Poesia: Gabbiani di V. Cardarelli.

Tutti allineati sulla ringhiera, i gabbiani affrontano la pioggia  e  il vento  teso che soffia sulle rive del Tamigi.  Incuriosisce il fatto che siano tutti alla stessa distanza l’ uno dall’ altro, …. solo qualcuno tra loro continua a sfiorare le acque limacciose del fiume. Ho trovato questa bella poesia  ispirata ai gabbiani

Poesie: I GABBIANI  (di V. Cardarelli)
“Gabbiani” da POESIE

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Poesia: Considero valore (Erri De Luca)

Dedicato alla mia amica Piera, che mi fa ottima compagnia in svariate occasioni e per questo la ringrazio di cuore.

CONSIDERO VALORE.

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie”

Poesia : Metalmeccanico.

La mia amica Graziella mi ha regalato questa sua poesia scritta qualche anno fa. E’ dedicata al marito che faceva il metalmeccanico.

METALMECCANICO (di Graziella Donini)

 

 

Contingenza, scala mobile,

cassa integrazione…..forse;

un attimo di silenzio

greve tra noi,

un sospiro……… Poi vedo

trucioli d’ oro e d’ argento

nei tuoi capelli,

splendenti come i momenti

che tu mi dai

e getto al vento

tutti gli affanni,

perchè li dissolva l’ aria.

& & & & & & & & & & & & &

Se c’ è l’ amore , se si è uniti, nessuna difficoltà può fare paura.

 

Non avrò vissuto invano….

pettirossoIn questi  giorni  freddi, arriva nell’orto, come ogni anno, un pettirosso in cerca di qualche briciola o di qualche seme. Gonfia le piume per ripararsi meglio dal freddo e, dopo aver scrutato ripetutamente intorno a sè, si avvicina timoroso al piatto, su cui metto un po’ di cibo.

Ho cercato qualcosa in rete da dedicargli; mi sarei accontentata di molto meno, invece ho trovato questa bellissima poesia di Emily Dickinson.

IL PETTIROSSO.

Se io potrò impedire

a un cuore di spezzarsi

non avrò vissuto invano.

Se allevierò il dolore di una vita,

o guarirò una pena,

o aiuterò un pettirosso caduto

a rientrare nel nido,

non avrò vissuto invano.

 

Copio qui di  seguito la versione originale in inglese:

ROBIN.

If I can stop

one heart from breaking,

I shall not live in vain.

If Ican ease one life the aching

or cool one pain,

or help one fainting robin,

unto his nest again ,

I shall not live in vain.

Quando ci verrà voglia di chiederci il significato della nostra vita, forse troppo comune, troppo ordinaria, ci farà bene ricordare questa breve , ma intensa poesia.

 

 

Poesia dialettale: Sté vòo savèr

Mi scuso perchè difficoltà tecniche per me insuperabili, mi hanno impedito di completare il post precedente e di corredarlo di un minimo di presentazione e di commento.

Jolanda Battini è una poetessa/attrice ultraottantenne carpigiana che ancora calca le scene recitando con la voce , la freschezza e l’ entusiasmo di una ragazzina.

Una delle poesie che recita più spesso è “La farmacia”( che compare qui sotto in versione dimezzata per le difficoltà già menzionate), che  è di Glauco Zanellini, ma mi è pervenuta anche una poesia scritta da lei stessa e ve la propongo:

STE VOO SAVER                                 

                                                              


Stè vòo savér chi sun

guèrdem al man .

Veini grosi , pela slésa ,

dìi vuiée come stec de vlup .

S-t’em guerd a-mot al man

it disen tùt

TRADUZIONE:

Se vuoi sapere

Se vuoi sapere chi sono

guardami le mani.

Vene grosse , pelle consumata ,

dita contorte come stecchi di fascine .

Se mi guardi a modo le mani

ti dicono tutto

Poesia:Patricia (di Paolo Gianese)

Un appassionato di fotografia scatta un’ istantanea e la manda a un amico appassionato di poesia, che dovrà in brevissimo tempo commentarla con le sue parole  ….un gioco simpatico e intelligente , un modo per condividere esperienze ed emozioni .  Ed ecco cosa può nascere :

Patricia

di Paolo Gianese Yanez

Cercavi un “perchè”,

scrutando il tuo universo libro

ad occhi chiusi,

fino a ragguingere

l’orizzonte cieco delle tue mani.

Cercavi protezione

con i tuoi capelli da dipanare

scapigliandoli dal loro ordine discreto

fra l’orecchio e l’intenzione.

Come una tela di ragno senza olio

o un acquerello senza colore,

dipinta a caso da un vento corsaro

di serenità supposte.

Come se ti volessi riparare

da pensieri di fronda

o da un ritratto scattato di frodo,

in divieto d’accesso

ad ogni vascello fantasma

battente bandiera pirata

per una bella passante.

 

Buon Natale 2014.

Dedico ai miei quattro nipotini( in particolare al più piccolo che festeggerà il suo primo Natale) questa semplice poesia di Pezzani, augurando a loro e ai loro genitori un Natale sereno, che sia per tutti noi  un momento di gioia nel ritrovarci tutti insieme  ancora una volta. Auguro inoltre buon Natale anche a tutti coloro che continuano ad onorare questa pagina della loro attenzione.

NA TALE di Renzo Pezzani

Nato Gesù, Maria se lo guardava
che così bello non l’immaginava.
Giuseppe accese un focherello e disse
che lo scaldava perché non patisse.
La stella d’oro si fermò sul tetto
e si mise a cantare un angioletto;
e il pastore si mise a camminare
e tutto il gregge dietro a scampanare.
Dicevan tutti: « Un bimbo così bello
chi non vorrebbe averlo per fratello? »
Maria se lo fasciava con amore
perché era il suo Figlio e il suo Signore.

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