31 Dicembre.

Un altro anno se ne va.
L’ ho visto trascorrere
giorno per giorno,  come tutti gli altri anni,
mentre quelle rughe
ai lati della bocca diventavano
un po’ più profonde.
Ogni età  porta con sè abbastanza fardelli
da non farmi rimpiangere
i giorni passati.
Voglio solo proseguire il cammino
che mi resta
continuando a gioire
per le cose belle
e accogliendo con serenità
quelle che non posso cambiare.

Come una lucertola

Ill sole a picco infuocava la pianura

Ero in soffitta. Un abbaino  si apriva sul tetto

e  mi sedetti  sulle tegole roventi

Era l’ ora della siesta:

strade  deserte inondate di luce,

prati   rinsecchiti ,  frinire di cicale.

monotono e incessante.

Solo gli alberi immobili e il campanile

movimentavano l’ orizzonte piatto

In quella solitudine lasciavo andare

i miei pensieri di bambina  :

e diventavo una lucertola

Gennaio 2012.

Amo questo gennaio:
l’ aria gelida, il cielo azzurro,
i tramonti infuocati, il sole che indugia
più a lungo sull’ orizzonte.
E tra l’ erba inaridita dal gelo
trovo già le viole e le primule
fiorite sfidando la brina
mentre le gemme cominciano a inturgidirsi.
L’ inverno appena cominciato
parla già di primavera
e di promessa di vita nuova.

Tempeste.

incubo.

Incubi del passato ritornano a lacerare l’ anima e la carne…..

Com ‘ è arduo capirsi anche tra persone che si amano…

Oggi una gran parte della mia vita  mi è stata ributtata in faccia…

Finalmente a casa.

Stasera mi s’ è acceso un arcobaleno nel cuore…

le tempeste che spazzano via

nuvole persistenti e maligne  sono benvenute

 

21 giugno 2010.

E’ tardi.

Nel blu scuro del cielo,  filamenti di nuvole bianche,

stelle tremule e una mezzaluna splendente.

Il vento  robusto piega gli alberi

e fa stormire dolcemente le fronde

ed è fresco e gentile sulla pelle,

ma non sembra la prima notte d’ estate…

Guerra in Medio Oriente.

L
E’ tregua.
Un soldato sventola
la sua bandiera stellata
e sembra dire:
– Basta spari!
basta bombe!
basta pianti!
basta sangue!
basta orrore! –
Lui torna a casa!!
La vita lo aspetta….
Ma potrà scordare
gli occhi spenti
di tanti bambini?

Sono partiti tutti.

Due settimane frenetiche:
a preparare pappe , biberon
e pranzi affollati;
giocattoli sparsi per casa
una patata nel camino
un rinoceronte conteso
voci allegre, risate giovani
filastrocche e cartoons
a ritmo continuo;
svegliarsi di notte
a un pianto improvviso
da consolare con un abbraccio
Ora c’è silenzio:
sono partiti tutti.