Una sera a teatro: “ECCE HOMO”
Confesso che non l’ avevo mai sentita nominare, prima che mi parlassero di lei a proposito di altri suoi spettacoli. E’ una donna minuta, ma che sembra riempire il palcoscenico con le sue movenze , con la sua voce docile nell’ assumere mille sonorità diverse, con la magia della parola …. Si chiama Lucilla Giagnoni e ieri sera mi ha affascinato nel suo recital intitolato “ECCE HOMO”
Una mamma la sera prima di dormire racconta una storia alla sua bimba. E’ la storia dell’ uomo ad iniziare dagli albori della preistoria e parallelamente racconta la storia di un burattino che diventa umano. La narrazione è intersecata da brani di testi sacri (l’ autrice ed interprete del testo è un’ appassionata studiosa di testi antichi).
L’ homo sapiens prevale alla fine sulle altre specie di uomini per trasformarsi poi in homo oeconomicus; Pinocchio trova la sua redenzione nel farsi carico del destino del padre Geppetto e la parola sacra trova la sua apoteosi finale nel discorso delle beatitudini e su questo tema prende avvio l’ esortazione alla bambina, diventata ormai adolescente, perchè sappia prendere il volo e vivere appieno la sua vita.
E’ un’ ora e mezza di parole e basta…. Non c’è altra scenografia se non un pannello luminoso su cui scorrono immagini stilizzate ed essenziali, non ci sono altri personaggi in scena se non la Giagnoni e la sua capacità istrionesca di trasformarsi senza bisogno di trucco o travestimenti. L’ atmosfera è molto ben rimarcata dalle musiche che sottolineano i passaggi più suggestivi.
Gli applausi finali lunghi e calorosissimi mi sono sembrati del tutto meritati.
Una sera a teatro: Trappola mortale.
“Trappola mortale” è il titolo dello spettacolo teatrale che ho visto ieri sera a Cantù. E’ un giallo ricco di colpi di scena . Uno scrittore famoso, ma a corto di ispirazioni artistiche e un suo ex allievo ordiscono un complotto e ne traggono motivo per scrivere una commedia noir dal titolo “Trappola mortale ” appunto. Il desiderio di successo e dei guadagni che possono derivarne spingono alla fine i due a mettersi in tragica competizione. I dialoghi, a volte un po’ lenti, sono spesso intervallati da spunti comici molto divertenti ; la bravura degli interpreti (Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi) è indiscutibile e garantisce una piacevole serata. Particolarmente simpatico il saluto finale della compagnia e il pubblico che gremiva la sala , nonostante la concomitanza del festival di Sanremo, ha testimoniato il suo gradimento con lunghi applausi.
Uno spettacolo da non perdere.
Ho già avuto modo di parlare della compagnia Teatrale dell’ UTE e di magnificare la bravura di tutti i suoi componenti. La fama del gruppo si sta espandendo e il loro spettacolo “L’ anima travasada” è stato rappresentato anche nei teatri dei dintorni. Suggerirei pertanto a tutti coloro che leggono queste pagine e che abitano nell’ erbese, di non lasciarsi sfuggire l’ occasione per passare una serata di sicuro divertimento:
Come si arriva al teatro della scuola S. Vincenzo? E’ proprio di fronte alle scuole medie statali ” Puecher”, di fianco al Municipio e vicinissimo alla Prepositura e al Parco Majnoni. Si chiede un’ offerta libera, ma io raccomando di essere generosi, perchè il ricavato andrà in beneficenza. Io ci sarò e aspetto tanti amici ed amiche.
Una sera a teatro: VOLARE
“Destini incrociati” è il titolo di una rubrica radiofonica che mi capita di ascoltare e che racconta come le vite di personaggi famosi abbiano avuto svolte decisive dal fatto di essersi incontrati.
Ieri sera al teatro Fumagalli di Cantù abbiamo sentito e goduto il racconto di tre destini incrociati: quello di Modugno, del padre di Beppe Fiorello e di quest’ ultimo ancora bambino.
Beppe Fiorello ha certamente voluto sfruttare a teatro il gran lavoro che certamente ha dovuto affrontare per realizzare lo sceneggiato televisivo sul grande “Mimmo nazionale”, facendone un recital , un lungo monologo in cui le vite e le vicende sue personali e familiari si mescolano con quelle del cantante pugliese. Se nello spettacolo televisivo B. Fiorello aveva convinto sia come attore che come cantante, restava però sempre l’ idea che forse poteva aver avuto un valido supporto dalla tecnologia; a teatro invece ieri sera ha dimostrato di essere veramente un grande professionista e in certi momenti pareva proprio che Modugno stesso si muovesse su quel palcoscenico.
“VOLARE” è il titolo (obbligato) dello spettacolo; dura due ore, due ore in cui B. Fiorello col solo supporto di due bravi chitarristi e su un palco con scenografia essenziale riesce a intrattenere il pubblico ricreando atmosfere e situazioni del nostro sud e della storia di questo nostro paese inframmezzandole con le più belle canzoni di Modugno, interpretate tutte con notevole bravura e grande sensibilità.
Spesso gli applausi hanno sottolineato i momenti più intensi, ma sono scrosciati alla fine dello spettacolo che si è concluso con la canzone più suggestiva di Modugno: “Il vecchio frac”
Una volta Beppe Fiorello era forse da tutti indicato come il fratello minore del grande Rosario, ma ora penso che possa essergli riconosciuto un posto importante nel nostro mondo dello spettacolo, a prescindere dalle sue parentele.
Due spettacoli a confronto : La Traviata.
Seguendo su RAI5 “La Traviata” in diretta dal Teatro Alla Scala, mi pareva di ritornare indietro nel tempo di quasi un anno.
Infatti la scelta del regista e degli scenografi ricalcava esattamente quanto avevo visto a Londra al Teatro Coliseum : niente costumi ottocenteschi ed elementi scenografici ridotti al minimo. C’ era però una sostanziale differenza: là la gente era arrivata preparata a questi adattamenti dettati dall’esigenza di contenere i costi per un pubblico che non può permettersi le prime di gala, qui invece il pubblico si aspettava uno spettacolo di alto livello e la scelta minimalista (forse anche qui dettata dall’ esigenza di contenere i costi) ha un po’ spiazzato tutti. Da questo è certamente dipeso il fatto che a Londra il pubblico era andato in visibilio e qui invece ci sono state anche delle feroci contestazioni.
Devo dire che anche il livello degli interpreti al Coliseum mi è sembrato superiore, non tanto per il ruolo di Violetta, ottimamente interpretato in entrambe le messe in scena, quanto per il ruolo del tenore : quello di ieri sera ogni tanto appariva un po’ incerto o giù di voce.
Al Coliseum il biglietto è costato circa circa 20 o 25 sterline, non ricordo esattamente; sarebbe interessante sapere quanto costavano i biglietti della Scala ieri sera….
L’ anima travasada!
Come avevo annunciato, oggi pomeriggio la compagnia teatrale dell’ UTE ha rappresentato lo spettacolo dialettale : L’ anima travasada”
Protagonista è una marchesa che ha molto da farsi perdonare dal marito morto suicida per un suo tradimento di gioventù; d’ altra parte anche il marito non era stato in vita uno stinco di santo. La marchesa evoca con l’ aiuto di una medium e di alcuni cultori dell’ esoterismo, l’ anima del defunto, ma essa non risponde: si è reincarnata nel corpo del droghiere del paese, che naturalmente viene coinvolto in un crescendo di equivoci e situazioni esilaranti.
La bravura degli attori è veramente immensa: hanno saputo dare ritmo e brio allo spettacolo meglio di tanti professionisti che mi è capitato di vedere.
Il pubblico che riempiva la sala Isacchi ha interrotto spesso la rappresentazione con applausi che sottolineavano i momenti più divertenti e nel finale gli attori sono stati richiamati in scena varie volte dall’ entusiasmo degli spettatori. Personalmente mi sono divertita molto e ho riso ancor di più.
E’ stato un modo piacevolissimo di chiudere l’ anno e di salutare tutti quelli che hanno trascorso insieme in quella sala tante belle ore serene.