Abramo e la prova.

Abramo  e Sara, sua moglie, erano orma vecchi e non avevano ancora avuto figli, ma Dio aveva promesso una  discendenza numerosa come le stelle del cielo. Nacque infatti Isacco, ma un giorno ….

1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va’ nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».
3 Abramo si alzò la mattina di buon’ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo figlio Isacco, spaccò della legna per l’olocausto, poi partì verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
4 Il terzo giorno, Abramo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abramo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi». 6 Abramo prese la legna per l’olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. 7 Isacco parlò ad Abramo suo padre e disse: «Padre mio!» Abramo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?» 8 Abramo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto». E proseguirono tutti e due insieme.
9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abramo costruì l’altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull’altare, sopra la legna. 10 Abramo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 11 Ma l’angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abramo, Abramo!» Egli rispose: «Eccomi». 12 E l’angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo». 13 Abramo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abramo andò, prese il montone e l’offerse in olocausto invece di suo figlio. (Genesi,22)

Tanta è la fiducia in Dio di Abramo da obbedire senza discutere, affidandosi interamente a LUI anche se ciò che gli viene chiesto sembra fuori da ogni logica. Anche a noi può capitare di trovarsi a volte di fronte a situazioni che paiono inaccettabili, davanti alle quali ci sentiamo ribollire di rabbia impotente, ma, quando non si può fare niente per cambiare le cose, conviene affidarsi a Chi forse saprà dare un significato a quanto ci accade.

Storie della Bibbia: Abramo intercede per Sodoma.

20 Disse allora il Signore: «Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
22 Quegli uomini (che erano stati ospiti di Abramo) partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.
23 Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio?
24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?
25 Lungi da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?».
26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città».
27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…
28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque».
29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta».
30 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta».
31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti».
32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
33 Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

Ma a Sodoma non c’erano dieci giusti e dal racconto della Genesi si capisce il motivo dell’ira di Dio: gli abitanti di Sodoma assediano di notte la casa di Lot (nipote di Abramo) per costringerlo a consegnare loro i suoi ospiti per abusarne, ma l’ospite è sacro e Lot propone agli assedianti di consegnare loro, in cambio, le sue figlie!!!! La storia prosegue poi con molti colpi di scena….

 

Storie della Bibbia: Abraham e l’alleanza.

 

Capitolo 17

abramo koder1 Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: cammina davanti a me e sii integro.
2 Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò numeroso molto, molto».
3 Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
4 «Eccomi: la mia alleanza è con te e sarai padre di una moltitudine di popoli.
5 Non ti chiamerai più Abram ma ti chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò.
6 E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re.
7 Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.
8 Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio».
9 Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione.

Dio stabilisce un’alleanza con unuomo da cui discenderà  popolo che dovrà custodire l’idea (del tutto insolita per quei tempi) che vi è un unico Dio; poi questa alleanza si rinnoverà, includendo tutti i popoli della Terra,  con la venuta del Messia . 

Storie della Bibbia: Abramo, Sarai e il faraone.

Sarah_Abraham Il Signore disse ad Abram: esci dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò.
2 Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione…..
4 Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore,….
5 Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e ….Arrivarono al paese di Canaan….

7 Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese». Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso….

9 Poi Abram levò la tenda per accamparsi nel Negheb.
10 Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese.
11 Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.
12 Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita.
13 Dì dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te».
14 Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente.
15 La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone.
16 Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.
17 Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, per il fatto di Sarai, moglie di Abram.
18 Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie?
19 Perché hai detto: E’ mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vàttene!».
20 Poi il faraone lo affidò ad alcuni uomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi averi. (Genesi, 12 )

Abramo fu prima un migrante per fede, poi un migrante “economico”, come si direbbe oggi. In ogni tempo quelli che migrano per fame non sono ben visti. Abramo ricorre a un espediente che oggi noi condanneremmo, visto che cede sua moglie in cambio della benevolenza del faraone, ma forse bisogna trovarsi in certe situazioni per capire certi comportamenti.

Anche oggi molti migranti rischiano la vita lungo il loro viaggio in cerca di un’opportunità di vita dignitosa e sappiamo quanti vengono fermati alle frontiere e sono costretti a vivere all’addiaccio in questi mesi invernali: quali compromessi accetteremmo nelle loro condizioni?

Storie della Bibbia: Babele, o la sfida.

Turris_Babel_by_Athanasius_Kircher1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
2 Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
3 Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro».
8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. (Genesi cap. XII)

La sfida alle leggi della natura, la tentazione di sentirsi onnipotente: questo è il tema di questo brano, che dovrebbe indurci a riflettere. Anche oggi l’uomo, avvalendosi anche delle conquiste tecnologiche, è spesso tentato di credere che tutto ciò che la tecnica consente si possa realizzare senza tenere conto dell’eticità di quanto si sta compiendo. Il mito della torre ci ammonisce: tutto questo potrebbe portare al caos, alla babele appunto.

Storie della Bibbia: e la colomba tornò a lui.

24 Le acque restarono alte sopra la terra centocinquanta giorni.

1 Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell’arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono.
2 Le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo;
3 le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni.
4 Nel settimo mese, il diciassette del mese, l’arca si posò sui monti dell’Ararat.
5 Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti.
6 Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell’arca e fece uscire un corvo per vedere se le acque si fossero ritirate.
7 Esso uscì andando e tornando finché si prosciugarono le acque sulla terra.
8 Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo;
9 ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca.
10 Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca
11 e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.
12 Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.
13 L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell’arca ed ecco la superficie del suolo era asciutta. (Genesi,8)

Noè e la colombaPer questo racconto che ha le caratteristiche del mito, la colomba è per noi simbolo di pace e di riconciliazione: il ramo d’olivo che portava nel becco significava la fine del castigo di Dio.

La Bibbia non è un libro di storia, ma un libro che racconta il disegno di Dio per l’umanità.

Storie della Bibbia: Noè.

 

5 Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.
6 E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
7 Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti».
8 Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
9 Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio.
10 Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet.
11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza.
12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.
13 Allora Dio disse a Noè: «E’ venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.
14 Fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai l’arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori.
15 Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza.
16 Farai nell’arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell’arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.
17 Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.
18 Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell’arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli.
19 Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina.
20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due d’ognuna verranno con te, per essere conservati in vita.
21 Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sarà di nutrimento per te e per loro».
22 Noè eseguì tutto; come Dio gli aveva comandato, così egli fece.

(Genesi 6,5-22)

Le storie della Bibbia: Caino e Abele.

Oggi è la giornata della Parola, indetta per invitare tutti a conoscere meglio le Sacre Scritture, che qualcuno ha definito “una lettera d’amore di Dio per l’umanità”.

Per dare il mio piccolo contributo alla sua diffusione, ho pensato di pubblicare su questa pagina, almeno una volta alla settimana,  una delle tante storie affascinanti che la Bibbia contiene. Partendo da “Genesi”, il primo dei 72 libri di cui essa si compone, non copierò qui il capitolo della Creazione, che mi pare sia arcinoto a tutti, ma riporterò la storia del primo fatto di sangue: la storia di Caino ed Abele.

Caino-ed-Abele1 Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore».
2 Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.
3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore;
4 anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta,
5 ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
6 Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo».
8 Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
9 Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?».
10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!
11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello.
12 Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».
13 Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono?
14 Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere».
15 Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato.

Dio non punisce Caino togliendogli la vita, anzi punirà coloro che alzeranno la loro mano contro di lui ….. cosa ne dicono i sostenitori della pena di morte?