Pensando a Gaza…

Pensando a Gaza ormai devastata, mi viene una domanda: -Qual è il miglior alleato di Israele?

Forse abbiamo sempre pensato che il miglior alleato di Israele fossero gli Stati Uniti, ma gli avvenimenti di questi giorni mi stanno facendo cambiare idea.

Solo un mese fa se Israele avesse occupato la striscia di Gaza, si sarebbe attirata l’unanime esecrazione da parte di tutti i paesi del mondo, ma l’attacco di Hamas, brutale e selvaggio oltre ogni immaginazione, ha reso tollerabile ora la reazione di Israele che ha l’opportunità di occupare altri territori e di indurre molti palestinesi a cercare un altro posto in cui vivere.

Hamas si illudeva, forse, che uccidendo un migliaio di israeliani inermi avrebbe messo in ginocchio lo stato nemico? Non aveva pensato che la reazione al suo attacco sarebbe stata terribile per il suo popolo? O questo attacco aveva altre finalità?

I più penalizzati , alla fine, saranno proprio quei palestinesi di cui Hamas pretende di difendere i diritti. Con la guerra, Hamas non potrà mai cancellare dalle carte geografiche l’odiato Israele, ma d’altra parte con la guerra Israele non potrà mai garantirsi quella sicurezza cui giustamente aspira.

L’unica possibilità, come sempre sta nel riconoscersi reciprocamente il diritto di esistere e di vivere in modo dignitoso e nel dialogo sincero per trovare un compromesso accettabile da tutte e due le parti.

Che il Signore illumini le menti di coloro che possono decidere di fermare la carneficina e  accolga le tante vittime innocenti di questi giorni; certamente Dio non farà distinzione tra chi porta la kippah e chi porta la kefiah.

 

 

Leggendo i giornali…

Leggendo i giornali di oggi si è sopraffatti dall’orrore: orrore per i massacri e le decapitazioni di persone inermi da parte di Hamas, orrore per l’assedio di Israele alla striscia di Gaza che toglie il necessario per vivere a tanti innocenti.

E mi sorge una domanda: a chi giova l’attacco di Hamas? Certamente non alla causa palestinese, sulla quale getta un’immagine di spietata ferocia in grado di attirare solo diffidenza e ostilità da parte di tutto il mondo. E allora perché? Quale mano nascosta ha dato il via a questo assurdo bagno di sangue?

E la reazione di Israele così efferata gioverà allo Stato di Israele? Credo che servirà solo a soddisfare l’orgoglio ferito dei suoi capi, non certo a garantire ai suoi cittadini un futuro più sicuro.

In questa parte del mondo pare che il solo filo conduttore da entrambe le parti in causa sia il desiderio di una inutilmente tragica vendetta, che non fa che far lievitare l’odio reciproco in una spirale senza speranza.

Strisce blu: malumore.

Era stato annunciato: parte dei parcheggi dietro l’ex tribunale di Erba diventeranno blu, cioè a pagamento.

Con un po’ di ritardo rispetto a quanto detto nell’articolo, le strisce del parcheggio in questione hanno cambiato colore ed è stata sistemata la colonnina per il pagamento della sosta.

Certamente, come si dice nell’articolo, quei parcheggi faranno guadagnare l’amministrazione comunale, visto l’andirivieni nei vari uffici ospitati nel complesso dell’ex-tribunale, ma è anche certo che la cosa sta creando molti malumori.  Nel vicino salone dell’oratorio di S. Maurizio vengono ospitati numerosi corsi di ginnastica, i cui frequentatori usufruivano di quel parcheggio: ora si vedranno costretti a pagare, oltre al costo del corso, anche la sosta. Molti sono anziani e per loro fare ginnastica non è un capriccio, ma necessità per mantenere la funzionalità di muscoli e articolazioni  e il  malumore suscitato da questo provvedimento è diffuso.

 

Chi semina vento…

In Niger il governo golpista vuole espellere i Francesi per favorire l’appoggio della Russia; il Marocco, colpito da un terremoto disastroso rifiuta gli aiuti europei …

L’Africa, memore del suo triste passato, segnato dallo sfruttamento coloniale, che ha mirato per secoli unicamente a depredare le sue risorse senza dare nulla in cambio, sta alzando la testa e ci ripagherà col suo disprezzo.

Chi semina vento, raccoglie tempesta … Dovremo fare i conti con un’Africa ostile, sotto l’ala protettrice di Cina e Russia…non mi pare una bella prospettiva..

Tasse: storia, attualità, populismo.

Il ministro Salvini non compare tra i miei contatti e quindi non posso inviargli questo link.

Credo che gli sarebbe utile conoscere la storia dell’imposizione delle tasse. Non esistono documenti che attestino il periodo in cui si è cominciato a pensare che tutti i membri di una comunità erano tenuti a contribuire ad esempio alla difesa del territorio o alla manutenzione delle fortificazioni. Immagino fossero contributi in mano d’opera, perchè ancora non si era pensato a introdurre il denaro come elemento di scambio.  Certamente però appena si sono costituite le prime comunità, i primi villaggi, le prime città si è sentita l’esigenza di mettere in comune parte delle proprie risorse per sopperire alle necessità della collettività.

E’ quindi un segno di civiltà pagare le tasse, anche se nella storia  (come si evince dall’articolo linkato) spesso i potenti hanno abusato di questo strumento e ne hanno fatto un’occasione  di oppressione.

Sarebbe forse redditizia, di questi tempi ( in cui la barba è ritornata di gran moda), l’ introduzione della tassa sulla barba come avveniva in Russia ai tempi di Pietro il Grande; più complicato sarebbe ai giorni nostri l’applicazione della tassa sulla pipì, come ai Tempi dell’imperatore Vespasiano (tassa che gravava solo sui poveri che dovevano servirsi delle latrine pubbliche)…

La nostra Costituzione, fortunatamente, prevede una tassazione progressiva basata sui redditi e sulle proprietà individuali, in modo che tutti contribuiscano in base alle proprie possibilità. Ma c’è chi non può evadere le tasse, perchè il prelievo viene effettuato sullo stipendio e c’è chi invece può decidere di pagare o meno le tasse o di pagarne solo una parte, danneggiando tutta la comunità e in particolare i più poveri.

Fare un condono come quello proposto dal ministro Salvini è come sputare in faccia a chi le tasse le paga sempre e fino all’ultimo euro; non credo che la sua proposta  andrà in porto, ma intanto il ministro sta già facendo campagna elettorale e si pone come paladino di tutti quelli che vogliono continuare a fare i furbi. Questo è populismo bello e buono.

 

E’ finita l’invasione!!!

Ci avete fatto caso?

I servizi sugli sbarchi di immigrati clandestini si sono rarefatti e non sentiamo più le invettive di Salvini contro la presunta invasione che stiamo subendo.  Non si parla nemmeno più di blocco dei porti … Vi pare strano? Il motivo c’è, eccolo: il decreto che trovate a questo link stabilisce che nel triennio 2023/2025 potranno entrare legalmente in Italia più di 450.000 immigrati !!!

E questo numero è di gran lunga inferiore a quello stimato come necessario dagli imprenditori italiani … Il punto di forza della Lega era la lotta contro gli invasori, ma forse questo non è più un tema su cui puntare visto che il governo attuale di cui la Lega  fa parte ha riconosciuto che non si tratta di invasione, nè di minaccia alla nostra identità culturale, ma di necessità economica.
Le polemiche passate di Salvini erano solo mosse elettorali.

Notiziari edulcorati?

Ci avete fatto caso? Il TG1 è per metà del tempo occupato da notizie del tutto futili. 

Forse è per non disturbare i manovratori al governo con approfondimenti troppo esaustivi sui provvedimenti adottati e da adottare, così si parla degli inizi cinematografici di Gina Lollobrigida, del concerto della Pausini, della bimba fotografata dopo il terremoto del Belice … mi torna alla mente il periodo dei “telefoni bianchi” , ma ora i telefoni tradizionali sono quasi scomparsi e magari andiamo verso il periodo dei “cellulari rosa”.

Parigi brucia.

La Francia brucia, è messa a ferro e fuoco dopo l’uccisione immotivata di un minorenne da parte di un poliziotto.

Già altre volte le periferie delle città francesi hanno dato prova di essere delle polveriere pronte a saltare in aria e questo terribile abuso di potere non ha fatto altro che dare il pretesto per manifestazioni di  violenza che, pur motivate, non dovrebbero mai verificarsi perché non risolvono certo il problema dell’emarginazione, ma anzi lo accentuano.

Forse che i cittadini, francesi di nascita, guarderanno con più comprensione i ragazzi delle periferie dopo averli visti saccheggiare, devastare, incendiare? Certamente no, anzi crescerà la diffidenza e la volontà di tenerli a distanza …

Creare dei ghetti è sempre sbagliato e qui deve intervenire la politica per creare le condizioni che favoriscano la convivenza e l’integrazione: politiche che facilitino l’accesso al lavoro dignitoso, una politica della casa che calmieri i prezzi degli affitti anche in zone tranquille e una politica scolastica mirata a una effettiva integrazione.

In Italia ancora non si sono verificate situazioni di tanta gravità, ma ciò che accade in Francia oggi potrebbe accadere anche qui da noi se non sapremo prevenirlo con saggezza, spirito di solidarietà e rispetto delle diversità.