Poesia: Il biancospino (U. Saba)

biancospinoDi marzo per la via
della fontana
la siepe s’è svegliata
tutta bianca,
ma non è neve,
quella: è biancospino
tremulo ai primi
soffi del mattino.

Una bellissima immagine costruita con pochi tratti efficaci: sembra di vederla quella siepe coi fiori appena sbocciati, che tremano appena il vento leggero del mattino li sfiora.

Come è nello stile di Saba la poesia nasce da parole semplici, scarne, ma che rivelano un a grande attenzione e un grande amore per la natura.

Serata entusiasmante in concerto.

Come ho già avuto modo di rivcordare, la nostra UTE è sempre pronta ad ascolate ed accogliere le richieste di aiuto che vengono dal territorio e anche ieri sera se ne è avuta la conferma con il bellissimo concerto che si è tenuto nella sala polivalente dell’ex-tribunale. Era pervenuta una richiesta di aiuto dalla scuola media cittadina per reperire fondi da destinare alla realizzazione di interventi di pet-terapy a favore dei ragazzi con difficoltà particolari.

Il pianista Scaioli e il violinista Fedeli si sono prodotti in pezzi di Mozart, Mascagni, Bazzini, Hoffstetter (alla maniera di Haydn) dando prova di grandissime abilità tecniche e squisita sensibilità interpretativa. Cosa dire poi dei cantanti lirici? I “nostri” Maria Rosaria Cannatà (soprano) e Vincenzo Petrucci (baritono) erano fiancheggiati dal mezzosoprano Giada Gallone. Insieme ci hanno deliziato con arie di Cilea, Mascagni, Rossini. Offenbach e Mozart.  Di quest’ultimo hanno rappresentato gran parte del secondo atto da “Le nozze di Figaro”.

Il pubblico presente ha salutato ogni pezzo con calorosissimi applausi e la  meritatissima “standing ovation” finale ha sancito il successo di questa serata, di cui dobbiamo ringraziare la nostra UTE (il presidente Filippi) e i nostri carissimi e bravissimi cantanti-docenti.

Basta poco…

Si era a una tombolata di beneficenza. Erano presenti famiglie giovani con i propri bambini. Accanto a me un’amica “diversamente giovane” come me e una signora giovane  che mi dava le spalle, intenta a studiare le cartelle della tombola.

Quando chi conduceva il gioco cominciò a chiamare i numeri, la mia giovane vicina di sedia si voltò per chiedermi: – Come funziona questo gioco che non conosco?- Solo allora mi accorsi che era di chiare origini orientali ed evidentemente al suo paese non si gioca a tombola. Le spiegai le basilari regole del gioco e in seguito, via via, le spiegai cosa significassero i termini: ambo, terna, quaterna, cinquina, tombola, che le erano del tutto sconosciuti. La mia amica intanto aveva vinto uno zaino. Anche alcuni bambini accanto a noi continuavano a vincere e se ne rallegravano rumorosamente.

Alla fine del gioco, la figlia della signora orientale si alzò mestamente dalla sedia: non aveva vinto nulla; nello stesso momento la mia amica si chiedeva cosa potesse fare di quello zaino e mi venne subito un’idea. Mi rivolsi alla bambina e alla sua mamma e chiesi se poteva servire a loro lo zaino vinto dalla mia amica. Il viso della bimba e di sua madre si illuminarono di un sorriso radioso: certo, sì, per loro sarebbe stato molto utile quello zaino!!!

Avvenuta la consegna del dono, la piccola e sua madre se ne andarono  via felici, ringraziando ripetutamente.

Tre giorni tra terra e cielo.

La Parrocchia di Arcellasco propone per la fine di Aprile (gg. 25 – 26 – 27 – 28) un pellegrinaggio che ci vedrà visitare cinque tra i più grandi santuari italiani come potrete vedere dalla locandina e dal programma allegato. Iscrivetevi e potremo trascorrere alcuni giorni sospesi tra terra e cielo.

Per vedere la locandina cliccare su:  cinque santuari-aprile 2023

Per visionare il programma cliccare i cinque santuari 2

 

A Brescia sulle orme di Paolo VI

Non dico certamente nulla di nuovo, affermando che ovunque il nostro paese offre meraviglie di arte, di cultura e di storia.

Paolo VI 3Il pellegrinaggio di sabato a Brescia mi ha fatto conoscere una città diversa da quella che avevo sempre immaginato, visto che non mi ci ero mai soffermata. Ne avevo l’idea di una città industriale un po’ grigia, poco attraente, invece ho scoperto che nasconde tesori inestimabili: il duomo vecchio con la sua struttura originalissima, inconsueta ti sorprende anche per la sua austera semplicità che ti riporta indietro di un millennio. E che dire della chiesa del Corpo e del Sangue di Cristo, meglio nota come del San Cristo? Non è più adibita al culto, ma le sue pareti e il suo soffitto sono meravigliosamente affrescati con immagini altamente suggestive. Sfortunatamente non abbiamo potuto sostare nella zona del foro romano o al museo di S. Giulia: occorrerebbe una giornata intera dedicata a questi siti per poterli apprezzare. L’ultima tappa era a Rodengo di Saiano, dove ci ha accolto un frate olivetano che ci ha illustrato la storia, l’architettura e le opere d’arte dell’antica abbazia dedicata a S. Nicola e a Paolo VI.

Già, Paolo VI …. in tutto il nostro pellegrinaggio abbiamo incontrato questa figura che ha segnato il secolo scorso e ha lasciato grande impronta di sè in ogni luogo in cui ha esercitato la sua missione religiosa.

Giocare con le monete.

moneteNon ricordo come sia successo, ma mi sono rimaste molte lire in monete di vario taglio e ho conservato anche gli spiccioli che restavano in tasca dopo un viaggio all’estero.

Non so nemmeno perché un giorno mi sia venuto in mente di mostrare a Giovanni e Gioele queste monete che conservo in due piccoli contenitori all’interno della credenza. Ieri Giovanni e Gioele sono venuti con la mamma a passare il pomeriggio qui da me e mi hanno chiesto di poterle rivedere. Hanno cominciato ad estrarle ad una ad una, esaminandole con cura per individuarne il valore, la provenienza , le dimensioni e le immagini riportate sui due versi.  Dopo queste attente analisi le raggruppavano e le mettevano in fila sul tavolo e giocavano a scambiarsele secondo il loro valore o secondo il loro gradimento. Credo che durante questo gioco ognuno dei due abbia imparato qualcosa senza nemmeno accorgersene, mentre la mamma era impegnata al computer e io pensavo a preparare una buona merenda.

Giovanni e Gioele sanno giocare bene insieme e si fanno spesso buona compagnia.

 

Pellegrinaggio annuale nelle terre di S. Paolo VI

Come ogni anno, stiamo preparando il pellegrinaggio quaresimale, che quest’anno, il 18 marzo, ci porterà nelle terre di S. Paolo VI, a Brescia e dintorni.

La prima tappa prevede la visita e la sosta in DuomDuomo-Vecchio-31o Vecchio, una chiesa antichissima con una struttura architettonica piuttosto singolare: un grande anello circolare sovrasta la navata centrale.  Con una passeggiata di circa 15 minuti ci porteremo poi sulla collinetta dominata dal complesso architettonico del Santo Corpo di

http://www.dreamstime.com/stock-photography-brescia-frescoes-crucifixion-central-motive-main-apse-church-chiesa-del-santissimo-corpo-di-cristo-italy-may-image79172082

Cristo (Santo Cristo) una chiesa ormai sconsacrata e stupendamente affrescata. Qui potremo anche consumare il pranzo al sacco ospitati da un accogliente salone o, chi vorrà, potrà recarsi alla “Trattoria Ma'” dove si potrà consumare un pranzo a base di casoncelli, manzo all’olio e contorno.

abbazia-olivetana-san-nicolaDopo la pausa pranzo, ci si recherà al pullman che ci porterà all’abbazia olivetana di Rodengo, a pochi chilometri da Brescia, riportata all’antico splendore, dopo un periodo di abbandono, per volontà di Paolo VI.

Essendo un pellegrinaggio e non una gita turistica, ogni tappa prevede una riflessione e una preghiera guidata da don Claudio.

Per le prenotazioni e le informazioni rivolgersi alla segreteria parrocchiale di Arcellasco.