Ute: La pelle: come proteggerla – La successione ereditaria.

Col passare degli anni, la pelle invecchia e l’effetto del suo invecchiamento è visibile soprattutto sul viso. E se Juan Ponce de Leon cercava la fonte della giovinezza nel Nuovo  Continente, noi oggi possiamo trovarla più comodamente in un centro estetico.

Negli ultimi 50 anni  si sono trovati molti metodi per limitare i danni al viso, ma solo ultimamente si stanno cercando sistemi sempre meno invasivi e più sicuri,  anche se il loro effetto è di breve durata.

Sono molto diffusi i trattamenti a base di tossina botulinica, efficaci sulle rughe meno profonde. Altrettanto diffusi i filler , cioè riempitivi per guance e labbra, che devono comunque essere ripetuti spesso. Fino a qualche anno fa si ricorreva al silicone, che aveva effetti duraturi, ma ora è proibito per  la sua provata nocività. L’acido ialuronico, usato con ottimi risultati in ortopedia per lubrificare le articolazioni, oggi viene usato anche per ovviare almeno in parte alle rughe, sia superficiali che profonde, ma l’efficacia dei trattamenti è solo temporanea (3/4 mesi). I filler sintetici producono effetti duraturi, ma non sono privi di effetti collaterali. Il lipofilling consiste nell’iniettare nelle parti interessate del grasso cutaneo (prelevato dalla persona trattata). Il resurfacing è sempre preceduto da un peeling con varie metodologie ed è sempre seguito da terapie antiinfiammatorie.

Il prof. Lissoni ci ha poi illustrato le varie tecniche di peeling e altri nuovi metodi per combattere l’invecchiamento della pelle.

Poi il nostro docente si è soffermato sui Tatuaggi, la cui moda è iniziata negli anni ’60 e si è poi diffusa sempre più essendo stata veicolata da personaggi famosi dello spettacolo e dello sport, ma ora parrebbe in calo, anche perchè i tatuaggi sono facili da fare, ma difficili da cancellare.

Sono poi veri e propri interventi chirurgici quelli che si rendono necessari per fare lifting facciale, blefaroplastica (per eliminare borse degli occhi e palpebre cadenti), e autotrapianto di capelli (molto costoso).

Per ognuno dei trattamenti illustrati, il prof. Lissoni ha indicato il costo relativo  e questo ha scoraggiato i presenti: non sono certo alla portata della maggior parte dei pensionati!!!

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LA SUCCESSIONE  EREDITARIA – Il nuovo, giovane docente, Alessandro Pontiggia, ci ha illustrato le modalità previste dalle  leggi che regolano la successione ereditaria, ma la materia squisitamente tecnica dell’argomento mi dissuade dal tentare di riassumere, visto che sarebbe facilissimo incorrere in errori e omissioni importanti.

E’ comunque stata una lezione interessante, che è stata seguita e accompagnata da varie domande dei presenti.

Ute: Russi a Erba e dintorni prima e dopo la Rivoluzione Russa – Cognitivismo e psicanalisi: due approcci all’arte.

Molti Russi hanno dimorato più o meno a lungo a Erba , ma del resto anche molti artigiani comaschi hanno abbellito le città russe.

Per noi Italiani pensare alla Russia vuol dire evocare immagini di steppe e foreste sterminate, di paesaggi innevati; e, per contro, per i Russi l’Italia ò il paese del sole, dell’arte, della buona cucina, insomma anche per loro l’Italia è il Bel Paese.

Sulla scia di questo stereotipo, la nonna dell’ultimo zar fu consigliata dai medici di venire in Italia per curare la tubercolosi da cui era affetta e si stabilì a Sanremo. Questo fatto indusse molti nobili ad emularla e, sulla strada per la Liguria passavano per Milano (per andare alla Scala)  e venivano a visitare le nostre zone, scelte dalla nobiltà milanese per la villeggiatura. A Villa Amalia (una delle tantissime ville aristocratiche dei dintorni) arrivavano artisti, scrittori, poeti  e personaggi che animavano la vita mondana di Milano.

Tra questi ultimi possiamo ricordare Giulia Palen Samoyloff, una giovane ricchissima vedova russa che fu ospite dei proprietari di Villa Amalia, i Marietti che da setaioli erano diventati poi banchieri. Amava il lusso più sfrenato, dava grandi feste ed era solita fare il bagno nel latte, che poi veniva venduto dai suoi domestici a un pasticcere della città che lo utilizzava per dolci e gelati, di cui i milanesi andavano ghiotti.. Quando si innamorò di un semplice musicista, lo Zar blocco le sue proprietà e lei dovette vivere con l’eredità lasciatale dal nonno italiano. Nel 1848 dovette lasciare Milano, perché sospettata di sentimenti filoaustriaci e fuggì a Parigi.

Molti altri notabili russi si stabilirono per periodi più o meno lunghi sulle rive del lago di Como e nell’erbese, soprattutto dopo la Rivoluzione del 1917, seguita da una terribile guerra civile tra Bianchi e Bolscevichi e fu così che la contessina Camilla Parravicini sposò il conte Sossnovskij e il marchese Majnoni ebbe spesso come ospite Eva Apraksin che era riuscita a lasciare la Russia con tutti i suoi gioielli cuciti dentro i vestiti e saranno quei gioielli a consentirle di mantenersi in Italia.

E’ stato un vero piacere ritrovare come docente un amico di vecchia data dell’Ute : lo storico Giorgio Mauri, che ci ha intrattenuto in modo piacevole e avvincente.

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COGNOTIVISMO E PSICANALISI: due approcci all’arte.

Il Cognotivismo è quella corrente di pensiero, che contrapponendosi al comportamentismo, sostiene che l’individuo risponde attivamente agli stimoli che gli provengono dall’ambiente esterno in modo diverso a seconda delle proprie esperienze e delle informazioni di cui dispone.

Come esempio la prof.ssa Tatafiore ci ha mostrato una foto a cui si potevano dare interpretazioni diverse, ma quando su di essa è  comparsa la scritta “cielo” , non si potevano più avere dubbi: si trattava di una finestra.

E’ seguita poi un’altra immagine, che poteva essere interpretata in due modi diversi: poteva rappresentare sia il muso di una lepre sia una testa di anatra: solo dopo aver dato un significato alla nostra percezione visiva eravamo in grado di definire cosa stavamo vedendo. A questo proposito Gombrich afferma che non è possibile separare la forma dell’immagine dalla sua interpretazione; l’arte va guardata come segno e non come oggetto.

La nostra mente modifica o integra ciò che i sensi percepiscono per dargli un senso. Prima cogliamo globalmente l’immagine, poi cogliamo i particolari e a volte la nostra interpretazione cambia man mano che cogliamo il senso di tali particolari.

Certamente nuova e interessante questa lezione della prof. Tatafiore, anche se l’argomento non è proprio dei più semplici.

 

Ute: La rivoluzione industriale nell’Erbese – F. Julien: Nutrire la vita.

Per Erbese si intende la zona comprendente la città di Erba, il circondario e la Valassina.

E’ del 1450 un documento che riporta un contratto tra i Missaglia di Canzo e gli Sforza per una fornitura  di ferro per armature, ne consegue che a Canzo dovevano esserci giacimenti di ferro e anche la tecnologia per l’estrazione e la lavorazione del metallo.  Continue reading “Ute: La rivoluzione industriale nell’Erbese – F. Julien: Nutrire la vita.”

UTE: Fermo e Lucia – Diritto di famiglia (parte seconda)

Come è noto, la prima stesura dell’opera più famosa di Alessandro Manzoni risale al 1823 e il suo titolo era: Fermo e Lucia. Il romanzo verrà poi ampiamente rivisto e rielaborato e verrà pubblicato nella sua versione definitiva nel 1842.

Manzoni scrive di getto “Fermo e Lucia” in un momento di grandi tensioni politiche (ricordiamo i moti di Milano del 1821 con l’arresto di Silvio Pellico, Maroncelli  …) ed era sottoposto a sorveglianza dalla polizia austriaca. Inoltre , sua moglie aveva già notevoli problemi di salute.

Gli episodi  raccontati sono gli stessi della versione definitiva e pure i personaggi sono gli stessi, anche se taluni hanno un nome diverso. Nei vent’anni in cui Manzoni si è dedicato alla rielaborazione del suo romanzo, ha incentrato la sua attenzione soprattutto sul linguaggio, ma ha ridimensionato e affinato anche la struttura complessiva del romanzo facendone un’opera estremamente armonica, in cui traspare anche, attraverso gli avvenimenti, l’attenzione alla psicologia dei personaggi. Manzoni dice di aver trovato la storia di Fermo e Lucia in documenti di archivio, ma questo  è solo un artificio narrativo, perché tutto infatti è frutto della sua creatività.

Per scrivere un romanzo a sfondo storico, è necessario studiare a fondo il periodo in cui l’opera è ambientata e Manzoni si è ispirato molto all’opera dello storico Giuseppe Ripamonti (latinista  del cardinale  Federico Borromeo) e agli scritti dell’economista Melchiorre Gioia.

Don Ivano, come sempre, sa intrattenere in modo interessante e piacevole il suo uditorio.

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DIRITTO DI FAMIGLIA – Il prof. Spagnuolo riprende il discorso da dove è stato interrotto la volta precedente, commentando l’articolo 30 della Costituzione Italiana, nel quale è contemplato il dovere di mantenere ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Bisogna tener conto, per apprezzare la modernità e la novità di questo articolo, che nel 1946 quando si è cominciato a scrivere la Carta Costituzionale, erano ancora molto diffusi i pregiudizi contro le ragazze madri e la discriminazione verso i figli ingiustamente etichettati come “illegittimi”.  Ciò si deve al grande successo riscosso in quel periodo dalla commedia di Eduardo De Filippo “Filomena Marturano”, che trattava in modo mirabile proprio questo tema: i figli sono tutti uguali e hanno gli stessi diritti solo per il fatto di essere stati messi al mondo.

L’articolo seguente, il numero 31, continua affermando che la Repubblica sostiene le famiglie bisognose, protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù.

Anche nella dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948)  e nella Carta Sociale Europea (1961) si afferma l’importanza della famiglia come nucleo fondamentale della società.

Si è poi passati a evidenziare le diverse tipologie di famiglie: quelle nate da matrimonio civile (celebrato dal sindaco o da un suo delegato); quelle nate da matrimonio concordatario (matrimonio religioso); quelle originate da unioni civili (tra persone dello stesso sesso) o quelle economiche (nate per la semplice condivisione delle spese).

Il divorzio annulla il matrimonio civile, ma non quello concordatario (per il quale sono previsti comunque molti casi di nullità). In questi casi, la legge tutela principalmente i diritti dei figli.

Non possono contrarre matrimonio i minorenni se non per  decreto del giudice che riconosca l’esistenza di particolari situazioni.

Sempre interessante ascoltare queste lezioni esposte con chiarezza, semplicità di linguaggio  e  indubbia competenza.

 

Ute : l’infarto del cuore – il profeta Osea.

Il dr. Ferrari, cardiologo del Fatebenefratelli di Erba, ci ha parlato oggi di “infarto del cuore”, premettendo che è necessario parlarne perché è possibile prevenirlo e e curarlo.

La prima causa di morte nei paesi occidentali è rappresentata dalle malattie cardiovascolari., ma oggi sappiamo che esistono cure che possono salvare vite e che il trattamento è tanto più efficace quanto più è precoce.

circolazione-328x600Il sistema cardiovascolare è quanto mai complesso ed efficiente; la sua funzione consiste nell’apportare le sostanze nutritive e l’ossigeno ai vari organi e di eliminare l’anidride carbonica e le sostanze di “scarto”.  (vedi schema).

Il cuore è la pompa che rende possibile questa funzione vitale ed è alimentato dalle coronarie, che possono ammalarsi se un eccesso di placca aterosclerotica si accumula al loro interno (sull’endotelio).

Sono più soggetti a infarto gli uomini, ma sono fattori di rischio anche la familiarità e l’età, ma ci sono anche altri fattori che dipendono dalle nostre abitudini di vita: il fumo, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, la sedentarietà, l’obesità e lo stress.

I sintomi principali dell’attacco cardiaco sono: dolore diffuso al torace, con irradiazione al dorso, alla mascella e agli arti superiori; difficoltà respiratoria, palpitazioni, svenimento, vomito, sudorazione, nausea.

Un segno di allarme è l’angina da sforzo o anche quella spontanea (a riposo) , ma si possono verificare anche infarti asintomatici (infarto silente).

COSA FARE? In caso di dolori sospetti chiamare subito il 112 (o 118) non trasportare con auto privata il paziente, infatti l’arrivo tempestivo dei soccorsi consente di apportare subito le prime cure, anche prima dell’arrivo in ospedale; qui si procederà immediatamente all’esame clinico e all’anamnesi, al cardiogramma completo, all’ecocardiogramma flash, alla radiografia del torace e, ove necessario, alla coronarografia.

La degenza ospedaliera prevede il ricovero in terapia intensiva per i primi giorni e poi in cardiologia dove si individuerà la cura più adeguata al singolo paziente con antiaggreganti e farmaci anticolesterolo.

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IL PROFETA OSEA.-  Mons. Pirovano prosegue la presentazione dei profeti, parlando di Osea, venuto dal nord (Regno di Israele).

La sua predicazione si svolge dal 75′ al 722 A.C. (anno in cui gli Assiri sconfiggono Israele e ne deportano gli abitanti). Era un momento storico molto burrascoso, segnato da continui colpi di Stato e gli Israeliti si erano dati all’idolatria, dimenticando l’alleanza stipulata sul Monte Sinai, con le tavole della Legge.

Il “Libro di Osea” si compone di 14 capitoli; i primi tre raccontano la vita coniugale di Osea, gli altri 11 contengono discorsi appassionati  di esortazione al popolo di Israele perchè torni sulla retta via.

Nel suo messaggio sono contenuti aspri rimproveri al popolo infedele, ma c’è anche l’affermazione dell’Amore di Dio che vuole la salvezza anche di coloro che lo hanno tradito.

Durante questa lezione ho scoperto che il modo di dire “Chi semina vento raccoglie tempesta” non ha origine nella saggezza popolare come tanti altri proverbi, ma è una frase presa proprio dagli scritti di Osea.

Ute: l’invecchiamento della pelle- Benjamin e Adorno a confronto.

Dopo un breve richiamo alla lezione precedente,  il dr. Lissoni affronta il tema di oggi: la pelle invecchia con il passare del tempo come tutti gli organi del corpo. Su tale processo influiscono anche il contatto con sostanze aggressive, fattori meccanici e  l’esposizione al sole,  che può intaccare il leggero strato di sebo che protegge la cute.

Anche il collagene e il sottocute si impoveriscono; la pelle tende a raggrinzirsi e a cambiare aspetto (rughe, macchie, lividi…). I raggi ultravioletti, specialmente quelli a più breve lunghezza d’onda (VBC),  sono molto nocivi per la pelle, ma lo strato dell’ozono che circonda la terra ci protegge. Gli UVA e gli UVB sono  meno pericolosi, tuttavia  riescono a penetrare nell’atmosfera ed è qundi necessario proteggersi con  filtri solari oggi disponibili. Il SpF (fattore di protezione solare) può essere di varia intensità per adattarsi ai diversi tipi di pelle.

Le modificazioni della pelle si manifestano soprattutto nelle parti più esposte: mani e piedi. L’ipercheratosi (ispessimento della pelle) è presente spesso nei piedi, sollecitati da calzature non sempre idonee. La pelle delle mani può presentare ragadi, secchezza… è bene proteggerle con guanti e non fare lavaggi troppo frequenti a temperatura elevata, usare saponi non sgrassanti e non frizionare troppo energicamente per asciugarsi. Sono consigliabili le creme idratanti; le creme esfolianti servono a pulire la pelle, ma vanno usate con cautela perché possono creare irritazioni.

Il viso  invecchia: la fronte si allarga, le orecchie e la punta del naso tendono ad afflosciarsi. I muscoli sottocutanei del viso si modificano e si formano le rughe. E’ utile rilassare la muscolatura del volto abbastanza frequentemente. Sconsigliabile dormire con la faccia schiacciata sul cuscino. Le rughe più sottili (attorno a gli occhi e labbra) sono derivate dalla modificazione dello strato intermedio della cute. Quelle più profonde (a lato delle labbra e naso) derivano dalla perdita di tessuto adiposo nel terzo strato della cute.  Le borse sotto gli occhi derivano dalla perdita di elasticità; nel collo le rughe sono più difficilmente controllabili e a volte si ricorre alla chirurgia estetica.

Durante la menopausa si possono verificare fenomeni di peluria più folta e scura; i capelli incanutiscono e si diradano.

Le modalità dell’invecchiamento cambiano da persona a persona ed è determinante il fattore genetico, ma influiscono anche lo stile di vita e le abitudini. Con l’aumento dell’età della popolazione, sono  aumentati esponenzialmente il volume di commercializzazione di prodotti cosmetici, i trattamenti medici non invasivi, nonché quelli chirurgici.

Le creme  non possono agire in profondità. I prodotti cosmetici sono finalizzati ad  migliorare l’aspetto esteriore,  i farmaci sono usati per curare patologie e devono essere riconosciuti come efficaci e sicuri. I prodotti cosmeceutici contengono per lo più cellule bioattive di origine vegetale, ma non ne è dimostrata l’efficacia. Gli anti-aging sono spesso solo specchietti per allodole.

I capelli: si può rallentare la calvizie con prodotti ormonali e ora si effettuano anche trapianti, ma sono molto costosi.

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BENJAMIN E ADORNO A CONFRONTO.

Benjamin e Adorno hanno origine ebraica e vengono dalla scuola di Francoforte. Essi si pongono questo problema: Che cosa è cambiato nell’arte?

 

Avendo dovuto seguire le lezioni on line, per difficoltà tecniche non ho potuto seguire con continuità la lezione quindi chi volesse sapere qualcosa di più di questi due filosofi (e non solo) può cliccare qui: Benjamin e Adorno

Ute: Kinesio taping – Il centenario di Italo Calvino.

Il nostro docente, Fausto Turato, valente massoterapista, ci ha presentato un nuovo sistema di terapia: il Kinesio-tape, una specie di nastro rigido o elastico, che aderisce alla pelle e si usa come sistema terapeutico, preventivo e riabilitativo che si basa sui processi di guarigione naturale.

Il Kinesio-tape non contiene farmaci, ma va applicato solo da persone che conoscono bene la struttura del corpo e in particolare dell’apparato muscolare, circolatorio e scheletrico.

E’ stato inventato negli anni ’70 dal cinese Kenzo Kase ed è efficace perchè: supporta i legamenti delle articolazioni , scarica i tendini, drena la muscolatura in caso di edemi, migliora il movimento. Non dà fastidio perchè diventa una seconda pelle, ma la sua efficacia è piuttosto breve e varia secondo il tipo che è stato scelto.

Si usa in caso di infiammazione perchè favorisce l’eliminazione dell’ipertermia locale  e diminuisce la pressione sui tessuti, quindi elimina anche il dolore. Ultimamente si sta diffondendo l’uso del Kinesio-tape anche in estetistica.

Le lezioni di Turato suscitano sempre una sequela di domande, per cui la fine di ogni lezione è sempre seguita da numerosi interventi dei presenti.

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ITALO CALVINO – Il prof. Porro ieri è venuto accompagnato dal suo ex-allievo Christian Poggioni, che ci ha sapientemente fatto ascoltare alcune pagine dei romanzi dell’ultimo periodo di Calvino.

Ricollegandosi a quanto detto in precedenza dal prof. Galli, il prof. Porro ha preso le mosse da “Barone rampante” , romanzo anche ecologico, in quanto il protagonista vive sugli alberi non per sfuggire alla realtà, ma per migliorarla.  Nel libro “La speculazione edilizia”, Calvino esprime la sua forte nostalgia per la bellezza del paesaggio ligure, devastato dalla coltura intensiva dei fiori e dalla speculazione edilizia.

Anche nel “Marcovaldo” è presente il tema ecologico. Il romanzo pubblicato prima a puntate su l'”Unità”, è stato poi edito in forma di libro, ottenendo una grande diffusione anche nelle scuole. Marcovaldo è un operaio che vive (forse) a Torino e ha quattro figli. Egli cerca ostinatamente la natura in città, ma le sue avventure hanno sempre un finale sconsolante.

Nel 1953 la politica italiana era scossa dal dibattito su quella che è passata alla storia come “legge truffa” (poi respinta); Calvino si era candidato nelle elezioni e visitò il seggio situato all’interno del “Cottolengo”. Ritornò nello stesso seggio nel ’61 come scrutatore  e fissò  le sue riflessioni su questa esperienza nel breve romanzo “La giornata di uno scrutatore” (pubblicato nel ’63), il cui tema fondamentale è il dilemma che investe da sempre la democrazia: tutti possono votare, anche quelli che sono inconsapevoli? Il protagonista è Amerigo Ormea, che, stando nel seggio, vede le suore che fanno votare i loro pazienti, anche quelli che non sono in grado di capire ciò che fanno e in lui nasce un profondo senso di ribellione, poi vede  un contadino che va a visitare il figlio cerebroleso, che non dà segni di vita , si siede accanto a lui, lo coccola e lo imbocca….così ogni domenica e Calvino conclude che  “l’umano arriva fin dove arriva l’amore”.

L’ultimo romanzo di cui ci ha parlato il prof. Porro è “La città invisibile”, da molti ritenuto la sua opera migliore. In questo libro Calvino descrive cinquantacinque città immaginarie e riporta dialoghi (sempre immaginari) tra Marco Polo e Kublai Kan.

Molto piacevole la lettura di alcuni brani: grazie al prof Porro e all’attore Poggioni e grazie anche all’UTE che ci offre l’opportunità di passare momenti veramente piacevoli.

 

 

Ute: Il centenario di Italo Calvino – Pavel Florenskij

Come già ci ha spiegato il prof. Galli nella lezione precedente, Nei suoi primi romanzi Calvino ha raccontato la sua esperienza nelle file della Resistenza, poi si dedicò invece a romanzi con personaggi fiabeschi, dietro i quali egli denuncia i mali e le ipocrisie della nostra società, pertanto le sue opere si prestano a diversi livelli di lettura.

IL VISCONTE DIMEZZATO – Il protagonista è il visconte Medardo, che dopo una cannonata rimane diviso in due parti: una buona (il Buono) e una cattiva (il Gramo).  Quest’ultimo fa solo cose cattive, l’altro invece è pieno di buone intenzioni, ma spesso con risultati disastrosi. Il libro perciò presenta situazioni che offrono l’occasione per riflettere su diversi temi: la responsabilità dello scienziato le cui scoperte possono essere usate per fini distruttivi; come intendere la vita: solo come una ricerca di piaceri e divertimento o come solo dedita ai doveri e al lavoro; l’ipocrisia di che si riempie la bocca di parole buone e poi sfrutta i più deboli. Alla fine del romanzo il medico riesce a ricucire le due parti di Medardo, che diventerà un uomo a tutti gli effetti: con una parte di bene e una parte di male.

IL BARONE RAMPANTE – Il piccolo barone Cosimo Piovasco per non mangiare lumache si rifugia su un albero e lì vive tutta la sua vita. Un giorno  riesce ad evitare l’arresto di un brigante, al quale comincia a prestare dei libri e attraverso la lettura il brigante a poco a poco cambia i suoi comportamenti e diventa una persona perbene. I temi che Calvino vuole trattare in questo romanzo sono: la letteratura ci permette di conoscere sempre meglio noi stessi e ci rende migliori; collaborare con gli altri per il bene comune dà felicità.

IL CAVALIERE INESISTENTE – Ispirandosi all'”Orlando Furioso”, in questo romanzo Calvino racconta le avventure di Agilulfo (il cavaliere inesistente, che rappresenta la razionalità) e Gurdulù, il suo servo (che rappresenta l’istintività). Il tema di fondo dell’opera è che la vita viene vissuta degnamente solo utilizzando razionalità e istinto, ma c’ è anche il tema del pericolo rappresentato dall’integralismo religioso.

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PAVEL FLORENSKIJ – Questo scienziato fu anche uomo di grande fede e spiritualità (era un prete ortodosso), che asseriva esserci uno strettissimo rapporto tra culto e cultura.

Florenskij rifiutava la divisione schematica delle Chiese: cattolica, ortodossa, protestante… Egli si ritenne cattolico-ortodosso anche se non riconosceva il primato del Papa. Rifiutava una concezione esclusivista della religione e della società, dato che viveva in un paese che era (ed è) un insieme di innumerevoli etnie. Fede e spiritualità, affermava, sono l’anima del popolo russo, ma la sua religiosità col tempo è degenerata per l’ipocrisia  di privilegiare le pratiche esteriori e su questa base si è innestato il demone, proveniente dall’occidente, del comunismo.

Florenskij, matematico di valore, affermava che la scienza da sola non basta a comprendere le realtà del mondo. Fu prima internato in un gulag , poi condannato a morte dal regime comunista.