Ottobre a Venezia

venezia-in-autunnoOttobre a Venezia (Diego Valeri)
Questi grigi di perla, e grigirosa,
e grigiverdi, in cui l’acqua ed il cielo
sembran vanire, come dietro un velo
d’eguale lontananza favolosa…
Giunge dal mare il fiato sonnolento
dello scirocco, stancamente dondola
presso la riva l’ombra d’una gondola .
L’onda ha un singulto soffocato dentro.
Venezia giace languida e disfatta.
E se un raggio di sol, rompendo il folto
delle nebbie, le palpita sul volto,
socchiude appena i gialli occhi di gatta

UTE: La Russia prerivoluzionaria – La novella: origini ed evoluzione.

Ore 15: docente Don Ivano Colombo.

rivoluzionePer tutto l”800 la Russia aveva perseguito obiettivi imperialistici, espandendosi sia a sud verso il Mar Nero e il Mediterraneo,  che verso est e sud-est, alla ricerca di uno sbocco al mare. Sempre in vista di questo obiettivo era stata costruita la Transiberiana, la lunga ferrovia che collega Mosca al Pacifico (9.288km-la più lunga del mondo).

E fu sempre per cercare uno sbocco al mare che la Russia entrò nella Prima Guerra Mondiale al fianco di Francia e Inghilterra, con l’obiettivo di togliere all’Austria i territori balcanici affacciati sul Mediterraneo. La Russia però non era pronta a una nuova guerra: aveva combattuto solo una decina d’anni prima contro il Giappone. Aggiungiamo poi che solo da poco era nata l’industria, che fino al 1861 era stata in vigore la servitù della gleba e che la concessione della Costituzione  non aveva risolto i problemi di governabilità di uno stato ormai in preda al caos.

Nel 1917 scoppia una rivoluzione già nel febbraio: era guidata dalle donne, operaie tessili, che non avendo di che sfamare i figli avevano assaltato i forni e incitato i soldati a difenderle contro le cariche della polizia: fu un massacro…Lo zar, che era al fronte, abdicò e fu formato un governo provvisorio.

Il 25 ottobre (secondo il calendario giuliano, il 7 novembre per il calendario gregoriano) il caos sfociò nella Rivoluzione Russa.

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Ore 16: docente il prof. E. Galli.

Le novelle più conosciute della nostra letteratura sono quelle del Decamerone, ma come è nato questo genere narrativo?

Nel Basso Medioevo in Italia si diffonde il volgare come lingua parlata, ma rimane il latino come lingua scritta ufficiale; più tardi, tra il 1000 e il 1200, vi è una grande produzione di testi in volgare: il LAI (testo amoroso), la favola, il proverbio, l’exemplum, le biografie, le cronache di viaggio…

Il ns. docente si è soffermato soprattutto sull’exemplum, composizione a carattere religioso-moralistico e ce ne ha letto alcuni testi, facendoci notare come dalle forme più schematiche e semplici, si sia via via arrivati a racconti più complessi e dettagliati nella definizione dei personaggi e degli ambienti, sfociando così nella forma letteraria della novella così come la intendiamo noi oggi.

A Modena.

wp_20171014_17_05_13_prowp_20171014_15_11_40_proChe bello il duomo di Modena con la Ghirlandina!!! Non li vedevo da tantissimi anni e non mi erano mai parsi così splendidi…

Mi fanno ricordare i tempi della scuola, quando coi libri sotto il braccio attraversavamo la città di buon passo, ma senza dimenticare di dare uno sguardo alle vetrine e ai cadetti in uniforme che passavano sotto i portici o che si affacciavano dalle finestre del Palazzo Ducale.

Verrebbe da dire: “Bei tempi!” pensando a quanto eravamo giovani, ma io non vorrei rivivere quegli anni: mi ponevo troppe domande che restavano senza risposta e la strada davanti a me pareva avvolta dalla nebbia ….. la giovinezza è l’età più difficile.

Italia – Olanda: gemellaggio tra scuole.

E’ come se la valigia fosse scoppiata!!!- dice mia figlia tornando dalla stanza dove ospita la teen-ager olandese venuta per uno scambio-gemellaggio tra la scuola di mia nipote e quella di una città dei Paesi Bassi dal nome difficile da ricordare.

La ragazzina è veramente deliziosa: biondissimi capelli lunghi, occhi azzurri, colorito roseo, sempre sorridente e gentile, ma evidentemente, come tutte le sue coetanee, ha troppe cose cui badare per poter pensare a mettere in ordine gli abiti o per raccogliere le calze sporche…… fortunatamente ha una stanza tutta per sè, con bagno annesso e può sbizzarrirsi quanto vuole.

Mia nipote si trova molto bene con lei e insieme parlano fitto fitto in inglese con grande facilità ….. è bello vederle tanto affiatate anche se si conoscono da pochi giorni.

Oggi pomeriggio, ragazzi ospiti e ospitanti hanno intrattenuto i genitori con uno spettacolo comprendente i video e le drammatizzazioni realizzati da loro e aventi per filo conduttore le Favole di Fedro: volpi, lupi, cicogne e asini parlavano in latino, in inglese e in italiano: molto divertente!

Domani i ragazzi italiani e i loro ospiti olandesi andranno a Bologna, staranno insieme tutto il giorno prima di lasciarsi domenica mattina.

Queste lodevolissime iniziative nascono grazie alla passione per l’insegnamento di docenti ammirevoli, che oltre a voler trasmettere la loro disciplina vogliono costruire i nuovi cittadini dell’Europa e del mondo.

Solo i vecchi votano la Brexit o la secessione catalana: i giovani sanno che il mondo diventa sempre più un villaggio in cui è meglio imparare a conoscersi per poter vivere in pace.

 

ICAN, perché non parlarne?

nobel_ican_1_afpNon so se avete notato anche voi …. tutti gli anni in questo periodo vengono annunciati i vincitori dei Premi Nobel e l’assegnazione del Nobel per la Pace scatena sempre una serie di articoli giornalistici per far meglio conoscere al più vasto pubblico il benemerito vincitore (che a volte non si rivela poi tanto benemerito).

Quest’anno invece non è successo nulla del genere e la spiegazione è forse in questo articolo di Mosaico di Pace che racconta come l’organizzazione ICAN (INternational Campaign Against Nuclear cioè Campagna Internazionale contro il Nucleare) abbia unito 440 organizzazioni in tutto il mondo per chiedere la totale abolizione degli armamenti nucleari, ottenendo il clamoroso risultato di spingere 122   paesi presenti all’ONU a firmare un trattato in tal senso.

Ma perchè non parlarne? L’Italia NON È tra i firmatari del trattato, perché “ospitando” molte testate nucleari americane si è dovuta schierare con i paesi che detengono e producono tali armi e che pertanto non hanno sottoscritto il documento!

Parlare di ICAN (non è solo l’acronimo spiegato più sopra, ma  significa anche: IO POSSO) voleva dire  far conoscere la poco lodevole posizione presa dal nostro paese …… quando si dice “coda di paglia”…

 

Nel Monferrato.

collage-casaleAndando verso il Monferrato, ieri, con il gruppo parrocchiale della Terza Età, dopo esserci lasciati alle spalle il traffico di Milano nell’ora di punta, abbiamo attraversato distese sterminate di risaie in cui rimangono ora solo le stoppie del riso già raccolto. A Casale, cittadina dalla storia gloriosa, oltre al Duomo veramente singolare come struttura architettonica, mi ha interessato soprattutto la visita alla sinagoga, tra le più conosciute in Europa. In città, dopo la shoà, restano solo sette ebrei e pertanto la sinagoga è ormai soprattutto un bene culturale da preservare insieme all’interessantissimo museo adiacente. Nelle sinagoghe esiste ancora la netta separazione tra uomini e donne, quindi, entrando, gli uomini, indossata la kippà (non so se si scrive così), hanno occupato i banchi a sinistra, mentre noi donne ci siamo sedute su quelli a destra per ascoltare le spiegazioni della guida.

Al centro della religione ebraica ci sono le Scritture e una copia della Torah  (composta dai Libri che noi chiamiamo Pentateuco), rigorosamente scritta a mano (operazione riservata alle donne), viene conservata all’interno di un armadio ornato da un telo riccamente decorato. Ogni ebreo doveva poter leggere le scritture durante le riunioni nella sinagoga, quindi gli Ebrei non hanno mai conosciuto l’analfabetismo: a ogni bambino veniva insegnato a leggere e a scrivere. Forse così si spiega come tanti geni in tanti campi dello scibile umano siano  stati e siano tutt’oggi di origine ebraica. Ho anche potuto togliermi un dubbio che ogni tanto mi assaliva: gli Ebrei credono o no in una vita dopo la morte? La guida mi ha risposto che i Sadducei respingevano questa idea, che invece era sostenuta dai Farisei e viene accettata anche dall’ebraismo odierno. Il museo ha diverse sezioni dedicate alle diverse celebrazioni ebraiche: Capanne, Purim, Lumi, Pasqua …. e per tutte c’è un cerimoniale ben preciso da rispettare.

Ci siamo poi inoltrati nella zona collinare del Monferrato, territorio noto per i suoi vigneti e i suoi vini. Lì l’autunno ha già cominciato a trasformare i boschi in una inimitabile tavolozza di colori e il paesaggio era veramente suggestivo. Dopo poco siamo arrivati al Santuario mariano di Crea, dove abbiamo fatto una lunga sosta per il pranzo per poi visitare le cappelle del Sacro Monte: veramente sorprendente l’ultima denominata (Paradiso).

La nostra gita-pellegrinaggio si è conclusa con la Messa al Santuario di Crea.

E’ stato molto bello passare una giornata di interesse culturale e religioso, in una piacevole atmosfera di amicizia e di questo va riconosciuto merito agli organizzatori e al nostro parroco, sempre pronto ad accogliere fraternamente tutti con un sorriso e una battuta simpatica.

Foto da sinistra a destra: Duomo, Sinagoga, Cappella del Paradiso e Santuario di Crea.

 

 

Pomeriggi al cinema.

Da otto anni la commissione cultura della Prepositura di Erba propone una encomiabile iniziativa volta a incentivare la frequenza degli anziani al cinema. Uscire la sera è spesso un problema per chi ha una certa età e allora ecco una proposta di cinque pomeriggi al teatro Excelsior per vedere film che propongono tematiche importanti, ma con l’intento di non annoiare.

Chi è interessato  può leggere: brochure-dei-film-del-mercoledi

UTE: primi appuntamenti.

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Soci UTE durante una “dolce” merenda a Longone.

L’UTE (Università della Terza Età) di Erba è pronta a riaprire i battenti!

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Battistero della Basilica di Galliano (Cantù)

Il primo incontro è fissato per il giorno 3 Ottobre alle ore 15 presso la Basilica di Galliano a Cantù dove verrà celebrata, come ogni anno, la Santa Messa, cui seguirà la visita guidata alla Basilica e il saluto a don Afker, che gli erbesi ricordano sempre con grande affetto e stima.

Ci si potrà trovare davanti alla Basilica o al piazzale di Via Battisti (vicino a S. Maurizio qui a Erba), dove un pullman sarà a disposizione di soci e simpatizzanti alle ore 14. Il ritorno è previsto per le 17.30/18.00.

A questo appuntamento  seguirà quello di Venerdì 6 ottobre, sempre alle ore 15 in Sala Isacchi, dove, dopo il saluto delle autorità,  si terrà la lezione inaugurale del nostro valentissimo coordinatore didattico, Don Ivano.

Vi aspettiamo numerosi!!!