Una bella storia d’amore…

Ho letto in questo sito  una bella storia che voglio riportare su questa  pagina ….

In queste settimane mi è capitato di vivere una esperienza tragica ma allo stesso tempo ricca di tanti significati. Si tratta di due anziani  – Donato e Rachele – che a pochissimi giorni di distanza l’uno dall’altra sono morti. Prima Lui, novantaduenne, morto per una malattia, poi Lei, ottantottenne, che dopo la morte di Lui, non avendo retto al dolore del distacco, si è lasciata lentamente morire. Come si diceva una volta: è morta di crepacuore.  Dopo 71 anni di amore di cui 12 di fidanzamento e 59 di matrimonio, non se la sono sentiti di lasciarsi, di stare l’uno senza l’altro. Tutto il tempo  insieme non è bastato  a saziare il loro desiderio di stare ancora l’uno accanto all’altra. La morte che li doveva separare, al contrario li ha uniti ancora. Non c’è limite all’amore quando ha radici profonde e durature.

Che bell’esempio di fedeltà ci viene da questi due anziani, i quali, malati d’amore si sono amati fino alla morte, anzi oltre la morte. I nostri legami liquidi impallidiscono dinanzi alla robustezza di questa storia. Meglio i legami solidi che come scogli resistono alle maree della vita e alle intemperie delle infinite vicissitudini, le quali anziché indebolire il loro rapporto, lo hanno con il tempo fortificato e fatto maturare.

Ricordando Kofi Annan

E’ morto Kofi Annan, che è stato Segretario ONU dal 1996 al 206 e voglio ricordarlo con queste parole tratte da un suo scritto pubblicato su Avvenire:

“Dobbiamo sottolineare ciò che ci unisce molto di più di ciò che ci divide. E dobbiamo cominciare ribadendo – e dimostrando – che il problema non è il Corano, né la Torah o la Bibbia. La fede, lo ripeto spesso, non è mai il problema, lo è semmai il modo con cui i fedeli si comportano nelle relazioni degli uni verso gli altri. È per questa ragione che dobbiamo sottolineare ed enfatizzare i valori fondamentali comuni a tutte le religioni: compassione, solidarietà, rispetto per la persona umana. Soprattutto la regola d’oro del nostro agire deve essere di «fare agli altri quel che vorresti fosse fatto a te».

In un tempo di incertezza, di divisioni, di scontri e di paure abbiamo invece bisogno di uscire da stereotipi, generalizzazioni e preconcetti. Occorre fare attenzione a non lasciare che i crimini commessi da singole persone o da piccoli gruppi ci facciano cadere nella trappola delle generalizzazioni, in modo che questi atti condizionino il nostro modo di guardare a intere popolazioni, intere regioni e religioni.”

Un silenzio che dura da cinque anni.

Il 29 luglio del 2013, veniva rapito in Siria Padre Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità di Mar Musa, che si propone di promuovere il dialogo inter-religioso tra cattolici, ortodossi e musulmani.

Di Padre Dall’Oglio non si è saputo più nulla e temo che questo voglia dire che qualcuno ha posto fine alla sua vita, ma  la sua opera è più viva che mai ...

“La comunità monastica continua la sua missione nel costruire ponti di amicizia e di armonia con l’islam e i musulmani. Oggi lavora particolarmente per aiutare gli sfollati e i poveri siriani, cristiani e musulmani nella zona di Nebek e di Homs. La comunità ha anche fondato nel 2002 un monastero-studentato in Italia, nella città di Cori, in provincia di Latina, e nel 2010 ha fondato un altro monastero in Iraq, nella città di Sulaymanyyah, nel Kurdistan; anche lì la comunità è attiva nel dare supporto e aiuto agli sfollati cristiani provenienti da Mosul, Bagdad, Qaraqosh e altre località irachene [4].(da Wikipedia).

Da questo sito ho tratto questo video

Ovunque tu sia, Padre Paolo, grazie per il tuo coraggio, per la tua fede incrollabile e per il tuo esempio.

Un successo tira l’altro….

C’è un proverbio che dice: “Una ciliegia tira l’altra…” e tuti sappiamo perchè. Nel caso di cui sto per parlare si potrebbe invece dire : ” Un successo tira l’altro…” infatti…

Reduci dai successi ottenuti all’UTE e ad Albavilla, i nostri iNox, gli attori della compagnia teatrale dell’ UTE, volendo battere il ferro finchè è caldo, si esibiranno a Valbrona Venerdì prossimo, 6 luglio alle ore 20.45, all’oratorio S. Luigi di Valbrona.

Fino ad ora non ho mai potuto assistere a questa rappresentazione, ma ho sentito molti pareri di chi invece ha partecipato e tutti si sono espressi molto positivamente sia riguardo al testo, divertente senza essere stucchevole, sia riguardo alla messa in scena e all’interpretazione di tutti i nostri bravissimi attori.

Del resto con due registi come Cavenaghi e Cazzaniga il successo è garantito.  Quindi appuntamento a Valbrona!!!!

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Immagini dal “Focolare”

In questo fine settimana di festa patronale sarà aperta  la mostra “Il volto del Risorto” che vuole proporre una lettura delle più belle opere pittoriche(1200-1600) alla luce dei racconti evangelici. La mostra è situata nei locali del “Focolare” dell’oratorio di Arcellasco. Pubblico qui alcune immagini …

La cena di Emmaus
La cena di Emmaus di Caravaggio (Londra)
Tre capolavori a grandezza d'uomo
Tre capolavori a grandezza d’uomo
Resurrezione
Resurrezione di Piero della Francesca
Gesù appare a porte chiuse (Duccio di Boninsegna)
Gesù appare a porte chiuse (Duccio di Boninsegna)

 

 

 

Una mostra da non perdere….

Nell’ambito degli eventi per la festa patronale di Arcellasco, è stata organizzata una mostra ideata e realizzata dal sig. Meregalli del centro culturale di Biassono.  Il tema è “IL VOLTO DEL RISORTO”. Saranno esposti 30 pannelli riproducenti famosissime opere d’arte prodotte dal 1200 al 1600 dai maggiori artisti italiani e stranieri.

Anche questa volta i visitatori saranno invitati a partecipare a un semplice gioco finalizzato ad un loro maggior coinvolgimento nella fruizione dell’evento.

La locandina, visualizzabile cliccando sul link,  riporta tutti gli orari in cui sarà possibile visitare la mostra. Vi aspettiamo numerosi e ….generosi!!!

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Aggiornamento del 16/6/2018: Poichè è stato modificato il programma degli eventi previsti in parrocchia nella giornata di domani, la mostra resterà chiusa dalle 12.30 alle 15, contrariamente a quanto compare sulla locandina.

Parco Sigurtà e dintorni.

Il Parco-giardino Sigurtà a Valeggio ha mantenuto le sue promesse: è un luogo  veramente incantevole, che offre scorci paesaggistici di grande bellezza. In mezzo a prati curatissimi, spiccano aiuole che, con i loro fiori, formano macchie di colori sotto l’ombra protettrice di alberi secolari. Laghetti con fiori di loto, daini al pascolo e asinelli animano il paesaggio e allietano gli occhi dei numerosi visitatori (stranieri  in gran numero).

Il dr. Filippi, che ha visto nascere il Parco e che ha lavorato a lungo col dr. Sigurtà (che il dr. Filippi ha descritto come uomo di grande ingegno e soprattutto di grande fede), ci ha raccontato la storia del Parco e del suo fondatore e poi ci ha guidato nella visita del centro storico di Borghetto, là dove il Mincio crea giochi d’acqua  di grande suggestione.  Naturalmente anche il pranzo è stato all’altezza delle aspettative: in quelle zone la cucina ha grandi tradizioni.img-20180607-wa0000_resized_20180607_100927925immagini-giugno-19-004immagini-giugno-19-018immagini-giugno-19-014immagini-giugno-19-012

Dedizione.

A quale livello di dedizione si può arrivare…..

amore-tra-anzianiIeri tornando a casa, mentre ero sull’autostrada semivuota, ascoltavo la radio, come è mia abitudine in queste circostanze, e a un certo punto ho sentito i due conduttori della trasmissione ricordare una notizia che mi ha commosso.

Un anziano signore si è iscritto a un corso (o chissà quale altro evento) per imparare a fare la messa in piega con i bigodini e, a chi gli chiedeva stupito il motivo della sua partecipazione, quel signore ha raccontato che sua moglie è stata colpita da un ictus e non riesce più a sistemarsi i capelli come era solita fare. Per questo vuole imparare a farlo lui, visto che la sua compagna di una vita ci tiene molto ad apparire sempre in ordine….

Questa notizia mi ha fatto ricordare un altro episodio.

Era il Giovedì Santo. Ero andata al mercato ed ero entrata nell’antica pieve di S. Eufemia. Nel silenzio e nella penombra della chiesa, noto che alcune persone sono in attesa di confessarsi; tra queste c’è una coppia di anziani: è evidente che lei  è  più attiva e in gamba del marito…. Quando il confessionale si libera, ecco che lei si affretta ad aiutare il marito a percorrere i pochi passi necessari ad avvicinarsi al confessore, poi si allontana di un poco, ma senza perdere di vista il suo compagno e, quando lo vede incerto, gli suggerisce non so che … forse una parola, una preghiera dimenticata … e resta lì, vigile, come forse fa sempre da molto tempo…

Tra le tante brutte notizie, di violenze in famiglia, di liti, di divorzi, fa bene al cuore sapere che è possibile continuare a volersi bene fino alla fine ed aiutarsi anche nell’ultimo tratto di cammino da fare insieme…