Un altro anno se ne va.
L’ ho visto trascorrere
giorno per giorno, come tutti gli altri anni,
mentre quelle rughe
ai lati della bocca diventavano
un po’ più profonde.
Ogni età porta con sè abbastanza fardelli
da non farmi rimpiangere
i giorni passati.
Voglio solo proseguire il cammino
che mi resta
continuando a gioire
per le cose belle
e accogliendo con serenità
quelle che non posso cambiare.
Come una lucertola
Ill sole a picco infuocava la pianura
Ero in soffitta. Un abbaino si apriva sul tetto
e mi sedetti sulle tegole roventi
Era l’ ora della siesta:
strade deserte inondate di luce,
prati rinsecchiti , frinire di cicale.
monotono e incessante.
Solo gli alberi immobili e il campanile
movimentavano l’ orizzonte piatto
In quella solitudine lasciavo andare
i miei pensieri di bambina :
e diventavo una lucertola
Gennaio 2012.
l’ aria gelida, il cielo azzurro,
i tramonti infuocati, il sole che indugia
più a lungo sull’ orizzonte.
E tra l’ erba inaridita dal gelo
trovo già le viole e le primule
fiorite sfidando la brina
mentre le gemme cominciano a inturgidirsi.
L’ inverno appena cominciato
parla già di primavera
e di promessa di vita nuova.
L’ ultimo dono.
Sulla pianta che già sente l’ autunno, tra le foglie ormai rade, restano ancora boccioli di rosa; sono piccoli e poco odorosi: ultimo dono prima del sonno invernale.
Tempeste.
Incubi del passato ritornano a lacerare l’ anima e la carne…..
Com ‘ è arduo capirsi anche tra persone che si amano…
Oggi una gran parte della mia vita mi è stata ributtata in faccia…
Stasera mi s’ è acceso un arcobaleno nel cuore…
le tempeste che spazzano via
nuvole persistenti e maligne sono benvenute
21 giugno 2010.
E’ tardi.
Nel blu scuro del cielo, filamenti di nuvole bianche,
stelle tremule e una mezzaluna splendente.
Il vento robusto piega gli alberi
e fa stormire dolcemente le fronde
ed è fresco e gentile sulla pelle,
ma non sembra la prima notte d’ estate…
Guerra in Medio Oriente.
L
E’ tregua.
Un soldato sventola
la sua bandiera stellata
e sembra dire:
– Basta spari!
basta bombe!
basta pianti!
basta sangue!
basta orrore! –
Lui torna a casa!!
La vita lo aspetta….
Ma potrà scordare
gli occhi spenti
di tanti bambini?
Sono partiti tutti.
Due settimane frenetiche:
a preparare pappe , biberon
e pranzi affollati;
giocattoli sparsi per casa
una patata nel camino
un rinoceronte conteso
voci allegre, risate giovani
filastrocche e cartoons
a ritmo continuo;
svegliarsi di notte
a un pianto improvviso
da consolare con un abbraccio
Ora c’è silenzio:
sono partiti tutti.