Poesia: Prendi un sorriso (Mahatma Gandhi).

History_Gandhi_On_Religious_Beliefs_Speech_SF_still_624x352Prendi un sorriso,
Regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
Posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
Mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
Raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
E vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
E donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo

(Mahatma Gandhi)

 

Dedicata a tutte le donne:Tanto gentile e tanto onesta pare

noviolenza_donneTanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender no la può chi no la prova;

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.  (Dante Alighieri)

Poesia: L’infinito.

infinito manoscrittoL’ultimo terremoto, che sta mettendo in ginocchio una parte dell’Italia Centrale, ha messo anche a rischio il manoscritto de “L’infinito” di Leopardi. Fortunatamente si è trovata una sistemazione più sicura….. per quanto riguarda invece la poesia, credo che essa sia e sarà sempre al sicuro nella mente di tanti, che un giorno forse l’hanno studiata a memoria sbuffando, ma che poi  hanno imparato ad amarla come una delle più sublimi poesie della letteratura italiana.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare

G. LEOPARDI.

Poesia: Mattino d’ autunno.

autunno-e1381439458868Mattino d’autunno

Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
F. Garcia Lorca

Le poesie più brevi credo siano anche le più difficili da scrivere, perché bisogna scegliere solo le parole essenziali per rendere un’immagine o un’emozione.

Qui Garcia Lorca in cinque versi riesce a darmi la sensazione di esserci io in un bosco, di  vedere il sole che filtra tra le foglie ingiallite rendendole splendenti, di ammirare le trame tessute dai ragni e di godere la pace e il silenzio che regna intorno……Bellissima!!!

 

Da Qoelet…

Questa è la lettura che il celebrante ha commentato stamattina durante la messa in ricordo di Vincenzo e Silvana nella Certosa di Bologna. E’ stato bello ritrovarsi insieme.

1Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»;
2prima che si oscurino il sole,
la luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
3quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
4e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
5quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
6prima che si spezzi il filo d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
7e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
8Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.

 

Poesia di E. Dickinson : Leggi come altri lottarono …

Read – Sweet – how others – strove –
Till we – are stouter –
What they – renounced –
Till we – are less afraid –
How many times they – bore the faithful witness –
Till we – are helped –
As if a Kingdom – cared!Read then – of faith –
That shone above the fagot –
Clear strains of Hymn
The River could not drown –
Brave names of Men –
And Celestial Women –
Passed out – of Record
Into – Renown! 

Traduzione

Leggi – Caro – come altri – lottarono –
Affinché noi – diventassimo più forti –
A cosa essi – rinunciarono –
Affinché noi – fossimo meno timorosi –
Quante volte essi – diedero testimonianza di lealtà –
Affinché noi – fossimo aiutati –
Come se un Regno – avessero difeso!Leggi poi – della fede –
Che brillò sul rogo –
Limpidi suoni di Inni
Che il Fiume non poté soffocare –
Valorosi nomi di Uomini –
E Celestiali Donne –
Promossi – dagli Annali

alla celebrità.

 

 

E’ importante ricordare quanto di buono e di bello abbiamo ricevuto in eredità da chi ci ha preceduto.

Poesia per …..

Sto pensando alle persone che hanno avuto la triste sorte di veder morire un proprio figlio o figlia.  Il loro è un dolore che continua a lacerare l’anima e che il tempo non riesce a mitigare. A tutte dedico la poesia di Carducci , che ebbe a soffrire per la morte del figlioletto Dante di appena tre anni.

PIANTO ANTICO.

L’albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da’ bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l’inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.