Come una lucertola

Il sole a picco infuocava la pianura. Ero in soffitta. Un abbaino  si apriva sul tetto e  mi sedevo  sulle tegole roventi. Era l’ ora della siesta: strade  deserte inondate di luce,  prati   rinsecchiti ,  frinire di cicale monotono e incessante. Solo gli alberi immobili e il campanile  movimentavano l’ orizzonte piatto.

In quella solitudine lasciavo andare i miei pensieri di bambina:  e diventavo una lucertola

Speranza.

Cielo terso, aria frizzante
sole limpido di un giorno
d’inverno.
Sotto la neve
che indugia da tempo,
la terra nera pare
sterile preda del gelo,
ma un ramo di rosa
mostra tra i ghiacci
le sue gemme
gonfie
di vita