Strano!!!

Strano !!!
Nessuno a Milano ha ancora pensato di fare una manifestazione pubblica contro i tranvieri? Eppure era un tranviere quello che ha ucciso a coltellate una povera ragazza, che era  ospite in casa sua…..
Forse Salvini e Casa Pound non hanno letto le pagine di cronaca nera in questi giorni….

Condono!!! No, nessun condono!!!

  • Ci vuole un condono edilizio!!! – dice Berlusconi.
  •  No, assolutamente nessun condono!!! – dice Salvini.

Questa è l’ultima delle contrapposizioni tra i due maggiori esponenti della coalizione di destra, che nonostante ciò risulterebbe in testa nei sondaggi!!!

A parte il fatto che i temi  portati avanti da Berlusconi e soci sono gli stessi proposti 25 anni fa; a parte il fatto che sappiamo già come abbiano governato per 20 anni questi signori (puntando tutto sugli interessi e sui problemi giudiziari del miliardario di Arcore, fregandosene del debito pubblico, fregandosene di accompagnare l’entrata nell’euro e ignorando la crisi che si stava preannunciando) che fiducia può ispirare questa coalizione se i due capi sono sempre in antitesi tra di loro? Se sono perennemente in competizione per la leader-ship? Quale programma hanno concordato se non sono mai d’accordo su nulla?

Purtroppo il loro punto di forza resta la paura dell’immigrazione, paura instillata nell’opinione pubblica ad arte e questo fa passare sotto silenzio tutte le contraddizioni e fa dimenticare i brutti anni che il centro destra ci ha regalato quando è stato al governo. Forse vinceranno le elezioni, ma riusciranno a governare? Io ho molti dubbi.

Responsabilità o paura?

C’è più di una  ragione per cui non voterò mai il M5s: non posso perdonare ai grillini di aver rifiutato di collaborare col PD all’indomani delle ultime elezioni politiche, quando potevano assicurare a questo paese un periodo di riforme condivise; e non posso perdonare loro l’arroganza e la strafottenza con cui alcuni di loro si sono rapportati verso i colleghi di altri partiti.

Ricordo ad esempio che una grillina, credo fosse la Lombardi, rifiutò con disprezzo di stringere la mano alla Bindi, che voleva gentilmente darle il benvenuto in Parlamento.
Non posso scordare che si sono fatti forti di un uso strumentale dei media in tante occasioni.
E ora Di Maio dice di essere pronto a dialogare per assicurare un governo al Paese …….. segno di un nuovo senso di responsabilità? o paura di assumersi in toto una responsabilità di cui si ha paura?

Sacchetti biodegradabili?…polemica immancabile…

Quanto sia invasivo il gusto della polemica sterile è dimostrato in questi giorni dallo scalpore che si fa intorno alla norma che introduce i sacchetti biodegradabili a pagamento.

E’ in atto una campagna di associazioni ecologiste contro l’uso smodato della plastica, che, ridotta in particelle invisibili ad occhio umano, ci ritroviamo anche nelle acque potabili, quelle che sgorgano dai rubinetti di casa nostra e che noi accumuliamo inconsapevolmente nel nostro organismo. Queste associazioni ci chiedono di limitare ovunque sia possibile l’uso della plastica, che ha anche  già formato isole enormi galleggianti negli oceani.

Detto questo mi parrebbe che ogni iniziativa tendente a eliminare almeno una fonte di inquinamento dovrebbe essere accolta con alto gradimento, invece no: tuti a lamentarsi perchè i sacchetti biodegradabili potranno costare anche 2 centesimi e non tengono conto che la norma europea che li introduce fa espressamente obbligo ai commercianti di farli pagare ai consumatori per abituarli a un uso responsabile, nè si tiene conto che potranno essere riutilizzati per i rifiuti organici (i sacchetti in uso non costano certo meno di due centesimi).

Secondo me non c’è nulla da polemizzare, ma va molto “cool” gesttarsi a capofitto contro qualunque proposta che venga dal governo nazionale, anche se imposta dalla Comunità Europea.

Uno scoglio non basta.

Il futuro dell’Europa dipende anche dal futuro dell’Africa: questo è stato detto nel summit che si è tenuto ad Abidjan in questi giorni e sono parole del nostro primo ministro, Gentiloni.Credo sia la prima volta che si pone il problema delle migrazioni in modo serio e concreto.

Come può uno scoglio arginare il mare?  Così diceva una bella canzone di Battisti e ora si potrebbe dire: come arginare il mare delle migrazioni di milioni di affamati col piccolo scoglio del patto con la Libia?

Fortunatamente pare che anche l’Europa e l’ONU comincino a prendere consapevolezza di questa tragedia epocale e che finalmente si mettano in gioco anche loro per trovare soluzioni  più giuste che non quelle di prendere a cannonate i barconi. Una task-force per proteggere i migranti e politiche di sviluppo nei paesi africani: queste sono le decisioni prese nel vertice di Abidjan….. Bisognerà però  che ci sia controllo sui governi e sui burocrati dei paesi africani da cui partono i migranti, perchè gli aiuti vadano là dove devono andare e non nelle tasche di funzionari corrotti.

Credo che il merito di questo summit e delle sue decisioni vada attribuito in gran parte all’Italia  e questo mi fa molto piacere.

 

Un progetto da realizzare.

Ecco cosa scrive oggi il ministro Martina:

PostExpo. Prende forma il futuro dell’area dove abbiamo vissuto sei mesi straordinari nel 2015 con l’Italia al centro del mondo. Oggi a Milano e’ stato presentato il masterplan del Parco della scienza e dell’innovazione che sorgerà tra cardo e decumano.

A due anni dalla fine dell’evento abbiamo disegnato la prospettiva di futuro di questo luogo unico attraversato da oltre venti milioni di visitatori con l’Esposizione. Un progetto affascinante, ambizioso, innovativo. Un km di verde al centro dell’idea. Piazze tematiche, laboratori pubblici e privati attorno e insieme. Cibo, biodiversità, salute, benessere e stili di vita saranno i focus delle attività. Il progetto voluto dal governo – e si deve prima di tutto a Matteo Renzi l’ispirazione – con Human Technopole per le scienze della vita a Palazzo Italia, sarà nel cuore dell’area dove già da fine anno inizieranno a operare i primi ricercatori. Sono orgoglioso di aver contribuito a lavorare per questo nuovo obiettivo. Ora si tratta di andare avanti come abbiamo fatto in questi anni con passione e determinazione.

Fa piacere vedere che qualche promessa viene mantenuta…valorizzare l’area Expo, con progetti di ricerca e non solo, era doveroso per non vedere sciupati gli investimenti fatti in quell’area.

Al Granis si è parlato di La Pira.

granisIeri all’incontro organizzato da GRANIS (Gruppo di Animazione Sociale) a Eupilio, si è parlato di La Pira, il sindaco di Firenze che negli anni 50/60 non si è limitato a governare la sua città, ma ha allargato il suo sguardo verso il mondo intero, proponendo l’utopia cristiana della pace universale. Aveva la percezione che nella storia si stesse per realizzare la visione apocalittica di Isaia :

” Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte dlla guerra….” (Is, 2 ..)

Secondo la Pira non c’è altra scelta per l’uomo del suo tempo che la pacifica convivenza, ma possiamo dire che vivere il presente come momento decisivo per le sorti del mondo è proprio di tutte le epoche: ognuno è sempre chiamato a scegliere e a prendere decisioni  per il presente e per il futuro.

E’ stato un incontro molto interessante, guidato con sapienza e grande bravura da don Sergio Massironi, giovane sacerdote che opera nelle parrocchie di Cesano Maderno. A conclusione, gli interventi dei partecipanti, tutti impegnati in attività sociali, hanno portato l’eco delle inquietudini e delle speranze che tutti viviamo oggi nel nostro territorio.

A proposito di referendum.

spagna

 

 

 

 

C’è stato un tempo in cui, per risparmiare, andavamo in vacanza in Catalogna: lì i campeggi costavano molto meno che in Italia e il mare non era certo peggio di quello di Rimini.

In quelle occasioni, non ho mai avuto la sensazione di vivere in una regione tiranneggiata da occupanti feroci, anche se tutti gli indigeni tenevano a non farsi confondere con gli spagnoli.

Certo la Catalogna è una regione più ricca di molte altre zone della Penisola Iberica e quindi i catalani forse vogliono staccarsi da Madrid per mantenere entro i propri confini i proventi delle tasse pagate, ma vale la pena di fare tutto questo trambusto ?

Che senso ha al giorno d’oggi questo egoismo collettivo che può portare alla formazione di comunità troppo piccole per poter avere un peso nello scenario internazionale?

All’interno di una Europa unita, ha senso riconoscere autonomie particolari a certi popoli, ma non può avere senso spaccare degli Stati formatisi secoli fa…

In sede europea e internazionale la Catalogna, una volta ottenuta l’indipendenza, avrebbe più peso di quanto ne ha ora la Spagna?

Mi sembra tutto talmente assurdo …. come mi pare assurdo che la Regione Lombardia stia spendendo fior di milioni per un referendum ridicolo che si terrà tra poco.