Letture: L’ insignificanza….di Kundera.

Rovistando tra i libri che trovano posto nelle varie librerie di casa, mi sono imbattuta in un libro , acquistato forse dai miei figli: “La festa dell’ insignificanza” di Milan Kundera.Come è mia abitudine non ho letto nessuna prefazione , ma ho cominciato a scorrere le pagine del romanzo e ben presto  mi son resa conto del perchè di questo strano titolo…..Benchè la lettura sia piacevole e scorrevolissima, non si riesce a intravedere un filo conduttore nelle varie storie dei personaggi che interagiscono tra di loro, nè tantomeno si riesce a dare un senso alle incursioni tra personaggi come Stalin, Kalinin o Kruscev.

Il senso del libro è forse condensato in questo brano:

C’è una cosa, D’Ardelo, di cui volevo parlarle da tempo. Del valore dell’insignificanza. […] l’insignificanza mi appare sotto un aspetto del tutto diverso, sotto una luce più forte, più rivelatrice. L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della vita. E’ con noi ovunque e sempre. E’ presente anche dove nessuno la vuole vedere: negli orrori, nelle battaglie cruente, nelle peggiori sciagure. Occorre spesso coraggio per riconoscerla in condizioni tanto drammatiche e per chiamarla con il suo nome. Ma non basta riconoscerla, bisogna amarla, l’insignificanza, bisogna imparare ad amarla. […] Respiri, D’Ardelo, amico mio, respiri questa insignificanza che ci circonda, è la chiave della saggezza, è la chiave del buonumore…”

Senz’ altro geniale l’ autore di questo libro, ma sinceramente io preferisco un altro genere di letture….

Letture: L’ amica geniale.

Ho letto “L’ amica geniale ” di Elena Ferrante.

Sfogliando le pagine seguiamo le vicende di un intero rione della periferia napoletana e quelle delle due protagoniste , dall’ infanzia all’ adolescenza. Inizialmente la genialità è prerogativa della figlia del calzolaio, che è sempre la prima della classe e che continua a studiare da autodidatta quando le viene impedito di proseguire negli studi; l’ amichetta invece , a prezzo di sacrifici, continua a studiare. La prima verrà alla fine inghiottita dalla perenne rincorsa verso il denaro; la seconda trova nello studio la chiave di salvezza per elevarsi sulle miserie del rione e alla fine è lei l’ amica geniale…

E’ una lettura molto piacevole e avvincente , il cui finale aperto lascia il lettore con la voglia di leggere il seguito della storia delle due giovani.

 

Splendore.

“Splendore”, di Margaret Mazzantini, è la storia di due amici dall’ orientamento sessuale ondivago (c’è una trilogia della Ferrante che racconta la storia di due amiche , sarà un caso o una delle due ha tratto ispirazione dalla collega?). I due vivono una doppia vita , che provoca in loro un forte senso di colpa. In seguito a un ‘ aggressione omofoba uno dei due entra in una comunità di recupero per ragazzi in difficoltà, mentre il protagonista sceglie il suicidio.

E’ interessante il tentativo da parte di una scrittrice di indagare i pensieri e i tormenti di personaggi così  lontani dal mondo femminile, ma a mio avviso l’ autrice ha tirato troppo in lungo la storia, che poteva essere raccontata in modo più stringato e , forse, sarebbe stata più convincente.

 

 

“Fuga dal campo 14”

nordcoreaQuanto sono durati i lager nazisti?  Non lo so di preciso, ma credo che il loro orrore abbia fatto vergognare il pianeta per pochi anni (tre/ cinque) e giustamente ancora oggi ricordiamo ogni anno le vittime di quella stupida follia disumana.

Ci sono altri campi di concentramento in una parte del mondo che durano da cinquant’ anni, senza che nessuno ne parli, senza che nessuno alzi la voce in difesa dei diritti di centinaia di migliaia di persone che spesso non hanno commesso altro crimine che essere nati da genitori ostili al regime dittatoriale che governa il paese. Sono campi grandi quanto la città di Los Angeles e al loro interno ogni abuso sui detenuti/schiavi è possibile: dalle percosse immotivate, alla privazione del cibo (la fame è la tortura di ogni giorno), agli accoppiamenti imposti per generare altri schiavi, ai lavori forzati, a ogni sorta di torture inimmaginabili.  La delazione viene premiata con la concessione di razioni più abbondanti o lavori meno gravosi

Tutto questo  accade in Corea del Nord anche in questo momento ed è narrato in un libro che sto leggendo: “Fuga dal campo 14”. E’ la storia di Shin, un ragazzo nato in uno dei tanti lager nordcoreani  , il quale è riuscito a evadere  grazie a una serie di circostanze favorevoli e  ora vive negli Stati Uniti.  L’ autore del libro ha raccolto la testimonianza di Shin e di altri rifugiati che hanno trovato asilo in Cina e nella Corea del Sud.

Mentre scorro le pagine di questo libro continuo a chiedermi perchè il mondo di oggi può tollerare una simile ignominia perpetrata da uno Stato che pretende di ispirarsi al marxismo…..( è lo stesso paradosso per cui l’ ISIS dice di ispirarsi al Corano)