Conte: una piacevole sorpresa.

  • Fedeltà a Conte!!- è stata la prima reazione del M5s all’incarico a Draghi e questo aveva fatto pensare che non ci sarebbe stato futuro nemmeno per questo ultimo  tentativo di uscire dalla crisi.

Dopo gli inizi oscuri (sembrava uscito dal cilindro di un mago di prestigio), i primi passi in sordina di Conte mi avevano fatto dire di lui, parlando con un’amica: “E’ un po’ incolore”. Pareva spesso impacciato e lo si diceva teleguidato da Casalino.

Poi a poco a poco ha un po’ imparato il mestiere e si è conquistato il favore degli Italiani che hanno cominciato ad apprezzarne la serietà, il garbo e la capacità di farsi ascoltare anche in campo europeo.

Detto questo, temevo che si arroccasse sull’Aventino dopo aver subito lo smacco impostogli da Renzi, invece sta forse ora dimostrando di saper guardare oltre il suo “ego” e la sua disponibilità a collaborare con Draghi sarà probabilmente  determinante.

Draghi e la gatta da pelare.

Ci vuole un uomo dalle spalle larghe per accettare un incarico di primo ministro , anche se con riserva, in questo momento.

La mossa di Mattarella sta sparigliando tutte le carte: quelli che sono stati alleati fino a ieri,  oggi si allontanano dagli ex compagni di battaglie e non solo nei partiti della ex maggioranza, ma anche a destra.

E’ come se il capo dello Stato non avesse fatto appello al senso di responsabilità per affrontare una situazione di gravissima difficoltà per il nostro paese, ma avesse buttato un ordigno deflagrante nel Parlamento.

In questa situazione su chi potrà contare Draghi? Stranamente, visto che Draghi non può dirsi uomo di sinistra, per ora solo le sinistre dicono di voler appoggiare il suo tentativo e a loro pare si voglia affiancare FI, che si discosta dalle altre destre. Ma come fa la Lega a motivare la sua opposizione a Draghi? Cosa dirà ai commercianti e agli artigiani che aspettano con l’acqua alla gola misure che contrastino la spaventosa crisi economica che stiamo vivendo?

E i grillini, che si sono sempre proclamati disinteressati e puri, voteranno contro solo perché non avranno più poltrone da gestire?

E la Meloni? voterà contro solo perchè sarebbe suo  interesse andare a votare al più presto, visto che sta godendo di un vento favorevole? Mette  l’interesse del suo partito davanti all’interesse del paese? Non è molto diverso il suo atteggiamento da quello tenuto da Renzi in questa crisi.

Con tutto questo ribollire di interessi contrastanti non sarà facile per Draghi risolvere questa situazione che si preannuncia come una terribile “gatta da pelare”: ci vorrebbe senso di responsabilità e amore per il bene comune da parte di tutti, ma temo che siano due virtù ormai fuori moda.

 

 

 

 

Spregiudicato o indecente?

Il denaro giustifica proprio tutto?

Renzi che si prostra davanti a bin Salman ed elogia l’Arabia Saudita, in cambio di un lauto compenso, non mi piace. Credo che la spregiudicatezza dovrebbe avere almeno un limite: quello della decenza.

Pierantonio Costa: uomo giusto.

Fra pochi giorni celebreremo, come ogni anno la “Giornata della Memoria” per ricordare a tutti noi quali orrori siano possibili quando si mette a tacere la voce della coscienza e si fa finta di non sapere ciò che di disumano sta accadendo intorno a noi.

Stamattina alla radio, Alessandro Milan ha trasmesso la registrazione di un’intervista rilasciata in passato da Pierantonio Costa, morto solo qualche giorno fa senza che gli siano stati resi gli onori che meritava.

Costa era console in Rwanda quando in tre mesi un milione di persone fu massacrato a colpi di macete. Lui non guardò dall’altra parte, ma ascoltò la sua coscienza e usò il suo patrimonio personale (tre milioni di dollari) per salvare la vita a duemila persone che cercavano di fuggire da quell’inferno.

Con voce calma e senza nessuna retorica Costa, nell’intervista citata, raccontava la sua vicenda, sottolineando come l’uomo sia l’unico essere sulla terra che uccida per il piacere di uccidere e alla fine puntava il dito contro gli stati occidentali: non devono trattare con governi criminali facendo finta di non sapere quanto sangue abbiano versato. Sono parole che puntano senza ipocrisia il dito contro chi è corresponsabile ancora oggi dei  focolai di guerra che devastano  tanti paesi.

Sapremo preservare il ricordo dell’esempio dato da Pierantonio Costa, uomo GIUSTO?

Nel giorno della Memoria, dovremmo ricordare tutti i GIUSTI come il console Costa insieme a tutti  gli Olocausti perpetrati ogni volta che l’uomo dimentica di essere UOMO e lascia libero sfogo alla bestia che si annida nel profondo della sua anima.

Crisi e commenti stranieri.

Leggevo ieri sera i commenti dei giornali stranieri  sulla situazione italiana dopo la crisi di governo: tutti esprimevano stupore per questa sua ennesima mossa azzardata e imprevista. Nessuno vi ha colto quel grande amore per il bene del paese professato da Renzi e dai renziani, anzi, tutti la attribuivano alla volontà di protagonismo nonostante la irrilevanza del suo partito in tutti i sondaggi.

Giustamente qualcuno ha fatto rilevare che attualmente il ritiro dell’appoggio al governo è in grado di bloccarne l’attività solo perchè in parlamento ci sono ancora tutti gli amici che lui ha fatto eleggere quando era segretario del PD, ma, se si arrivasse alle elezioni, la rappresentanza di Italia Viva si ridurrebbe al lumicino o non sarebbe presente affatto.

Un commento tra quelli letti mi è rimasto impresso: Renzi è come quello che si suicida per paura di morire.

 

Che barzellettiera!

Mi chiedo cosa stiano pensando oggi   del leader del loro partito  gli elettori di Fratelli d’Italia, dopo aver sentito il suo commento ai fatti accaduti ieri a Washington.

Ci vuole una gran faccia di tolla a far passare Trump come il pacificatore che invita gli ultrà alla calma: son due mesi che rimesta nel fango, che incita la gente a scendere in piazza e a non riconoscere il risultato delle elezioni…. E’ così che si costruisce la pace sociale?

Capisco l’imbarazzo di chi ha sempre appoggiato un Presidente dalle idee spesso bislacche e dal linguaggio violento che ha sempre mirato a dividere e non a unire, ma arrivare al punto di stravolgere la realtà mi pare veramente troppo.

SE fossi una simpatizzante di Fratelli d’Italia, mi sentirei presa in giro e mi arrabbierei moltissimo, ma per fortuna io invece posso  riderne come se la Meloni avesse raccontato la barzelletta più esilarante del secolo.

 

Prove tecniche di guerra civile?

Cosa sta accadendo a Washington? Sono prove tecniche di guerra civile?

Trump verrà certamente ricordato come il peggior presidente degli Stati Uniti. Da due mesi continua a negare la vittoria di Biden e incita i suoi ultrà alla sommossa.

Nei quattro anni della sua presidenza non ha certo brillato per  saggezza o  intelligenza particolari, ma questa fine del suo mandato si sta colorando di tinte fosche e il suo comportamento irresponsabile può portare solo disordini  e grave vulnus alla democrazia statunitense.

Un Presidente che non rispetta le istituzioni democratiche  è davvero il colmo e non avremmo mai pensato che potesse accadere.