciò se l’ intelligenza è capacità di risolvere problemi, alle donne non mancano certo le occasioni per mettere alla prova tutte le proprie potenzialità.

D’ ora in poi non si dovrà più dire “quella donna ha un cervello da gallina” ma sarà un bel complimento dire a un uomo “hai proprio un bel cervello da donna!!!”

Divorzi tra ultrasessantenni.

Raddoppiano le separazioni degli ultrasessantenni.

Che la famiglia sia in crisi da tempo è cosa nota ormai. Le cause sono molteplici e lascio a chi ne sa più di me il compito di parlarne.

La cosa che mi incuriosisce anche quest’ anno (visto che questi dati vengono pubblicati e aggiornati ogni anno) è il raddoppio negli ultimi anni delle separazioni dei sessantenni e più.
Sarà che una volta cresciuti i figli c’ è chi non vede l’ ora di uscire da un menage ormai logorato da piccoli rancori e dalle abitudini (o vizi) ritenuti non più sopportabili. Sarà che qualcuno (penso soprattutto gli uomini) crede di poter trovare una seconda giovinezza accanto a un partner più giovane… Sta di fatto che le separazioni consensuali sono raddoppiate.

Di solito in queste situazioni c’ è sempre uno dei due che tira un gran sospiro di sollievo e l’ altro che pensa al fallimento della propria vita.

Credo che chi si lascia prendere dall’ entusiamo per le nuove propsettive che gli si aprono davanti corra il rischio di andare incontro a precoci delusioni : certe atmosfere, certi incanti della giovinezza non sono più ripetibili e forse si scopre addirittura di essere stati usati come trampolino di lancio e nulla più.

Chi invece pensa che alla fine del matrimonio corrisponda la fine della propria vita può scoprire invece in sè risorse non sopettate e riprendere faticosamente, ma serenamente il suo cammino.

L’ incognita è cosa ne sarà di questi divorziati attempati quando la salute comincerà a vacillare e l’ armadietto dei medicinali non sarà più sufficiente a contenere le prescrizioni dei medici? Si ritroveranno irrimediabilmente e definitivamente soli ? Rimpiangeranno allora la scelta fatta qualche anno prima?

Per parte mia credo che superati i sessant’ anni sia meglio far tesoro di quanto si è costruito nel corso della vita e ci si possa dedicare fruttuosamente ad attività che appaghino le nostre esigenze di partecipazione alla vita sociale, senza inseguire chimere ingannatrici.

P.S. proprio un anno fa scrivevo sullo stesso tema:?p=2093

Insieme.

Da sabato sono riuniti qui tutti e tre i nipotini, con la conseguenza che la casa è sempre più un campo di battaglia e puoi trovare giocattoli che spuntano all’ improvviso proprio là dove non avresti mai immaginato.

I due piccoli, Samuele e Davide, hanno imparato tutti e due ad andare in bici senza rotelle e questa è per loro una grande conquista. Elisa di giorno appare serena, ma la sera si riaffacciano le paure dei giorni del terremoto.

Samuele ha appena parlato al telefono con la mamma e le ha detto che non vuol tornare a Londra sabato prossimo : è la seconda volta che rimane qui da solo, senza la mamma, e pare prenderci gusto.

E’ molto bello vederli stare insieme, divertirsi e nello stesso tempo aiutarsi a crescere vicendevolmente.