UTE: Diritto e Fisica Moderna.

Diritto : IL RIPUDIO DELLA GUERRA E LA SOVRANITA’ DEGLI STATI. (docente: dr. Spagnuolo).

L’ articolo 11 della nostra Costituzione afferma un concetto totalmente nuovo per i tempi in cui essa è stata scritta: l’ Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, ammette solo la guerra difensiva e promuove azioni diplomatiche per dirimere le controversie tra Stati.
In un’ Europa impegnata da secoli in guerre coloniali e percorsa per quasi due millenni da conflitti fratricidi per qualche lembo di terra in più, affermare il ripudio della guerra è stato un atto quasi rivoluzionario.

Al fine di dirimere le controversie fra stati sono stati istituiti degli organismi internazionali , quali l’ ONU e la CEE ; con l’ adesione a questi organismi ogni stato membro accetta di porre limiti alla propria sovranità.

Perchè si possa parlare di Stato devono coesistere tre elementi: territorio, popolo e sovranità.
La lezione è proseguita con l’ analisi di questi tre elementi e dei casi particolari riconducibili all’ attualità.
– Può la Lombardia , ad esempio, richiedere il riconoscimento come stato indipendente? No, perchè alle regioni interne di uno stato o agli stati che appartengono a una federazione non è riconosciuta sovranità esterna, cioè il potere di trattare con altri Stati.

– Può la Palestina essere riconosciuta come stato indipendente? Sì, perchè l’ ONU ha riconosciuto il suo diritto di esistere e di avere propri rappresentanti al Palazzo di vetro.

L’ argomento non era certo dei più facili, ma i continui agganci con la realtà di oggi l’ ha reso estremamente interessante.

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Fisica moderna: DALLE VICINANZE DEL NULLA VERSO LA TOTALITA’ DEL COSMO. (PROF. DAMIANI)

La lezione ha preso spunto dai famosi versi danteschi: “Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”.
*Considerare la nostra semenza significa porsi le eterne domande esistenziali: Chi siamo? Da dove veniamo? Perchè siamo?
*Chi sono i bruti? Sono coloro che non alzano mai lo sguardo dalla terra e dal contingente senza chiedersi mai il PERCHÉ.

*Seguire virtute e canoscenza vuol dire chiedersi non tanto il fine, quanto la causa della vita.

In definitiva il senso della vita sta nel percorso verso la virtù e la conoscenza ( e qui il docente ha fatto riferimento al passo evangelico : Io sono la Via, la Verità e la Vita). Tutto il male del mondo deriva dall’ ignoranza .

Dopo questa premessa il professore ci ha introdotto il discorso sulla scienza che va alla scoperta del “più piccolo del più piccolo” mostrando come il DNA sia un’ infinitesima parte del nostro organismo, che il bosone di Higgs , di cui tanto si è parlato, è a sua volta una miliardesimo del DNA e che procedendo verso l’ infinitamente piccolo si arriva alle vicinanze del Nulla , alla trama dello Spazio-Tempo.

Questi temi non sono certo cose di cui sentiamo parlare tutti i giorni, ma il prof. Damiani sa renderli suggestivi e, direi, poetici.

 

Ute: un pomeriggio molto interessante.

Ieri all’ UTE il “nostro” don Ivano , coordinatore insostituibile della nostra associazione , ci ha intrattenuto sul documento conciliare che va sotto il nome di “DEI VERBUM” , che mette a fuoco tutto ciò che concerne la Rivelazione della Parola di Dio. Leggendo QUI si possono rivedere e rinfrescare le proprie conoscenze in merito.

Il nostro docente si è comunque soffermato principalmente sul problema di come leggere le Sacre Scritture, che non possono essere certo  intese come qualche secolo fa, quando ogni cosa che non fosse coerente col testo letterale della Bibbia veniva tacciata di eresia. Da questa visione miope sono venute tante sofferenze e tante atrocità, come i roghi sulle piazze o il carcere e le torture anche per personaggi importanti come Galileo.

Gli studi archeologici dell’ 800 hanno però dato il via a una serie di studi sui testi antichi e tra questi anche la Bibbia ha potuto essere reinterpretata alla luce della conoscenza degli stili letterari in uso presso le culture antiche .

Ai miei scolari insegnavo sempre ad esempio che il racconto della creazione è il racconto quasi poetico di un qualcosa che gli uomini di 3.000 anni fa potevano esprimere solo ricorrendo a immagini mitiche, ma che ora la scienza può spiegare più razionalmente: i giorni biblici possono essere interpretati come ere geologiche. Ciò che alla fine conta è che nella Creazione si è manifestato l’ intervento divino.

La Bibbia insomma non è un trattato di storia o di scienza e va interpretata risalendo agli antichi testi scritti in lingue antiche e in contesti storici difficilmente decifrabili con certezza.

Sarebbe bello che nell’ ora di religione nelle scuole si studiasse la Bibbia, con lo stesso spirito con cui si studiano i poemi epici, non per fare proselitismo, ma per conoscere e capire uno dei testi su cui si fonda la nostra civiltà.

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Il dr. Mauri ci ha poi introdotto quello che sarà l’ argomento di sua competenza: la Belle Époque nel territorio erbese e dintorni.

Per Belle Époque si intende quel periodo storico che va dal 1870 circa al 1914, un lungo periodo di pace (come non era mai accaduto in Europa dai tempi dell’ Impero Romano-le guerre c’ erano ma erano guerre coloniali, fuori dall’ Europa) nel quale tra le classi dominanti , grazie alle conquiste tecnologiche e allo svilupparsi dell’ industria, si diffuse un notevole benessere economico con conseguente ostentazione  e spreco di ricchezza . Naturalmente la maggior parte della popolazione rimaneva in uno stato di grande miseria e povertà , per cui cominciarono a diffondersi anche i nazionalismi e le idee anarchiche, con conseguenti ripetuti regicidi.

In quel periodo era la Francia a dettare legge nel campo della cultura, della moda e delle arti in genere, ma qui nell’ erbese questo modo di concepire la vita come spensieratezza, ottimismo e godimento delle cose belle della vita, cominciò anche un po’ prima che in Francia: dopo il  matrimonio del principe Umberto di Savoia con la sua seconda moglie, la cugina Margherita, donna di non straordinaria bellezza, ma di grande fascino e di grande intelligenza politica.

I due principi si insediarono nella Villa Reale di Monza attirando attorno a sè molte famiglie nobili che si stabilirono nei dintorni per partecipare alla vita di corte. Margherita capisce subito che non sarà una moglie felice, date le plateali infedeltà del marito, ma sa che lei è comunque destinata a diventare regina d’ Italia e come tale cerca di accattivarsi la benevolenza dei suoi sudditi e di affascinare la nobiltà . A lei furono dedicate una torta , un tipo di pizza ben noto anche oggi, vari teatri e lo stile liberty che caratterizza questa epoca fu inizialmente chiamato qui da noi “stile Margherita”.

La Brianza , vicina alla sede dei principi, diventa meta dei numerosi viaggi di Margherita e del suo seguito; il Pian d’ Erba , in particolare, diventa zona turistica di grande attrazione: i nobili riaprono le loro ville, sorgono alberghi e ristoranti e a Erba nasce un ippodromo famoso in tutta Italia a quei tempi. Si ricordano numerose escursioni verso la grotta più grande della Lombardia, il Buco del Piombo, che fa parte del territorio cittadino, e l’ inaugurazione dell’ asilo di Arcellasco, ora frazione del nostro comune.

Inutile dire che entrambi gli argomenti sono stati seguiti dai numerosi presenti con grande interesse e grande soddisfazione.

UTE: Modernismo e biodiversità.

Oggi all’ UTE c’ erano due lezioni in programma: il Modernismo e la biodiversità.

Del Modernismo potete trovare una esauriente esposizione a questo link e non sto perciò a riassumere l’ argomento col rischio di essere poco chiara e imprecisa; voglio solo riferire qui quello che mi ha maggiormente colpito nella lezione di don Ivano : il Modernismo scatenò all’ interno del Cattolicesimo una furiosa caccia alle streghe , che non arrivò a  riaccendere i roghi nelle piazze, ma mise al bando molti valenti uomini di Chiesa, colpevoli di non condividere le arretratezze di una gerarchia che ottusamente si ostinava a negare le evidenze scientifiche che contraddicevano l’ interpretazione letterale della Bibbia. Inoltre mi ha sorpreso un passo dell’ enciclica di Pio X, conosciuta col titolo “Pascendi”, nel quale il pontefice  condannava come eretici quelli che sostenevano che la Chiesa dovesse tornare umile e povera come quella delle origini: leggendo quelle parole ho pensato che anche Papa Francesco sarebbe stato perseguito come eretico se fosse vissuto un secolo fa.

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Nella seconda ora, il dr. Sassi ci ha intrattenuto su “Erosione della biodiversità”.

Il rapporto tra uomo e natura nella nostra civiltà occidentale è stato fortemente condizionato dall’antropocentrismo di ispirazione biblica, secondo il quale l’ uomo può, per volere di Dio, disporre a proprio vantaggio di animali e piante; inoltre fino al 18° secolo era diffusa la convinzione che qualunque azione dell’ uomo non avrebbe mai potuto alterare l’ equilibrio della natura, in quanto  opera di Dio e perciò perfetta.

Linneo nel 1700 sostiene di aver classificato tante specie quante ne ha create Dio, ma dopo di lui Darwin , studiando i fossili, arriva a concludere che alcune specie animali si sono estinte e sostiene la teoria dell’ evoluzionismo.

L’ uomo è spesso causa di estinzione di specie di esseri viventi , sia per la sottrazione progressiva di spazi sia per il primato delle attività economiche sul rispetto degli ecosistemi.

Così oggi la velocità dei processi di estinzione delle specie è mille volte superiore al ritmo con cui esse si rigenerano ed è inoltre importante sapere che , quando il numero degli esemplari di una specie è molto ridotto, si impoverisce irrimediabilmente il suo patrimonio genetico  .

L’ Italia, per la particolare conformazione del suo territorio e per la varietà di paesaggi e di zone climatiche, ha una straordinaria biodiversità, infatti 5.000 specie , tra animali e vegetali, vivono solo qui da noi, ma la pressione sulle specie è fortissima e molte di esse sono a rischio. Sapremo salvaguardare una tale ricchezza?

 

 

Chi ben comincia….

Oggi prima lezione dell’ anno all’ UTE. Dopo i saluti del presidente, dell’ assessore comunale e dell’ assessore regionale , don Ivano ha brevemente tracciato la figura di Etty Hillesum evidenziando la straordinarietà del messaggio che ci viene dal suo “DIARIO” e la straordinarietà della sua vita tragicamente finita in un forno crematorio.

Per completare questa giornata di “benvenuto” all’ UTE il nostro coro, di cui ho già avuto modo di magnificare la bravura, ha eseguito mirabilmente alcune delle più belle canzoni italiane e straniere , come ” O sole mio”, “Tu ca nun chiagne”, “La Paloma”, “Non ti scordar di me” solo per citarne alcune. L’ esibizione si è poi conclusa con un minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa, una breve preghiera e l’ esecuzione di “Ave Verum” di Mozart.

Ho scorso il calendario delle lezioni in programma e credo che  questo bell’ inizio sia solo un’ anticipazione “golosa” per un anno  che si preannuncia molto interessante.

 

Pronti?…..Via!!!

Gli amici dell' UTE all' uscita dal Santuario di Alzate Brianza
Bello ritrovare gli amici !!

Oggi si è celebrata una messa ad Alzate Brianza, santuario della Madonna di Rogoredo, per inaugurare il nuovo anno accademico dell’ Università della Terza Età di Erba: è stato bello ritrovare tanti visi conosciuti ! Dopodomani cominceranno le lezioni e credo che  vorrò perdermene il meno possibile: gli argomenti sembrano particolarmente interessanti…..

 

UTE: si ricomincia!!!!

Mi è arrivato il messaggio di saluto del Presidente dell’ Ute , dr. Alfonso Iorno, che prelude all’ inizio delle attività del nuovo anno Accademico, il 20° dalla nascita dell’ UTE di Erba.

Il programma ha come centro di interesse la Francia, con particolare riferimento al periodo della Belle Epoque e mi pare una scelta oltremodo stimolante; ci saranno poi come al solito vari corsi complementari: pittura, inglese, informatica, teatro e canto corale. A questo proposito non posso non ricordare quale livello di preparazione e di bravura abbiano raggiunto in particolare il nostro coro e la nostra compagnia teatrale, che sono anche stati chiamati ad esibirsi in diverse località dei dintorni.

Ma non finisce qui: sono previste molte iniziative in occasione di manifestazioni cittadine per far conoscere questa nostra UTE , nella quale operano molte persone splendide; i docenti preparano durante l’ estate il loro programma  e  le loro lezioni sono sempre di un alto livello culturale, pur mantenendo un linguaggio accessibile a un pubblico eterogeneo e sono sempre argomenti preparati ad hoc.

Quest’ anno poi l’ UTE collaborerà alla realizzazione di un progetto che ha ottenuto il finanziamento dello Stato per l’ alfabetizzazione informatica degli anziani della città e dei comuni vicini.

Mi fa piacere ricordare a tutti i soci e a quelli che intendono diventarlo, che quest’ anno riavremo tra noi Don Ivano e credo che la sua presenza sia una garanzia di successo.

Il primo incontro si terrà al Santuario mariano di Alzate il 2 Ottobre per la celebrazione della S. Messa; le lezioni vere e proprie avranno inizio il venerdì 4 ottobre nella solita sede: sala Isacchi di Cà Prina.

Mi auguro che siano molti coloro che intendono iscriversi e partecipare a questa nuova avventura !

L’ anima travasada!

Scena della seduta spiritica (la foto si riferisce ad un' altra compagnia)

Come avevo annunciato, oggi pomeriggio la compagnia teatrale dell’ UTE ha rappresentato lo spettacolo dialettale : L’ anima travasada”

Protagonista è una marchesa che ha molto da farsi perdonare dal marito morto suicida per un suo tradimento di gioventù; d’ altra parte anche il marito non era stato in vita uno stinco di santo. La marchesa evoca con l’ aiuto di una medium e di  alcuni cultori dell’ esoterismo, l’ anima del defunto, ma essa non risponde: si è reincarnata nel corpo del droghiere del paese, che naturalmente viene coinvolto in un crescendo di equivoci e situazioni esilaranti.

La bravura degli attori è veramente immensa: hanno saputo dare ritmo e brio allo spettacolo  meglio di tanti professionisti che mi è capitato di vedere.

Il pubblico che riempiva la sala Isacchi  ha interrotto spesso la rappresentazione con applausi  che sottolineavano i momenti più divertenti  e nel finale gli attori sono stati richiamati in scena varie volte dall’ entusiasmo degli spettatori. Personalmente mi sono divertita molto e ho riso ancor di più.

E’ stato un modo piacevolissimo di chiudere l’ anno  e di salutare tutti quelli che hanno trascorso insieme in quella sala tante belle ore serene.

 

Pomeriggio a teatro.

Domani si chiuderà l’ anno accademico dell’ UTE di Erba, il XIX anno di attività.

In questa occasione il gruppo teatrale ci rallegrerà con lo spettacolo che è stato  preparato nei mesi scorsi. L’ ingresso è libero ed aperto a iscritti e non iscritti.

Data la bravura della compagnia, raccomando a tutti quelli ,che ne hanno la possibilità, di intervenire: sarà senz’ altro un pomeriggio piacevole.

Pertanto  appuntamento alle ore 15 in sala Isacchi.