UTE: Economia e Finanza- Biologia.

Economia e Finanza (docente dr. Spagnuolo).

la borsaTutti noi abbiamo dei bisogni che devono essere soddisfatti  e ognuno trova risposte adeguate ai propri mezzi economici. Il prezzo di ogni bene viene determinato dal punto di incontro tra domanda e offerta.

La BORSA è un mercato; essa è nata nella prima metà del ‘500 in Belgio forse in una locanda gestita dalla famiglia Della Borsa di origine veneta, ma borsa è anche il nome del contenitore del denaro. La prima Borsa italiana si ha a Venezia nel 1630.

In Borsa oggi si scambiano titoli e denari. I titoli si dividono in azioni e obbligazioni. Le azioni erano i titoli cartacei dati in cambio del denaro investito; ora invece le azioni sono titoli dematerializzati (cioè sono semplicemente registrati in un conto- titoli). Più azioni si possiedono , più aumenta il peso dell’investitore nell’azienda. Più le azioni sono richieste, più sale il loro prezzo. Si possono comprare azioni anche con intendimenti speculativi, cosa del tutto normale in Borsa e speculativi sono i contratti a termine, posticipati rispetto al momento della stipula del contratto: sono una scommessa sul rialzo o sul ribasso di quell’azione. La CONSOB  ha il compito di sorvegliare sulla correttezza delle contrattazioni.

Con l’acquisto di azioni di risparmio si diventa soci dell’impresa che ha emesso le azioni e si ha diritto a eventuali dividendi. Le azioni privilegiate danno diritto di voto nelle assemblee societarie e riconoscono utili maggiori rispetto alle azioni ordinarie.

Si lancia un’ OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) per dare la scalata a una società

Nel 1600 in Inghilterra sono nate le società s.r.l. , i cui membri non rispondono dei rischi dell’operatività dell’azienda (se l’azienda ha delle perdite o fallisce i soci non rispondono coi beni personali).

Le Obbligazioni sono titoli emessi dallo Stato o da aziende private a reddito fisso: sono un prestito fatto a una società con tasso fisso o legato all’inflazione. Le obbligazioni più comuni sono i BOT.

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Come nasce un farmaco (docente: dr. Filippi)

La lezione prevedeva quattro punti ( ma io ho potuto seguirne solo una parte):

  • Che cos’è un farmaco.
  • La drug discovery.
  • L sperimentazione preclinica.
  • Lautorizzazione all’utilizzazione di un farmaco.

I farmaci non solo alleviano le sofferenze e ripristinano funzioni, ma negli ultimi decenni hanno allungato notevolmente le aspettative di vita . Intendiamo per farmaco ogni sostanza che è in grado di interagire con il nostro organismo.

Ogni farmaco è composto da un principio attivo che svolge la funzione terapeutica e dagli eccipienti. Il farmaco si distingue per:

  • categoria terapeutica;
  • modalita di produzione;
  • forma farmaceutica,
  • modalità di azione;
  • regime di fornitura;
  • regime di rimborsabilità;
  • farmaci coperti da brevetto;
  • farmaci equivalenti (detti anche generici e devono costare il 20% in meno dell’originale).

Purtroppo a questo punto non ho più potuto seguire la lezione e mi è molto dispiaciuto perchè il dr. Filippi con questa sua prima lezione nella nostra UTE si è certamente presentato nel migliore dei modi: è stato un vero piacere ascoltare le sue argomentazioni chiare e lineari. Il tema non era certo dei più leggeri, ma credo che tutti i soci abbiano potuto seguire la lezione con piena soddisfazione.

 

 

UTE: Medicina e filosofia: empatia e neuroni a specchio.

Cos’ è l’EMPATIA? Cosa sono i Neuroni a Specchio (NS)? (dr. Lissoni)

Empatia è la capacitàdi riconoscere e partecipare ai sentimenti altrui pur essendo  consapevoli che non sono nostri e mantenendo così  il  distacco necessario per poter essere anche critici.

L’ empatia è importante nella risoluzione dei conflitti, perchè ci rende capaci di “metterci nei panni degli altri” e trovare così il giusto compromesso. Darwin per primo studiò la comunicazione corporea tra le scimmie, ma in tutti i mammiferi sono presenti atteggiamenti che mettono in azione l’empatia.Le stesse cure parentali sono frutto di empatia e le femmine sono particolarmente sensibili.

Le espressioni facciali attraverso cui manifestiamo i nostri stati d’animo sono comuni a tutte le popolazioni del mondo e la loro elaborazione è istintiva. L’empatia precede la comunicazione linguistica , che moltiplica i vantaggi dell’empatia.

NEURONI A SPECCHIO.

neuroni a specchio schemaResponsabili a livello neurologico dell’empatia sono i NEURONI a SPECCHIO, scoperti da un gruppo di ricercatori di Parma negli anni 80/90 del secolo scorso. Essi si trovano nella parte anteriore del cervello e vengono attivati soprattutto dai neuroni della vista che si trovano invece nella parte posteriore del cervello. I NS sono molto importanti per l’apprendimento dato che si impara soprattutto per imitazione. I soggetti psicopatici incapaci di empatia,sono meno sensibili al dolore proprio ed altrui.

La lettura è capace di indurre empatia, così come un film o un’opera teatrale.

A questo punto si è inserito nella lezione il prof. Creuso, che ha trattato il tema dell’empatia dal punto di vista filosofico, che ci ha spiegato come noi apprezziamo negli altri soprattutto cioò che hanno in comune con noi e che invece respingiamo chi ci appare diverso : nella valutazione degli altri partiamo sempre da noi stessi.

Nel mondo greco il “conosci te stesso” era sempre legato al mondo esterno, all’ambiente naturale e sociale e il termine empatia stava ad indicare l’immedesimazione degli spettatori nei personaggi rappresentati negli spettacoli teatrali.

Poi il termine empatia fu dimenticato per secoli ; solo nell’800 si ricominciò a parlarne e solo dopo la scoperta dei neuroni a specchio i filosofi hanno cominciato a cercare di definirli.

Per finire una bella citazione di GANDHI :”La vita è come uno specchio: se sorridi ti restituisce il sorriso”

 

 

 

UTE: Omaggio a Puccini.

con Illica
Illica e Puccini

Oggi alle 16 in Sala Isacchi ha avuto luogo un evento straordinario: il m. Alessandra Zapparoli  ci ha introdotto alla comprensione dell’opera lirica, guidandoci a individuare le tecniche musicali adottate da Puccini per “rivestire di note” le parole sempre belle di Luigi Illica nelle opere di Bohème, Tosca e Butterfly.

Il maestro al pianoforte evidenziava i momenti espressivi più intensi poi il soprano Silvia Conti eseguiva dal vivo il brano che si stava analizzando; il tutto era completato dai bellissimi filmati montati ad hoc dal prof. Francesco Pintaldi.

In questo modo abbiamo potuto apprezzare, come forse mai prima d’ora, la bellezza di brani già sentiti tante volte, ma mai assaporati fino in fondo : la freschezza di Mimì che si presenta in tutta la sua semplice sincerità, l’appassionata preghiera di Tosca piena di dolore , l’insensata illusione di Butterfly che vuole ad ogni costo aggrapparsi a una speranza che appare vana a tutti tranne che a lei, la dolcezza del coro a bocca chiusa che suona come una tragica, dolcissima ninna-nanna.

Alla fine tutti i presenti hanno indirizzato la proverbiale “standing ovation” sia al maestro Zapparoli per la sua dotta  lezione, sia al soprano Silvia Conti che si è cimentata in una prova di grande difficoltà, dovendo eseguire i vari brani interrompendosi di volta in volta per lasciare spazio alle spiegazioni del maestro. Un particolare plauso va anche al coro e al prof. Francesco Pintaldi per i filmati che prepara appositamente per le lezioni dell’UTE.

Purtroppo la paura della neve e del ghiaccio ha tenuto lontani dall’UTE molti soci, che non hanno potuto così vivere un momento di grande intensità e bellezza.

L. Armstrong: Il lato soleggiato della strada.

Grab your coat and get your hat, leave your worry at the doorstep
Just direct your feet to the sunny side of the street
Can’t you hear that pitter pat and that happy tune is your step
Life can be so sweet on the sunny side of the street

I used to walk in the shade with those blues on parade
But I’m not afraid ’cause this rover, crossed over

If I never had a cent I’ll be as rich as rockfeller
Gold dust at my feet on the sunny side of the street

With those blues on parade
Because this rover, it crossed over

If I never had a cent I’ll be as loaded as old rockfeller
With that gold dust ’round my feet
On the sunny side of the street
On the side, at that side of the street that is sunny

TRADUZIONE:

Afferra il tuo cappotto e il tuo cappello, lascia le tue preoccupazioni sulla soglia, dirigi i tuoi piedi verso il lato soleggiato della strada. Non senti che quello scalpiccio e quell’allegro motivo è il tuo passo? La vita può essere così dolce sul lato soleggiato della strada. Ero solito camminare nell’ombra con quei momenti bui, ma non ho paura perchè questo vagabondo è passato dall’altra parte (DELLA STRADA). (Anche) Se mai ho avuto un centesimo, sarò ricco come Rockfeller. Polvere d’oro ai miei piedi sul lato soleggiato della strada. Con quei momenti bui , perchè questo vagabondo è passato dall’altra parte. Se non ho mai avuto un centesimo, sarò ricco come il vecchio Rockfeller, con quella polvere d’oro intorno ai miei piedi sul lato soleggiato della strada ….sul lato…a quel lato della strada che è soleggiato…

UTE: Populorum Progressio – Le ragioni degli altri.

Nella prima lezione di ieri, Don Ivano ha parlato dell’enciclica “Populorum progressio” di Paolo VI di cui ricorre quest’anno il 50° anniversario della pubblicazione.  Non ho potuto seguire tutta la lezione, ma anche solo riportando alcuni brevi passi se ne può ricordare il valore profetico:

« Lo sviluppo dei popoli, in modo particolare di quelli che lottano per liberarsi dal giogo della fame, della miseria, delle malattie endemiche, dell’ignoranza; che cercano una partecipazione più larga ai frutti della civiltà, una più attiva valorizzazione delle loro qualità umane; che si muovono con decisione verso la meta di un loro pieno rigoglio, è oggetto di attenta osservazione da parte della chiesa »

” I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d’angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello.

..] La proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato e assoluto. Nessuno è autorizzato a riservare a suo uso esclusivo ciò che supera il suo bisogno, quando gli altri mancano del necessario.

Purtroppo la voce di Paolo VI è rimasta per lo più inascoltata e noi stiamo pagando salato il conto di un  neo-colonialismo cinico e predone.

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Nella seconda ora di lezione la dr.ssa Mariella Russo ci ha guidato alla comprensione della cultura degli altri, dei nostri nuovi concittadini: tale conoscenza non deve significare negazione della nostra cultura, ma deve rappresentare un arricchimento, un aiuto a “comprendere”.

Quale  concetto di lavoro? La nostra Costituzione inizia affermando che ” l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” e questo dice quanto per noi il lavoro significhi libertà e dignità della persona, ma non è sempre stato così… Nelle civiltà antiche il lavoro era riservato agli schiavi, poi col Cristianesimo questa concezione cambia: San Paolo afferma “Chi non lavora non mangi” e San Benedetto col suo motto “ora et labora” dà al lavoro la stessa importanza data alla preghiera. Nell’età dei Comuni poi solo chi partecipava alle corporazioni (e quindi aveva un lavoro) poteva partecipare al governo della città.

Al giorno d’oggi il lavoro è un problema soprattutto per i giovani che si vedono offrire a ripetizione stage poco o per nulla retribuiti; in Cina un operaio deve lavorare 12/14 ore al giorno per 28 giorni al mese!!! In Giappone dopo licenziamenti di massa si sono fatte riassunzioni con superlavoro anche non pagato e si assiste a un grande numero di suicidi per eccessivo lavoro.

Il mondo economico è basato sulla competizione , che se portata agli eccessi è una vera follia: ci si deve invece orientare alla collaborazione.

Una volta i padroni brianzoli pensavano al benessere dei loro operai costruendo per loro case e asili .

Sorridere? Noi sorridiamo poco, in India invece il sorriso ha quasi valore religioso: devi sorridere alla divinità che  è in te e  in chi incontri…. Da noi si misura il PIL (Prodotto Interno Lordo) in Buthan si misura il FIL (Felicità interna lorda).

Solidarietà. In Corea ognuno deve fare ogni giorno un gesto di solidarietà verso un membro del gruppo cui appartiene. In Africa si fa il pane insieme. Gli immigrati, facendo gruppo, trovano il coraggio, qui da noi, di sfidare mafia e camorra e all’ospedale di Saronno sono state due infermiere straniere a denunciare i delitti finiti sui giornali in questi giorni: gli immigrati si fidano delle nostre istituzioni più di quanto non ce ne fidiamo noi….

Sguardo. Per noi guardarsi negli occhi è segno di lealtà, in Oriente guardare negli occhi una persona equivale a volerla sfidare.

In alcuni paesi è inconcepibile che un uomo debba ubbidire a una donna, anche se dovesse essere un suo superiore nel lavoro.

UTE:Dopo la pausa natalizia, si riprende alla grande….

Martedì 10 gennaio
ore 15  – Eventi e ricorrenze :  L a POPULORUM PROGRESSIO di Paolo VI e i problemi dello sviluppo nel mondo contemporaneo   – docente: don Ivano Colombo
ore 16  – La ragione degli altri : CULTURA DEL LAVORO, CULTURA DEL SORRISO: “IL LATO SOLEGGIATO DELLA VITA”  – docente : Mariella Russo.
Venerdì 13 gennaio.
ore 15  – Storia delle donne nel Novecento : LA DONNA TRA FAMIGLIA E LAVORO NEL NOVECENTO.   docente : Massimiliano Cossi.
ore 16  – Verrà recuperata la lezione del 16 dicembre scorso: IL GRANDE MELODRAMMA PUCCINIANO : Bohème – M. Butterfly – Tosca. . Sarà presente la soprano   Silvia  Conti, che eseguirà i i brani più conosciuti con l’accompagnamento del coro e la direzione del M° . Alessandra Zapparoli
Sarà un’occasione unica e preziosissima per lasciarsi emozionare dalla musica e da una voce splendida. L’evento credo meriti un’ampia risonanza.

UTE: Buon Natale con Giotto!

Ieri Samuele ha preso a calci il camino e non poteva indossare le scarpe, per questo non siamo potuti andare all’UTE ad assistere all’ultima lezione. Dev’essere stata molto bella! Il tema era “la natività nell’arte”.

Giotto nativitàCredo che i nostri docenti , don Colombo e Manuela Beretta, non abbiano potuto prescindere dalla famosa “Natività” di Giotto che si può ammirare nella Cappella degli Scrovegni.

E’ diversa dalle altre :  c’è San Giuseppe accovacciato a terra e molto pensoso; alle sue spalle la Madonna che ha appena partorito e che si occupa del Neonato. San Giuseppe, pur essendo in primo piano, appare isolato, quasi estraneo a quello che sta accadendo dietro di lui:  è un uomo ed è difficile per lui capire il mistero che si sta compiendo.

La Madonna, sdraiata, sta ricevendo dalle mani di chi l’ha aiutata nel parto il Bambino già avvolto in fasce alla maniera d’un tempo: con braccia e gambe legate attorno al corpo; intanto i pastori ascoltano l’annuncio degli Angeli. C’è l’asinello con l’immancabile bue, secondo la tradizione popolare.

E’ una natività poco oleografica, che ridà umanità ai protagonisti di un evento misterioso e unico.

Con questo post auguro a tutti un sereno Natale e un nuovo anno pieno di cose buone per tutti, anche a nome di noi tutti dell’UTE di Erba.

Ganimede e l’aquila.

Guardate la meraviglia di questa aquila, che compare nella tela di Rubens. Ritrae Ganimede che viene rapito da Zeus , trasformatosi in aquila, per diventare il coppiere degli dei.

La meraviglia di questo quadro sta nell’iper-realismo della riproduzione dell’aquila, che vista da vicino è davvero strabiliante. Rubens si dedicava alla figura umana, mentre per eseguire pitture di animali si valeva di un collaboratore specializzato……e che specializzazione!!!! Peccato che la foto qui sotto non possa dare che una pallida idea della maestria del pittore.

Ganimede e l'aquila di Rubens