UTE: a Villa del Soldo.

Oggi Messa di apertura dell’ Anno Accademico dell’ Ute in una cornice veramente prestigiosa: Villa del Soldo.

E’ una villa settecentesca, immersa in uno splendido, immenso parco; è situata tra i comuni di Alzate Brianza e Orsenigo. Ha avuto molti proprietari nel corso dei secoli e l’ ultimo, quando ormai la villa non era che un ammasso di ruderi, è stato la Provincia di Como , che lo ha affidato in comodato alla comunità di Padre Eligio.

I membri della comunità hanno saputo riportare la villa all’ antico splendore e ora ospita attività scientifiche ( in campo sanitario) molto apprezzate a livello internazionale.

Al termine del rito religioso e della visita guidata alla villa e al parco circostante, ci aspettava un delizioso rinfresco.

Un bell’ inizio per un anno accademico che si preannuncia particolarmente interessante.

Per maggiori informazioni cliccare QUI.

 

UTE: linea di partenza!!!

Di ritorno dal primo Consiglio Direttivo dell’ UTE (UNIVERSITA’ TERZA ETA’), mi accingo a fornire alcune informazioni:

* Il primo ottobre: messa di inizio d’ anno ad Alzate, Villa Soldo alle ore 15. Seguirà visita alla Villa e sosta al bar.

* 3 ottobre: Inizio dell’ anno Accademico

* Il tema  conduttore delle lezioni di quest’ anno sarà “La Grande Guerra” e ci verrà offerta l’ occasione di esplorare questo evento  dal punto di vista storico, letterario, economico, artistico…..

* Avremo poi i classici appuntamenti con la medicina, con la poesia, con la fisica, con la psicologia ecc.

* Sono anche in programma i festeggiamenti per i 20 anni dell’ UTE , con premiazione dei soci più anziani (come iscrizione).

Credo che sarà un anno molto interessante e mi auguro che siano molte le persone (non occorre essere VECCHI, ci sono anche persone semplicemente mature) che vorranno iscriversi e approfittare di questa preziosa opportunità di aggiornamento culturale e di incontro con persone simpatiche e interessanti.

Tutti a teatro!!!

E’ con grande piacere che partecipo a tutti gli amici la notizia dello spettacolo teatrale allestito dalla compagnia dell’ UTE di Erba , di cui ho più volte magnificato la bravura ; il divertimento è assicurato. Ecco la locandina.

Cà PRINA – SALA F. ISACCHI

Piazza Prina – Erba

MERCOLEDI’ 11 GIUGNO 2014

ORE 15.30

Il Gruppo Teatro Università della Terza Età ERBA

                                                              Presenta

IL PADRE DELLA SPOSA

Commedia in tre atti di FRANCO ROBERTO

Adattamento scenico e dialettale di Marinetta Nava

Personaggi e interpreti

GIACOMO TRAVETTI: Riccardo Lombardi

LUISA TRAVETTI: Pinuccia Borgonovo

CINZIA TRAVETTI: Orietta Bosisio

SILVIO MANNUCCI: Silvano Rossi

OLGA VOLPINI: Gilda Monti

ENZO BERTELLI: Alessandro Paredi

LELLA VOLPINI: Piera Gaffuri

ALICE FERRI: Luciana Caldera

ROSA DE ROSSI: Iride Pizzocri

GASTONE DE ROSSI: Adriano Chassagne

Regia: Cesare Cavenaghi, Marinetta Nava

Scenografia: Angelo Redaelli, Pippo Molteni

Direttore di scena: Maria Teresa Evangelisti

 


 

 

Cantando insieme in un pomeriggio di maggio.

Il progetto “Invecchiare in Erba” ha già preso le mosse: sono già stati effettuati due incontri di alfabetizzazione sulle nuove tecnologie e oggi si è preso contatto con un buon gruppo di potenziali utenti con un’ esaibizione del coro della nostra Università della Terza Età.

Sono state eseguite le più famose arie delle operette composte nel periodo della Belle Epoque, arie che tutti i presenti ricordavano bene . Il coro, ottimamente diretto, si è dimostrato veramente ben preparato e ogni esecuzione ha riscosso moltissimi applausi dei numerosi presenti. Alla fine cantavamo tutti insieme ai coristi , che ci hanno generosamente concesso il bis finale.  Io avevo invitato due amiche, che sono rimaste sorprese dalla bravura dei nostri cantanti  e con piacere ho sentito le loro voci accompagnare i vari refrain.

Il progetto che ho menzionato sopra costituisce un’ occasione da non sprecare per tutte le persone anziane, ma anche per quelle che ancora non lo sono , ma vogliono prepararsi a vivere felicemente la loro terza età.

UTE: psicopedagogia : costruire la felicità.

Oggi la dr.ssa Todaro ha concluso il suo ciclo di lezioni con una bellissima conferenza sulla “felicità”: felicità da costruire , felicità come atteggiamento positivo  di fronte alla vita…. da lasciare in eredità…Concludendo la sua bella esposizione ci ha commentato alcune frasi tratte dal libro “Lettera a mio figlio sulla felicità” di Sergio Bambaren . Riporto qui alcune delle frasi più significative suggestive:

La vita è breve… Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto… e non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere.

Se cadi, rialzati ,affronta le avversità e trova sempre il coraggio di proseguire. Fai della tua esistenza qualcosa di spettacolare.
La sola battaglia che non puoi vincere è quella che non vuoi combattere.
Se ti fidi dei tuoi istinti e accetti la vita così com’è, un giorno sarai in grado di trovare la pace non solo nei momenti più felici, ma anche nelle occasioni in cui il gioco si fa duro…
Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo. Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
Non dimenticare mai che l’ amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sentirlo sempre….ovunque sarai.
Credo che mi sia venuta la voglia di leggere questo libro…e voi che ne dite?

UTE: come si viveva nelle trincee.

Cento anni fa scoppiava la Grande Guerra e all’ UTE oggi si è tenuta una memorabile lezione-spettacolo che ha rievocato quell’ immane tragedia costata 750.000 morti solo in Italia: un’ intera generazione cancellata dalla nostra storia.

La lezione, introdotta dal prof. Porro e condotta magistralmente dal prof. Poggioni e dai suoi collaboratori, ha voluto soprattutto soffermarsi non sulle cause politico/economiche o sulla diatriba tra interventisti e neutralisti , ma sulla vita dei soldati .

Attraverso la lettura di poesie , lettere di soldati, pagine di scrittori presenti sul fronte, abbiamo potuto rivivere l’ orrore delle trincee costantemente invase dal fango e infestate dal fetore dei morti e degli escrementi; abbiamo quasi provato la paura di quei soldati che aspettavano con terrore il comando insensato di attacco da parte di superiori che li consideravano alla stregua di carne da macello e li costringevano quotidianamente ad inutili assalti che li esponevano al fuoco nemico; rifiutare di obbedire voleva dire essere fucilati o esporre la propria squadra alla decimazione.

Poesie note e meno note hanno scandito il recital , mentre sullo schermo apparivano foto d’ epoca accompagnate dai più famosi canti di guerra, nati nel fango delle trincee, canti che da sempre io amo moltissimo e che mi commuovono sempre.

A conclusione della lezione è stata letta la lettera del soldato inglese che racconta il Natale 1914 al fronte, (episodio che ha trovato varie conferme) , quando sul fronte tedesco i soldati hanno cominciato a cantare i loro canti natalizi ricevendo l’ applauso dei loro nemici, che a loro volta hanno risposto con altri canti . Il soldato racconta che alla fine dalle opposte trincee sono usciti quei giovani che dovevano considerarsi nemici, ma che invece si sono scambiati strette di mano e piccoli souvenir.

Alla fine molti avevano gli occhi arrossati dalla commozione e gli applausi sono scrosciati a lungo.

 

 

Dal legno vecchio al legno nuovo? meno alberi abbattuti.

Segnalo questo interessante  Filmato, che mostra come viene riutilizzato il legno di scarto in una fabbrica del mantovano.

All’ UTE ho seguito un ciclo di conferenze sul  problema rifiuti e la situazione nazionale e mondiale è davvero preoccupante: l’inquinamento di terra , mare e cielo ha come conseguenza il diffondersi di malattie terribili  non solo qui da noi , ma anche nel Sud del mondo ( in particolare in Africa) e ha come causa la criminale avidità di chi produce rifiuti e di coloro che non li smaltiscono correttamente.

Nel mantovano invece è stato brevettato un procedimento per il recupero del legno, che permette di produrre pannelli idonei alla fabbricazione di mobili, con il risultato che molti meno alberi devono essere abbattuti. I titolari dell’ azienda pensano di esportare questa loro attività anche negli Stati Uniti, dove questa tecnica non è ancora conosciuta.

La speranza che il pianeta Terra possa ancora essere vivibile per i nostri nipoti è nelle mani di imprenditori come questi, che sanno inventarsi nuove tecniche per riciclare, riusare e quindi trasformare in risorsa preziosa quei rifiuti nei quali oggi rischiamo di affogare.

UTE: Morazzoni (letteratura) e Gurdjieff (filosofia).

Georges Ivanovic GurdjieffVenerdì all’ UTE ho imparato a conoscere ue personaggi che non avevo mai sentito nominare: la prima è una scrittrice italiana, Marta Morazzoni, che scrive prevalentemente romanzi o racconti ambientati in epoche storiche passate.

Il suo ultimo libro è incentrato sulla figura di Giovanna d’ Arco, di cui rivisita la storia  ripercorrendo i suoi viaggi nei luoghi in cui ha la santa vissuto. Da quanto ho sentito mi pare che valga la pena di leggere qualcosa di questa scrittrice (che pare non voglia essere definita scrittrice, ma insegnante , visto che lavora tuttora alle dipendenze del ministero della P.I.)

Il secondo personaggio è Georges Ivanovic Gurdjieff un armeno un po’ guru, un po’ imbroglione, che visitando tutti i monasteri del mondo , si era poi costruito una sua filosofia, Conquistò con le sue teorie molti personaggi illustri (pare che anche Battiato abbia attinto ai suoi insegnamenti).