Cantando verso il baratro…..

Di Maio e Salvini  non recedono dalle loro decisioni sul DEF: i mercati si adegueranno, dicono loro…. ma intanto si accumulano altri debiti al nostro debito già mostruoso.

Credo che tra un po’ saremo tutti invitati a ricantare questa canzone, che forse i giovani non ricordano, che anche io non ho mai cantato, ma so bene a cosa ci ha condotto.

Cos’è disonesto?

Facendo un po’ di zapping stasera mi sono imbattuta in Rete4 dove in un dibattito condotto da Barbara Palombelli, si confrontavano Monti , il giornalista Mario Giordano e un altro di cui non ricordo il nome.

A un certo punto Giordano sbotta dicendo che un governo ha il dovere e il diritto di realizzare le sue promesse elettorali ….. e io mi chiedo: – Anche a costo di mandare in bancarotta un intero paese?

E se un partito in campagna elettorale promettesse di non far pagare nessuna tassa, potrebbe mantenere la sua promessa?

Vorrei dire al sig. Giordano che è da incoscienti arrampicatori sociali promettere cose irrealizzabili: è disonesto e immorale illudere gli elettori!!!

Non potendo dire all’illustre giornalista cosa pensavo, ho cambiato canale…

Land-grabbing.

land-grabbingLand-grabbing = furto di terra.

E’ un problema gravissimo, che affligge soprattutto l’Africa, ma anche altri paesi in via di sviluppo ed è forse la causa maggiore (anche più delle guerre) della massiccia fuga dall’Africa cui assistiamo da parecchi anni. Ecco qui alcuni stralci di questo articolo, che ben spiega come non sia sufficiente aiutarli in casa loro…come dicoono alcuni

“E perchè non li aiutiamo a casa loro?
Casa loro?

Andiamoci piano con le parole. Perchè la loro casa è in vendita e sta divenendo la nostra. Per dire: il Madagascar ha ceduto alla Corea del Sud la metà dei suoi terreni coltivabili, circa un milione e trecentomila ettari. La Cina ha preso in leasing tre milioni di ettari dall’Ucraina: gli serve il suo grano. In Tanzania acquistati da un emiro 400mila ettari per diritti esclusivi di caccia. L’emiro li ha fatti recintare e poi ha spedito i militari per impedire che le tribù Masai sconfinassero in cerca di pascoli per i loro animali. La loro vita.
E gli etiopi che arrivano a Lampedusa, quelli che Salvini considera disgraziati di serie B, non accreditabili come rifugiati, giungono dalla bassa valle dell’Omo, l’area oggetto di un piano di sfruttamento intensivo da parte di capitali stranieri che ha determinato l’evacuazione di circa duecentomila indigeni. E tra i capitali stranieri molta moneta, circa duecento milioni di euro, è di Roma. Il governo autoritario etiope, che rastrella e deporta, è l’interlocutore privilegiato della nostra diplomazia che sostiene e finanzia piani pluriennali di sviluppo. Anche qui la domanda: sviluppo per chi?

…… In Africa i titoli di proprietà non esistono (la percentuale degli atti certi rogitati varia dal 2 al 10 per cento). Si vende a corpo e si vende con tutto dentro. Vende anche chi non è proprietario. Meglio: vende il governo a nome di tutti. Case, villaggi, pascoli, acqua se c’è. Il costo? Dai due ai dieci dollari ad ettaro, quanto due chili d’uva e uno di melanzane al mercato del Trionfale a Roma”

Grimaldello made in Italy.

Perchè diffido dell’ ostentata “amicizia” e “stima” di Trump verso Conte e verso il nostro governo? Perchè guardando le foto di questo incontro provo solo disagio?

Ho come la sensazione che Trump voglia usare il nostro paese come GRIMALDELLO per scardinare l’Unione Europea …. forse mi sbaglio, ma è chiaro che sia Trump che Putin vedono l’UE come la pietra di inciampo alle loro mire egemoniche…

Conte, Salvini, Di Maio, non fatevi strumentalizzare… i primi a rimetterci saremmo proprio noi…

Quando una guerra finisce.

Quando una guerra finisce, bisogna fare festa: nel mondo ci sarà un po’ meno dolore, tanta gente potrà smettere di aver paura, di avere fame, di scappare dalla propria terra … ecco perchè questa notizia, che mi arriva dall’Associazione “Annulliamo la Distanza” va divulgata…

Nel giorno dei cento anni dalla nascita di Nelson Mandela, il 18 luglio 2018 l’Ethiopian Airlines ha riaperto il collegamento diretto con la capitale dell’Eritrea, Asmara. E’ il primo passo verso la normalizzazione dei rapporti diplomatici, dopo lo storico annuncio del 9 luglio scorso che ha sancito la fine di una guerra che per vent’anni ha diviso i due paesi del Corno d’Africa. Il presidente dell’Eritrea, Isaias Afewerki, e il primo ministro etiope, Abiy Ahmed,  si sono infatti incontrati per mettere fine alle ostilità seguite alla guerra del 1998-2000. Eritrea ed Etiopia hanno firmato una Dichiarazione congiunta di pace e amicizia in cui si afferma che “lo stato di guerra esistente tra i due paesi è giunto al termine”.  

Spero che a questa bella notizia facciano seguito a breve altre simili…in Africa sono ancora tante le guerre in corso…

Seminatori di odio.

In questo articolo    di Repubblica.it si chiarisce il dubbio che mi prendeva a leggere su Facebook certe dichiarazioni attribuite a Saviano o a Renzi o a Boldrini: erano talmente assurde e “stonate” che non potevano essere vere, ma anche risalendo a chi aveva pubblicato per primo il post in questione non si riusciva a capire l’autenticità o meno della notizia.

Ora pare sia stata individuata  la fonte di queste fake news, ma il responsabile non è ancora stato individuato. Se si riuscirà a identificarlo con certezza, vorrei proprio vedere come è fatto uno che si mette alla tastiera per aizzare le persone contro i più disgraziati e per seminare odio e discredito.

Ricordate la parabola della zizzannia? Il malvagio di notte va a seminare l’erba infestante in mezzo al grano buono in modo da danneggiare il raccolto….  Lo stesso fanno i creatori di bufale: nell’anonimato spargono il loro veleno per inquinare le menti e i cuori.

Tali operazioni hanno il fine di impedire alla gente di discernere ciò che è vero da ciò che non lo è, di diffondere sfiducia e delusione tanto da far perdere qualunque punto di riferimento e da rendere manipolabile l’opinione delle masse.

Sono operazioni molto pericolose e tutti noi dovremmo stare bene in guardia.

Intanto il tempo se ne va….

Per continuare la serie delle parafrasi delle vecchie canzoni….

Non è solo una mia impressione: il Parlamento non si è ancora messo al lavoro, perchè il governo non sa da che parte cominciare….intanto, parafrasando Celentano , “il tempo se ne va e aumentano le preoccupazioni”

Come può uno scoglio….

E’ vero c’è un problema che incombe sulle menti degli Italiani al di sopra di tutti.

Non ci preoccupiamo della corruzione dilagante, nè della criminalità organizzata che alimenta un’economia sommersa che toglie soldi allo stato (e quindi a tutti noi) e miete giovani vite disperate, non ci preoccupa il debito  pauroso che grava su di noi e sulle future generazioni …… no !!! Ci preoccupa l’immigrazione, che nell’immaginario collettivo è un’invasione travolgente che modificherà il nostro modo di vivere e la nostra cultura e porterà i tagliagole a spadroneggiare e a portare il terrore nelle nostre strade….

Francamente mi pare un’idea strampalata. Come mi pare strampalata l’idea che basti chiudere i porti per fermare la fuga di tanti disperati da un mondo che non consente più di vivere: ricordate le parole della canzone ? “

Come può uno scoglio arginare il mare?

Quelli che salgono sui barconi non hanno più nulla da perdere e quindi tentano l’unica possibilità: partire in qualunque modo anche se sanno che c’è un’alta probabilità di morire insieme ai propri figli….

Non tutti però, anche tra noi, si lasciano ipnotizzare dalla propaganda e scelgono altre strade.

Vedo anche nelle nostre zone tanti piccoli centri ormai morenti: troppe case disabitate, negozi chiusi, niente mezzi pubblici di trasporto e i pochi abitanti rimasti, generalmente anziani, non sanno come fare a rifornirsi o a raggiungere gli ospedali. Bene, io credo che se inserissimo qualche famiglia immigrata in quelle case vuote, se gli anziani soli accogliessero qualche giovane in cerca di casa, i nostri paesini troverebbero nuova vita e ne gioverebbe la società intera.  Tornerebbe ad essere conveniente riaprire i negozi; si potrebbe fare un po’ di difesa del territorio e di pulizia di boschi e alvei dei fiumi, forse potrebbero essere coltivate zone da tempo abbandonate….. e tutto questo andrebbe a beneficio di tutti…