Pomeriggio a teatro….

Ingredienti:  Raffaele, un vedovo in difficoltà economiche; il cognato  pieno di spirito di iniziativa; la fedele domestica, pettegola, un po’ svampita, ma dal cuore d’ oro;  il fratello e la cognata avidi di denaro e senza scrupoli; la padrona di casa, single per forza in cerca di un compagno e altri personaggi secondari, ma esilaranti.

Mescolate il tutto e condite con una straordinaria vincita al lotto, che attira uno stuolo di opportunisti; per smascherare i finti amici il protagonista si finge sordo e così scopre la malafede dei parenti. Naturalmente non manca il colpo di scena finale….

Gli interpreti, particolarmente a proprio agio sul palco dell’ UTE a loro tanto familiare e davanti al pubblico che li conosce da anni e li ama, hanno dato il meglio di sè :disinvolti, spontanei, efficaci , espressivi .

Numerosissimi gli applausi a scena aperta e, alla fine, il pubblico, in piedi, ha applaudito a lungo attori, registi e collaboratori per l’ allestimento delle scene. Quanto a me ho riso spesso fino alle lacrime…

 

 

Accade a Erba: La Fortuna L’è Surda. (teatro)

Venerdì prossimo, 22 maggio, alle ore 15 presso la sala Isacchi della Casa Prina di Erba, la ormai famosissima compagnia teatrale dell’ UTE, metterà in scena la commedia : LA FORTUNA L’ E’ SURDA.

Ho già assistito alla prima rappresentazione di questa divertente pièce al teatro EXCELSIOR e posso fornire qualche accenno sulla trama: vincere una fortuna al lotto può attirare molti falsi amici , ma c’è un modo per smascherarli……

Come si può capire la situazione dà spunto a innumerevoli gag e malintesi che garantiscono un paio d’ ore di divertimento.

Invito tutti gli amici di Erba e dintorni a non perdere questa occasione per passare un pomeriggio in allegria con i nostri bravissimi attori.

SELEGGO

  • “SELEGGO.org” è il sito che si occupa di fornire libri ai bambini dislessici. Ma cosa è la dislessia? E’ un disturbo dell’ apprendimento che impedisce a bambini anche molto intelligenti di imparare a leggere in modo scorrevole; non è difficile capire che questa difficoltà condiziona gravemente il rendimento scolastico.

Proprio per mettere a disposizione dei dislessici libri  elaborati secondo criteri già sperimentati, che facilitno  il loro apprendimento   , i Lyons di Erba stanno finanziando un progetto a cui anch’ io e altri quattro amici dell’ Università della Terza Età stiamo collaborando.

In breve la cosa funziona così: l’ insegnante sceglie il libro da adottare in classe, alcuni  volontari trascrivono tutti i capitoli  usando caratteri e accorgimenti di battitura particolari. Al testo scritto viene abbinata una voce elettronica che lo legge. Naturalmente la voce elettronica a volte sbaglia gli accenti o interpreta in modo scorretto alcuni termini stranieri o non fa le pause opportune, se la punteggiatura è carente . Allora  bisogna modificare il testo segnalando gli eventuali errori all’ équipe che provvederà a modificare la voce.

E’ proprio  questa parte di correzione dei testi, che i miei amici ed io stiamo portando avanti.  Non è stato semplicissimo capire il procedimento, ma dopo i primi approcci tutto sta filando liscio.

Se qualche bambino potrà avere migliori risultati a scuola e quindi essere più gratificato dai suoi studi, credo che ne saremo tutti molto felici : ne sarà felice il bimbo dislessico, ne sarànno felici la sua insegnate e la sua famiglia e ne saremo felici anche noi volontari per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto.

 

Accade a Erba: Invecchiare in Erba – manifestazione conclusiva.

Oggi al teatro Excelsior di Erba si terrà l’ evento conclusivo del progetto “Invecchiare in Erba” finanziato con fondi ministeriali nel corso dell’ ultimo anno.

Si inizierà alle 15 con i saluti alle autorità, poi ci saranno numerosi interventi per fare un breve bilancio delle attività svolte e per  consegnare i premi ai vincitori dei concorsi sul tema “Le tre età della vita”

Alle 19 ci sarà un rinfresco e alle 20.45 il gruppo teatrale dell’ UTE si esibirà nella commedia ” La fortuna l’ è sorda” (ingresso libero) e il divertimento è assicurato.

Venite in tanti , venite tutti!!!

 

 

UTE: Informatica ed etnografia.

INFORMATICA:  come non smarrirsi nella ragnatela del web (docente : Monica Ripamonti)

Internet  negli anni ’60 per esigenze di spionaggio e di difesa. Il  primo sistema di comunicazione tra compiuto, ARPANET, collegava tra loro i computer di quattro università americane. Internet come lo conosciamo oggi, nasce però nel 1991 con la messa a punto del sistema http  Hyper Text Transfer Protocol); nel 1993 nasce il primo Browser e con lui il World Wide Web  cioè w.w.w. 1.0, dove l’ uno indica il primo periodo di vita di internet e zero indica la prima fase.

Web 1.o è costituito solo da pagine statiche , utilizzabili solo per consultazione, poi il Web diventa dinamico (web 2.o) e nascono i blog ,  i forum e la funzione wiki (quella di wikipedia).  Siamo tutt’ora nella fase 2.0, ma come sarà la fase 3.0 in futuro? Nessuno lo sa , ma è possibile immaginare evoluzioni sempre più complesse.

Internet fornisce servizi utili come la mail o l’ informazione, fornisce servizi finalizzati allo svago e alle relazioni sociali (giochi e social network), ma fornisce anche servizi culturali

La cultura digitale è rappresentata da: * siti su argomenti specifici; * enciclopedia online (Wikipedia); * dizionari e vocabolari on line; *archivi e banche dati (libri, articoli, saggi…); * siti per l’ apprendimento (Duolingo per lo studio delle lingue)

Internet ha ampliato a dismisura le possibilità di informazione , non solo perchè ogni quotidiano  e ogni periodico ha la sua pagina internet aggiornata in tempo reale, ma anche perchè queste notizie possono accompagnarci ovunque con i moderni apparecchi elettronici.

Questo è senz’ altro un aspetto positivo di questa nostra epoca, ma c’è il rischio anche di un’ informazione più approssimativa e imprecisa, se non addirittura falsa e truffaldina.

Sapendo a quali rischi siamo esposti, sarà bene controllare sempre l’ autenticità e la serietà delle informazioni .

La lezione della nostra Monica è stata seguita con vivo interesse da tutti i soci presenti , che hanno potuto imparare a capire meglio la realtà che ci circonda e che a volte ci pare sfugga alla nostra capacità di “lettura”.

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ETNOGRAFIA: Il bisogno di cambiare patria (dr. Castelletti)

Le comunità da sempre sono soggette a crisi e la scelta delle risposte da mettere in atto determinano la scomparsa di una comunità o la sua sopravvivenza.

Il Giappone nel 1700 stava vivendo un momento di grave crisi per il disboscamento : le case erano fatte di legno e ognuno voleva case sempre più grandi e belle; nel momento di crisi i Giapponesi seppero cambiare le loro abitudini di vita e ora, pur essendo il Giappone uno dei paesi più industrializzati , è ricchissimo di foreste.

I Vichinghi, agricoltori scandinavi a un certo punto si diedero al saccheggio e invasero la Gran Bretagna del Nord, l’ Irlanda, l’ Islanda, poi approdarono in Groenlandia dove continuarono a costruire le loro case ,e a vivere come facevano in patria, ma furono soppiantati dagli Hinuit (esquimesi) che sapevano costruire case di ghiaccio e non di legno e sapevano cacciare le balene per nutrirsi.

La nostra è un’ epoca di grandi migrazioni e dalle scelte che sapremo adottare dipenderà il futuro nostro e di tutta l’ umanità.

 

UTE: Antonia Pozzi (poetessa sconosciuta) – Nuove tecnologie.

Poesia: ANTONIA POZZI (docente : prof. Cinzia Granata)

Una ragazza milanese di  famiglia benestante, nata nel 1912, non regge alle sconfitte che inevitabilmente la vita costringe ad affrontare e si toglie la vita a soli 26 anni. Gli intellettuali del tempo che l’ avevano emarginata , forse  per il fatto che era solo una donna, non avevano capito la sua sensibilità e la sua poesia. Poi una suorina trova i suoi manoscritti e ne fa oggetto di una tesi di laurea, attirando su quella sconosciuta poetessa, Antonia Pozzi, l’ attenzione del mondo accademico. La poesia che copio qui di seguito avvalora la tesi di chi, dopo 80 anni, ritiene Antonia una delle maggiori poetesse del novecento italiano

Lieve offerta di Antonia Pozzi

Vorrei che la mia anima ti fosse

leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia –

Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre –
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago –
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda –

Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco –
sulle oscure voragini
della terra.

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Informatica: Nuove tecnologie per la 3^ età. (docente : dr. Monica Ripamonti)

La giovanissima e bravissima docente ci ha oggi illustrato le più recenti novità nel campo delle nuove tecnologie ( smartphone, tablet, smartwach) già in uso, le nuove APP che forniscono servizi di ogni genere (Whatsapp, Where are you ) e la piattaforma USHAHIDI , inventata da una ragazza del Kenia: consente di localizzare e segnalare eventi che necessitano di interventi rapidi (incendi, disastri ambientali, casi di corruzione, ecc.)

C’ è poi una tecnologia non ancora realizzata pienamente, ma che potrebbe esserlo in un prossimo futuro: Wearable Technologies (abbigliamento con particolari sensori che registrano gli input che vengono dal nostro corpo; Smartwatch (computer da polso collegato allo smartphone usato dagli sportivi per monitorare le loro prestazioni); smartglasses , piccolissimo computer da usare come un paio di occhiali, ma per ora il progetto è stato accantonato)

Il progresso tecnologico ci mette a disposizione strumenti impensabili fino a pochi anni fa , ma bisogna fare attenzione perché non sono prive di rischi : con gli smartphone è facile trovarsi abbonati a servizi a pagamento a propria insaputa, per questo bisognerebbe chiedere al proprio gestore telefonico di essere inseriti nella black list, in modo che nessuna app a pagamento ci venga addebitata senza nostro espresso consenso.

Grazie a Monica che ci ha messo in guardia verso vere e proprie truffe tollerate da un sistema commerciale senza scrupoli !!!!

UTE: Pomilio e musica.

IL V EVANGELIO ( di M. Pomilio) Oggi don Ivano ha proseguito nella lettura e commento di alcuni brani del romanzo di Pomilio . E’ un romanzo del tutto anomalo e piuttosto complesso , che si presta a molte riflessioni .

Copio qui di seguito la parte iniziale di una pagina dedicata a Pomilio e a questa sua opera:

IL QUINTO EVANGELIO: Romanzo


Il quinto evangelio presenta una struttura complessa e comprende vari generi letterari, tant’è vero che l’autore ne parlò come di «un’opera che sfugge a ogni definizione». È diviso in diciassette capitoli non numerati, tutti contrassegnati da un titolo, alcuni dei quali suddivisi in paragrafi numerati. Si apre con «Una lettera» composta dall’autore quando era circa a metà della stesura del romanzo, dove il narratore – l’ufficiale americano Peter Bergin – racconta la propria storia al segretario della Pontificia Commissione Biblica.

Inviato a Colonia, in Germania, nel 1945, trascorre gli ultimi mesi di guerra alloggiando in una canonica abbandonata, dove, tra i libri del sacerdote che prima vi abitava, scopre alcuni documenti dell’esistenza di un quinto vangelo. Sedotto dal fascino della lettura, si mette sulle tracce di questo testo, ritrovando, così, il mestiere di storico che esercitava prima dello scoppio della guerra, e diventando gradualmente un «instancabile ricercatore di quinti evangeli inediti». Coinvolgerà nella ricerca un gruppo sempre più nutrito di persone, fino a formare una sorta di scuola, in grado di proseguire le indagini anche dopo la sua morte, come testimonia il capitolo «Risposta a una risposta», scritto dalla sua segretaria.

Attraverso l’esame degli scritti lasciati dal prete,  il soldato ricercatore mette in luce i tormenti di chi tra i tedeschi ha rifiutato l’ ideologia nazista …si legge infatti:

…..se questa Storia è male, se essa assomiglia a un regresso di Dio, se questo Stato è male, se esso si configura come il contrario di Dio, non vuol dire affatto che Dio non c’è, vuol dire soltanto che Egli è dall’ altra parte……lo Stato che si fa Dio e ci impone l’ Ordine ingiusto non ci esime oggettivamente dal peccare: solo ci esime dal sentircene responsabili, trasformando la colpa in  obbedienza….

Questo è solo uno dei temi che emergono dalla lettura del romanzo.  Chi volesse saperne di più può cliccare  QUI , o, ancor meglio, venire all’ UTE per ascoltare le dottissime lezioni del nostro docente.

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MUSICA : La nostra docente , prof. A. Zapparoli oggi ci ha fatto prima un breve excursus su quanto fatto fino ad ora, poi ci ha fatto ascoltare diversi brani di Pizzetti, Malipiero, Puccini, Debussy, Prokofiev, De Falla. Ascoltare la musica classica col commento e le sottolineature di una professionista della musica è un’ esperienza da raccomandare a tutti: la musica diventa davvero comunicazione, direi addirittura che diventa  PAROLA….

la danza del fuoco – De Falla

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UTE : NUTRIRSI Consapevolmente …NUTRIRE TUTTI

NUTRIRSI CONSAPEVOLMENTE – NUTRIRE TUTTI (docente : prof. Damiani).

Fino ad ora si è sempre ignorata la limitatezza delle risorse del pianeta Terra e questo ha prodotto danni gravissimi. Nonostante ciò c’ è chi continua a perseguire la crescita senza limiti e a sostenere che si deve continuare come si è fatto fin qui, utilizzando fonti di energia fossili. C’ è però un’ altra opzione : ricorrere a energia pulita , stabilizzare il clima, stabilizzare la popolazione mondiale, eliminare la povertà e questi obiettivi si rafforzano tra loro una volta innescato un processo virtuoso.

Occorre una rivoluzione copernicana della visione economica del mondo, dobbiamo saper cambiare il nostro modo di pensare e i nostri comportamenti. L’ umanità ha i mezzi e le conoscenze tecnologiche necessarie e sufficienti per invertire il degrado ambientale che rischia di portarci alla distruzione della vita terrestre.

Con il 5% delle spese militari attuali si potrebbe realizzare un progetto a livello mondiale incentrato sulla educazione, sulla cura della salute, sulla pianificazione familiare, sulla riduzione delle emissioni , sulla ristrutturazione dei mezzi di trasporto e sulla difesa delle foreste e del suolo.

Le moderne tecnologie, già sperimentate in diverse parti del mondo, consentirebbero di soddisfare abbondantemente il bisogno energetico mondiale solo ricorrendo a energia pulita : energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica (sfruttamento delle maree e del moto ondoso).

I pericoli più temibili per l’ umanità non sono le guerre o il terrorismo,  sono i cambiamenti climatici , che stanno già portando fame, sete e impoverimento di interi stati. Si deve  puntare su un’ agricoltura più rispettosa della biodiversità e del suolo e si deve puntare sul riciclo. Proprio per eliminare il più possibile gli scarti è nata vent’anni fa Z.E.R.I (Zero Emissions Research and Initiative) una rete di economisti e tecnologi che intendono mettere al servizio dell’ ecosistema le innovazioni tecnologiche più avanzate.

Ecco cosa diceva Robert Kennedy cinquanta anni fa a conclusione di un suo discorso sul PIL (che è diventato lo spauracchio di molti paesi ):

“Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”