Avevo accettato di partecipare con molte perplessità, ma alla fine mi sono unita al gruppo.
Roma è sempre bellissima e nasconde tesori incredibili. Noi abbiamo privilegiato il patrimonio costituito dalle basiliche e dalle chiese che custodiscono le opere dei vari Caravaggio, Michelangelo, Bernini, Borromini, ecc. …, senza tralasciare il patrimonio immenso custodito nei Musei Vaticani e nell’attigua Cappella Sistina. Si resta quasi annichiliti davanti a tanti capolavori e ci si rende conto che davvero l’uomo ha in sé una scintilla divina che lo fa partecipe della capacità di Dio di creare bellezza.
E’ stato molto emozionante partecipare alla messa in S. Pietro e in San Giovanni: ci si sentiva immersi nell’abbraccio di una Chiesa universale e senza tempo, in cui trovano posto tutti gli uomini che vogliono prendere parte alla sua missione.
Poi c’è stata l’udienza papale in Sala Nervi: lì davvero si è respirata l’universalità della Chiesa per le tante lingue in cui le parole del Papa sono state tradotte. La voce di Papa Francesco risuonava come al solito dolcemente paterna, ma il messaggio era chiaro e preciso.
Uscendo dall’udienza, ci parevano così assurde e senza fondamento le critiche quotidiane rivolte a Papa Francesco e soprattutto parevano del tutto pretestuose le critiche alla sua partecipazione alla trasmissione televisiva di Fazio: il Pontefice non è certo in cerca di visibilità per se stesso, non ne ha bisogno, è in cerca di visibilità per il messaggio di amore e di pace del Vangelo. C’è chi dice che non sia stato opportuno partecipare a una trasmissione di intrattenimento, perché la sua figura e il suo ruolo perdono di sacralità, ma io so che Gesù Cristo si è mescolato sempre agli umili e ai reietti della società del suo tempo senza temere per la sua “sacralità” ed era Gesù…