A cavallo per i boschi…..

Tommy Nicoletti prova l' attrezzatura per la cavalcata nei boschi....

Ho già avuto modo di parlare di Gianluca Nicoletti e del suo libro “Una notte ho sognato che parlavi”, in cui egli racconta la sua esperienza di padre di un ragazzo autistico. Ora mi si ripresenta l’ occasione per riprendere l’ argomento, vista la nuova iniziativa che il giornalista e scrittore sta per intraprendere : dieci papà (uno di essi è proprio Nicoletti) con i relativi figli autistici si apprestano a vivere una settimana a cavallo tra i boschi del Lazio e dell’ Umbria sia per offrire ai propri figli l’ occasione di vivere un’ esperienza straordinaria sia per dimostrare quante cose possano fare questi ragazzi, che, una volta cresciuti, non possono più contare su alcun tipo di assistenza e di aiuto.

Sono ammirevoli questi genitori, che mettono in comune le proprie professionalità e le proprie competenze per sopperire alle lacune del servizio pubblico e per venire incontro alle difficoltà di chi combatte quotidianamente le stesse loro difficoltà di vivere con un handicap per molti versi sconosciuto .

L’ obiettivo ambizioso di questi eroici genitori è quello di realizzare una cittadella per ragazzi autistici, in cui essi possano realizzare le possibilità di felicità cui hanno diritto, nonostante la loro condizione. Spero che questa “CITTA’ FELICE” (così verrà chiamata)non resti solo un sogno.

 

A proposito di stelle.

“Tutte le sere, quando si apre il sipario della notte, nel cielo nero si accendono le stelle e inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie in cui si muovono eroi dotati di superpoteri, mostri e ibridi da fantascienza, fanciulle più divine che terrestri: tutti impegnati in un repertorio d’amori e d’avventure ai confini della realtà. Uno spettacolo che si replica senza interruzione da parecchie migliaia di anni, e che ha il solo torto d’esser finito anche sui libri di scuola dove spesso persino le cose più straordinarie diventano noiose. Eppure, come faceva notare il filosofo latino Seneca, se le stelle, anzichè brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo” (Margherita Hack)

Un diario dallo spazio.

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Questo è l’indirizzo del blog del nostro astronauta Luca Parmitano che , dalla stazione spaziale in cui si trova, scrive la cronaca delle sue attività quotidiane.

Credo sia del tutto straordinaria la possibilità di seguire in diretta un’ esperienza così eccezionale e in lingua italiana, perchè rari sono gli astronauti nostrani che vengono selezionati per missioni spaziali.

Seguiamo insieme questa bella avventura!!

Sul balcone di Egle….

L’ amica Egle mi ha mandato questo bel racconto , che mi piace pubblicare qui perchè testimonia un atteggiamento di attenzione rispettosa e piena di meraviglia verso i piccoli miracoli quotidiani che la natura ci propone.

...un ammasso di corpicini arancioni....

“Alla fine di aprile sul mio balcone, in mezzo a una parete di edera, i merli hanno deciso di fare il loro nido.:un interminabile via vai con pagliuzze, rametti, muschio. …. un vero lavoro di ingegneria.

Poi la merla ha depositato un uovo al giorno per cinque giorni  e in seguito ha costantemente covato per circa due settimane. Non era molto facile curiosare nel nido nei pochi momenti in cui si allontanava, ma finalmente una mattina ho visto che invece delle uova c’era un ammasso di corpicini arancioni. Quando non stava  a riscaldarli, andava e tornava con dei  vermetti e anche il merlo maschio si alternava nel nutrire i piccoli. Finchè questi, ormai cresciuti, uno alla volta, hanno abbandonato il nido, seguiti con trepidazione dal merlo maschio. Infatti, volati giù dal balcone, zampettavano in cortile e, accompagnati dal merlo, andavano a nascondersi sotto un cespuglio.

Devo dire che quando il nido è rimasto vuoto e non c’è stato più l’andare e venire dei merli mi è spiaciuto, mi ci ero affezionata. Il nido è ancora lì, nella speranza che qualche merlo lo possa utilizzare ancora.”

Bravissima, amica Egle! Il tuo racconto, quello di Nonna Gemma e quelli di qualche tempo fa di Nonna Mimma, mi hanno fatto venire  un’ idea: riserverò una categoria di questo blog (che intitolerò probabilmente: Spazio aperto)  a tutti gli amici o le amiche che vorranno inviare ricordi, esperienze significative, racconti , riflessioni o  altro…. naturalmente mi riservo la facoltà di  decidere  cosa possa essere adatto a essere pubblicato su un piccolo blog come questo…

Il nido.

Sono una nonna con la valigia sempre pronta e nei momenti in cui sono a casa è inevitabile prendersi cura dell’ orto, del giardino, delle siepi….e proprio raccogliendo le foglie secche (ma quante !!!) sotto le siepi, l’ altro giorno  ho rastrellato anche uno strano batuffolo scuro che ha attirato la mia attenzione.

Era un nido, piccolo come una pallina da tennis, ma intessuto con una cura e una sapienza da sbalordire: aghi di pino, fili di erba secca, qualche piuma lanuginosa erano stati intrecciati  in modo mirabile a formare una cavità perfettamente liscia e accogliente. Se lì dentro dovevano esserci stati almeno due uccellini e relative uova , mi son chiesta quale volatile sia così piccolo da poter trovare riparo in un nido di dimensioni tanto ridotte Forse uno scricciolo? Direi di sì, almeno da quanto si legge QUI , dato che è il più piccolo tra gli uccelli nostrani, appena 10 cm. di lunghezza!!

Quanti voli avrà fatto quello scricciolo per costruire i suoi nidi (ne fa solitamente più di uno) portando una pagliuzza alla volta ? Mi stupisco sempre nel constatare le meraviglie che ci sanno mostrare le piccole creature che vivono attorno a noi e alle quali non prestiamo mai troppa attenzione: siamo abituati alla loro presenza , ai loro voli, ai loro cinguettii che ci salutano al mattino e ci curiamo poco di scoprirne i piccoli segreti.

Se fossimo più attenti a queste meraviglie quotidiane forse cambierebbe tutto il nostro atteggiamento verso la natura e  verso la nostra stessa vita….

I gattini di Nonna Gemma.

I micini costruttori inconsapevoli di pace e amicizia.

Quante volte accade che a causa di animali nascano ostilità mal dissimulate tra vicini? Chi ama il proprio cane gioisce nel sentirlo abbaiare rientrando a casa, ma chi abita alla porta accanto spesso considera quella manifestazione di affetto solo come un fastidioso, intollerabile disturbo alla quiete condominiale; quanto ai gatti poi …. sono meno inquadrabili e meno controllabili dei cani  e con il loro girovagare, incuranti di confini e di siepi, possono suscitare  malumori e incomprensioni.

Era questa la situazione che, nonostante vari tentativi di approccio, si era venuta a creare tra la famiglia di Nonna Gemma e i suoi vicini : per 27 anni non c’ era stato mai nessun dialogo…..ma poi accade qualcosa di imprevisto .

Una gattina trova proprio nel giardino dei vicini  l’ angolo più adatto per partorire i suoi quattro micetti; quando questi cominciano a muoversi, Nonna Gemma li vede e comincia a porgere loro cibo e acqua approfittando di un buco nella rete ……sono così graziosi quei cuccioli morbidi e teneri….tanto che anche il cuore dei vicini si intenerisce: partecipano all’accudimento della cucciolata e si aprono all’amicizia con i condomini ignorati da sempre.

Ora quei  micini hanno tanti padroni pronti ad occuparsi di loro ed il bello è che proprio gli animali che erano stati causa di ostilità hanno causato la rottura del ghiaccio e lo stabilirsi di rapporti di buon vicinato.

Grazie, nonna Gemma per questa bella storia!

Una giornata perfetta.

Ilva ed io a Sotto il Monte

Oggi è stata una giornata stupenda, sia dal punto di vista meteorologico che dal punto di vista degli accadimenti.

Ieri , al telefono con mia sorella  in Tailandia, Ilva ed io avevamo deciso, senza doverci pensare su troppo, che ci saremmo recate a Sotto il Monte a rendere omaggio al Papa Buono. Stamattina ci siamo messe in viaggio, mentre un sole splendente troneggiava in un cielo reso splendidamente azzurro da un vento gagliardo, ma piacevole. Durante il breve viaggio abbiamo avuto modo di ammirare i vari laghi della zona : Pusiano, Annone,      Lecco, Garlate… la loro  superficie increspata dal vento produceva uno scintillìo tremolante di grande effetto. Lo sguardo riposava sul verde traboccante della vegetazione, che con tutte le sue sfumature rivestiva prati, colli e montagne.

Giunte a destinazione, abbiamo visitato la casa natale di Papa Roncalli: una tipica cascina lombarda con scale esterne e logge , nella quale sono conservati oggetti, abiti, immagini e documenti in genere riguardanti la sua vita e la sua famiglia. Dopo la Messa e un momento di preghiera , avremmo voluto fermarci a mangiare una pizza, ma non avendo trovato il modo di esaudire questo nostro desiderio, siamo tornate a casa , dove ci ha raggiunto una bella notizia: Alessandra stava per venire a trovarci !!

Al suo arrivo una buona chiacchierata ci ha permesso di metterci reciprocamente al corrente dei fatti degli ultimi mesi, poi una passeggiata sul Segrino ci ha dato modo di ossigenarci e di sgranchire i muscoli un po’ intorpiditi.

Una piacevole conversazione all’ aperto dopo la cenetta frugale, ma gustosa, ha concluso questa giornata perfetta.

Buona estate!

Una foto che pare un quadro di Van Gogh

E’ il giorno del solstizio d’ estate.

Cliccando sul link potrete trovare la spiegazione di questo evento astronomico .  Questo giorno  segna l’ inizio dell’ estate e l’ inizio dell’ accorciamento delle ore di luce.  Molti cominciano a pensare alle vacanze e forse non pochi quest’ anno ridimensioneranno i propri progetti estivi.Io posso solo augurarmi che non faccia troppo caldo: non mi è mai piaciuto stare troppo al sole, ma ora faccio fatica anche a tollerare temperature molto elevate. Voglio lasciarvi qui un link per ascoltare una bella malinconica canzone intonata al tema di oggi: watch?v=7Tf7LmHU8_0

QUI invece ci sono indicazioni utili per chi volesse festeggiare il solstizio nelle nostre zone .

Buona estate!