Milano vuole EMA.

C’è da sperare che questa iniziativa abbia successo e Milano diventi la nuova sede dell’EMA, l’agenzia del farmaco europea, che sta per lasciare Londra. Darebbe certo luogo a nuova occupazione e di questi tempi non ci si può far sfuggire un’ occasione come questa.

Io faccio il tifo per il commissario Moavero e per Milano, che, quando la posta in gioco è importante, sa fare le cose per bene.

 

Stormy weather

https://youtu.be/ezGHapF8-lY
Don’t know why
There’s no sun up in the sky
Stormy weather
Since my man and I ain’t together
Keeps raining all the time

Life is bare
Gloom and misery everywhere
Stormy weather
Just can’t get my poor old self together
I’m weary all the time, the time
So weary all of the time

When he went away
The blues walked in and met me
If he stays away, old rocking chair will get me
All I do is pray
The lord above will let me
Walk in the sun once more

Can’t go on
Everything I had is gone
Stormy weather
Since my man and I ain’t together
Keeps raining all the time
Keeps raining all of the time

I walk around,
Heavy-hearted and sad
Night comes around
And I’m still feeling bad
Rain pourin’ down
Blinding every hope I had
This pitter ’n patter ’n beatin’ ’n spatterin’ drivin’ me mad

Love, love, love, love
This misery will be the end of me

Traduzione
Non so perché
Non non cӏ nessun sole in cielo
Stormy weather
Da quando il mio uomo e io non siamo più insieme
Continua a piovere tutto il tempo

La vita è nuda
Triste e misera
ovunque tempo tempestoso
Solo non può stare il mio povero vecchio cuore (traduzione a senso)
Io sono stanco tutto il tempo, il tempo
Così stanco tutto il tempo

Quando è andato via
la tristezza ha camminato dentro di me e mi incontrò
Se egli rimane lontano, la vecchia sedia a dondolo otterrà me (non mi rimarrà nient’altro che la mia vecchia sedia a dondolo)
Tutto ciò che faccio è pregare che
Il Signore qui sopra mi permetta
camminare nel sole ancora una volta

Non può andare avanti
Tutto quello che avevo è andato
tempo di tempesta
Da quando il mio uomo e io non siamo più insieme
Continua a piovere tutto il tempo
Continua a piovere tutto il tempo

Vado in giro,
col cuore pesante e triste
Arriva la notte
E mi sento ancora male
Piove a dirotto’
Accecata ogni speranza, ho avuto
” Questa continua pioggia insistente mi fa impazzire (traduzione a senso)
Amore, amore, amore, amore
Questa infelicità sarà la mia fine

UTE: Letteratura: C. Rebora – Medicina: le abitudini.

Clemente Rebora archivio Giovannetti/effigie
Clemente Rebora
archivio Giovannetti/effigie

Clemente Rebora (Milano 1885 – Stresa 1957) nasce da una famiglia benestante e si laurea nel 1910. Comincia a insegnare in varie località lombarde. Ben presto manifesta i segni di una personalità tormentata; quando scoppia la Grande Guerra viene inviato al fronte, viene ferito e congedato, dopo aver subito un ricovero in manicomio.

Riprende a questo punto la sua carriera di insegnante e i contatti con le amicizie di un tempo: Montale, Prezzolini, Panzini, Aleramo, Cascella. Con quest’ultimo condividerà le spese di affitto di una stanza.

Comincia a interessarsi di Buddismo, legge Tagore in cerca di una pace interiore che non riesce a trovare. L’ 11 febbraio 1929 ha quella che lui stesso definisce una folgorazione , si converte, entra nel seminario dei Rosminiani e diventa sacerdote, tutto dedito a opere di carità.

Distrugge tutta la sua produzione letteraria risalente a prima della conversione, ma sarà in parte recuperata dal fratello. Se la sua poesia e la sua prosa giovanili erano caratterizzate da un ermetismo che ben si addiceva ai suoi tormenti interiori, la produzione post-conversione è invece di una semplicità estrema, senza ambizioni intellettuali.

Ecco qui una delle sue poesie :

Stella mia

Leggiadro vien nell’onda della sera
un solìtario palpito di stella.
A poco a poco una nube leggera
le chiude sorridendo la pupilla;
e mentre passa cori veli e con piume,
nel grande azzurro tremule faville
nascono a sciami, nascono a ghirlande,
son nate in cento, son nate in mille:
ma più io non ti vedo, stella mia.

Grazie alla prof. Meggetto che ci ha fatto conoscere questo poeta, anche se non le è particolarmente gradito; lei come al solito è stata super!!!
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Nella seconda ora di lezione il dr. Lissoni con la sua consueta chiarezza e semplicità ci ha portato a riflettere sulle abitudini.
Cosa sono? Sono comportamenti automatici e ripetitivi. Come si arriva all’automatismo? La prima volta che eseguiamo un’azione, questa ci richiede un certo sforzo, che diminuisce man mano che l’azione viene ripetuta. E’ un meccanismo che ci consente di risparmiare energie fisiche e nervose.
Nel comportamento intenzionale ci è sempre chiaro l’obiettivo e via via siamo in grado di accertare la conformità tra obiettivo e azione. Nel comportamento automatico invece l’avvio non è sempre intenzionale e non servono controlli: l’azione è facile ed efficiente.
Ci sono abitudini buone e abitudini cattive, difficili da modificare; pertanto è importante aiutare i bambini fin da piccolissimi ad acquisire buone abitudini e a rifuggire da quelle cattive: ad esempio non si dovrebbero dare dolci ai bambini prima dei due anni, nè esporli troppo alla TV.
Abitudini cattive possono essere: procrastinare (rimandare a domani); essere sempre in ritardo (sintomo di egocentrismo, protagonismo, rifiuto della sottomissione); fare pettegolezzi (per sentirci migliori di chi critichiamo); serbare rancori; dormire poco o con la faccia sul cuscino (questa favorisce il formarsi di rughe); strofinarsi spesso gli occhi; sedentarietà, fumare; bere troppo alcol; mangiare troppo; bere poca acqua.
Come eliminare le cattive abitudini?
Bisogna essere molto motivati e avere fiducia in sè e nella possibilità di riuscire nel nostro intento.
Può essere utile mettere per iscritto il nostro piano d’azione e individuare delle compensazioni, come passeggiare, incontrare gli amici o leggere libri. Alcune cattive abitudini possono portare anche alla dipendenza.
E’ stata una lezione molto interessante e utile e pertanto molto apprezzata da tutti.

Farsi i fatti propri o prendersi cura?

Diversi episodi di bullismo  feroce (tra cui questo) sono stati denunciati dalla stampa in questi giorni.  Gruppi di ragazzini  si coalizzano per tormentare e torturare la vittima presa di mira, che, minacciata, non può fare altro che subire violenze inenarrabili…..

Mi chiedo se sia possibile che certe cose accadano senza che nessuno intorno se ne accorga: possibile che tra i coetanei nessuno sappia di questi abusi? Possibile che nessun adulto sia mai presente anche solo di passaggio quando un ragazzino viene appeso nudo da un ponte o quando viene tenuto a catena come un cagnolino e trascinato per le vie del paese?

Forse molti sanno ciò che accade, ma preferiscono non immischiarsi, farsi i fatti propri, fare finta di non vedere e non sapere altrimenti ci si sentirebbe in dovere di fare qualcosa, di denunciare, di mettersi nelle grane….Tra questi vigliacchi ci sono forse persone con figli o insegnanti …

C’è chi ha detto che il male peggiore del mondo di oggi è l’indifferenza e ha ragione…Dovremmo guardare ogni bambino, ogni ragazzo, come se fosse nostro figlio e prendercene cura in caso di difficoltà.

 

Ute: medicina – scienze fisiche moderne.

Il dr. Rigamonti oggi ci ha insegnato a riconoscere alcune patologie della pelle e a valutarne il grado di pericolosità.

neo-web-439x285I nei (o nevi) sono macchie molto frequenti, che in genere aumentano di numero e di dimensioni con l’avanzare dell’età, ma possono anche appiattirsi o scomparire.

I nei displastici (o displasici) sonodiversi per forma e colore e possono trasformarsi in melanomi, pertanto vanno tenuti sotto controllo.

Per imparare ad autovalutare i propri nei è bene tener presente l‘alfabeto dei nei:

A → ASIMMETRIA ( un neo normale è sempre simmetrico).

B → BORDI (un neo benigno ha bordi lineari e regolari).

C → COLORE (deve essere uniforme e costante nel tempo)

D → DIMENSIONI (se supera i 5 mm. va tenuto sotto controllo periodico).

E → EVOLUZIONE (se il neo si modifica rapidamente va controllato).

Un buon consiglio è quello di fotografare a più riprese il neo che desta qualche sospetto, in modo da poterne valutare le modificazioni.

melanoma
melanoma

Il melanoma è un grave tumore della pelle che ha origine quando i melanociti subiscono una mutazione dovuta a esposizione al sole o a lampade. Fondamentali sono l’osservazione e la diagnosi precoce la diagnosi precoce. La cura è essenzialmente chirurgica.

Il basalioma, è un tumore cutaneo diffuso tra la popolazione di pelle bianca. E’ maligno, ma, a differenza del melanoma, non produce metastasi.

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realta-e-illusionePer quanto riguarda l’odierna lezione del prof. Damiani, data la complessità dell’argomento, rimando chi ne avesse curiosità a questo link

E’ questione di metodo….

bimbo-col-gelatoPer fare certe cose ci vuole orecchio, diceva Jannacci! E aveva ragione: ogni cosa va presa per il verso giusto e va affrontata con metodo, ma il metodo deriva dall’esperienza…..

Anche per mangiare un gelato bisogna  trovare il metodo giusto e lo dimostrano i miei nipoti.

Samuele, che non è molto goloso di dolci, va troppo lento, fa morsetti o leccatine poco incisivi e va a finire sempre che il gelato comincia a squagliarsi e a sgocciolare e c’è poi bisogno che qualche adulto caritatevole lo aiuti a finirlo….

Davide invece, che spesso  va a cercare nel freezer il suo gelatino per concludere in bellezza il suo pasto, ha messo a punto una tecnica molto efficace: prima mordicchia per benino lo strato di cioccolato ai lati, poi con sapienti colpetti di labbra e lingua in breve libera il gelato da tutta la sua deliziosa copertura, infine sbocconcella rapidamente tutto il resto fino a quando non gli resta in mano altro che lo stecco perfettamente ripulito da ogni traccia di dolce.

Per arrivare a questo livello di abilità, Davide si è impegnato molto e ha provato e riprovato senza cedimenti per infinite volte…..Certo!!! Senza sacrifici non si ottiene nulla!!!

UTE: La regina bambina – Vittorio Sereni.

La prof. Alberta Chiesa ci ha ieri presentato una figura di donna che è difficile pensare sia potuta vivere nel 1600: la regina Cristina di Svezia, infatti, è stata una donna fuori dal comune. Figlia di un re molto amato dal suo popolo , questi decretò che anche le donne potessro ereditare la corona del regno, così a sei anni, rimasta orfana, Cristina fu nominata RE di Svezia. Naturalmente c’era un reggente a governare, ma crescendo Cristina lo allontanò. Non era certo bella, inoltre aveva poca salute e un pessimo carattere. Non volle mai sposarsi, ma ebbe molti amanti, sia  uomini che donne; pur essendo molto intelligente e molto istruita non fu una buona regina e non seppe curare gli interessi del suo popolo.  A 28 anni, nel 1654 abdicò in favore di un cugino col quale era cresciuta e al quale era stata legata affettivamente.

Dopo l’abdicazione venne in Italia e si convertì, lei luterana, al cattolicesimo.

Le vicende un po’ piccanti di questa regina hanno tenuto desta l’attenzione dei soci presenti, che hanno applaudito calorosamente alla fine della lezione.

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Il poeta Vittorio Sereni, nato nel 1913 sulle rive del Lago Maggiore, appartiene alla cosiddetta “Linea Lombarda” , appellativo con cui vengono designati i poeti nati appunto in Lombardia e caratterizzati da: adesione alla realtà e superamento dei temi metafisici; indagine razionale ed etica; linguiaggio antilirico, prosastico . Fanno parte della “Linea lombarda” : Parini, Manzoni, Sereni.

Questi segue inizialmente le istanze degli ermetici, ma presto se ne distacca. Avvertendo nel dopoguerra la crisi della poesia vuole difenderla adottando un linguaggio forse meno raffinato , ma più vicino alla sensibilità della gente. Ecco una delle sue composizioni.

Viaggio di andata e ritorno

da “Gli strumenti umani”

Andrò a ritroso della nostra corsa
di poco fa
che tanto bella mai ti sorprese la luna.
Mi resta una città prossima al sonno
di prima primavera.
O fuoco che ora tu sei
dileguante, o ceneri confuse
di campagna che annotta e si sfa,
o strido che sgretola l’aria
e insieme divide il mio cuore.