Lea e Denise … e la ‘ndrangheta trema.

Lea Garofalo la donna calabrese che ha pagato con la vita il coraggio di ribellarsi alle leggi omertose della ‘ndrangheta ha avuto giustizia e i suoi assassini sono stati condannati all’ ergastolo.

Questa è già una buona notizia, ma un altro aspetto di questa vicenda deve riempirci di speranza: Denise, la figlia ventenne di Lea , ha seguito l’ esempio della madre ed è diventata anche lei testimone di giustizia contribuendo alla condanna del padre e dei suoi complici. Certo Lea Garofalo da lassù starà sorridendo fiera del coraggio della sua “bambina”: non è morta inutilmente.

La sconfitta delle cosche di ogni genere verrà dalle donne: solo loro possono trovare nell’ amore per i loro figli il coraggio di ribellarsi a organizzazioni che possono solo prospettare un futuro di morte e di sottosviluppo.

Spero che lo Stato sappia proteggere Denise, giovane donna coraggiosa , in modo che possa diventare esempio per tante altre donne che hanno avuto in sorte la sventura di crescere in famiglie mafiose.

Come eliminare odori sgradevoli in casa….

L’ ultima volta che sono rientrata a casa dopo una decina di giorni di assenza , ho trovato una sgradevolissima sorpresa: doveva essere venuto un temporale ed era saltato l’ interruttore generale dell’ impianto elettrico di casa….

Non mi ero ancora resa conto della situazione, che mia nuora aveva subito messo a fuoco quale era il problema principale e si era precipitata in cucina….da dove veniva un odore insolito… Ebbene sì: appena aperto il freezer, fummo investiti da una zaffata nauseante: tutto ciò che vi avevo lasciator era ancora intatto nelle confezioni, ma era da buttare.
C’ era un bel po’ di carne, verdure, tortellini e tutto andò a finire direttamente in pattumiera con mio enorme dispiacere… Mia nuora e mio figlio mi aiutarono a pulire tutto quanto per fortuna, ma il giorno dopo ancora l’ odore era fastidiosissimo.
Mi venne allora in mente un suggerimento sentito alla televisione molto tempo fa e provai a metterlo in atto: presi del bicarbonato e ne misi due cucchiaiate abbondanti in un contenitore di plastica e misi il tutto nei cassetti del freezer.

Come per magia già a sera non c’ era più traccia di odori sgradevoli !!!
Visto che lo stratagemma funzionava, ho ripetuto la stessa operazione con la pattumiera e il risultato non si è fatto attendere molto: il bicarbonato funziona molto meglio dei deodoranti che si vendono in commercio: costa pochissimo, ma il sollievo per il naso è grande.

Triste fine della donna senza volto.

Suicida la donna senza volto
Cliccando sul link è possibile capire cosa possa avere sofferto questa scrittrice pakistana, ma se qualcuno non ha la pazienza di leggere , credo che basti guardare la foto qui sotto che la ritrae com’ era prima dell’orribile acidificazione messa in atto dal marito alle cui violenze intendeva sottrarsi e come era ora nonostante i 39 interventi di chirurgia plastica cui si era sottoposta qui in Italia.
Ora è morta: si è suicidata. Il suo libro aveva un titolo significativo : “Il volto cancellato”

Credo che basti questa foto a descrivere l’ orrore in cui tante donne ancora vivono in certi paesi.
Ora pare che in Afghanistan addirittura si tratti coi talebani per la fine della guerriglia e a farne le spese potrebbero essere proprio i diritti delle donne.

Quando un oggetto sa parlare al cuore.

Oggi, mi son data alla pulizia dei caloriferi : è incredibile quanta polvere si accumuli al loro interno.
Con uno “scovolino” lungo lungo trovato al supermercato un po’ di tempo fa, mi son messa a spazzolare tutte le scanalature.
Dal calorifero di cucina è uscita una presina : consumata e vecchia di forse vent’ anni, ma mi ha fatto venire in mente mia madre. Infatti è stata lei a darmela: ne aveva fatte tante in quel periodo per riempire le sue giornate diventate troppo lunghe e vuote.
Lei, abituata fin da piccola a lavorare duro, a farsi carico di una famiglia numerosa , ad accudire la mamma inferma o i nipotini, aveva cercato lavoro anche presso una piccola maglieria di proprietà dei vicini, quando il carico familiare si era ridotto notevolmente: cuciva le maglie e faceva le rifiniture necessarie.
Ma poi anche questa attività cessò e lei non avendo mai potuto coltivare hobbies particolari, non avendo mai avuto tempo di dedicarsi al ricamo o a lavori complicati all’ uncinetto o ai ferri, aveva optato per utilizzare avanzi di filati vari per fare delle presine, ma pensava che fosse solo una stupida perdita di tempo. Infatti quando mi consegnò le presine, lo fece quasi vergognandosi e quasi come chiedendo scusa se non erano abbastanza belle ed elaborate.

Avendo speso una vita intera per gli altri le era impossibile pensare di poter dedicare del tempo a se stessa …. ma quella parentesi di calma piatta fu ben presto interrotta e dovette farsi carico, già anziana , di una situazione tanto difficile da scoraggiare donne ben più giovani e forti, ma non lei, che trovò la forza di riprendere quello che era stato sempre il filo conduttore della sua vita: quello di spendersi per gli altri.
Quella presina non è solo una presina è un ricordo prezioso che ha saputo parlare al mio cuore e non mi accadrà più di smarrirla.

Tre donne al comando della corsa.

Tre donne al comando ,

Chissa` perche` non ci avevo ancora fatto caso e ci e` voluto questo bell`articolo sull`Unita` on line per mettere a fuoco la situazione. In questo momento cosi` delicato e difficile per il nostro paese, tre donne si trovano nei posti chiave del mondo del lavoro , la cui riforma costituisce il problema piu` importante per il futuro nazionale. Dagli esiti degli incontri tra il Ministro Fornero, la sindacalista Camusso (ovviamente ci saranno anche gli altri sindacalisti) e la presidente della Confindustria Marcegaglia dipendera` la possibilita` per i giovani di entrare con dignita` nel mondo del lavoro e la possibilita` per le nostre imprese di competere nel mercato globale, cosi` spietato , dei nostri tempi.

Forse non succede nulla per caso, chissa`…. Le donne sono da sempre abituate a far quadrare i conti di casa, ad attutire gli screzi ,a far coesistere esigenze diverse, a coagulare gli sforzi per raggiungere l`obiettivo comunwe ai membri della famiglia che e` la difesa e la propsperita` della famiglia stessa.

Credo che sara` questo bagaglio culturale insito nel DNA di ogni donna a consentire il raggiungimento di accordi oltremodo difficili e a far trovare un equilibrio accettabile tra i diversi interessi in campo: il nostro paese deve fare una grande corsa per stare al passo con i nuovi colossi mondiali e le nostre tre wwonder-women stanno tirando la volata…speriamo che alla fine sia la comunita` nazionale a vincere.

Sara` questo un formidabile spot per realizzare in ogni settore quelle pari opportunita` che vengono tanto sbandierate , ma che stentano a realizzarsi.

Sara`

Un inaspettato momento di gloria per questo blog. :-)))

Due settimane fa , mi e` arrivata una mail: la collaboratrice di un giornalista de “La Stampa” mi chiedeva un appuntamento telefonico per un` inchiesta sui nonni e internet. Navigando in rete si era imbattuta su questo blog e voleva pormi qualche domanda.Eravamo in periodo di fine carnevale e pur rendendomi disponibile pensavo che forse si trattava di uno scherzo.
La mattina dopo invece arrivo` puntuale la telefonata e nel pomeriggio anche il giornalista che avrebbe firmato l` articolo mi raggiunse telefonicamente e mi pose qualche domanda e ne approfittai anche per parlare del gruppo facebook “Quando io ero piccolo” , dei nostri libri e del progetto di beneficienza che stiamo sostenendo.

Alla fine mi disse che l` articolo sarebbe stato pubblicato l`indomani o al massimo due giorni dopo.

Andai a comprare il giornale in quei giorni, ma non c`era nulla ….forse si era veramente trattato di uno scherzo …

Ormai non ci pensavo piu`, ma stasera accedendo a Facebook ho trovato il messaggio,,,,,peccato!!! da qui (sono a Londra) non potevo proprio comprare il giornale ed ormai era troppo tardi anche per chiedere ai miei figli in Italia di farlo per me.

Ma poi internet mi e` venuto in aiuto e cliccando “tre domande a Diana Catellani” ho trovato l`articolo dedicato ai nonni su internet e un trafiletto dedicato proprio a me e a questo blog!!!! Non me lo sarei aspettato!
L` intervista rispecchia la conversazione telefonica, solo il sottotitolo usa termini ampollosi che non mi sono abituali, ma pazienza: si sa che questo e` il prezzo a pagare alla gloria !!!!! (sto scherzando, naturalmente)

Ringrazio Federico Taddia e la sua collaboratrice Viola Afrifa.

Madri dei desaparecidos tunisini…

madri dei desaparecidos tunisini
Sono venute in Italia alcune donne tunisine in rappresentanza di tutte le madri che, nel loro paese, hanno perso le tracce dei propri figli daun anno, da quando cioe` dopola rivoluzione tunisina sono partiti per l`Italia ….

Nessuno sa nulla di questi oltre 500 ragazzi, forse rinchiusi in qualche CIE (centri per l-identificazione e l`espulsione) emolte porte rimangono chiuse davanti alle loro richieste….
Oggi eral` 8 marzo anche per loro, ma non credo che abbiano avuto voglia di festeggiare…