Storia di Yusra.

Sto guardando la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro e mi è saltata agli occhi la grande presenza di donne portabandiera dei vari stati, oltre, naturalmente alla quasi nulla presenza di atlete in molti paesi islamici.  Mi sono messa alla ricerca di storie legate a queste donne portabandiera e ne ho trovate alcune veramente straordinarie.

Più di tutte mi colpisce la storia di Yusra, la diciottenne siriana portabandiera della squadra dei rifugiati: è riuscita, insieme alla sorella a salvare altri diciotto compagni di sventura che, volendo raggiungere Lesbo su un canotto, si erano trovati in balia delle onde. Yusra e sua sorella sono riuscite, a nuoto, a trascinare il gommone fino a riva.

Da lì è cominciata la sua rincorsa a un posto nelle Olimpiadi di Rio e il suo sogno si è realizzato.

Tra tante storie dolorose, qualche volta se ne trova anche qualcuna a lieto fine, per fortuna….

 

Primo incontro.

neonatoGioele è arrivato , tranquillamente e senza troppo rumore, come si conviene a un bravo secondogenito. Giovanni lo aveva già visto nelle ecografie e da un po’ di tempo si chiedeva perchè mai il fratellino non volesse uscire dal suo “nascondiglio”, per questo lo ha accolto con gioia: era ora!!!

Se gli si chiede cosa fa Gioele, lui risponde :” Fa  UEEEE!” e ride.

Siamo andati, Samuele ed io,  a trovare il neonato e la sua mamma in ospedale.  Gioele aveva appena fatto il bagnetto e mangiato, quindi dormiva beato. Giovanni e Samuele lo guardavano con molta curiosità e stupore. Io l’ho preso in braccio : è sempre una grande emozione trovarsi a stringere tra le mani una vita che comincia  Sembra ogni volta  un miracolo vedere quanto possa essere perfetto un esserino così piccolo: così morbido, così tenero, così impegnato a imparare a vivere in autonomia!  Mi stupisco sempre nel guardare la boccuccia ben disegnata, le manine tanto piccole, ma già capaci di stringerti forte il dito che gli porgi….

Un bambino che nasce è una scommessa sul futuro e speriamo che sia sempre una scommessa vincente.

Aggiornamento  del 7 agosto :  Giovanni  è andato col papà all’ospedale di Monza per riportare a casa la mamma e il fratellino, ma arrivato lì la mamma gli ha chiesto : – Cosa ne dici , Giovanni (due anni e mezzo) portiamo a casa anche il fratellino?-  Lui, senza pensarci su ha risposto: -No, dai, lasciamolo qui….- Gli entusiasmi dei primi momenti  sono svaniti in fretta….Giovanni ha capito che questo fratellino gli cambierà la vita….

Benvenuto Gioele!

annuncio-di-nascita-del-neonato-12757912E’ nato Gioele! Ne ho sentito la voce potente proprio qualche minuto fa al telefono! Il miracolo della vita si è ripetuto ancora una volta!

Benvenuto Gioele!

Festa di mezza estate.

Dopo aver trascorso 36 anni di buon vicinato, finalmente , grazie a un’idea del nostro parroco, don Claudio, venerdì sera ci siamo trovati tutti, o meglio quasi tutti, per mangiare insieme un gelato: una specie di festa di mezza estate..

Nonostante la giornata fosse stata molto calda, di sera la temperatura era scesa abbastanza da rendere piacevole il nostro restare fuori e anche le zanzare ci hanno lasciato in pace, forse choccate dall’insolito evento.

E’ strano come possa succedere di vivere gomito a gomito per una vita senza che si vada al di là di un cortese saluto incrociandosi in cortile o di uno scambio di pareri nelle riunioni condominiali; è strano perchè basta così poco per abbattere quel sottile muro difensivo che frapponiamo troppo spesso verso gli altri.

Ringrazio il parroco che, con la sua giovialità, la sua solita intelligente ironia, ha reso l’atmosfera amichevolmente informale e non ha approfittato dell’occasione per fare sermoni, ma ha solo offerto la sua disponibilità al dialogo e ci ha fatto sentire finalmente parte di una comunità e  non solo una periferia dimenticata.

Siamo ormai tutti vecchi e credo che andrebbe a vantaggio di tutti noi se riuscissimo  a “fare rete” per soccorrerci vicendevolmente in caso di necessità. Già con alcuni questo è possibile, ma il raggio d’azione solidale potrebbe allargarsi ulteriormente.

Al momento del congedo, eravamo tutti d’accordo sul fatto che eravamo stati bene in quelle due ore di piacevole conversazione e  che perciò l’esperienza debba essere ripetuta.

Ricordando Faraaz….

Questa lettera merita di essere diffusa, sia per ricordare la figura eroica del ragazzo che a Dacca si è lasciato uccidere pur di non lasciare sole le sue amiche, sia perchè testimonia come ci siano mamme eroiche in ogni cultura…..

Il 1° luglio, nostro figlio Faraaz ci è stato brutalmente tolto da alcuni terroristi disumani. La sua decisione di rimanere e difendere le sue amiche, che gli erano così care, trascende tutti i confini di razza, religione o genere. Lui si era sempre sentito responsabile delle persone che lo circondavano, assumendosi il dovere di proteggere coloro che amava. Questi sono i valori che Faraaz si era imposto di rispettare, credendo per prima cosa e sopra ogni altra che una persona debba essere soprattutto un buon essere umano.

Pieno di questo spirito, vivendo ogni momento con un sorriso smagliante, ed esemplificando il meglio della gioventù, Faraaz era una perla di essere umano. Si occupava sempre degli altri, assicurandosi che le sue azioni rendessero felici le persone intorno. Era un brillantissimo studente della Goizueta Business School della Emory University, che aveva lasciato stupefatti per la sua bravura coloro per i quali aveva lavorato come stagista alla Transcom e alla Pepsico. Toccava i cuori di ogni persona con cui interagiva e aveva dimostrato di essere un leader nato in qualunque cosa facesse. Soprattutto è rimasto un uomo giusto fino all’ultimo suo respiro. Con un senso estremamente chiaro del bene e del male, ha tenuto fede a ciò che riteneva giusto con tutte le sue forze.

Nostro figlio, Faraaz, è stato d’esempio per il mondo, con il suo coraggio di rimanere forte davanti al male. La nostra eterna ammirazione per questo ragazzo nasce dal fatto che egli ci ha costretti a metterci in discussione, ci ha fatto pensare se avremmo il coraggio di decidere come lui, con la consapevolezza delle conseguenze.

NOI ti ringraziamo per essere stato un esempio da seguire per il mondo. Faraaz, tu hai sempre voluto rendermi una madre orgogliosa; oggi sono la madre più orgogliosa di questo mondo, grazie a te.

Hai colmato I nostri cuori con orgoglio e forza immensi; hai instillato in noi un coraggio di cui non conoscevamo neppure l’esistenza. Ci hai dato una ragione per trascorrere il resto della nostra vita lottando per ciò a cui ti sei opposto tu. Tu dicevi sempre che avresti mostrato al mondo di che pasta eri fatto. Ora voglio solo che tu sappiache l’hai mostrato oltre ogni nostra più vivida immaginazione.

Noi TUTTI ti amiamo IMMENSAMENTE, Faraaz.

Tua madre orgogliosa, che hai fatto sentire profondamente umile con il tuo atto di coraggio.

Simeen Hossain

Vorrei solo che lettere di questo tenore o dichiarazioni pubbliche di questo tenore da parte dei capi religiosi islamici riempissero i giornali di tutto il mondo ogni giorno. Vorrei inoltre che anche noi cristiani tributassimo il giusto onore a figure come Faraaz

Una buona notizia: insieme contro la fame dei più poveri.

bottura e DeNiroTra i temi messi in evidenza da EXPO2015 c’era anche quello dello spreco alimentare: un terzo del cibo prodotto nel mondo va sprecato , mentre la fame miete ancora tante vittime innocenti in tanti paesi .

E’ da qui, per dare un esempio di come limitare questo scandalo, che uno dei più grandi chef , Massimo Bottura, ha dato il via a una lodevole serie di iniziative :  chiamare i più grandi chef a cucinare gli avanzi per le mense dei più poveri.  Così è stato realizzato il Refettorio Ambrosiano a Milano durante l’Expo, così verrà aperto il Refetto-Rio durante le Olimpiadi di Rio De Janeiro  così nascerè il Refettorio nel Bronx, uno dei quartieri più poveri di New York. In quest’ultima opera il nostro campione tra i cuochi verrà affiancato da un grande nome del cinema americano e mondiale : Robert De Niro.

Certo non sarà con queste iniziative che si potranno risolvere i problemi dello spreco alimentare e della fame nel mondo, ma bisogna pur fare sempre il primo passo e si spera che l’esempio di questi due GRANDI possa essere imitato da molti altri . Solo unendo gli sforzi di tanti sarà possibile limitare gli scandali derivanti dall’ingiustizia di un mondo che ha sempre come priorità il profitto a tutti i costi.

 

Una bella scoperta.

Oggi al Cornizzolo c’era la festa degli Alpini della zona e vi ho partecipato anch’io , grazie all’invito dei vicini di casa. Siamo saliti con l’aiuto di un pulmino messo a disposizione dall’ associazione del parapendio e là abbiamo potuto passeggiare ammirando il paesaggio e la bellissima flora  che trova lassù il suo habitat ideale.  Ho potuto constatare con mia grande gioia che le farfalle sono scomparse o quasi solo qui in pianura. In montagna invece se ne vedono tantissime , di varie specie e dai colori irripetibili. Ne ho fotografato alcune.

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Benvenuti codirossi.

Da alcuni giorni nel mio orto è successo qualcosa di nuovo: da anni condividevo il mio fazzoletto di terra con merli e passeri, che ne erano i fedeli e affezionati frequentatori e usufruttuari.

Da qualche giorno però merli e passeri sembrano essersi allontanati per lasciare spazio a una famiglia di codirossiCodirossi.spazzacamino-Foto.di.Luigi.Gibellini-800 spazzacamino, come questi nella foto presa da internet.  Continuano a saltellare senza posa guardandosi attorno con circospezione. QUI si dice che sono voracissimi insettivori, quindi sono i benvenuti se sfoltiranno le schiere delle zanzare e dei moscerini che mi assaltano appena metto piede nell’orto.