188 donne e la legge 188.

dimissioni in bianco

Credo che valga la pena di appoggiare e sottoscrivere questa petizione proprio in questo momento. E’ adesso che si sta trattando sui problemi del lavoro e forse è il caso di far sapere che oltre all’ articolo 18 esiste anche una normativa che consente ai datori di lavoro di commettere un abuso vergognoso: far firmare al lavoratore dimissioni in bianco al momento dell’ assunzione.
Era stata promulgata una legge che impediva questa pratica infame, ma Berlusconi l’ ha abrogata !!!
Un tempo questo abuso riguardava solo le donne , ora riguarda anche gli uomini in barba all’ articolo 18.
Firmare questa petizione vuol dire opporsi ad una delle più gravi ingiustizie che si perpetrano nel mondo del lavoro.
Cliccate sul link, leggete e firmate!

Schiave del sesso: un enorme e turpe giro di affari .

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2012/02/16/news/prostituzione_in_italia_inchiesta-28739620/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2Finchiesta-italiana%2F2012%2F02%2F16%2Fnews%2Fla_fabbrica_delle_lucciole-28743632%2F

Non si può non restare impressionati leggendo questa inchiesta di Repubblica sulle schiave del sesso in Italia. Come si può restare indifferenti sapendo che migliaia di donne ogni giorno vengono sottoposte a umiliazioni, vessazioni e maltrattamenti che a volte (spesso) sfociano nell’ omicidio?

Provo grande pena per le povere donne che, consapevoli o inconsapevoli, cadono sotto le grinfie dei loro sfruttatori; provo orrore per questi ultimi, che trattano degli essere umani alla stregua di carne da macello…. ma che dire dei clienti italiani che si avvicinano a queste donne ben sapendo in quale condizione sono tenute? Non viene mai loro in mente di rendersi complici di delitti mostruosi? Non provano mai a pensare a quelle donne come ad esseri simili a loro stessi o alle loro mogli, figlie, sorelle…

Credo che tutti dovremmo sentirci in dovere di chiedere interventi severi per reprimere questo triste fenomeno e per ridare una speranza di vita a tante giovani donne . La schiavitù in Europa è stata abolita solo duecento anni fa , nel 1815, (e questo è già incredibile in un continente che si diceva cristiano da quasi 2000 anni) e ppure noi la tolleriamo ancora nelle nostre strade e nelle nostre città e l’ unica reazione che ci consentiamo è quella di sentirci infastiditi

Francesca Comencini, il giorno dopo…

Copio e incollo le riflessioni di Francesca Comencini sulla mobilitazione delle donne del movimento “Se non ora quando?” Mi sembrano parole degne di attenzione:

Quello che mi rimane in mente e nel cuore, per ora, della giornata di ieri è l’estrema pluralità di voci di donne che da quel nostro palco si è levata, e l’estrema attenzione con la quale quella piazza, straordinaria, libera, auto convocata, le ha ascoltate. Mi rimangono in mente le voci delle due ragazze italiane di seconda generazione, Kalida e Elvira, la saggezza e la profondità delle loro parole. Le voci di Giordana Curati di arcilesbica e di Simona Davoli di donne e informazione. Le voci dell’economista Francesca Bettio, che invocava un nuovo new deal delle donne con una chiarezza, un rigore e una libertà che non avevo mai sentito in nessuna manifestazione di piazza. Mi rimangono e mi rimarranno per sempre nel cuore le voci delle nostre sei giovani attrici che raccontavano le giornate e le piccole cose della vita delle cinque ragazze morte a Barletta, e su quella piazza è sceso un silenzio come mai ne avevo sentito uno, un silenzio che respirava insieme per loro, Maria, Tina, Matilde, Giovanna e Antonella. Mi è rimasta la passione con la quale la piazza ha ascoltato l’orchestra Europa Musica e la voglia di raccontare di sé di Emma Marrone, della sua fatica per arrivare lì dov’è e della sua complessità di persona, da Amici a Se non ora quando. Mi sono rimaste tante, tante altre cose. Paola Turci e Marina Rei, gli interventi delle donne di snoq Luisa, Sara, Fabiana, Licia e della giornalista di GIULIA, e tanto altro. In ultimo, mentre facevo il mio intervento, mi è sembrava di parlare di tutta la mia vita e del significato di ogni cosa che ho fatto fino a oggi e che mi ha portata a essere su quel palco a dire quelle parole: mandiamo in frantumi le immagini irreali delle donne e facciamo irrompere la realtà, che, come abbiamo visto anche ieri, è ancora la cosa più poetica che esista.
http://www.senonoraquando.eu/?p=5871

“Madre coraggio” ci ha lasciato.

http://www.corrieredellacalabria.it/stories/cronaca/2191__morta_angela_casella_la_madre_coraggio_che_sfid_le”>
E’ morta Angela Casella, la mamma che sfidò la ‘ndrangheta sul suo territorio. Nell’ articolo linkato qui sopra si può leggere la sua ultima intervista rilasciata a un giornale calabrese qualche mese fa, quando già stava per finire la sua lunga , vana battaglia contro la malattia che l’ ha stroncata.
Mi pare giusto ricordarla, dedicarle un pensiero di omaggio per la forza, la determinazione e il coraggio dimostrato allorchè del suo figlio diciottenne rapito nessuno parlava più.
Non ha potuto aspettare le mosse della polizia nella sua casa di Pavia e se ne è andata tutta sola in Calabria, a S. Luca, a Platì, dove le ‘ndrine controllano ogni cosa, ogni foglia, ogni soffio di vento.
Si è incatenata sulle piazze, si è attendata tra le case dei malavitosi, sfidandoli a mani nude, e facendo risaltare quanta vigliaccheria ci fosse in quei rapimenti che speculavano sui sentimenti dei familiari dei rapiti.
Si è messa a parlare con la gente per le strade e parlava da mamma con le mamme di laggiù, che certo hanno dovuto capire quanta determinazione e quanto coraggio ci fosse in quella piccola donna apparentemente tanto fragile. E le donne si sono schierate dalla sua parte e hanno organizzato fiaccolate di protesta contro i rapimenti e alla fine “madre coraggio” ha potuto riabbracciare suo figlio.
Poi è tornata nell’ ombra a fare la mamma e la nonna, fino a ieri.

Sorellitudine.

Da quanto tempo non passavamo una giornata insieme, non so…. L’ occasione ci si è offerta nei giorni scorsi: sono stata ospite da mia sorella per due giorni.
La differenza di età ci ha impedito da piccole di dividere giochi ed esperienze e quando io ero appena una ragazzina , lei si è sposata e i suoi problemi sono stati sempre molto diversi da quelli che vivevo io. Poi la vita mi ha portata via dal paese e da allora solo qualche incontro fugace con due eccezioni in occasione di miei guai di salute.
Abbiamo avuto ognuna la propria parte di tribolazioni: le mie non erano certo paragonabili alle sue, ma ugualmente mi hanno impedito di poterle essere vicina nei momenti più bui. Solo il telefono ci consentiva di capire i nostri stati d’ animo più con le parole non dette che con quelle espresse con un filo di voce, spesso incrinata dalla paura.

Ritrovandola dopo tanto tempo, ho potuto nuovamente apprezzarne le doti di ottima cuoca, l’ abilità nell’ arte del cucito, la sensibilità, la generosità, la forza di carattere sostenuta da una fede ammirevole e l’ affetto di cui mi ha saputo circondare.

Forse solo ad una certa età si sa apprezzare veramente il fatto di avere sorelle e fratelli, persone su cui puoi contare sempre.

Afghanistan : dieci anni dopo…

In Afghanistan madre e figlia sono state prelevate di notte dalle loro case, poi sono state ammazzate a percosse e  finite con un colpo di pistola perchè accusate di condotta immorale dal mullah locale.

Qui tutto l’ articolo: http://www.giornalettismo.com/archives/167547/afghanistan-le-donne-lapidate-per-immoralita/2/

Mi pare che dopo dieci anni di guerra per portare la democrazia (!!) e il rispetto dei diritti umani ( a suon di bombe), non si sia fatta molta strada se si arriva ancora ad uccidere impunemente le donne in modo arbitrario.  Questo non è tutto  ; leggete  qui :

“i mullah chiedono apertamente ai fedeli di denunciare i casi di adulterio, le donne non escono di casa se non coperte dal burqa, le ragazze non vanno a scuola, persino ai matrimoni la sposa è separata dallo sposo perché il rumore dei tacchi femminili “turba” gli invitati uomini “

Commento: ma che razza di uomini sono gli afghani, ossessionati dal sesso al punto da non poter resistere al rumore dei tacchi!!!!!  Bisognerebbe sottoporli ad attente ricerche medico-anatomiche per vedere dov’ è andato a finire il loro cervello, che certo non è più al suo posto…..

Se la situazione è ancora quest, non resta che fare un ponte aereo per evacuare le doone che si ribellano e lasciare l’ Afghanistan al suo destino, non senza avergli costruito attorno un’ impenetrabile cortin (non di ferro, ma di acciaio !) per evitare che i suoi papaveri e le sue tradizioni criminali infettino il mondo circostante.

 

Tutti insieme appassionatamente.

Ci siamo ritrovati tutti qui in questi giorni ed è stato molto bello.

I bambini sono stati bene insieme e soprattutto Samuele ha provato una gran gioia nell’ incontro con i cuginetti. Anche le mamme e gli zii si son dati da fare per intrattenerli ed è stato divertenti vederli riscoprire i vecchi giochi della loro infanzia per insegnarli ai cuccioli di famiglia.

Mi ha fatto un piacere enorme poterli avere tutti qui insieme almeno per qualche momento… rivedere la casa piena di vita , risentire gli strilli dei bambini, le loro risate e anche i loro capricci