I vent’anni dell’ UTE di Erba.

Sabato festeggeremo i vent’anni della nostra UTE.

Un pranzo insieme   ci permetterà di vivere un momento di allegria e di esprimere la nostra riconoscenza a chi ha reso possibile la realizzazione di questa istituzione che rappresenta un’ occasione preziosa di aggiornamento culturale, di incontri piacevoli e di benessere.

La festa sarà anche l’ occasione per  premiare i soci più fedeli (alcuni sono iscritti fin dal primo anno di attività) con la consegna di attestati di merito.

Lunga vita all’ UTE!

UTE: Diritto – Fisica

Ieri all’ UTE abbiamo assistito a una bellissima lezione di diritto sulle prerogative del governo e del primo ministro. Certamente ciò che dice la Costituzione in proposito è noto , ma nella realtà le cose stanno proprio come sono scritte sulla Carta?

Sembra di no, visto che la nostra è una Repubblica Parlamentare, ma il Parlamento è andato via via svuotandosi di potere e di peso politico, a tutto vantaggio del governo e del Presidente della Repubblica. A dimostrazione di quanto detto ci sono le ricorrenti richieste di fiducia del governo sulle leggi e sui decreti-legge da esso stesso proposti. Il Parlamento ha quasi esclusivamente un potere di ratifica. Questo dipende certamente da come vengono scelti i candidati alle elezioni e anche da una legge elettorale che non permette di formare maggioranze certe.

La lezione, tenuta con la solita obiettività e chiarezza dall’ avv. Spagnuolo è stata seguita con notevole interesse da tutti i presenti , che hanno potuto avere un aiuto per meglio interpretare la situazione attuale del nostro paese.

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Nella seconda ora il prof. Damiani con la solita passione e il solito “taglio” poetico ci ha introdotti in un campo veramente complicato: Relatività e meccanica quantistica.

La scienza classica tende a isolare ogni elemento e ogni parte di ogni singolo elemento, sradicandolo da ogni relazione e ciò causa la devastazione degli ecosistemi, l’inquinamento del cibo, dell’aria, delle acque, della terra e la dispersione delle scorie radioattive.

La nuova scienza invece vuole partire dalla premessa  che ogni elemento della realtà è connesso a tutti gli altri attraverso un’ infinita rete di relazioni.

Questo è un ciclo di lezioni che ci destabilizza sempre un po’ perchè ci introduce in terreni inesplorati per la maggior parte di noi, ma i nuovi concetti che ci vengono presentati hanno un innegabile fascino.

UTE: storia e letteratura.

Oggi all’ UTE si è parlato di Grande  Guerra dal punto di vista storico , con la solita magistrale  lezione del prof. Porro, e dal punto di vista degli scrittori-soldato tedeschi illustrati mirabilmente dalla prof. Alberta Chiesa.

Ho potuto seguire solo la parte finale della lezione di storia, quando il docente parlava delle manifestazioni studentesche che hanno preceduto lo scoppio della guerra, manifestazioni che hanno interessato tutti i principali paesi europei. Gli studenti rappresentavano la minoranza rumorosa di quel momento, erano imbevuti di nazionalismo e di pseudo-ideali cavallereschi, che li spingevano a ricercare onore e gloria sui campi di battaglia in contrasto con la presunta mediocrità della loro vita di borghesi pasciuti. Certamente i contadini erano del tutto estranei a queste rivendicazioni, ma furono costretti a lasciare le loro case e ad affrontare la  vita di trincea senza nemmeno sapere perchè . Molti intellettuali partirono volontari , ma presto si dovettero accorgere di quanto fosse assurda e stupidamente crudele quella guerra che avevano invocato e che alla fine conterà tredici milioni di morti.

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Perfettamente  in tema con la lezione precedente ecco la sintesi del più famoso romanzo tedesco sul tema della Grande Guerra : “NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” di Erich Maria Remarque di cui abbiamo ascoltato alcuni brani veramente emozionanti  (la sintesi è presa da Wikipedia)

“Facendo leva sugli ideali della nazione, onore e orgoglio, gli insegnanti di una scuola tedesca persuadono i propri allievi ad arruolarsi come volontari per difendere la loro patria. Il protagonista Paul Bäumer si arruola insieme ad alcuni suoi compagni di classe. Hanno tutti diciannove anni e sono convinti di vivere una bella avventura. I ragazzi si accorgono con il passare del tempo di come la guerra sia inutile e si chiedono senza avere delle risposte ben precise chi volesse fare la guerra e per quale motivo, ma si accorgono anche che giorno dopo giorno l’avventura si trasforma in una tragedia dove i vincoli di sostegno e cameratismo che servivano a superare le atrocità e le difficoltà quotidiane spariscono man mano che muoiono i compagni di Bäumer, ed anche quest’ultimo non farà una fine diversa dalla loro rimanendo ucciso in una tranquilla giornata al finire della guerra, poco prima della capitolazione dell’ormai stremato esercito tedesco.”

UTE: Storia della Chiesa – Pittura.

Ieri pomeriggio si sono tenute le prime due lezioni  del nostro Anno Accademico 2014-2015 e in entrambe si è puntata l’ attenzione su un personaggio.

Il primo è Papa Benedetto XV , il papa eletto quando la Grande Guerra era appena scoppiata e l’ Italia ne era ancora al di fuori.  La sua ostinata opposizione alla guerra è testimoniata da questo brano della sua enciclica “Ad beatissimi Apostolorum”

“Il tremendo fantasma della guerra domina dappertutto, e non v’è quasi altro pensiero che occupi ora le menti. Nazioni grandi e fiorentissime sono là sui campi di battaglia. Qual meraviglia perciò, se ben fornite, come sono, di quegli orribili mezzi che il progresso dell’arte militare ha inventati, si azzuffano in gigantesche carneficine? Nessun limite alle rovine, nessuno alle stragi: ogni giorno la terra ridonda di nuovo sangue e si ricopre di morti e feriti. E chi direbbe che tali genti, l’una contro l’altra armata, discendano da uno stesso progenitore, che sian tutte della stessa natura, e parti tutte d’una medesima società umana? Chi li ravviserebbe fratelli, figli di un unico Padre, che è nei Cieli? E intanto, mentre da una parte e dall’altra si combatte con eserciti sterminati, le nazioni, le famiglie, gli individui gemono nei dolori e nelle miserie, funeste compagne della guerra; si moltiplica a dismisura, di giorno in giorno, la schiera delle vedove e degli orfani; languiscono, per le interrotte comunicazioni, i commerci, i campi sono abbandonati, sospese le arti, i ricchi nelle angustie, i poveri nello squallore, tutti nel lutto”

E’ poi stato messo in risalto un altro aspetto del pontificato di Benedetto XV, alla cui morte le casse del Vaticano languivano per le grandi opere di carità messe in atto da questo Papa a favore dei poveri, dei sofferenti e soprattutto dei bambini. La lezione è stata tenuta con la solita maestria da Don Ivano .

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Il secondo personaggio che ci è stato illustrato dalla prof.  Manuela Beretta è stato un grande pittore di cui per la verità non conoscevo molto: El Greco.

Nasce  nel 1541 a Creta. Nell’ isola domina la cultura ortodosso-bizantina e l’ espressione più alta dell’ arte è rappresentata dalle icone; ma lì è anche molto presente la pittura veneta e Dominikos Theotokopoulos (questo è il suo vero nome) riesce a fondere elementi delle due scuole e a creare così una pittura del tutto nuova, che si evolverà nel corso della sua esistenza verso forme che  anticipano di oltre due secoli la pittura moderna. E’ infatti a El Greco che si ispirarono molti pittori del 900.

 

UTE: Si sta come….

Oggi, dopo gli interventi di benvenuto delle varie autorità, abbiamo potuto seguire un magistrale commento di Don Ivano a una delle poesie che io amo di più e che da sempre compare sulla Home del mio primo blog “Eldas” . Si tratta della poesia “SOLDATI” di Ungaretti.

Ecco il testo :     Si sta come

d’ autunno

sugli alberi

le foglie

Una poesia brevissima di nove parole soltanto, che però sa condensare in un’ unica immagine tutta la precarietà, la sofferenza , la solitudine e l’ assurdità della vita dei soldati , che come le foglie in autunno sanno che la loro vita può finire in qualsiasi momento. Ma se quella delle foglie è una sorte dettata dalle leggi della natura, dalla necessità di salvaguardare la vita e la sopravvivenza dell’ albero che le ha generate, la sorte dei soldati è invece determinata dalla stupidità atroce di una guerra. Non c’ è nessuna  acrimonia, non si condanna nessuno, ma solo “lo sgomento di chi vive la sua condizione di uomo in una realtà amara, dove morte e vita si intrecciano in un permanere continuo ….In quelle poche parole c’ è davvero tutto il dramma esistenziale che si consuma al fronte” (ho citato tra virgolette un passo del commento del nostro relatore) …ma  se si omettesse il titolo si potrebbe anche dire che questi versi dipingono benissimo la condizione umana in ogni tempo e in ogni luogo…..

 

UTE: a Villa del Soldo.

Oggi Messa di apertura dell’ Anno Accademico dell’ Ute in una cornice veramente prestigiosa: Villa del Soldo.

E’ una villa settecentesca, immersa in uno splendido, immenso parco; è situata tra i comuni di Alzate Brianza e Orsenigo. Ha avuto molti proprietari nel corso dei secoli e l’ ultimo, quando ormai la villa non era che un ammasso di ruderi, è stato la Provincia di Como , che lo ha affidato in comodato alla comunità di Padre Eligio.

I membri della comunità hanno saputo riportare la villa all’ antico splendore e ora ospita attività scientifiche ( in campo sanitario) molto apprezzate a livello internazionale.

Al termine del rito religioso e della visita guidata alla villa e al parco circostante, ci aspettava un delizioso rinfresco.

Un bell’ inizio per un anno accademico che si preannuncia particolarmente interessante.

Per maggiori informazioni cliccare QUI.

 

UTE: linea di partenza!!!

Di ritorno dal primo Consiglio Direttivo dell’ UTE (UNIVERSITA’ TERZA ETA’), mi accingo a fornire alcune informazioni:

* Il primo ottobre: messa di inizio d’ anno ad Alzate, Villa Soldo alle ore 15. Seguirà visita alla Villa e sosta al bar.

* 3 ottobre: Inizio dell’ anno Accademico

* Il tema  conduttore delle lezioni di quest’ anno sarà “La Grande Guerra” e ci verrà offerta l’ occasione di esplorare questo evento  dal punto di vista storico, letterario, economico, artistico…..

* Avremo poi i classici appuntamenti con la medicina, con la poesia, con la fisica, con la psicologia ecc.

* Sono anche in programma i festeggiamenti per i 20 anni dell’ UTE , con premiazione dei soci più anziani (come iscrizione).

Credo che sarà un anno molto interessante e mi auguro che siano molte le persone (non occorre essere VECCHI, ci sono anche persone semplicemente mature) che vorranno iscriversi e approfittare di questa preziosa opportunità di aggiornamento culturale e di incontro con persone simpatiche e interessanti.

Tutti a teatro!!!

E’ con grande piacere che partecipo a tutti gli amici la notizia dello spettacolo teatrale allestito dalla compagnia dell’ UTE di Erba , di cui ho più volte magnificato la bravura ; il divertimento è assicurato. Ecco la locandina.

Cà PRINA – SALA F. ISACCHI

Piazza Prina – Erba

MERCOLEDI’ 11 GIUGNO 2014

ORE 15.30

Il Gruppo Teatro Università della Terza Età ERBA

                                                              Presenta

IL PADRE DELLA SPOSA

Commedia in tre atti di FRANCO ROBERTO

Adattamento scenico e dialettale di Marinetta Nava

Personaggi e interpreti

GIACOMO TRAVETTI: Riccardo Lombardi

LUISA TRAVETTI: Pinuccia Borgonovo

CINZIA TRAVETTI: Orietta Bosisio

SILVIO MANNUCCI: Silvano Rossi

OLGA VOLPINI: Gilda Monti

ENZO BERTELLI: Alessandro Paredi

LELLA VOLPINI: Piera Gaffuri

ALICE FERRI: Luciana Caldera

ROSA DE ROSSI: Iride Pizzocri

GASTONE DE ROSSI: Adriano Chassagne

Regia: Cesare Cavenaghi, Marinetta Nava

Scenografia: Angelo Redaelli, Pippo Molteni

Direttore di scena: Maria Teresa Evangelisti