Nuovi orizzonti.

New Horizons  è il suo nome  , cioè nuovi orizzonti, ed è arrivata dopo 9 anni e mezzo di viaggio attraverso il sistema solare  nelle vicinanze di Plutone. Questo fatto davvero strabiliante, mi suscita alcune domande:

– Se è  possibile viaggiare per 9 anni e mezzo senza fare rifornimento ( infatti non mi risulta che ci siano stazioni di servizio tra la Terra e il confine del Sistema Solare), significa che la sonda New Horizons ha utilizzato energia solare? – Se così stanno le cose, perchè le nostre auto devono ancora utilizzare carburanti fossili che stanno rovinando l’ ecosistema Terra? – Allora è vero che esiste la tecnologia per sfruttare energia solare , o comunque energie rinnovabili, tanto da soddisfare i bisogni dell’ intera umanità? – E se si continua invece a usare petrolio  è solo per salvaguardare gli interessi dei fabbricanti di veicoli e dei petrolieri? E non importa come stiamo danneggiando questo pianeta su cui viviamo e su cui forse per i nostri nipoti non sarà più possibile vivere?

A parte questi interrogativi, penso che sia meravigioso poter conoscere meglio questo nostro piccolo angolo dell’ immenso universo, davanti al quale ci si sente come piccoli atomi presuntuosi.

All’ EXPO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non dico che chi ha duramente criticato l’ Expo2015  non avesse le sue ragioni, anzi….Ora però l’ Expo è una realtà e c’ è solo da augurarsi che tanti investimenti possano dare buoni frutti e , da quel che ho visto ieri sera, credo che questo sia possibile.

L’ UTE di Erba ha organizzato un pullman per una visita serale e in breve tutti i posti sono stati prenotati. Siamo partiti alle 17 e  alle 19 siamo potuti entrare dopo i controlli minuziosi della sorveglianza. Per prima cosa ti colpiscono le strutture dei padiglioni, avveniristiche, sorprendenti per le forme del tutto insolite, per i materiali utilizzati , per la creatività del modo di offrirsi ai visitatori. C’ era molta gente, ma tutto era ben organizzato e ordinato. La nostra prima meta è stata il padglione Zero dedicato alla vita sulla terra : immagini  splendide che davano l’impressione di essere via via negli ambienti più suggestivi del nostro Pianeta o di esere trasportati indietro nel tempo , in un mondo pastorale e primitivo.

Entrando alle sette di sera , col biglieeto ridotto (5 euro) c’ è l’ nconveniente di trovare chiusi molti padiglioni, ma c’ è il vantaggio di potersi godere lo spettacolo veramente incantevole dell’ albero della vita che si illumina in un vortice di colori, di giochi d’acqua , di immagini che si rincorrono anche su nuvole evanescenti seguendo le evoluzioni di brani musicali suggestivi. C’ era tanta gente ai bordi della enorme fontana ai piedi di quell’albero tecnologico e tutti trattenevano il fiato sbalorditi, fino a esplodere poi in un lungo applauso quando le ultime sintille si sono spente.

Ho un biglitto ancora per una visita giornaliera e credo che cercherò di sfruttarlo al meglio, perchè un posto come l’ Expo bisognerebbe visitarlo più e più volte ….sono tante le cose da vedere…. è come  fare in uno spazio limitato un interessante giro del mondo…

Un lieto evento….

Annuncio con grande  emozione e gioia un lieto evento di cui mi ha informato  la mia vicina: dentro la mia siepe c’ è un nido che ospita un merlo neonato!!!!

Che i merli quest’ anno frequentassero più del solito il mio giardino, lo avevo capito bene dal gran numero di tracce che lasciavano sulle beole e sull’ automobile, ma non avevo immaginato quello che stava accadendo.

Ieri sera, invece, l’ ho visto : era solo e se ne intravvedeva il corpicino implume che palpitava . Faceva una gran tenerezza.

Questa mattina la mamma merla  (o il papà merlo – nella penombra della siepe non si distingue bene il colore delle piume) non lo ha mai lasciato solo e tra le foglie si intravvedeva la sagoma scura del genitore immobile dentro al nido con l’ occhio luccicante sempre all’ erta.

Dicono che un nido vicino a casa porti fortuna e lo credo bene: è già una fortuna saperlo qui accanto mentre custodisce una piccola nuova vita…..

Mi sorge però un angoscioso dilemma: come e quando provvedere all’ annuale taglio della siepe senza danneggiare la famigliola dei merli? Si aspettano consigli….

 

UTE: Pietà Rondanini e storia di Visconti-Sforza.

Faceva caldo a Milano oggi, ma ciò non ha impedito a noi dell’ UTE di Erba (noi indomiti diversamente giovani)  di andare al Castello Sforxesco e al Palazzo Reale  per dare una rispolverata alla nostra cultura.

La prima tappa ci ha portati ad ammirare la straordinaria  “Pietà Rondanini” nella sua nuova collocazione.  E’ un’ opera di una modernità incredibile, se si pensa che risale a oltre quattro secoli fa.  Come è noto rappresenta la Madonna china sul corpo di Gesù morto. che lei pare voler sostenere  e quasi voler sottrarre alla morte. Le gambe di Gesù sono impressionanti: sono completamente tornite come un’ opera classica, ma danno l’ idea del totale abbandono, danno l’ idea  della più totale inerzia , mentre vengono  trascinate ;  la parte superiore della statua, rimasta  incompleta (forse volutamente incompleta), aggiunge particolare  forza, dinamicità e drammaticità alla scena  rappresentata .

Dal Castello Sforzesco siamo poi andati a Palazzo Reale, ove abbiamo visitato la mostra sulla  Milano dei Visconti e degli Sforza: una Milano già ricca alla ricerca di un riconoscimento come grande città europea. Molti sono i quadri, le sculture e i documenti esposti, che ripercorrono le vicende  delle due potenti famiglie che hanno governato Milano per secoli, ma ciò che mi ha sorpreso maggiormente è stato un libro miniato in maniera mirabile con profusione di particolari in oro.

Come al solito, Don Ivano si è dimostrato un’ ottima guida : ci ha letteralmente inondato di notizie storiche e artistiche e ci ha anche svelato alcuni  retroscena…… ad esempio chi immaginava che il ricorrere del nome Maria nei nomi di vari personaggi e il culto della Madonna del Latte avessero come comune origine la difficoltà dei Signori di Milano di procreare eredi maschi?

Milano mi  è parsa particolarmente bella , certo. per presentarsi nella sua forma migliore ai  visitatori che, oggi affollavano Piazza Duomo e le vie attigue.

 

 

Le farfalle (poesia)

A proposito di farfalle …..c’è una breve e delicata poesia di Wei Li Bo , un poeta cinese  di epoca T’Ang,  dedicata a questi insetti.   Le sue parole vengono da un tempo lontanissimo (oltre 1.500 anni) eppure riescono ancora a trasmettere emozioni e sentimenti che restano immutati di fronte alla bellezza.

Primavera e farfalle

Fiocchi di cielo

alitano intorno

alla chioma fiorita

degli albicocchi:

messaggeri di sole

intessuti di seta

Incontri di primavera…

Ho fotografato due bellissime e coloratissime farfalle che si erano posate sui garofani giapponesi (non so se si chiamano proprio così) che sono in piena fioritura.

Erano intente a succhiare il nettare e non si sono accorte della mia presenza.

Da molto tempo non si vedeva che qualche sparuta cavolaia, invece oggi mi son potuta godere la vista di queste due splendide creature.

Erba: quel che non ti immagini….

Ieri sera non mi sorrideva molto l’ idea di passare la giornata della mamma qui da sola e per fortuna la mia amica T. mi ha mandato un messaggio invitandomi ad andare a visitare le Ville di Erba col gruppo “La Martesana”. Naturalmente ho accettato immediatamente e stamattina ci siamo radunati in Piazza Mercato, da dove è partita la nostra escursione sotto la guida del dr. Marieni.

La prima tappa è stata Villincino, il borgo medioevale (risale a più di mille anni fa) ristrutturato  recentemente. Proprio in mezzo al borgo si è aperto per noi il cancello della prima villa :  il restauro è stato eseguito mantenendo il più possibile le caratteristiche originarie, sia per quanto riguarda i materiali sia per quanto riguarda le strutture. Da lì abbiamo raggiunto i giardini, che conservano maestose piante secolari di grande bellezza e alcune sono anche piuttosto rare.  Abbiamo potuto accedere alla terrazza Belvedere da cui nelle giornate belle come quella di oggi è possibile vedere tutta la città e i due laghi che le fanno corona : il Pusiano e l’ Alserio. Attraverso viuzze e scalinate ripidissime siamo poi arrivati alla parte alta della città dove abbiamo potuto visitare il Crotto Rosa, che era in origine un albergo dove hanno alloggiato molti personaggi illustri, nel tempo in cui Erba costituiva un rinomato centro di villeggiatura estiva per i nobili  milanesi.  Per conservare i cibi in epoca in cui certo non si disponeva di frigoriferi e freezer,  il signor Rosa fece scavare un tunnel nella collina, ai lati del quale furono ricavati i crotti (celle scavate nella roccia in cui la temperatura resta sempre tra i 10 e i 15 gradi in ogni stagione. All’ uscita del tunnel ci si ritrova in un ampio e bellissimo parco attrezzato con campi da tennis e piscina. Ora il Crotto Rosa è di proprietà di una famiglia erbese.

Salendo ancora più in alto, ci siamo soffermati nella villa Chiesa-Molinari, in cui abbiamo ammirato un’ antica cappella con pregevolissimi affreschi e gli splendidi giardini con vista panoramica. Poco lontano si trova la villa Le Due Torrette, che ora è adibita a ” bed and breakfast ” per cercare di ammortizzare le ingentissime spese di manutenzione della tenuta. Queste ville di epoca settecentesca/ottocentesca sono state costruite dai proprietari delle antiche filande, numerose in questa zona, e poi sono passate via via ad altri proprietari, in genere ricchi milanesi che venivano ad Erba in primavera e se ne tornavano a Milano dopo i raccolti e dopo la vendemmia.

Come ultima tappa , abbiamo visitato il teatro all’ aperto “Licinium”  , che ha conosciuto tempi di grande notorietà  (ha ospitato anche spettacoli del “Piccolo” di Milano) ,  e abbiamo potuto soffermarci al Monumento ai Caduti, pregevole opera dell’ architetto Terragni.

Il dr. Marieni  ci ha illustrato con grande dovizia di notizie e di particolari ogni tappa del percorso effettuato e il nostro gruppo si è rinfoltito cammin facendo.

Sono molto grata all’ Associazione “La Martesana” per avermi offerto l’ opportunità di vedere un ‘Erba sconosciuta e bellissima.

Lourdes: tra Cielo e Terra…

Ci sono certamente pochi posti nel mondo in cui, chi ha fede in una vita che non si esaurisce con la morte del corpo ,  sente possibile l’ incontro col “DIVINO”, come se lì il cielo si fosse lasciato squarciare per lasciare intravedere la beatitudine promessa ai credenti.

Tra questi luoghi (e non credo che siano solo  cristiani), c’ è Lourdes , un piccolo borgo ai piedi dei Pirenei, che da oltre 150 anni è meta di continui, incessanti pellegrinaggi. Sono noti a tutti , credo, i fatti  per cui Lourdes è diventata famosa nel mondo, ma è nota solo a coloro che vi si sono recati la commozione provata nella cittadella-santuario.

E’ la commozione da cui ci si sente prendere assistendo o partecipando alla fiaccolata serale con migliaia e migliaia di persone che riempiono a poco a poco la grande spianata antistante il santuario.

E’ la commozione che mi ha pervasa durante la messa internazionale celebrata dal cardinale di Utrecht. La grande cappella S. Pio X (può contenere fino a 30.000 persone) era gremita in ogni ordine di posti , ogni parte della celebrazione era letta, pronunciata o cantata in lingue diverse,    ma anche se non le capivi , si sentiva che  esprimevano tutte gli stessi sentimenti, le stesse invocazioni, le stesse speranze…….

E’ la commozione di vedere tanti malati sulle carrozzine sfidare il vento freddo o il sole cocente per sostare  davanti alla Grotta, forse per chiedere la guarigione, ma più probabilmente per chiedere la forza di continuare a vivere con serenità la loro difficile condizione.

E’ una commozione che difficilmente potrò dimenticare.