50 anni di umanità.

Copio e incollo qui di seguito la mail inviatami Da Medici senza Frontiere, organizzazione che sostengo da anni:

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Medici-Senza-Frontiere-ItaliaEra il 1971 quando a Parigi un gruppo di medici e giornalisti reduci da difficili esperienze umanitarie in Biafra e Bangladesh, decidono di inaugurare un nuovo modo di portare assistenza d’emergenza che unisce l’azione medica indipendente all’impegno della testimonianza e
fondano Medici Senza Frontiere.

Gli stessi principi e lo stesso spirito guidano ancora oggi oltre 65.000 operatori umanitari impegnati ogni giorno a portare cure mediche e aiuto incondizionato in più di 80 paesi nel mondo.

Sono trascorsi 50 anni durante i quali siamo intervenuti nelle grandi emergenze, conosciute o dimenticate: il genocidio in Ruanda, lo tsunami in Indonesia, il terremoto ad Haiti, ma anche conflitti in Medio Oriente, l’epidemia di Ebola, le rotte della migrazione, le tante crisi dove migliaia di persone non hanno accesso alle cure. Il presente ci pone davanti a grandi sfide e nuove emergenze, come la pandemia di Covid-19 che continuiamo a fronteggiare in Italia e nel resto del mondo.

Non ci fermiamo perché nuove sfide ci attendono.

Insieme possiamo andare oltre.

Ringrazio questa organizzazione per il bene che sa portare là dove ci sono le situazioni più critiche e spero che molti continuino a sostenerla sempre.

Dopo la pioggia di Aprile.

prato fioritoE’ tornato il sereno e il vento, ora più calmo, scuote appena le fronde degli alberi e fa ondeggiare l’erba alta dei prati.

La pioggia di ieri ha lustrato i petali dei fiori e i loro colori ora splendono al sole per la gioia di api e farfalle. (D.C)

 

Gocce di primavera.

Nei boschi, in questo periodo, è tutta un’esplosione di fiori: fioriscono gli alberi e i prati.

albero fiorito2Dopo aver scorrazzato un po’ per i prati dell’oasi LIPU, poco distante dalla casa di Giovanni e Gioele, quest’ultimo, con l’aria furbetta di chi è stato colto da un’idea molto accattivante,  dice a Giovanni:- Facciamo una doccia?-

Io resto un po’ perplessa: come si può fare una doccia in pieno bosco?  E sto a guardare con curiosità. Tutti e due si dirigono sotto   un alberello dai rami bassi e sottili in piena fioritura, afferrano un ramo  e lo scuotono con energia: una pioggia di petali bianchi li inonda mentre loro ridono felici, poi corrono da me e mi mostrano le loro teste piene di “gocce di primavera”.

Prime emozioni.

Alla radio, Maria Latella parla dei primi amori e mi riporta alla mente ricordi lontanissimi…

Ero al mare. Avevo 15/16 anni. Sulla spiaggia avevo conosciuto Lucia, una ragazza di Bologna ed eravamo diventate amiche. Poco distante dai nostri ombrelloni c’era un gruppetto di ragazzi inglesi giovanissimi anche loro. Non so come avessimo cominciato a parlare insieme con molte difficoltà perchè Lucia non sapeva nulla di inglese e io ne conoscevo solo qualche parola per aver seguito un corso radiofonico della RAI, che pubblicava contemporaneamente le dispense sul Radiocorriere… riuscivo a spiccicare solo qualche breve frase, ma questo non ci impediva di divertirci e ridere insieme di qualunque stupidaggine.

Tra quei ragazzi, c’era Christofer: alto, snello, occhi azzurri e viso d’angelo. Era anche il più simpatico. Passammo così solo pochi giorni, giocando sulla spiaggia e tentando di comunicare in qualche modo. Poi ci dissero che stavano tornando a casa. Solo allora sentii come un tonfo al cuore: forse arrossii… Non capivo bene cosa mi stava capitando ed ero confusa. Poi quando poco più tardi vidi scomparire Christofer nella hall del suo albergo, lui, che forse aveva capito il mio momentaneo smarrimento, si voltò a guardarmi da lontano per qualche istante e io sentii una gran voglia di piangere: non l’avrei mai più rivisto.

Non c’era stato nulla tra noi, se non qualche sguardo più carezzevole, ma io ricordo ancora  quell’ultimo sguardo e  quei capelli biondi illuminati dal sole che sparivano per sempre …

Il segreto della felicità.

Sono tempi duri per tutti e la mamma dice a Davide (14 anni):

-Forse la prossima estate non potremo andare in vacanza…  sono più povera! –

E Davide:- Non fa nulla, staremo a casa. Non è vero che siamo poveri: facciamo con quello che abbiamo e tutto andrà bene….

Bravissimo, Davide! Hai capito una cosa molto importante : il segreto della felicità…

Festa della donna.

Nella giornata internazionale della donna, non bisogna dimenticare le tante donne che hanno fatto della loro vita un dono d’amore nei conventi, negli ospedali, nelle scuole, accanto ai poveri, ai disabili, agli ultimi. Esprimo  la mia gratitudine a tutte loro e in particolare alle monache di Baan Saeng Arun (Thailandia) per l’amore devoto di cui circondano  Suor Giovanna. Ieri hanno fatto per lei una grande festa a cui ha partecipato anche il loro vescovo. Un abbraccio grato a tutte!

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Narciso (D.B.)

NarcisoCanta, o Venere, la storia di Narciso/ che con la sua bellezza attirava / le donne più belle, /ma lui le respinse tutte con estrema superbia/ lasciandole nel dolore e nella solitudine.

Narciso amava solo la sua immagine,/ ma la sua superbia fu punita da Giove:/ Narciso cadde nel ruscello/ in cui si stava specchiando/ e annegò.