Domenica pomeriggio alle ore 16.00 all’oratorio di Arcellasco, la compagnia teatrale dell’UTE di Como “SUBITOINSCENA” presenterà la commedia in due atti
LA BANDA DEI MALDESTRI
Venite e trascorreremo insieme un pomeriggio in allegria!!!
Donna è Bello
Domenica pomeriggio alle ore 16.00 all’oratorio di Arcellasco, la compagnia teatrale dell’UTE di Como “SUBITOINSCENA” presenterà la commedia in due atti
Venite e trascorreremo insieme un pomeriggio in allegria!!!
La Compagnia Teatrale dell’UTE si mobilita ancora una volta per accorrere in aiuto di chi si trova in difficoltà ed è per questo che si accinge ad allestire una nuova rappresentazione della sua ultima fatica:
di ENRICO D’ALESSANDRO
andrà in scena VENERDI’ 3 NOVEMBRE alle ore 20.45 al Teatro EXCELSIOR di Erba
La Compagnia si è già fatta conoscere per la sua bravura, per merito degli attori tutti bravissimi e del valente regista, Cesare Cavenaghi. Prendete nota dell’avvenimento: vi divertirete e in più farete del bene, visto che l’incasso verrà devoluto all’Associazione Tetto Fraterno di Don Bassano, che sta notoriamente attraversando un momento di grande difficoltà
La compagnia teatrale dell’UTE è di nuovo in trasferta col suo ultimo spettacolo. Vi aspettiamo!!!
Agli amici di Erba e dintorni:
Se vi giunge notizia che la Schola Cantorum Coralba di Albavilla ha in programma qualche concerto, non lasciatevelo sfuggire: è una corale stupenda, le voci sono sempre ben armonizzate e riescono a interpretare ogni genere musicale con grande maestria.
Li ho sentiti sabato sera nell’oratorio di S. Bernardino e in quell’atmosfera austera, ma intima, è stato un vero piacere dell’anima ascoltare canti gregoriani, rinascimentali, moderni, africani…. Una serata bellissima, da ripetere, se sarà possibile l’anno prossimo.
il 23 maggio prossimo, martedì, alle ore 15, presso la Sala Isacchi, la compagnia teatrale dell’Università della Terza Età, ci presenterà la commedia che ha preparato durante l’Anno Accademico che sta per concludersi.
La pièce intitolata “TUTTI PAZZI? UN POCO, MA NON TROPPO” di E. D’Alessandro e diretta dal nostro fantastco Cesare, si preannuncia molto divertente e se a questo aggiungete la bravura ormai da tutti riconosciuta dei nostri attori, tutti quelli che parteciperanno a questo nostro evento non avranno a pentirsene.
Ah! Dimenticavo: l’ingresso è libero e aperto a soci e non soci.
Oggi alla Scala abbiamo assistito a tre balletti diversi, tutti molto belli; dell’ultimo però non è risultata chiara a nessuno la storia che veniva rappresentata e il motivo è spiegato da Wikipedia:
Il balletto prende spunto dalla trama introduttiva della prima storia delle Mille e una notte ed è ambientato alla corte dello shah di Persia Shariar. Nel libro di racconti, per vendicarsi di un tradimento subito dalla donna amata, lo shah sposa ogni giorno una vergine che fa poi uccidere l’indomani. L’ultima delle sue spose, Sheherazade, si salva grazie alla sua bravura nella narrazione, incatenando la sua attenzione con le storie da lei narrate, così avvincenti da convincerlo giorno per giorno a rinviare l’esecuzione, per la curiosità di conoscerne il seguito.
La vicenda del balletto costituisce l’antefatto, cioè il tradimento di Zobeide, favorita di Schariar, che determinerà in lui l’odio per le donne. Per mettere alla prova la fedeltà di Zobeide, Shariar finge, insieme al fratello Zahman, di partire per la caccia, lasciando gli eunuchi a guardia dell’harem. Durante la sua assenza, le porte vengono aperte agli schiavi, tra i quali un bellissimo nero, lo Schiavo d’oro. Al suo ritorno, Shariar e il fratello sorprendono un’orgia in corso che coinvolge tutto l’harem, e trovano Zobeide nelle braccia dello Schiavo d’oro. Ne consegue il massacro di schiavi e favorite, ma Zobeide preferisce uccidersi da sé con un pugnale.
La scelta della trama è molto innovativa per l’epoca, non solo perché riporta sulle scene di danza, dopo l’intervallo del romanticismo, la passione amorosa e la morte violenta, che dopo i tempi di Noverre, avevano ceduto il passo all’amore sublimato e incorporeo di cui è l’emblema Giselle, ma perché introduce apertamente il tema della sessualità, condensato nel personaggio dello Schiavo d’Oro dalle sensuali movenze (interpretato da Nijinskij), e culminante nella scena del Baccanale
Ieri sera, in biblioteca comunale, ho assistito a un concerto del gruppo folcloristico “I BEJ” di Erba che, per festeggiare i suoi novant’anni di attività, eseguiva canzoni su testi veramente belli di alcuni poeti erbesi: Airoldi, Gottardi, Pirovano e Marinetta.
Il tutto è stato particolarmente gradevole, ma alla fine mi ha un po’ sorpreso la presentazione dei soli candidati della destra cittadina alla prossima tornata elettorale per la scelta del sindaco …. un intento propagandistico?
“CREDOINUNSOLODIO” ( si può leggere: Credo in un solo Dio”, oppure “Credo in un sol odio”) è il titolo di una pièce teatrale che ho visto ieri al teatro “Melato” a Milano.
Sono in scena tre donne: un’insegnante israeliana, una studentessa palestinese e una soldatessa americana in servizio in Israele. Raccontano la loro esperienza di vita in una terra in cui il nemico e il kamikaze possono spuntare dove meno te li aspetti. Parlano con il pubblico, ma non tra di loro: non si rivolgono mai la parola ….proprio come accade in campo politico per la questione palestinese: tanti summit solo per ribadire le proprie ragioni senza mai dare ascolto a quelle dell’altro.
Tra un attacco terroristico e l’altro, la tensione aumenta sempre più fino all’ultima deflagrazione che porterà via tutte e tre le donne.
Certamente il tema era molto importante, certamente le tre attrici sono state bravissime ed è stato anche certamente angosciante assistere a questi lunghi monologhi a tre voci che non hanno mai fatto trapelare un filo di speranza: questo doveva esattamente essere l’obiettivo dell’autore.