La saggezza che non c’è.

C’è stato un tempo in cui nutrivo una certa simpatia per Renzi, nonostante i suoi modi da guascone: pensavo che fossero dovuti alla giovane età e che col tempo avrebbe acquisito più pacatezza e sobrietà.

Evidentemente non avevo capito nulla e me ne sono accorta molto presto. Ora lungi dal dimostrarsi più saggio, ostenta invece una buona dose di irresponsabilità e quel suo giocare a tira e molla in questo momento mi pare oltremodo rischioso.

Forse pensava, al momento della scissione dal PD, di avere un grande seguito e di attrarre a sé anche simpatizzanti del centrodestra, ma gli è andata male e ora si ritrova con un pugno di mosche. Per questo si agita, per far capire che esiste ancora; ma mentre la gente si dibatte tra enormi problemi economici e non sa come uscirà da questa crisi, mentre si continua a morire a ritmi spaventosi, mentre ci sono da prendere decisioni non più rinviabili, mi pare estremamente grave  anche solo ventilare l’ipotesi della crisi di governo.

Ho letto che sta valutando l’idea di andare a lavorare negli Stati Uniti: sarebbe un’ottima cosa ….forse guardando l’Italia da lontano potrebbe capire meglio quali siano i bisogni reali del nostro paese, che non sono tutt’uno coi suoi interessi.

 

Sollievo.

Oggi il mondo mi appare più bello, nonostante l’imperversare del COVID; mi sembra di respirare meglio …. il fatto è che la consapevolezza che Trump non sarà più il presidente degli USA mi dà speranza.

Gli Americani hanno saputo scegliere con saggezza ed è bello  sapere che tra poco non vedremo più quel ciuffo giallo  e non leggeremo più i suoi tweet propagandistici.

Benvenuto, Biden! Aiutaci a dimenticare in fretta il tuo predecessore.

 

 

 

Il duello.

Ho ascoltato i commenti al dibattito Trump – Biden e pare che le cose che più hanno impressionato gli osservatori siano state:

  • gli insulti reciproci
  • il ciuffo pettinatissimo di Trump

Per quanto riguarda gli insulti pare sia stato il confronto più tumultuoso e violento (violenza verbale, s’intende) della storia americana e questo non può far piacere, anche se davanti a un tipo come Trump e al suo linguaggio si deve per forza ribattere per non soccombere.

Per il ciuffo di Trump tutti facevano un sacco di complimenti al suo parrucchiere che, pare, abbia superato se stesso.

Alla fine però sembra che ne sia uscito meglio il vecchio Biden, ma gli Americani avranno colto la differenza fra i due modi diversi di porsi davanti agli elettori e la differenza sostanziale delle proposte o si saranno lasciati impressionare da chi urla di più?

Dopo l’ election day.

Non credo di avere il dono della profezia, anzi sono sicura di non averlo, ma forse non servono particolari capacità divinatorie per leggere gli eventi e trarre delle conclusioni.

Un anno fa, nel momento in cui Salvini pareva invincibile, scrivevo queste considerazioni, mettendo in guardia il “capitano”: gli Italiani, dopo la caduta del comunismo, sono usciti dalle opposte trincee dove si erano arroccati per 50 anni ed è scattato come un ordine non detto: “Liberi tutti!!!”.  Da quel momento l’elettorato del “Bel Paese” è diventato sempre più fluido e la gente si lascia di volta in volta affascinare dal personaggio emergente di turno, ma poi la saggezza prende il sopravvento e nel successivo turno elettorale tutto si ridimensiona.

Di questo “election day” appena finito io apprezzo infatti il ridimensionamento di Salvini e di Matteo Renzi, che per la prima volta  ha presentato liste col suo simbolo.

Salvini è ben lontano da quel 38% di cui era accreditato un anno fa e Renzi, che al momento della scissione sperava certo  nel botto, si vede confinato a un ruolo quasi irrilevante.

Un pensiero confortante a mio avviso è che, in fondo, gli Italiani a lungo andare sanno valutare i loro leader e sanno discernere l’arrosto dal fumo che alcuni  cercano  di creare.

Il “piccolo padre” ha ragione.

Putin, l’ultimo zar di Russia, il “piccolo padre” del 21° secolo, non mi è simpatico ma in questo caso  come non dargli ragione?

I paradisi fiscali europei sono come sanguisughe che vampirizzano la Russia, ma anche gli altri stati dell’UE…. anche l’Italia vede sottrarsi un’infinità di capitali che vanno verso Olanda, Lussemburgo e gli altri.

Putin vuol mettere fine a questo salasso e anche  l’Europa dovrebbe prendere iniziative adeguate perchè finisca questa concorrenza sleale tra stati fratelli-

Non chiamiamoli sciacalli.

Da Wikipedia:

sciacallo (1)“Gli sciacalli occupano una nicchia ecologica simile a quella dei coyote americani, in quanto sono predatori di piccoli animali e, soprattutto, mangiatori di carogne. Sono animali notturni, attivi prevalentemente all’alba e al tramonto.”

Gli sciacalli hanno dunque  una funzione molto positiva nell’ambiente in cui vivono: si nutrono di carogne, quindi sfruttano fonti di energia che altri non potrebbero utilizzare  senza pesare sull’equilibrio del loro habitat e lo mantengono pulito: sono dei preziosi spazzini.

Allora non chiamiamo sciacalli quei figuri che approfittando delle leggi eccezionali in tempo di pandemia hanno usufruito di aiuti di cui non avevano diritto, come parassiti ignobili. Ora si è saputo che cinque deputati e molti politici e amministratori regionali e locali hanno richiesto il sussidio, ma da qualche giorno era anche giunta la notizia di imprenditori che avevano chiesto la CIG per i loro dipendenti pur continuando a farli lavorare in nero.  Quale è il danno alla collettività? In momenti come questo se non ci sentiamo tutti  investiti della responsabilità di contribuire alla rinascita del nostro paese, non c’è speranza per nessuno.

Non chiamiamoli sciacalli…. i veri sciacalli se ne sentirebbero offesi nella loro dignità.

P.S: Certamente hanno ragione a protestare gli amministratori locali dei piccoli centri abitati per essere stati equiparati ai deputati e ai consiglieri regionali: i loro introiti si ,imitano a poche centinaia di euro al mese  e, se fanno parte delle partite IVA, hanno con diritto usufruito dei 600 euro offerti dal governo.

 

Criminalità e ciclo dei rifiuti. (videoconferenza)

Oggi pomeriggio una videoconferenza organizzata da Legambiente di Como e Libera aveva come tema  “Criminalità ambientale e ciclo dei rifiuti” . I relatori erano : Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, il magistrato Giuseppe Battarino, Adriano Cati ed Elisa Nava  di ARPA-Lombardia, Monica Forte della commissione antimafia della Regione Lombardia, Chiara Braga, membro della commissione parlamentare ecomafie.

Purtroppo  mi sono persa i primi interventi nei quali venivano comunicati dati statistici sulla penetrazione della criminalità  nel settore dello smaltimento dei rifiuti, però nel corso della conferenza si è potuto ben comprendere che il fenomeno è rilevante e le imprese sane subiscono  danni di una concorrenza sleale da quelle che non rispettano le regole. In questo momento in cui il mondo produttivo tenta la ripartenza,  l’economia circolare è il cardine della ripresa economica.

Adriano Cati ha spiegato la funzione dell’ARPA ; in conformità con le leggi nazionali e regionali effettua controlli sull’operato delle aziende, concede autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti e gestisce ed aggiorna continuamente le banche dati  sulla loro gestione. Per una efficace lotta alle ecomafie è indispensabile la tracciabilità dei rifiuti.

Chiara Braga  ha  ricordato che la commissione parlamentare antimafia indaga da tempo sugli abusi ambientali e ne ha portato molti allo scoperto . Gli incendi in depositi, abusivi o anche autorizzati, sono aumentati notevolmente in questi ultimi anni, in corrispondenza con la diminuzione del traffico di rifiuti che portava da Nord  a Sud  i residui tossici delle industrie settentrionali. Non tutti gli incendi tuttavia sono da ascrivere a criminalità mafiosa: a volte sono le lacune del sistema a portare alla ricerca di una soluzione più facile. Il lavoro della commissione parlamentare ha consentito di delineare il profilo del problema e di approvare leggi più adeguate a rispondere alla necessità di proteggere l’ambiente.

Cati  ha fatto rilevare che, in un momento di grave crisi come questo, molte aziende potrebbero cedere alla tentazione di trovare soluzioni facili e sbrigative, per questo ARPA effettuerà un sondaggio per rilevare le loro necessità e sta drone per controllare il territorioattuando un aumento del personale per intensificare i controlli, favoriti questi anche dall’utilizzo di nuove tecnologie, come satelliti, elicotteri e droni per il monitoraggio del territorio. I cittadini che accertano comportamenti abusivi devono riferire alle amministrazioni comunali che provvederanno a  riferire ad ARPA.

Il magistrato Battarino ha informato che ultimamente si investe di più nella prevenzione e che sono diminuiti i comportamenti illegali, perchè c’è una maggiore sensibilità, ma è necessario diminuire il volume dei rifiuti.

Meggetto nel suo secondo intervento ha rimarcato l’importanza del volontariato per la segnalazione degli abusi e la necessità di potenziare gli impianti di smaltimento.

Monica Forte, interrogata sull’accordo Lombardia-Canton Ticino, ha fatto rilevare che esso è nettamente a svantaggio della nostra regione.  Proseguendo ha ribadito che non è più rinviabile la tracciabilità dei rifiuti e visto che possediamo la tecnologia per andare su Marte, possiamo certo disporre dei mezzi tecnologici per controllare la filiera dei rifiuti. E’ importante comunque anche la cooperazione tra diversi enti dello stato per ottimizzare risorse e competenze per monitorare il sistema con cui le ecomafie riescono a permeare anche le attività legali, soprattutto in periodi di emergenza come quello attuale.

Chiara Braga ha poi concluso la lunga videoconferenza (due ore e mezzo) ribadendo che la soluzione del problema  si troverà solo nella collaborazione tra economia legale, associazionismo e autorità. Prossimamente  nuove normative prolungheranno la vita dei prodotti, portando una vera rivoluzione nel mondo della produzione; infine sarà indispensabile utilizzare al meglio le risorse che il governo nazionale e la Comunità Europea  metteranno a disposizione del mondo produttivo.

 

L’ ora di Braga…

Ieri sera una interessante videoconferenza ha dato modo di avere un quadro dell’attuale situazione. Ne riferiva da Roma l’on. Chiara Braga del PD, che ha illustrato ampiamente gli innumerevoli provvedimenti deliberati a favore di famiglie, imprese, lavoratori autonomi, per la riqualificazione edilizia ed energetica, per preparare la scuola alla riapertura autunnale, per facilitare la trasformazione del sistema dei trasporti incentivando la mobilità individuale sostenibile … e molto altro. E’ stata un’impresa gigantesca, mai affrontata prima d’ora, ma certo potrà essere migliorata nei prossimi passaggi parlamentari.

E’ poi intervenuto un rappresentante dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, che ha dato voce al “grido di dolore” che viene dal mondo delle imprese e del lavoro autonomo, alle prese con una crisi feroce e con una burocrazia che non riesce a  comprendere le esigenze di tanti che sono in attesa che i provvedimenti approvati vengano calati nella realtà concreta.

Il Segretario Provinciale, Federico Broggi, ha sottolineato positivamente il gran lavoro fatto dal governo in questi mesi, ma ha ribadito che i temi più scottanti sono ora la liquidità e e la scuola: le famiglie non potranno continuare a lungo a far fronte alle conseguenze della chiusura delle scuole, ma d’altro canto va ripensata tutta l’edilizia e l’organizzazione scolastica e non è problema facilmente risolvibile.

L’on. Braga ha poi sottolineato quanto l’Europa abbia cambiato atteggiamento in questo frangente e l’aiuto che ci può venire dalla  UE sarà determinante. Tutti hanno individuato nella burocrazia un ostacolo alla ripartenza veloce del Paese.

Gli amministratori locali hanno denunciato l’aumento esponenziale di domande di aiuto alimentare da parte delle famiglie, lo scarso coordinamento tra i gestori delle risorse erogate, la mancanza di sussidi telematici per le lezioni a distanza e la difficoltà di intravvedere una strategia chiara nei provvedimenti a pioggia del governo, le difficoltà dei comuni di assicurare i servizi di scuolabus, di mense scolastiche, di spazi per l’avvio del prossimo anno scolastico