L’eredità dei giusti.

È “L’eredità dei giusti” (titolo della serata di ieri sera, partecipata nonostante il vento freddissimo) che essi hanno lasciato a tutti noi : battersi e operare x la giustizia, perdonare il nemico, anche il più feroce, donare le proprie energie e pronunciare parole buone, per costruire un mondo migliore, tutto ciò con Amore, l’ultima parola che David Sassoli ha ripetutamente pronunciato morendo.

Questo è il commento della mia amica C.F. che ha assistito, come me, alla seconda serata del “mese della Pace”.  Si è trattato di un recital dell’attore Simone Severgnini e del Giardino delle Ore, imperniato sul “ricordo” di alcuni  giusti dei nostri giorni: Gino Strada, Desmond Tutu,  Thich Nath Hahn, Luca Attanasio, David Sassoli.

Sono uomini che hanno dedicato la propria vita a rendere migliore il mondo in cui viviamo, ognuno ha operato in campi diversi: Strada come medico là dove le guerre seminano dolore e morte; Desmond Tutu, in Sudafrica, contro l’apartheid; Thich Nath Hahn, monaco buddista noto per il suo impegno per la pace; Luca Attanasio, il giovane ambasciatore gentile ucciso durante una missione di solidarietà; David Sassoli, l’uomo che ha nobilitato il mestiere della politica con il suo impegno nella costruzione di un’Europa più forte, con la sua onestà, con la forza delle sue idee e dei suoi affetti.

Sono persone che ci  hanno lasciato come preziosa  eredità il loro esempio; se ognuno di noi si impegnerà a seguire le orme dei loro passi, certamente il mondo diventerà un luogo migliore per noi e per i nostri figli.

 

Povero lillà!!

Nel mio orto, da oltre quarant’anni c’è un albero di lillà, che per molti anni ha prosperato regalando ogni anno molti grappoli profumati. Ora langue e sembra vicina la sua fine.

Il clima insolito di questi giorni deve aver risvegliato in lui la voglia di resistere, di reagire al declino e, ingannato dal sole caldo, ha fatto fiorire due ciuffetti sul ramo più alto.

Povero lillà, disorientato e confuso! Spero che con questo suo exploit non abbia voluto dirmi addio per sempre….IMG20221102111844

Il riciclo che non ti aspettavi.

Leggendo questo articolo di Avvenire si resta un po’ confusi: tra tante brutte notizie che riempiono i giornali, possibile trovarne una che ti fa respirare un po’ meglio?

Tante statistiche ci confermano ogni giorno come siamo ormai al punto di non ritorno per salvare il pianeta Terra e ti senti svanire la speranza, ma ecco che un progetto italiano può contribuire a dare una mano nello smaltimento delle plastiche e nel risparmio di materie prime e tutto questo si sta testando ora sull’autostrada Milano- Torino. Un asfalto innovativo riciclerà le plastiche dure (giocattoli), le mescolerà ad altri materiali e avremo le pavimentazioni stradali più sostenibili della storia!

E’ consolante sapere che mentre tanti indirizzano il loro genio per creare armi sempre più distruttive, ci siano anche tanti ricercatori che si applicano per obiettivi che mirano a salvare la vita futura su questa Terra.

Aperta, inclusiva, affettuosa.

Aperta, inclusiva, affettuosa: così il ministro Bianchi ha definito il suo ideale di scuola intervenendo alla festa ormai tradizionale che si tiene all’inizio dell’anno scolastico. E dalle numerose realtà scolastiche portate sul palco, che testimoniavano la ricchezza di iniziative nate ovunque in Italia per rendere la scuola sempre più inclusiva, veniva proprio da pensare che, nonostante tutti i suoi limiti, il nostro sistema scolastico è un patrimonio prezioso da difendere e da tramandare alle nuove generazioni perchè lo rendano ancora migliore.

Certo la scuola è fatta di persone, a volte non tutte entrate in quel mondo per la passione di insegnare, ma perché è stata per loro l’unica occasione per avere uno stipendio. Nonostante ciò molti tra questi trovano poi il modo di appassionarsi al loro mestiere e di diventare ottimi insegnanti. Una minima parte invece si ostina a ricoprire il suo ruolo senza capirne l’importanza vitale per i ragazzi con cui si devono relazionare.

Anche io sono stata un’insegnante e quando sono entrata in ruolo mi sentivo molto inadeguata, non avevo nessun sacro fuoco dentro di me, ma poi il contatto coi bambini, con i colleghi più disponibili, vedendo i “miracoli” che a volte accadevano, mi sono sempre più sentita al mio posto e, pur con tanti limiti che ora a ripensarci individuo chiaramente, posso dire di aver fatto del mio meglio.

Ho invece conoscenza diretta di qualche insegnante che ha rischiato di tarpare per sempre le ali a un bambino, che aveva sì qualche difficoltà, ma anche un mare di potenzialità che nessuno per molto tempo ha voluto sondare e portare alla superficie. Per fortuna quel bambino è ora un ragazzo con tanti interessi che riscuote gli elogi dei suo insegnanti in una scuola finalmente aperta, inclusiva e affettuosa.

 

 

Quanto tempo è passato…

Sembra ieri quando li tenevo in braccio e cercavo di consolare il loro pianto cantando qualche canzoncina … ora sono più alti di me e sono loro ad aiutarmi …Vi voglio un gran bene Davide e Samuele!nonna e nipotoni

 

In questa immensità…

james webb telescopioNon so se sia così per tutti o se solo io stento a concepire nella mente l’idea dell’infinità dell’universo che ci viene testimoniata dalle immagini diffuse dagli USA.

Pensando alla distanza di 13miliardi di anni luce, pensando che nell’immagine che ci è pervenuta vediamo ciò che è accaduto 13miliardi di anni fa, pensando di moltiplicare questa distanza per la velocità della luce (300.000 Km/sec -la luce del sole arriva a noi in pochi minuti), la mia mente si smarrisce e, come dice in maniera sublime il Leopardi, ” … mi sovvien l’Eterno….e in questa immensità s’annega il pensier mio…” ..Ma questo “naufragare” non è per me dolce,  mi sbigottisce, mi fa sentire così tremendamente piccola e mi “impone” di  credere a un Essere superiore che ha creato un equilibrio armonico tra mondi infinitamente distanti tra loro.

Di fronte a questi pensieri mi pare così grottesca, così tragicamente ridicola, l’idea che tra noi, trascurabili entità viventi in questo Cosmo, possa ancora essere concepita l’idea della guerra.

Concerto d’estate.

E’ stato forse un brevissimo quanto violento temporale (proprio all’ora di inizio dell’evento) a trattenere in casa gli Erbesi ieri sera.

La tanto agognata pioggia ha infatti inzuppato mio nipote Davide e me mentre dal parcheggio ci recavamo al Teatro Excelsior. Il contrattempo però non ci ha impedito di goderci il bellissimo concerto offerto da ben tre scuole di musica diverse dirette ottimamente da una direttrice, di cui mi sfugge il nome.

Erano tanti ragazzi di età diverse, ma sembravano “navigati” professionisti e i brani di musica classica eseguiti (Mozart, Salieri, Delibes, Bartok ..) non erano certo semplici.

Gli applausi entusiastici del pubblico (come già detto piuttosto scarso per l’importanaza dell’evento) hanno sottolineato il gradimento e l’apprezzamento dei presenti per un momento veramente piacevole, che fa ben sperare per il mondo della musica.

Davanti a noi erano sedute due bambine di forse 8/9 anni: hanno seguito il concerto con grande attenzione: mi hanno detto che anche loro suonano uno strumento e che sperano presto di poter salire anche loro su un palco e suonare insieme a tanti amici.

 

Un secolo di vita in oratorio.

Si sta avvicinando la tradizionale festa patronale di Arcellasco e, come ormai accade da tempo, anche quest’anno sarà possibile visitare una mostra allestita per l’occasione dal Gruppo Culturale Lazzati di cui faccio parte. Il tema scelto ci ha dato modo di ricostruire, attraverso foto, testimonianze scritte, interviste e documenti vari, la storia dell’Oratorio parrocchiale dalle sue origini, alla fine del 19° secolo fino ai giorni nostri.

19 luglio 2017 Cascina SpinaLa quantità del materiale che abbiamo raccolto tra i parrocchiani di tutte le età e sulle pagine on line della parrocchia è stata veramente ingente. E’ forse la prima volta che tante persone si sono sentite coinvolte ed è stata anche la prima volta che siamo riuscite a far partecipare anche i giovani, che stanno realizzando un filmato con le interviste che hanno rilasciato a loro alcuni parrocchiani più anziani, disponibili a collaborare a questo progetto. In fondo la finalità di queste iniziative è proprio quello di rafforzare il senso comunità e di unire tra loro gruppi che tendono a chiudersi nel loro piccolo orticello.

Da tutto il materiale recuperato, abbiamo ricavato oltre venti grandi cartelloni con foto di diverse epoche e di diversi momenti della vita della comunità: è stato necessario un gran lavoro di selezione del materiale pervenuto e di ricerca sulle pagine internet (soprattutto facebook – Arcellasco c’è) e poi altrettanta fatica per assemblare il materiale suddividendolo per temi.

locandina mostra oratorio3La mostra potrà essere visitata solo in questo fine settimana: sabato 25 dalle ore 16 alle 23 e domenica dalle 9 alle 22 con interruzioni nelle ore del pranzo e della messa delle 10:30.

Speriamo tuttavia di poterla riproporre questo autunno all’inizio dell’anno oratoriano.agosto 57 partita a carte