Un inizio col botto!!!

L’Università della Terza Età ha iniziato le sue attività già da tre settimane ed è con vera gioia e grande sollievo che notiamo ad ogni incontro una presenza sempre più numerosa di soci.

La pandemia ci aveva messo all’angolo, ma non ci siamo arresi e abbiamo imparato a collegarci on line con i soci più tecnologici; tuttavia alla ripresa della scorsa primavera avevamo dovuto registrare il dimezzamento di iscritti e di presenze. Questo però non ha scoraggiato il nostro vulcanico e creativo neopresidente, che ha ha messo in campo una serie di iniziative che hanno consentito di poter proporre un programma molto interessante e pieno di novità, senza tuttavia stravolgere la fisionomia e la “filosofia” dell’associazione.

La cosa che poi ci rallegra di più è il notevole numero dei nuovi soci, quasi tutti ancora giovani, il che fa anche ben sperare per il futuro.

Grazie a tutti quelli che hanno avuto fiducia nelle nostre proposte!!!

UTE: Storia della Russia: La Terza Roma (Diana) – La tomba di Tutankhamon (A. D’Albis)

Don Ivano, riprendendo il filo del discorso interrotto la scorsa settimana, ricorda come Novgorod, la preistoria della Russia, fosse diventata una città fiorente per i suoi commerci con le città baltiche  e pertanto attirò l’attenzione delle popolazioni nomadi mongole provenienti da est. Queste avevano già distrutto Kiev e allora Novgorod chiamò in suo aiuto Nevskij, che con un po’ di fortuna riuscì a far affondare le truppe nemiche nel lago ghiacciato (ma non troppo).

Kiev aveva rappresentato anche il centro culturale e religioso; con la sua distruzione fu Mosca a sostituirla, mantenendo sempre i rapporti con la Chiesa di Costantinopoli.

Quando nel XV secolo Costantinopoli fu conquistata da musulmani, Mosca si considerò la sua naturale erede e continuatrice della tradizione ortodossa e fu chiamata “La Terza Roma” (la prima la Roma dei primi Cristiani, la seconda Costantinopoli). Il patriarcato di Mosca si era sempre appoggiato al potere politico e continuò a farlo-

Sempre nel XV secolo accadde un fatto che merita di essere ricordato: a Firenze cattolici e ortodossi si riuniscono in Concilio per riuscire a superare le rispettive diffidenze, ma il Papa di Roma impone che gli ortodossi si inchinino a lui. I presenti firmano l’accordo, ma una volta rientrati in patria i monaci e i fedeli si ribellano in modo insanabile.

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LA TOMBA DI TUTANKHAMON (di A. D’ Albis)

La professoressa Beretta conclude il ciclo di lezioni sulla tomba di Tutankhamon presentandoci una serie di diapositive con le immagini del tesoro che è stato ritrovato dall’archeologo Carter e i suoi collaboratori nel 1922.

Nella tomba sono stato ritrovati più di 5000 oggetti.

Poiché è stata ritrovata pressocché intatta, la tomba del faraone Tutankhamon rimane una testimonianza unica delle usanze funerarie degli antichi egizi.

Ci sono oggetti monumentali e piccolissimi, simbolici e personali (vestiario, calzature ecc.)! Questi oggetti sono stati veramente una scoperta eccezionale!

Il primo oggetto che la professoressa ci mostra è la maschera che la mummia indossava; poi ci mostra uno dei tre sarcofagi che racchiudevano la mummia, quello centrale, preziosissimo!

Tra gli oggetti ci sono delle “insegne regali”, quali delle bende rituali, che erano poggiate sulla mummia, di lamine d’oro; un diadema, trovato sotto la maschera; lo scettro e il flagello; il pettorale regale composto da un collare, un pettorale e il corsetto; il “flabello” (un ventaglio che veniva usato dai servi per sventolare il faraone). Tutti questi oggetti sono di oro e pietre preziose.

Poi ci sono i “mobili”: preziosi letti cerimoniali, con figure di animali sacri come spalliere; poggiatesta, da usare al posto del cuscino; sedie, alcune comuni, altre così preziose da sembrare troni.

Sono state ritrovate anche tantissime statue, più di 4000, alcune rappresentanti lo stesso faraone, altre di varie divinità e tante che rappresentavano i servi che dovevano servire il Faraone anche nell’eternità.

Tantissimi anche gli oggetti personali: gli amuleti; oggetti per la caccia; pugnali; bastoni (circa 130); tavolette per scrivere; giochi da tavolo; anfore; sandali fatti con materiali diversi, dall’oro al giunco al cuoio e legno. Sono state ritrovate più di 130 paia di sandali!

E poi ci sono i gioielli di ogni tipo e preziosissimi: bracciali, anelli, collane, orecchini.

Molti di questi gioielli sono ornati da “scarabei”. Lo “scarabeo”, infatti, era un simbolo sacro presso gli antichi egizi!

Sono stati ritrovati anche: porta-specchi, strumenti musicali, lampade e portalampade e, cosa curiosa, “fiori”!

Sulla salma del Faraone Tutankhamon c’erano molte corone di fiori, omaggio dei parenti, che sono state ritrovate intatte dall’archeologo Carter 3000 anni dopo!

Dopo quest’ultima curiosità, la professoressa Beretta termina le due interessanti lezioni sul ritrovamento della Tomba del faraone- bambino Tutankhamon e ci da appuntamento prossimamente con un nuovo argomento!

 

 

 

 

 

 

UTE: I cambiamenti climatici (sintesi di A. D’Albis) – Intelligenza artificiale e sue applicazioni (Diana)

Il dottor Lissoni introduce la sua lezione sui cambiamenti climatici spiegando la differenza tra “informazione” e “conoscenza”. 

Nel nostro mondo siamo sommersi dalle informazioni. Tuttavia, avere un’informazione non equivale a possederla. Ci sembra di sapere tutto perché con Internet abbiamo accesso a qualsiasi tipo di notizie, ma non è così! La tecnologia, purtroppo, ha eliminato dalla nostra quotidianità la fatica dell’apprendimento. Spesso ci propinano innumerevoli informazioni, che si rivelano anche delle “Fake News”, in modo ossessivo; esse hanno lo scopo di suscitare paura, pregiudizi, teorie complottiste.

Il problema dei cambiamenti climatici era stato evidenziato già tanti anni fa, ma era stato ritenuto un evento troppo lontano nel tempo e, di conseguenza, minimizzato. Nel 2015, Papa Francesco ha scritto l’enciclica “Laudato sì” (sull’ambiente e l’ecologia) per incitare l’umanità, e soprattutto i giovani, a non sottovalutare il problema!

Purtroppo, prima la pandemia e ora la guerra hanno distolto la nostra attenzione dalla situazione climatica. Dopo un’estate caratterizzata da siccità e eventi estremi, ci stiamo rendendo conto che non c’è più tempo e che la “catastrofe” è vicina.

Ci sono tre tipi di catastrofi (capovolgimenti):

  1. Catastrofe inaspettata: ci colgono di sorpresa;
  2. Catastrofe annunciata: prevedibile;
  3. Catastrofe evocata: non dimostrabile.

L’asteroide che fece scomparire i dinosauri è una catastrofe inaspettata; la pandemia è a metà tra inaspettata e annunciata; la crisi climatica non è dimostrabile. I cambiamenti climatici hanno delle cause. L’innalzamento delle temperature non è dovuto né alle macchie solari, né alla distanza terra sole, né al vulcanismo: l’unico “colpevole” è la presenza di CO2 (anidride carbonica) nell’atmosfera. Parliamo spesso di “effetto serra”, ma i gas serra sono di per sé buoni, perché mantengono la temperatura media di + 15 gradi! Il problema nasce dall’uso eccessivo di combustibili fossili come carbone, petrolio che determina un’enorme quantità di emissione di CO2!

Quindi, siamo noi uomini che stiamo modificando la temperatura e provocando l’innalzamento dei mari! 

Dopo sette anni dall’enciclica di Papa Francesco, non è cambiato niente! Il Pontefice continua ad esortare i giovani a prendersi cura del creato e a cambiare l’economia del mondo! Speriamo che qualcosa cambi!

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Intelligenza artificiale.

Il prof. Rizzi riesce sempre a stupirci illustrandoci le realizzazioni in campo informatico: oggi ci ha parlato dell’Intelligenza artificiale (acronimo A.I.).

Essa è quel ramo dell’informatica che sviluppa macchine in grado di interagire con l’ambiente, di imparare e adattarsi, di ragionare e pianificare.

Tutto cominciò nel 1956, quando in un convegno a Dartmouth si prospettò l’idea di realizzare una macchina in grado di simulare ogni aspetto dell’intelligenza umana. Molti furono i ricercatori ad applicarsi in questo campo nella seconda metà del XX secolo con risultati che oggi appaiono strabilianti. L’AI pervade attualmente ogni settore dell’attività umana riuscendo ad analizzare i dati ricevuti e “imparando” dalla sua “esperienza”.

Se l’intelligenza umana impara attraverso il metodo induttivo e deduttivo, la macchine invece ha un apprendimento automatico cui perviene analizzando in tempi velocissimi milioni di immagini.

Ogni giorno ci capita di dover interagire con A.I : pensiamo agli assistenti vocali sul telefonino o associati a tante applicazioni che utilizziamo per acquisti on line. Troviamo risposte alle nostre richieste e addirittura suggerimenti per ulteriori acquisti.  SIRI, CORTANA, ALEXA, GOOGLE sono le applicazioni più note di Intelligenza artificiale.

Vi sono anche applicazioni che utilizzano la VISIONE ARTIFICIALE: per selezionare prodotto o rilevarne i difetti, per la manutenzione di impianti, per il riconoscimento facciale e biometrico, per il riconoscimento dei veicoli, per il tracciamento dei movimenti (valutazione dei progressi motori di un bambino, di un disabile o di un atleta)

In medicina l’AI aiuta a riconoscere tumori o anomalie nel ritmo cardiaco.

Esistono poi applicazioni per costruire immagini o addirittura testi (a partire da un semplice titolo),

Sono già diffusi robot in grado di muoversi autonomamente anche in ambienti difficili, inoltre sono già state realizzate automobili che non hanno bisogno di un pilota.

Accanto a queste applicazioni sorprendenti e anche preziose in certe situazioni, ci sono però anche rischi di eccessiva invasività nella vita degli individui. Per questo l’UE sta mettendo a punto dei regolamenti che escludono l’uso delle applicazioni più “pericolose” per la libertà individuale e per la privacy.

 

UTE: La tomba di Tuthankamon – Cosa sapere delle Assicurazioni

La nostra amatissima docente Manuela Beretta ci ha raccontato oggi la prima parte di una storia molto interessante: la scoperta della tomba di Tutankhamon fatta dall’inglese Howard Carter.

Chi era Tutankhamon?  Suo padre, Amenofi IV, fu il faraone che volle cancellare tutte le antiche divinità per affermare il culto di Aton (il Sole). Ciò gli attirò l’odio della casta dei sacerdoti degli innumerevoli templi sparsi per l’Egitto e portò a una  crisi sociale ed economica molto pesante. Gli succedette Tutankhamon a soli 9 anni di età, che fu costretto a ripristinare i culti tradizionali. Il giovane regnò poco tempo e morì all’età di 19 anni.

Carter aveva ottenuto il finanziamento di una campagna di scavi nella Valle dei Re in Egitto alla ricerca della tomba proprio di Tutankhamon. La sepoltura dei Faraoni egiziani in un primo periodo veniva accolta nelle piramidi, ma poi gli inevitabili furti, indussero gli Egizi a camuffare gli ingressi delle tombe nell’angusta Valle dei Re. Dal 1907 al 1917, Carter preparò la spedizione archeologica, poi, una volta iniziati i lavori, per cinque anni non si ebbero risultati incoraggianti, ma proprio quando Carter stava per abbandonare l’impresa, nel novembre  del 1922 scoprì un gradino che doveva inequivocabilmente essere il primo di una scala …sospese i lavori in attesa del suo finanziatore.  Fu così che, dopo lungo lavoro tra enormi difficoltà,  fu raggiunta la prima stanza piena di una grande quantità di oggetti preziosi e solo nel febbraio del 1923 fu raggiunta la stanza del sarcofago che era contenuto in una serie di strutture lignee una interna all’altra.  A testimoniare la difficoltà affrontate dagli archeologi basti sapere che la mummia fu raggiunta solo nel 1925.

Aspettiamo con ansia la seconda parte di questa interessantissima lezione.

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Le Assicurazioni.

Il dr. Faccini ci ha oggi illustrato le attività e le finalità perseguite dalla società “Assicurazioni Generali” che lui oggi rappresenta in Sala Isacchi.

Essa ha assorbito numerose altre società che operavano nei più diversi ambiti economici: dalla casa, all’automobile, al risparmio, alla salute, all’agricoltura, alle pensioni….

E’ importante soprattutto affidarsi a un consulente molto esperto, che sappia ben individuare le nostre esigenze e le nostre disponibilità, consapevoli che certi rischi non vanno sottovalutati.

 

 

UTE: Gli SCRITTI CORSARI di P. P. Pasolini – Il significato del Giubileo

Il prof. Porro, facendo seguito a una sua precedente lezione, ha continuato a parlarci di uno degli intellettuali italiani più significativi del secolo scorso: Pier Paolo Pasolini.

Poeta, romanziere, giornalista, regista, Pasolini ebbe una vita difficile, segnata dalla sua omosessualità, in un momento storico in cui questa condizione costituiva  un marchio disonorevole per la società.

Per questo infatti , perdette il lavoro e fu costretto a lasciare il Friuli per stabilirsi a Roma, insieme alla madre, che per i primi tempi fu costretta a lavorare come donna delle pulizie.

Iscritto al Partito Comunista, se ne allontanò e nel ’68 si schierò al fianco dei poliziotti contro gli universitari in rivolta, ritenuti dal Pasolini solo strumenti in mano al potere del consumismo che voleva distruggere la società arcaica e i suoi valori, per avere una società omologata dai consumi.

Il BOOM economico della fine degli anni ’50 fu visto da Pasolini come una tragedia perché aveva portato solo sviluppo economico, ma non Progresso.

Fu autore e regista di molti soggetti cinematografici ambientati nella periferia romana più abbandonata, suscitando spesso polemiche e scandalo

Nel 1973 fu assunto dal Corriere della Sera e due anni dopo raccolse gli articoli scritti per quella testata in un libro intitolato “Gli scritti Corsari” .

Sono note le sue posizioni contro l’aborto   in difesa della sacralità della vita, e la sua “lettura” della scelta dei giovani  di portare i capelli lunghi: per i primi è stata una scelta di libertà e di trasgressione, ma in seguito è diventata solo una moda cui tutti o quasi si sono omologati.

Fu ucciso nel 1995 sul litorale di Ostia, ma le circostanze non furono mai del tutto chiarite.

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SIGNIFICATO DEL GIUBILEO. (Prof. Cossi)

IL termine “GIUBILEO” deriva da un termine ebraico e stava ad indicare una legge bblica (forse mai applicata) che prevedeva che ogni cinquantesimo anno si dovessero condonare i debiti, liberare gli schiavi, ridare ai primitivi proprietari le terre. Tale norma pertanto riguardava solo “questioni” terrene.

I Cristiani invece adottarono questo termine  per indicare la liberazione dalle pene che restano da scontare dopo aver ottenuto il perdono della colpa con la Confessione.

Già nei primi secoli erano state previste condizioni particolari per ottenere le “indulgenze” (ad esempio per chi moriva nelle Crociate in Terra Santa o contro gli eretici), ma solo nel 1300 il Papa Bonifacio VIII istituì il Giubileo che, inizialmente, doveva celebrarsi ogni cento anni, ma poi fu più volte modificata la sua cadenza fino agli attuali 25 anni.

La decisione di Papa Bonifacio si può dire sia stata indotta dall’ondata riformatrice del Francescanesimo e dalla predicazione di frate Gioacchino da Fiore che affermava come imminente la fine del mondo.

Anche oggi abbiamo trascorso un piacevolissimo pomeriggio, grazie ai nostri bravissimi docenti.

 

UTE: Inaugurazione, lectio magistralis e la Rus’ di Kiev

Come ampiamente annunciato, oggi si è inaugurato l’Anno Accademico 2022/23 alla presenza del nostro Presidente, dr. Filippi, dell’assessore alle politiche sociali, del nuovo direttore della fondazione Casa Prina  e con il dr. Rigamonti in collegamento telefonico.

Dopo gli auguri e i saluti rituali, don Ivano ha improvvisato una “lectio magistralis” sulla forma e sull’origine di alcune lettere dell’alfabeto: la A (se capovolta) richiama la testa del Bue Api adorato in Egitto, mentre la D richiama la forma del delta del Nilo, anch’esso ritenuto una divinità perchè dalle sue acque dipendeva la stessa esistenza dell’Egitto. E la stessa lettera, la D, non a caso dà inizio alle parole DIO e DARE; l’avere in comune la stessa radice suggerisce che la natura essenziale di Dio è nel DARE, nel generare e se noi siamo stati creati a Sua immagine anche per noi il primo imperativo dovrebbe essere “dare, donare” non “avere e possedere”

LA RUS’ DI KIEV

La triste concomitanza della guerra in Ucraina, ha indotto don Ivano e altri docenti a scegliere come filo conduttore di un buon numero di lezioni la storia della Russia. Oggi ce ne ha illustrato le origini, che, secondo l’antico documento noto sotto il nome di “Cronaca di Nestore” sono da far risalire al 988 d.c.

Fu in quell’anno che il principe Vladimir riuscì a far convivere un consistente numero di tribù  nomadi che popolavano le  immense praterie circostanti. Per riuscire nel suo intento aveva puntato  sulla fede religiosa come elemento unificante, con riferimento alla Chiesa di Bisanzio, che aveva una liturgia molto suggestiva.

Quella prima entità territoriale fu chiamata “Rus’ di Kiev” dal nome del centro più importante, in cui Vladimir si stabilì con la sua numerosissima famiglia  (si parla di alcune mogli e di 800 concubine). Naturalmente tra i suoi innumerevoli eredi scoppiarono Faide feroci per assicurarsi il comando delle città più importanti.

La Rus’ di Kiev prosperò per circa due secoli, ma fu poi distrutta completamente dalla terribile invasione di una popolazione nomade tataro-mongola. Solo Novgorod, la città più ricca per i suoi commerci con le città baltiche, riuscì a resistere conservando il patrimonio culturale della Rus’ di Kiev , patrimonio che tramandò alla futura Russia.

 

La Sala Isacchi era quasi al completo e, con grande piacere. ho notato moltisimi visi nuovi e tra questi tante persone ancora giovani e questa è un’ottima notizia per la nostra UTE.

Primo incontro. (resoconto di A. D’ Albis)

Ieri pomeriggio, 30 settembre 2022, alle ore 15 è stata celebrata, da Don Ivano Colombo, la Santa Messa a ricordo dei soci defunti, nella Chiesa di S. Maria Maddalena di Crevenna.

Prima della celebrazione, Don Ivano ha illustrato una breve biografia di San Girolamo, santo del giorno, che è stata molto interessante, e ci ha incitato a continuare il nostro cammino con l’UTE!

Questa celebrazione segna anche l’inizio del nuovo A.A.2022/2023 della nostra Università!

A seguire, ci siamo spostati presso Villa Ceriani, sempre a Crevenna, dove c’è stata una interessante visita programmata agli studi di Ezio Frigerio e di sua moglie, la costumista Franca Squarciapino, con la guida del professor Giorgio Mauri.

All’ingresso della villa, siamo stati accolti dal professor Mauri e dalla responsabile del Museo Civico di Erba, che ci hanno fatto accomodare nella Sala Consigliare dove hanno esposto una breve biografia dello scenografo erbese Ezio Frigerio (1930/2022) e di sua moglie, la costumista, premio Oscar, Franca Squarciapino, unita a una breve storia di Villa Ceriani!

Dopo questa presentazione, è stato proiettato un filmato sulla collaborazione tra lo scenografo Ezio Frigerio, la costumista Franca Squarciapino (sua moglie) e Giorgio Strehler, per l’allestimento di scene e costumi di alcune opere famose dell’altrettanto famoso regista teatrale e direttore artistico italiano.

Poi, il professor Mauri e la responsabile del museo ci hanno divisi in piccoli gruppi e ci hanno accompagnati a visitare gli studi dei due artisti (quello della costumista Squarciapino è ancora usato dall’artista), dove abbiamo ammirato le loro opere, le loro collezioni, i premi da loro vinti (tra cui l’Oscar) e alcuni mobili donati da loro al museo.

In modo particolare ci hanno colpito i cartamodelli (originali), disegnati da stilisti bravissimi, sotto la guida della costumista Franca Squarciapino, usati, poi, dalle sarte per realizzare i costumi di scena in tessuto!

Alla fine ci hanno detto che queste opere saranno trasferite al nuovo Museo che sarà ospitato negli spazi di Villa Candiani (vicino alla scalinata del Monumento ai Caduti) tra un paio d’anni.

Nell’attesa del nuovo museo, saranno organizzati eventi culturali aperti a tutti, che saranno regolarmente reclamizzati nella sede UTE!

Nonostante il tempo atmosferico freddo e piovoso, che sicuramente ha dimezzato le presenze, per i partecipanti è stato un bel pomeriggio!

 

Che bello cantare!!!

Venerdì pomeriggio, noi del nuovo coro UTE ci siamo ritrovati per la prima prova in Sala Isacchi. A guidarci, con infinita pazienza e altrettanta infinita bravura, il maestro Maria Rosaria Cannatà, che ci ha prospettato un allettante e divertente repertorio da preparare in vista dei prossimi concerti.

L’atmosfera era da compagni di scuola che si ritrovano dopo le vacanze: tutti un po’ indisciplinati e con tanta voglia di stare insieme in allegria. L’unico neo è che siamo ancora pochi per poterci definire “CORO” e perciò rivolgo un appello a tutti quelli che comprendono la bellezza di CANTARE INSIEME.

Copio dal nostro libro: LA NOSTRA STORIA:

Cantare insieme rende parte di un tutto che crea armonia e bellezza”.

V.1- Cantare insieme.

La frase che introduce questo capitolo, compare nella home di un sito dedicato al canto corale e riassume in poche parole il fascino di questa espressione artistica. Uniformare la propria voce a quella degli altri cantori, esprimere la stessa emozione, creare insieme un’ armonia che ti avvolge e ti penetra nel cuore crea spirito di gruppo  e senso di appartenenza: in definitiva ti dà gioia e sicurezza. Proprio per questo il canto corale è sempre raccomandato come attività educativa nelle scuole, ma è altrettanto benefico per chi non è più tanto giovane e trova nel cantare un appagante momento di superamento della solitudine.