Forza, ragazzi!!

Qualcuno un giorno mi ha detto:- Dio sa scrivere diritto anche sulle righe storte…- intendendo dire che anche da una cosa negativa può nascere qualcosa di buono.

E’ forse quello che sta succedendo negli USA: dopo l’ultima strage in una scuola della Florida, dove sono rimasti uccisi 17 ragazzi, Trump aveva proposto di armare gli insegnanti e la cosa deve essere sembrata anche agli Americani, come a tanti di noi, la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso….. E da quel momento le manifestazioni di protesta in tutto il paese si sono susseguite senza sosta; anche  ieri si sono radunati a Washington circa 800.000 ragazzi per chiedere leggi più restritive sulla vendita delle armi.

I giornalisti dicono che non si vedeva una simile mobilitazione di giovani dai tempi della guerra in Vietnam.

Bravi, ragazzi, non mollate! la vostra è una buona causa e spero che riusciate a vincere l’opposizione dei fabbricanti di armi e di morte….

I nuovi papà.

padre-e-figlio-1c«Ci confronteremo sul cambiamento di un rapporto che – sottolinea ancora l’esperto – va oggi letto al di à del conflitto e al di là della facili generalizzazioni del tipo “padre-mammo” e “padre amico”. Spesso incontro padri che mi chiedono cosa possono fare “per” il figlio. Cerco di spiegare loro che sarebbe più opportuno fare qualcosa “con” il figlio. Non significa limitarsi a una dimensione “orizzontale” del rapporto che finisce per trasformare il padre solo in un “papà” – oggi i padri sono “papaizzati” scrive Kundera nel suo romanzo L’identità – o addirittura in un compagno di giochi. Ma neppure tornare alle gerarchie verticali della tradizione. Il nuovo equilibrio va trovato tra ragione e sentimento»

Queste riportate qui sopra sono le righe conclusive di questo articolo di AVVENIRE; in esso si riflette sul cambiamento in atto sul modo di interpretare la figura genitoriale da parte dei giovani papà.  E’ una cosa che si nota con piacere: i giovani padri si stanno staccando dallo stereotipo del padre-padrone e da quello del marito-macho, forse sotto la spinta del nuovo modo delle donne d interpretare la parte di madre e di moglie. Continue reading “I nuovi papà.”

Finalmente amici!!!!

darsi-la-manoIl piccolo Gioele (oggi compie 19 mesi), fino a qualche tempo fa, mostrava diffidenza nei miei confronti e spesso piangeva se restava solo con me, ma io avevo trovato uno stratagemma per rendere più interessanti i nostri incontri: portavo sempre con me un mini-computer-giocattolo che gli piaceva molto e così potevamo cominciare a giocare insieme.

Ora però tutto è cambiato, è diventato improvvisamente più grande e ieri per ben due volte mi è corso incontro per salutarmi e abbracciarmi. La cosa mi ha riempito di gioia.

Uno sguardo inconfondibile….

Sono  a un convegno e  ci è stato dato un quarto d’ora di intevallo per prendere qualcosa di caldo al distributore automatico.

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Vista sul lago da Eupilio.

Passeggio un po’ per i corridoi e vedo una giovane donna che ammira il paesaggio esterno: lago, montagne, colline….

Mi metto accanto a lei, che dopo qualche attimo dice:- Bello, vero?- E io: Se ha notato, gli ordini religiosi hanno le loro sedi nei posti più belli…-

Lei si gira a guardarmi…… d’improvviso riconosco in quegli occhi chiari e profondi lo sguardo di una carissima collega scomparsa da tanti anni …. dopo un attimo di sconcerto, esclamo:- Ma sei tu, Magda? – Anche lei allora riesce a ritrovarmi nei suoi ricordi di bambina e ci mettiamo a parlare della sua mamma e delle nostre  vicende personali. E io ritrovo in lei il sorriso dolce che mi ha accompagnato in tanti anni di lavoro, che ricordo sempre come i più belli e intensi della mia carriera scolastica.

Alla ripresa dei lavori del convegno,  ci sediamo  l’una accanto all’altra e alla fine ci  scambiamo i numeri di telefono.  Forse è Marisa,  sua mamma e mia indimenticata collega, a farci incrociare questa mattina: siamo venute al convegno in solitudine e ce ne  andiamo via con un’amica in più.

Spazio aperto: Chi trova un amico……

Ecco un nuovo dono della mia carissima amica Piera.

Se frequenti persone,// che ti conoscono da tempo,// che ti vogliono bene e ti stimano,// non hai bisogno di molte parole.

Riesci a percepire// affetto e calore// come quando sei avvolta// da una coperta morbida.

Ti senti accolta e protetta// e nasce e cresce// trasparenza,//genuinità,//fiducia,// energia,// sicurezza,// autostima ……

Si dilata la mente,// si pensa con il cuore,// ci si perde nella gioia// senza pudore.

perlaQuesta poesia è proprio pensata con il cuore, un  cuore sensibile e pieno di dolcezza. Chi trova un amico, trova un tesoro, una perla preziosa da custodire.

Grazie, Piera!!!

Bangkok, città degli angeli.

cropped-WP_20180129_09_46_05_Pro.jpgBangkok significa, se ben ricordo, “Città degli Angeli” e l’altra sera a vederla dall’alto del 55° piano dell’hotel, dove eravamo ospiti, veniva da pensare che meritava davvero questo nome.

Il giorno seguente, lunedì, siamo state guidate da due care amiche in un’escursione su barca su uno dei canali navigabili in cui si dirama il fiume Chao Phraya, sulle cui rive sorge Bangkok.

I due barcaioli ci hanno fornito di giubbotti salvagente e ci hanno portato a vedere gli angoli più suggestivi della città, invitandoci a visitare i templi buddisti più importanti, così maestosi e ricchi di colori.

Sulle rive del fiume puoi vedere bene come la città  stia rapidamente modificando la sua fisionomia attraverso costruzioni modernissime e ardite, ma puoi anche vedere le ultime case sull’acqua: autentiche palafitte dall’aspetto poverissimo entro cui ancora vivono famiglie di pescatori. Lungo il tragitto, spesso movimentato da ondate improvvise provocate dai numerosi battelli turistici, ci è venuta  incontro una piccola imbarcazione su cui una donna esponeva la sua merce da vendere: frutta di ogni genere, che qui da noi non arriva e che ci è totalmente sconosciuta.

Qua e là sui pontili o davanti alle case affacciate sul fiume, si potevano vedere grossi lucertoloni addormentati al sole: sembravano varani, ma non saprei indicarne il loro vero nome. A un certo punto i barcaioli ci hanno dato due sacchetti di pane e ci hanno invitato a sbriciolarlo e a lanciarlo in acqua: immediatamente l’imbarcazione è stata circondata da una miriade di pesci anche di grandi dimensioni e di specie diversissime tra loro. Incredibile!!!

Prima di partire abbiamo poi voluto provare a girare la città a bordo di un took-took, il caratteristico mezzo di trasporto che si vede per le vie di Bangkok. Il conducente era un giovane (ma sarà stato davvero giovane? Sembrano tutti ragazzini e poi scopri invece che hanno un bel po’ di anni sulle spalle) thai molto intraprendente, che voleva a tutti i costi portarci a fare un nuovo giro in barca e quando finalmente ha capito che non ci interessava, ci ha portati davanti a un negozio di abiti e stoffe…. era chiaro che voleva accaparrarsi la percentuale sugli introiti  procurati a negozianti e battellieri.

Viaggiare su un took-took è un’esperienza da non ripetere: questo piccolo mezzo motorizzato viene lanciato a tutta velocità in mezzo al traffico caotico della città, senza curarsi troppo di rallentare in prossimità di dossi e curve e ti senti sempre come se da un momento all’altro dovessi essere catapultato fuori dal veicolo per trovarti tra le ruote di furgoni e auto, che, al contrario dei took-took , viaggiano lentissimi , quasi a passo d’uomo.

Il nostro conducente doveva sentirsi molto bello e affascinante visto che voleva 20 bat per farsi fotografare!!!

 

Meraviglia per “Meraviglie”

Meraviglie Alberto Angela nuovo programma Rai1Forse gli Italiani un giorno si  renderanno  conto di camminare sempre, ovunque si trovino, tra tesori inestimabili e se questo succederà dovremo attribuirne il merito ad Alberto Angela e alla sua serie televisiva “Meraviglie”.

Le prime due puntate hanno riscosso un enorme successo di pubblico, che forse nessuno avrebbe previsto. Questa è una cosa estremamente positiva perché così  la gente imparerà a conoscere meglio i tesori di arte, cultura e paesaggio di cui  il nostro paese è sovrabbondante e  imparerà anche a rispettare questi tesori, ad apprezzarli nel loro giusto valore e si renderà conto che da questi può derivare un grande contributo all’economia e all’occupazione nel nostro paese.

Queste trasmissioni e l’opera positiva del Ministro Franceschini possono segnare una svolta nell’attenzione del nostro paese per quello che è il più grande patrimonio artistico del mondo e  si potrà legittimamente sperare di poterlo consegnare, senza troppa vergogna, a chi verrà dopo di noi.

Sala Argento.

wp_20171227_08_52_23_proChi è andato a Messa ad Arcellasco nella notte di Natale, o il mattino seguente, ha ricevuto in dono un biglietto come quello nella foto. E’ un semplice cartoncino colorato a mano dalle donne, che da un paio d’anni si ritrovano tutti i lunedì pomeriggio nella Sala Argento per dedicare due ore del loro tempo ad attività di vario genere.

Di volta in volta si realizzano semplici lavoretti da offrire ai parrocchiani nelle ricorrenze più importanti e particolare cura viene riservata a quelli da portare  agli ammalati o agli ospiti della casa di riposo.

Del gruppo fanno parte donne non più giovanissime (ma lo spazio è aperto a tutti), ma con il desiderio di fare, di sentirsi utili stando in compagnia in modo semplice e sereno. C’è anche uno spazio dedicato a chi vuole divertirsi col burraco, il gioco a carte che sta appassionando alcune nostre amiche.

E’ stata una bella idea quella della Sala Argento: la stanno frequentando persone che si erano chiuse in una malinconica solitudine e che ora invece trovano piacere a ritrovarsi insieme, gustando un tè con una torta o dei pasticcini preparati prima di uscire di casa. Se c’è tanto da fare e il tempo stringe, alcune si portano a casa il lavoro e riempiono così le proprie serate, sempre troppo lunghe per chi le deve passare in solitudine.