I can’t help falling in love ….

Ho appena ascoltato questa vecchia canzone lanciata da Elvis Presley nei suoi tempi d’oro. Stasera però era cantata da Gianluca , il bel tenebroso di “Il Volo”,  e devo dire che il giovanotto ha retto bene il confronto grazie alla sua bella voce morbida e profonda.

“Can’t Help Falling In Love”

Wise men say
Only fools rush in
But I can’t help falling in love with you
Shall I stay?
Would it be a sin
If I can’t help falling in love with you?

Like a river flows
Surely to the sea
Darling, so it goes
Some things are meant to be
Take my hand,
Take my whole life, too
For I can’t help falling in love with you

Like a river flows
Surely to the sea
Darling, so it goes
Some things are meant to be
Take my hand,
Take my whole life, too
For I can’t help falling in love with you
For I can’t help falling in love with yo

Traduzione : gli uomini saggi dicono che solo gli stupidi si lanciano (a fare cose senza pensarci), ma io non posso fare a meno di innamorarmi di te. Dovrei fermarmi? Sarebbe un peccato se non posso fare a meno di innamorarmi di te.?…Come un fiume scorre inevitabilmente verso il mare, cara, va così..alcune cose sono destinate ad essere (accadere). Prendi la mia mano, prendi anche la mia vita intera , perchè non posso fare a meno di innamorarmi di te.

Un segno di speranza? o una minaccia?

Ho letto la storia di Sadiq Khan, il nuovo sindaco di Londra. E’ la storia di uno che, nato povero, ha saputo con lavoro e sacrifici raggiungere il successo, è la storia di un musulmano che crede nell’integrazione e nella democrazia….Sembrerebbe una favola con intenti educativi, invece è realtà.

Chissà se l’elezione a sindaco di questo musulmano a Londra potrà spuntare le armi dei terroristi ….. chissà se potrà far capire che l’integrazione e la convivenza sono possibili…. chissà…

Mi rendo conto tuttavia che molti vedranno in questa notizia la minaccia di quella islamizzazione dell’Europa così paventata  e io ci crederò solo se Sadiq Khan imporrà il velo o il burqa alle donne londinesi….(e vorrei proprio vedere…)

Poesia per Valeria Solesin.

Oggi, 1° Maggio, voglio onorare la festa del Lavoro, copiando qui alcune strofe di una poesia dedicata a una ragazza italiana, andata all’estero per lavorare e uccisa in un insensato attacco terroristico a Parigi…

PER VALERIA.

Perché il tuo bel volto è sbocciato,

se poi così presto è sfiorito,

distrutto da barbaro fato,

che gli occhi tuoi belli ha ferito?

Perché la tua fronte sì alta,

tuo scrigno prezioso di mente,

lo sparo vigliacco ribalta

spegnendo tua vita, repente?

………..
Perché la tua giovane mente,

brillante e piena di luce,

promessa di vita splendente

il terrore in buio riduce?

Perché un disgraziato ragazzo,

che aveva la tua stessa età,

diventa fanatico e pazzo,

e spegne tua dolce beltà?

…………

Scrivevi di donne e lavoro,

e del procreare i lor figli,

con belle parole che adoro,

ignara dei futuri perigli.

……….

Adesso il tuo angelico volto,

che emana energia positiva,

a tutta l’Italia fu tolto,

da mano vigliacca esplosiva.

………..

E or, coi tuoi occhi splendenti,

dal cielo a noi dona saggezza,

dà pace e conforto ai pareti,

non spenta sia mai la bellezza

del volto tuo, aperto e solare,

finestra su un’anima pura,

e in cielo ora impara a volare

tu, dolce italiana creatura!

Mauro Perani,

Ordinario di Ebraico,

Università di Bologna

A Monza.

Oggi, con il gruppo della Terza Età di Arcellasco, sono tornata dopo molti anni aMonza  per visitare il duomo , in particolare la cappella di Teodolinda in cui si può ammirare la corona ferrea, e il museo annesso.

La cappella del 1400 è detta di Teodolinda, perchè in essa si trova una serie impressionante di dipinti che raccontano la storia della regina dei Longobardi che fece convertire il suo popolo al cristianesimo.

Corona_ferrea,_monzaAl centro della cappella, in una specie di tabernacolo è racchiusa la corona ferrea con la quale furono incoronati Carlo Magno e Napoleone. E’ un oggetto di grande suggestione, sia per la sua oggettiva bellezza, sia per la storia che racchiude.Il duomo, eretto su una preesistente chiesa fatta costruire da Teodolinda, ha una bellissima facciata  e un interno con pareti e volte completamente ornate di dipinti : tra questi notevole è un albero della vita dipinto dall’Arcimboldo.

Nel museo desta particolare interesse il tesoro, che Teodolinda volle donare alla città di Monza .

Nel nostro paese non è necessario andare lontano per trovare cose belle da vedere; anche vicino a casa nostra c’è senz’altro qualche tesoro che vale la pena di riscoprire e ammirare.

UTE: Madre Terra – India

Expo 2015 ha avuto un grande successo di pubblico , ha dato modo di discutere dei temi che l’evento proponeva e ha lanciato un messaggio di fiducianel progresso umano. Solo alcuni , però, dei paesi espositori hanno posto l’accento sui problemi legati alla nutrizione; gli altri hanno preferito mostrare solo la faccia più accattivante della loro realtà.

Ora di Expo restano spazi e strutture che non si sa ancora bene come utilizzare : forse il polo scientifico, forse abitazioni per migranti……resta però il fatto che molti ettari di terreno coltivabile sono stati sottratti all’agricoltura.

E’ la mamma che ci mette in contatto col mondo esterno e col cibo nutrendoci col suo latte, imboccandoci e cucinando per noi quei piatti che per tutta la vita riconosceremo come i migliori del mondo. A tavola impariamo come si vive e come si pensa.

La sacralità del cibo è stata da sempre espressa con offerte e riti prima di mangiare.

Purtroppo ora chi produce il cibo è fatto oggetto di sfruttamento da parte delle multinazionali che brevettano ciò che da sempre è stato patrimonio di popolazioni , che per prime hanno scoperto l’utilità di certi prodotti della terra (Albero di Neem, Kamut..). C’è inoltre grande sfruttamento di chi lavora per coltivare banane, cacao, pomodori, arance…o per allevare bestiame.

Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi (Mahatma Gandhi).

I Giapponesi prima di mangiare dicono “Umilmente ricevo”….sì, riceviamo il cibo dalla Madre Terra, da chi ha lavorato per produrlo e portarlo fino a noi, da tutti quelli che ci hanno preceduto e che hanno faticosamente scoperto come coltivare, allevare, produrre….

Alla fine della bella lezione della prof. Mariella Russo si è aperto un breve dibattito sul problema di come soddisfare i bisogni alimentari di 7 miliardi di persone , che non possono sempre rivolgersi direttamente al contadino e come alimentare tutti senza ricorrere agli OGM. Naturalmente non si è arrivati a conclusioni condivise,  ma ciò non toglie nulla alla bella e appassionata lezione della nostra docente.


Nella seconda ora il prf. Creuso ci ha parlato di un suo “amore” non tanto segreto: l’ India, paese che ha visitato tempo fa e nel quale vorrebbe tornare come tanti che hanno fatto questa esperienza. Esiste un proverbio che dice “Tu puoi lasciare L’India, ma l’India non ti lascerà mai”.

Per capire questo immenso e affascinante paese bisogna tenere presente che per noi occidentale pensare vuol dire “capire” (dal latino : capio = prendo), per gli Indiani invece pensare vuol dire “contemplare”. Altro ancora è il modo di concepire la storia: per noi  fin da Roma antica è cronologia e descrizione di eventi realmente accaduti, per loro la storia è tramandare i racconti degli avi

L’India dovette subire a lungo la dominazione inglese, che , dopo la rivolta pacifica di Gandhi, finì solo dopo la seconda guerra mondiale, lasciando l’India in uno stato di vero sfacelo . Era un paese diviso tra musulmani e induisti e per questo fu creato il nuovo stato del Pakistan per i seguaci dell’ Islam.

La religione più diffusa oggi è l’Induismo, anche se il Buddismo è nato in India. Religione e filosofia si identificano. L’Induismo non è politeistico: Dio è uno ma ha molti modi di manifestarsi:

la creazione -Brama;  la distruzione – Shiva ;  la ricostruzione – Visnù.

La teoria della reincarnazione ha come conseguenza la creazione di caste chiuse, che, se anche abolite dalle leggi ufficiali, continuano a influire sulla società indiana, su cui grava anche una diffusa corruzione . Più che la religione però sono  forse le dinamiche economiche a indurre un accentramento di diritti e ricchezze.

In India si vedono spesso per le strade i Sadu, monaci nomadi che vivono di elemosina e che mirano al superamento del desiderio, di ogni desiderio : senza la tradizione dei Sadu non si potrebbe spiegare la vittoria pacifica di Gandhi sugli occupanti inglesi. C’è anche un altro “ordine”monastico, quello dei Giainisti, i cui componenti a differenza dei Sadu, hanno l’obbligo di studiare i testi sacri. Le donne giainiste devono strapparsi o farsi strappare i capelli: Questi monaci nomadi e mendicanti portano sempre un fazzoletto sulla bocca per evitare il pericolo che qualche insetto vi entri e possa per questo morire, inoltre portano con sè , oltre al una ciotola per raccogliere le offerte di cibo, anche una piccola scopa per pulire la strada su cui stanno camminando onde evitare il pericolo di schiacciare formiche o altri insetti. Tra di loro è diffusa una forma di eutanasia: quando il monaco decide che la sua vita può considerarsi conclusa, comincia a eliminare via via i vari alimenti…

L’India è un paese di grandi contrasti e contraddizioni : accanto a grandi ricchezze e progresso tecnologico, permangono vasti strati della popolazione sotto il limite della povertà.

 

Film: Carol.

Ieri sera ho visto il film “Carol” di cui potete trovare trama e recensione QUI.

Io ne ho molto apprezzato l’ambientazione, i costumi , la splendida recitazione delle due protagoniste e l’estrema delicatezza con cui il tema dell’omosessualità è stato trattato.

Un solo appunto: forse poteva essere un po’ più breve…alla fine (erano passate più di due ore) la mia amica ed io facevamo una gran fatica a tenere gli occhi aperti.

Il segnale.

Ieri era una brutta giornata qui: pioggia intermittente, cielo scuro, basse temperature tutto il giorno, ma io sono uscita e sono andata a votare. Al seggio non c’era una gran folla, ma è anche vero che era di prima mattina… L’esito negativo del referendum mi pareva piuttosto scontato, ma sono andata a votare…

E  se andavi a votare, era quasi d’obbligo votare SI’. E io ho votato SI’….non per far dispetto a Renzi o perchè volessi dare una spallata al suo governo. Non ero nemmeno convinta che se avesse vinto il SI’ e fosse stato raggiunto il quorum , il nostro mare sarebbe stato salvato una volta per tutte; anzi ero convinta che comunque fossero andate le cose non sarebbe cambiato granché ….

E allora perchè sono andata a votare? Innanzi tutto non mi piace non votare, non avvalermi di un’occasione per contare qualcosa, per far sentire la mia voce; poi ho pensato che bisognava dare un segno ai nostri governanti: la conferenza di Parigi di qualche mese fa ha visto tutti impegnati a parole a cambiare rotta per salvare il pianeta e si è detto in tutte le salse che siamo arrivati al punto di non ritorno, che siamo ancora per poco in tempo a cambiare il nostro modo di vivere su questa Terra e che se si continua a far finta di nulla consegneremo alle generazioni future un mondo invivibile…….e allora bisogna pur cominciare una buona volta ad abbandonare le fonti fossili di energia, per sviluppare e valorizzare sempre più quelle rinnovabili….e ieri poteva essere l’occasione giusta per dire: proviamoci!

Forse il segnale è stato dato , speriamo che qualcuno lo interpreti al meglio.