UTE: Una perla nascosta ad Alzate.

L’Italia è un paese davvero unico: in qualunque parte del paese vi troviate, statene certi, potete scoprire veri gioielli d’arte, magari sconosciuti, ma degni di attenzione e ammirazione.

Ne abbiamo avuto conferma ieri, andando a visitare la chiesetta di S. Giorgio ad Alzate, dove si può ammirare una pregevolissima “Ultima Cena” in cui è evidente il riferimento all’opera omonima di Leonardo, ma non manca di una propria originalità nella disposizione dei personaggi e nei loro atteggiamenti: certamente all’anonimo autore era stato chiesta un’opera come quella che Leonardo aveva completato pochi anni prima a Milano, ma lui ha voluto e saputo dare un’interpretazione personale di quel momento della vita di Gesù, ottenendo un risultato di grande bellezza e notevole suggestione.

Ultima Cena nella chiesa di S. Giorgio ad Alzate

Come sempre in queste occasioni erano venuti con noi alcuni ospiti di Casa Prina, ai quali si offre così l’opportunità di un momento diverso nelle proprie giornate.

Un grande ringraziamento va alle docenti del Romagnosi che preparano i ragazzi affinché in queste circostanze vestano i panni delle guide turistiche e bisogna riconoscere che sono sempre bravissimi nonostante la comprensibile emozione della prima volta in quel loro ruolo.

Premiazione del concorso letterario “MARIUCCIA GUARISCO PELLEGRINI”

Ieri pomeriggio, 21 maggio, in Sala Isacchi, c’è stata grande festa: sono stati consegnati i premi del concorso letterario, intitolato alla co-fondatrice dell’UTE “Maria Guarisco Pellegrini”, rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori di Erba. Il premio consiste in un buono da 250 euro da utilizzare per l’acquisto di libri o sussidi didattici. Sponsor dell’iniziativa è “Pontiggia- promotori finanziari – banca Sella di Erba.

La lettura degli elaborati da parte dei vincitori, è stata intervallata da musiche interpretate dal violino “magico” di Matteo Fedeli accompagnato al pianoforte dal M.° Scaioli.

La sala era strapiena di soci UTE e familiari dei ragazzi premiati e ogni tema letto è stato salutato da calorosi applausi, così come i bei brani musicali eseguiti con autentica maestria.

Scegliere i vincitori tra tanti temi ben strutturati e ben scritti non è certo cosa facile: non si conoscono i ragazzi, né le condizioni in cui hanno operato, perciò la giuria ha seguito due criteri guida: valorizzare le esperienze vissute dai ragazzi e il loro significato educativo. Purtroppo però sono stati per forza di cose esclusi degli elaborati molto significativi, che speriamo di poter valorizzare in altre occasioni, col consenso degli autori e dei loro genitori.

Questo concorso rientra nell’ambito delle iniziative che l’UTE mette in atto per stabilire un ponte di solidarietà con i giovani del nostro territorio.

Alla fine della premiazione, dopo che le ultime note si sono perse nell’aria, tutti i presenti , uscendo da sala Isacchi, avevano la gioia dipinta sui loro volti e ringraziavano per il bel pomeriggio passato insieme.

UTE: Lezione concerto 2

Venerdì, dopo la lezione del dr. Lissoni, alla quale non ho potuto assistere, i nostri docenti, Vincenzo Petrucci (baritono) e Maria Rosaria Cannatà (soprano, accompagnati dal m° Scaioli , ci hanno intrattenuto con brani di musica da camera di Debussy, Fauré e Hahn.

Debussy è vissuto a cavallo tra 1800 e 1900; si è cimentato in tutti i generi musicali e spesso viene definito un “impressionista”, ma in realtà la sua è una musica nuova che potrebbe essere definita “simbolista” e che risente di sonorità orientali..

Fauré, di cui ricorre il centenario della morte, è un musicista un po’ dimenticato. Ravel fu uno dei suoi insegnanti. Fu intellettuale e critico musicale; amava i classici, ma anche la musica impressionista. I testi dei suoi pezzi sono di alto livello poetico, raffinati come la sua musica: tra gli autori troviamo anche Victor Hugo e Paul Verlaine.

Hahn (forse il meno conosciuto) nato a Caracas da mamma venezuelana e papà tedesco, la famiglia si trasferì in Francia dove si fece conoscere ben presto per le sue straordinariamente precoci doti musicali, tant’è vero che compose il suo pezzo più conosciuto, su versi di V. Hugo, “Si mes vers avaient les ailes” a soli 14 anni.

Le notizie sui vari autori sono state intervallate da esibizioni dei nostri docenti, che hanno deliziato i soci presenti. Alla fine una meritatissima standing ovation è stata compensata con l’esecuzione , fuori programma , del duetto “Là ci darem la mano”. Che bello ascoltare voci e musica così: ti accarezzano l’anima!!!

Attendiamo tutti con ansia la lezione concerto numero tre di venerdì 24 maggio.

UTE: Fisica – Economia sociale e solidale

Purtroppo in questo periodo dell’anno si accumulano molti impegni e non ho avuto sempre il tempo di aggiornare il diario delle lezioni
dell’UTE . Cerco di rimediare.

Fisica : Di che cosa siamo fatti? (prof Galoppo)

Siamo composti dagli elementi materiali di cui è composto il nostro pianeta. Conosciamo la materia: essa è composta di atomi, come aveva intuito già il filosofo greco Democrito, contraddetto poi da Aristotele le cui teorie furono accettate e seguite fino al 1600 (Boyle). Solo però all’inizio del XX secolo fu confermata l’esistenza degli atomi da Einstein, che definì anche lìenergia con la formula: E= m(c al quadrato).

Ma a questo punto ci si può chiedere: cosa è l’energia? La risposta è: non lo sappiamo. Sappiamo usare l’energia, ma non sappiamo cosa sia. La sua quantità nell’Universo è costante.

Siamo in definitiva fatti di materia ed energia; la maggior parte (95%) dell’universo è costituito da materia oscura ed energia oscura che noi non riusciamo a vedere.

Riflessione mia: ogni conquista della scienza spalanca nuovi e sempre più ampi orizzonti di ricerca.

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Economia sociale e solidale (prof.ssa Russo)

L’economia sociale e solidale mira al benessere comune e non individuale.

Attualmente il mondo economico si basa sulla ricerca di sempre maggiori guadagni, ma dopo la “Rerum Novarum” di Leone XIII, erano sorte delle banche di credito cooperativo basate su principi solidaristici, ma col tempo si sono dovute adeguare alle leggi del mercato o sono scomparse. Di recente è nata la BANCA ETICA che si fonda su questi principi: nessun investimento nelle armi o in attività che sfruttano i lavoratori o che inquinano. Presta soldi anche a chi non ha garanzie, ma presenta buoni progetti.

“Le industrie delle armi – diceva Eisenhower – hanno bisogno di guerre” e Papa Francesco ha rifiutato milione di euro offerti da “Leonardo (ex-Finmeccanica) che produce notoriamente armi.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative che mirano a invertire la rotta della speculazione economica a scapito dei diritti umani e dell’equilibrio ecologico: anche ognuno di noi può fare molto se tiene sempre presente che “ogni acquisto è un atto morale” , pertanto abbiamo il dovere di informarci da dove viene ciò che compriamo e come è stato prodotto.

Ute: insieme è meglio!!!

Ieri, noi dell’UTE di Erba siamo andati in un angolo del nostro territorio forse sconosciuto ai molti. Siamo infatti andati alla chiesetta dedicata a S. Adriano in Olgelasca. E’ situata ai margini del bosco, immersa nel verde e raggiungibile soltanto percorrendo un sentiero sterrato che solo gli abitanti del borgo possono conoscere.

E’ un oratorio le cui origini si perdono nel tempo e che è stato pertanto soggetto a molte ristrutturazioni; è accertato comunque che nei secoli XI e XII ha subito delle trasformazioni volute dalle monache benedettine che ne erano proprietarie in quel periodo. E’ ipotizzabile che in origine fosse un tempio pagano, dato che solitamente i luoghi di culto precristiani venivano costruiti lontano dai luoghi abitati.

Le sue mura sono state edificate utilizzando pietre e sassi; all’interno si trovano dei pregevoli affreschi, che, purtroppo , sono stati in parte “divorati” dall’umidità. Sono ancora in buono stato le pitture dell’abside che rappresentano alcuni episodi della vita di S. Adriano, ma non manca il ricordo di S. Rocco e S. Bernardino, santi questi ultimi molto venerati nella nostra zona..

Come accade in queste circostanze, a farci da guida erano due ragazze preparatissime dell’Istituto Romagnosi per il turismo, accompagnate da due docenti. Si sono uniti a noi, come accade già da alcuni anni, gli ospiti di Casa Prina affetti da Alzheimer.

E’ ormai nella tradizione dell’UTE l’attenzione alle esigenze del nostro territorio ed è con questo spirito che i soci UTE, unitamente agli anziani della RSA, possono trovare occasioni per conoscere meglio i tesori della nostra zona, offrendo nel contempo ai ragazzi del Romagnosi un’opportunità di misurarsi in un campo che potrebbe diventare il loro lavoro del futuro.

Un grazie sentito all’UTE e al suo gruppo dirigente.

UTE: Shakespeare: dalla vendetta alla sapienza del perdono – Riflessioni Pasquali

Per contestualizzare l’argomento della sua lezione, la nostra giovane docente Laura Molinari, ha ricostruito brevemente  il quadro storico del Regno Unito nel periodo tra il XV e il XVI secolo: con Enrico VII si conclude la guerra delle Due Rose e si ha pertanto un rafforzamento della monarchia,; si oserva un notevole impulso alle esplorazioni geografiche e si aprono nuove vie commerciali. Gli succede Enrico VIII che provoca lo scisma dalla Chiesa di Roma; dopo di lui Mary I, viene soprannominata “La Sanguinaria” per le sue feroci persecuzioni contro i protestanti; con Elisabetta I, protestante, si persegue una maggiore stabilità all’interno del regno mentre viene ripresa la persecuzione dei cattolici. Elisabetta I ordinerà anche la decapitazione della cugina Maria Stuarda, regina di Scozia, che si era fatta coinvolgere in complotti contro Elisabetta.

Sotto il suo regno, il Regno Unito ha un periodo di rinnovamento anche culturale: fiorisce un nuovo umanesimo che influisce soprattutto sulla letteratura e sul teatro, che poteva essere seguito sia dalle classi nobili che dal popolo, il quale spesso interagiva con gli attori sulla scena.

E’ in questo contesto che compare sulla scena londinese William Shakespeare, della cui biografia non si hanno molte notizie. Le sue opere teatrali invece sono conosciutissime e vengono ancora rappresentate in tutto il mondo, perché in esse le vicende dei personaggi offrono il pretesto per un’analisi talmente approfondita delle loro emozioni e dei loro sentimenti, che ogni spettatore di ogni epoca può rispecchiarvisi. Si possono individuare varie fasi nella produzione teatrale di Shakespeare: dalle commedie brillanti, alle tragedie, a un’ultima fase più romantica e serena.

A questa presentazione iniziale è seguita la proiezione di alcune sequenze dell’Amleto, la tragedia che ha per protagonista il principe danese che vuole farsi giustizia da sé, vuole vendicare l’assassinio del padre, ma la sua irresolutezza porterà alla morte di tutti i protagonisti. Da quest’opera, come dall’Otello o dal Macbeth, trasuda una visione estremamente pessimistica dell’umanità.

Nella prossima lezione si parlerà della saggezza del perdono.

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deposizione CaravaggioRIFLESSIONE PASQUALE – Come ogni anno, don Ivano è venuto a portarci i suoi auguri per la prossima Pasqua con una riflessione, che ha voluto incentrare sul significato del Sabato Santo (che secondo la concezione ebraica va dalla sera del venerdì alla sera del sabato).

E’ il tempo della sepoltura, che fa parte della Buona Novella (Vangelo) alla pari della Crocifissione e della Resurrezione, perchè è il punto d’incontro della vita umana e di quella ultraterrena di Gesù.

Nei racconti evangelici di questo momento, spicca la figura di Giuseppe di Arimatea, di cui si sa solo che era ricco e che faceva parte del Sinedrio, poi il suo nome non compare più.

Come è solito fare, don Ivano ci ha poi aiutato a “decodificare” alcune opere pittoriche famose che rappresentano la deposizione dalla Croce e, fra tutte, quella che più sa rendere il significato di una morte che però emana luce ed è fonte di speranza è certamente quella del Caravaggio.

UTE: Lezione di Felicità – Kafka: opere.

La prof.ssa Tatafiore oggi ha parlato di Epicuro leggendoci quanto il filosofo greco scriveva al figlio Meneceo.

Siamo nel IV/III secolo a. C. La polis, in cui i cittadini sentivano di aver una loro importanza, un loro ruolo nella vita della comunità, attraversa un periodo di forte crisi  e bisogna adeguare ai tempi nuovi il modo di intendere la vita. Epicuro scrive una lettera al figlio elencando una serie di precetti cui attenersi per cercare di raggiungere la felicità, che non è allegria o euforia.

La felicità è essere soddisfatti di sé, sentirsi realizzati attraverso l’esercizio della virtù e della razionalità.

Se per Platone la felicità consiste nella conoscenza del mondo delle idee e per Aristotele nella conoscenza della realtà, per Epicuro  la filosofia  è il mezzo per raggiungere la felicità perché essa è la medicina dell’anima e necessita di esercizio e di impegno.

Non c’è età per filosofare e quindi per  raggiungere la felicità. E’ importante avere un gruppo di amici coi quali riunirsi per filosofare.

Epicuro raccomanda al figlio il rispetto delle divinità, ma senza avere timore dei loro castighi, infatti le divinità sono esseri beati e immortali che non si curano di ciò che fanno gli umani. Non si deve nemmeno temere la morte perchè se c’è la morte noi non ci siamo e se ci siamo noi la morte non c’è, pertanto preoccupiamoci di vivere bene il nostro presente e di godere dei piaceri  che la vita ci può dare. E’ naturale perseguire il piacere e fuggire il dolore, ma solo la saggezza ci porta a riconoscere ciò che è bene e ciò che è male. Il piacere vero è quello che proviamo quando raggiungiamo l’equilibrio interiore

La filosofia porta alla prudenza e alla felicità.

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Continuando il suo discorso su Kafka, il prof. Porro puntualizza il condizionamento subito dal disprezzo del padre che voleva fare di lui un uomo d’affari e non tollerava il suo amore per la letteratura e l’arte. L’anno più prolifico nella sua pur breve vita fu il 1912 in cui scrisse le sue opere più importanti. Si era infatti invaghito di una ragazza tedesca con la quale intraprese una fitta corrispondenza epistolare: scrivere quelle lettere gli dava sollievo e sicurezza. Ma lui si sente inadatto al matrimonio e la storia finisce con un tragico incontro con la ragazza e il padre di lei. Proprio da quest’ultimo episodio parrebbe aver tratto ispirazione per il suo romanzo intitolato “Il Processo”.  La storia narrata in questa sua opera inizia con l’arresto immotivato del protagonista, a cui non viene mai notificato il capo d’accusa e questo da il via a situazioni assurde, così come è assurda la vita reale per lo scrittore .

Un altro pomeriggio piacevole…

 

 

 

 

Ute: Mark Rothko – Incontinenza urinaria

La prof. ssa Beretta, ha cominciato a insegnare all’UTE fin dalla nascita della nostra associazione e ogni sua lezione è sempre molto apprezzata.

Ieri, continuando il discorso sugli artisti americani contemporanei, ci ha parlato di un pittore di cui si sente poco parlare, ma che ha lasciato un segno importante nell’arte della pittura.

Mark Rothko (nato in Lettonia nel 1903 e morto a New York 1970), viene definito un espressionista astratto, ma la sua pittura è più poetica e meno appariscente di quella del suo contemporaneo Pollock.

Quando il padre muore poco dopo essere arrivato in America, Mark a 10 anni si mette a vendere i giornali per aiutare la famiglia, in seguito, grazie a una borsa di studio può iscriversi alla facoltà di filosofia, ma poi, per ragioni economiche deve abbandonare gli studi e finisce per dedicarsi alla pittura. Le sue prime opere rappresentano spazi urbani claustrofobici, che trasmettono disagio; poi, entrato nel “gruppo degli Irascibili” (Scuola di New York), sperimenta il surrealismo ispirandosi agli antichi miti e infine approda a una pittura non più figurativa, ma fatta di macchie di colore e  forme sfumate che si intersecano, in continuo divenire, fluttuanti nello spazio.  Rothko vuole rappresentare il respiro della vita, le sue macchie di colore richiamano i sentimenti. Egli è un grande ammiratore del Beato Angelico, che sapeva ben rappresentare l’idea di infinito (Annunciazione – l’Arcangelo è inserito in uno spazio non tangibile come quello in cui appare la Vergine).

Le macchie di colore di Rothko non sono casuali, ma offrono allo spettatore uno spazio in cui soffermarsi e respirare. Il pittore si immerge nelle sue opere di grande formato e invita lo spettatore a fare altrettanto: l’arte non va spiegata, ma l’osservatore deve trovare in essa la sua “rivelazione” e sentire il bisogno di fermarsi, di immergersi nel colore e nelle forme, in uno spazio spirituale. C’è un dialogo spirituale tra quadro e osservatore. Mentre per il Beato Angelico la pittura è rivelazione religiosa, per Rothko è rivelazione laica di sentimenti ed emozioni. Le sue opere sono al TATE di Londra.

La sua ultima realizzazione, una cappella a Houston nel Texas, è ora un centro interreligioso che contiene tutti i libri sacri di tutte le religioni del mondo.

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L’INCONTINENZA URINARIA: Il dr. Roberto Galdini ci ha introdotto nella conoscenza di un disturbo che affligge molte persone, soprattutto donne, non più giovani, ma non solo.

Eccoci dunque a parlare della vescica che è il serbatoio in cui si accumulano i liquidi prodotti dai reni. Essa è un controllata dal muscolo detrusore (involontario) e  da uno sfintere. Nella funzione compiuta dalla vescica sono coinvolti: il cervello che riconosce gli stimoli del riempimento vescicale; il midollo che trasmette le sensazioni, il pavimento pelvico che sostiene gli organi contenuti nel bacino. In situazioni di normalità tutti gli organi interessati si coordinano correttamente, ma in caso di stress o traumi di vario genere questo meccanismo perfetto si può inceppare, causando fastidi importanti che vengono indicati col termine “incontinenza urinaria”.

Si parla infatti di incontinenza da sforzo (tosse, sternuti, sforzo fisico…). da urgenza (cause varie – curabile con farmaci), mista (tra la prima forma e la seconda e richiede l’esplorazione delle cause scatenanti) e l’enuresi (incontinenza notturna, soprattutto nei bambini).

I fattori di rischio sono i seguenti: età, gravidanze, interventi chirurgici, traumi, danni al sistema nervoso centrale, obesità, infezioni alle vie urinarie.

L’incontinenza è più diffusa, come già detto, nelle donne; negli uomini è di solito conseguente a interventi chirurgici sulla prostata.

Il bello dell’UTE è anche nel fatto che si passa nello stesso pomeriggio da argomenti di alto livello intellettuale e spirituale ad argomenti, molto più concreti, ma molto importanti per la vita di ogni giorno. Ancora una volta : – Grazie UTE!!!-