Suocere d’ Italia, uniamoci!

Uccisa con uno stiletto

Pare che l’ ispirazione sia stata presa da un libro di Ken Follet,dove una spia tedesca in territorio inglese uccideva le sue vittime con uno stiletto che infilava nel loro orecchio.
E’ successo a San Giuliano Milanese: una donna muore per strada apparentemente a causa di un malore, ma le successive indagini accertano che la donna è stata uccisa con uno stiletto che le ha trafitto il cuore.
Sotto indagine è ora l’ ex-marito, che la donna aveva denunciato per stalking.

E’ l’ ennesimo episodio di femminicidio: dall’ inizio dell’ anno una donna viene uccisa in Italia ogni due giorni. Se il fenomeno ha queste proporzioni credo debba scattare un allarme : nella nostra società c’è un cancro nascosto che viene passato quasi sotto silenzio, a parte alcuni casi che certi programmi televisivi privilegiano. Ma secondo me proprio parlando sempre dello stesso caso, come ha fatto ancora una volta ieri sera Vespa a ” Porta a Porta”, induce l’ opinione pubblica a credere che si tratti di un caso eccezionale. Invece si tratta di una strage nascosta che non è frutto della follia di un singolo, ma di un male sociale: troppi uomini credono ancora di avere il diritto di decidere se la loro compagna è degna di continuare a vivere oppure no.

E’ il retaggio di un’ antica mentalità che si scontra con il nuovo ruolo della donna nella società. Per questo credo che si debbano mobilitare tutti i mezzi di informazione per dare risalto a queste notizie, che invece rimangono molto spesso relegate nella cronaca locale.

Penso anche che le donne stesse possano fare molto in forma preventiva, educando prima i propri figli maschi al vero rispetto della dignità di ogni donna e al riconoscimento dei suoi diritti, e poi mettendo sotto la propria ala protettrice la propria nuora.

Può essere difficile nel caso in cui un matrimonio stia per esplodere o sia già naufragato, ma noi donne , noi suocere, dobbiamo ricordarci anche in quel momento che una donna non è una cosa che si compra con un contratto matrimoniale e proprio in quel momento dobbiamo allertarci per dire a nostro figlio che la sola forma di amore possibile è quella che desidera il bene dell’ altro anche quando questo comporta la pena di vederlo allontanarsi.
Mi piacerebbe lanciare l’ idea di questa rete di solidarietà tra suocera e nuora che poi è la solidarietà tra donne e basta: se tutte le suocere si mobilitassero in questo senso potremmo stare più tranquille anche riguardo alle nostre figlie e a noi stesse.

Come una farfalla…. d’ oro.

Medaglia d' oro. Cliccando sul link si possono vedere le immagini dell’ esercizio che ha fatto vincere la medaglia d’ oro nel pattinaggio a Carolina Kostner, prima donna italiana a vincere questo titolo.

Credo che la grazia di questa giovane donna sia comparabile a quella di una farfalla .
Per raggiungere questo traguardo, Carolina Kostner ha certo sacrificato molta parte della sua vita, ma se il risultato è questo spettacolo di bellezza e armonia può essere certa di non aver sprecato il suo tempo e le sue energie.
Grazie , Carolina, per aver rappresentato un’ immagine di Italia che ci fa onore.

Lea e Denise … e la ‘ndrangheta trema.

Lea Garofalo la donna calabrese che ha pagato con la vita il coraggio di ribellarsi alle leggi omertose della ‘ndrangheta ha avuto giustizia e i suoi assassini sono stati condannati all’ ergastolo.

Questa è già una buona notizia, ma un altro aspetto di questa vicenda deve riempirci di speranza: Denise, la figlia ventenne di Lea , ha seguito l’ esempio della madre ed è diventata anche lei testimone di giustizia contribuendo alla condanna del padre e dei suoi complici. Certo Lea Garofalo da lassù starà sorridendo fiera del coraggio della sua “bambina”: non è morta inutilmente.

La sconfitta delle cosche di ogni genere verrà dalle donne: solo loro possono trovare nell’ amore per i loro figli il coraggio di ribellarsi a organizzazioni che possono solo prospettare un futuro di morte e di sottosviluppo.

Spero che lo Stato sappia proteggere Denise, giovane donna coraggiosa , in modo che possa diventare esempio per tante altre donne che hanno avuto in sorte la sventura di crescere in famiglie mafiose.

Come eliminare odori sgradevoli in casa….

L’ ultima volta che sono rientrata a casa dopo una decina di giorni di assenza , ho trovato una sgradevolissima sorpresa: doveva essere venuto un temporale ed era saltato l’ interruttore generale dell’ impianto elettrico di casa….

Non mi ero ancora resa conto della situazione, che mia nuora aveva subito messo a fuoco quale era il problema principale e si era precipitata in cucina….da dove veniva un odore insolito… Ebbene sì: appena aperto il freezer, fummo investiti da una zaffata nauseante: tutto ciò che vi avevo lasciator era ancora intatto nelle confezioni, ma era da buttare.
C’ era un bel po’ di carne, verdure, tortellini e tutto andò a finire direttamente in pattumiera con mio enorme dispiacere… Mia nuora e mio figlio mi aiutarono a pulire tutto quanto per fortuna, ma il giorno dopo ancora l’ odore era fastidiosissimo.
Mi venne allora in mente un suggerimento sentito alla televisione molto tempo fa e provai a metterlo in atto: presi del bicarbonato e ne misi due cucchiaiate abbondanti in un contenitore di plastica e misi il tutto nei cassetti del freezer.

Come per magia già a sera non c’ era più traccia di odori sgradevoli !!!
Visto che lo stratagemma funzionava, ho ripetuto la stessa operazione con la pattumiera e il risultato non si è fatto attendere molto: il bicarbonato funziona molto meglio dei deodoranti che si vendono in commercio: costa pochissimo, ma il sollievo per il naso è grande.

Triste fine della donna senza volto.

Suicida la donna senza volto
Cliccando sul link è possibile capire cosa possa avere sofferto questa scrittrice pakistana, ma se qualcuno non ha la pazienza di leggere , credo che basti guardare la foto qui sotto che la ritrae com’ era prima dell’orribile acidificazione messa in atto dal marito alle cui violenze intendeva sottrarsi e come era ora nonostante i 39 interventi di chirurgia plastica cui si era sottoposta qui in Italia.
Ora è morta: si è suicidata. Il suo libro aveva un titolo significativo : “Il volto cancellato”

Credo che basti questa foto a descrivere l’ orrore in cui tante donne ancora vivono in certi paesi.
Ora pare che in Afghanistan addirittura si tratti coi talebani per la fine della guerriglia e a farne le spese potrebbero essere proprio i diritti delle donne.

Quando un oggetto sa parlare al cuore.

Oggi, mi son data alla pulizia dei caloriferi : è incredibile quanta polvere si accumuli al loro interno.
Con uno “scovolino” lungo lungo trovato al supermercato un po’ di tempo fa, mi son messa a spazzolare tutte le scanalature.
Dal calorifero di cucina è uscita una presina : consumata e vecchia di forse vent’ anni, ma mi ha fatto venire in mente mia madre. Infatti è stata lei a darmela: ne aveva fatte tante in quel periodo per riempire le sue giornate diventate troppo lunghe e vuote.
Lei, abituata fin da piccola a lavorare duro, a farsi carico di una famiglia numerosa , ad accudire la mamma inferma o i nipotini, aveva cercato lavoro anche presso una piccola maglieria di proprietà dei vicini, quando il carico familiare si era ridotto notevolmente: cuciva le maglie e faceva le rifiniture necessarie.
Ma poi anche questa attività cessò e lei non avendo mai potuto coltivare hobbies particolari, non avendo mai avuto tempo di dedicarsi al ricamo o a lavori complicati all’ uncinetto o ai ferri, aveva optato per utilizzare avanzi di filati vari per fare delle presine, ma pensava che fosse solo una stupida perdita di tempo. Infatti quando mi consegnò le presine, lo fece quasi vergognandosi e quasi come chiedendo scusa se non erano abbastanza belle ed elaborate.

Avendo speso una vita intera per gli altri le era impossibile pensare di poter dedicare del tempo a se stessa …. ma quella parentesi di calma piatta fu ben presto interrotta e dovette farsi carico, già anziana , di una situazione tanto difficile da scoraggiare donne ben più giovani e forti, ma non lei, che trovò la forza di riprendere quello che era stato sempre il filo conduttore della sua vita: quello di spendersi per gli altri.
Quella presina non è solo una presina è un ricordo prezioso che ha saputo parlare al mio cuore e non mi accadrà più di smarrirla.

Tre donne al comando della corsa.

Tre donne al comando ,

Chissa` perche` non ci avevo ancora fatto caso e ci e` voluto questo bell`articolo sull`Unita` on line per mettere a fuoco la situazione. In questo momento cosi` delicato e difficile per il nostro paese, tre donne si trovano nei posti chiave del mondo del lavoro , la cui riforma costituisce il problema piu` importante per il futuro nazionale. Dagli esiti degli incontri tra il Ministro Fornero, la sindacalista Camusso (ovviamente ci saranno anche gli altri sindacalisti) e la presidente della Confindustria Marcegaglia dipendera` la possibilita` per i giovani di entrare con dignita` nel mondo del lavoro e la possibilita` per le nostre imprese di competere nel mercato globale, cosi` spietato , dei nostri tempi.

Forse non succede nulla per caso, chissa`…. Le donne sono da sempre abituate a far quadrare i conti di casa, ad attutire gli screzi ,a far coesistere esigenze diverse, a coagulare gli sforzi per raggiungere l`obiettivo comunwe ai membri della famiglia che e` la difesa e la propsperita` della famiglia stessa.

Credo che sara` questo bagaglio culturale insito nel DNA di ogni donna a consentire il raggiungimento di accordi oltremodo difficili e a far trovare un equilibrio accettabile tra i diversi interessi in campo: il nostro paese deve fare una grande corsa per stare al passo con i nuovi colossi mondiali e le nostre tre wwonder-women stanno tirando la volata…speriamo che alla fine sia la comunita` nazionale a vincere.

Sara` questo un formidabile spot per realizzare in ogni settore quelle pari opportunita` che vengono tanto sbandierate , ma che stentano a realizzarsi.

Sara`