Ute: Cina: le grandi donne della storia – Lo sviluppo dell’auto elettrica.

Prima di affrontare il tema della lezione , la prof.  Alberta Chiesa ha molto opportunamente fatto una breve accenno alla lunga storia della Cina, che conta corca 5mila anni.

Infatti le origini della Cina risalgono   numerosi insediamenti umani lungo le rive del fiume Giallo e del Fiume Azzurro già presenti nel 3000 a. C..

Solo nel 221 a. C. questi  centri abitati furono riuniti sotto un unico governo per opera dell’imperatore Qin Shi Huang, da cui deriva il nome Cina. Si susseguirono diverse dinastie e  questo impero trovò la sua fine nel 1912, quando fu proclamata la Repubblica di Cina.

Uno dei simboli più presenti in Cina nelle più diverse situazioni è il DRAGO, che rappresenta la forza e la saggezza: è un segno benaugurante, che sintetizza in sé molte specie di animali terrestri.

In Cina non si segue il calendario gregoriano, quindi il Capodanno non ha una data fissa come da noi, ma cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio (dipende da quando la Luna entra nel segno dell’Acquario).

L’imperatore cinese poteva avere molte concubine (anche se inizialmente erano soltanto 9), che vivevano  in una zona riservata del palazzo imperiale (e poi della città proibita) insieme alle mogli del sovrano; ciò era motivato dal fatto che si doveva garantire un erede maschio all’imperatore. Le concubine vivevano segregate nei loro appartamenti dove potevano entrare solo gli eunuchi; questi erano di solito prigionieri  evirati per punizione, ma a volte riuscivano ad assumere anche incarichi molto importanti. La presenza degli eunuchi a corte continuò fino alla fine dell’impero nel 1912.

Nell’Harem esisteva una precisa gerarchia: Più in alto di tutte c’era l’imperatrice consorte (che poteva incontrare l’imperatore solo una volta l’anno), poi venivano  l’imperatrice madre e le eventuali imperatrici vedove.

Dal 221 a.C , come già accennato si susseguirono diverse dinastie: la dinastia Qin (a cui si deve la costruzione della Grande Muraglia e dell’esercito di terracotta), la dinastia HAN (206 a. C-220 d.C) che conquistò vasti territori confinanti, adottò il Confucianesimo come religione di stato, diede grande impulso all’economia (via della seta) e alle arti; seguirono circa quattro secoli definiti periodo dei Tre Regni; dal 608 al 907 regnò la dinastia Tang che riunì l’impero e assicurò un lungo periodo di pace; la dinastia Ming (1368-1644) costruì la Città Proibita che da allora fu sede dell’ imperatore; la dinastia Manciù che governò fino alla fine dell’impero.

Dopo questo breve excursus storico, la nostra docente è ritornata sul tema delle concubine, perchè è proprio tra loro che troviamo le figure femminili più importanti della storia cinese. Le concubine venivano scelte da appositi incaricati tra le ragazze più belle  (14/16 anni) a prescindere dal loro ceto sociale. E’ ad una di esse che si deve la diffusione , prima a corte e poi tra la gente del popolo, della terribile usanza del “Loto d’oro”, cioè la fasciatura dei piedi per impedirne il normale sviluppo; tale usanza perdurò fino alla rivoluzione di Mao, nonostante fosse stata dichiarata illegale già nel 1644. A questo punto abbiamo ascoltato varie storie di donne (concubine) che hanno segnato la storia della Cina per l’amore che le vide legate ad imperatori, di cui seppero influenzare le scelte politiche.

E’ stata una lezione interessante e piacevole, che ci ha (finalmente!!) tratteggiato a grandi linee la lunghissima storia della Cina.

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EVOLUZIONE DELL’AUTO ELETTRICA – Lo sapevate che l’auto elettrica, che consideriamo una novità dei nostri giorni, è stata invece l’antenata delle automobili? E’ quello che ci ha detto oggi il prof. Rizzi, documentandoci come la prima automobile del 1888 fosse proprio elettrica e come agli inizi del ‘900 fossero in circolazione più auto elettriche che a motore a scoppio. La loro velocità era però molto modesta (32km/h) e questo fece preferire le auto con carburante.

Ora si stanno diffondendo le auto elettriche considerate meno inquinanti, ma il loro punto dolente è la batteria, che può essere di vari tipi , ma è sempre molto pesante e necessita di ricariche frequenti, la cui durata varia a seconda del modo in cui si effettua la ricarica.

Un problema molto dibattuto è anche quello dello smaltimento delle batterie, ma pare che, quando non sono più efficienti per il buon funzionamento dell’auto, possano essere riciclate per usi diversi (ad es. impianti fotovoltaici).

La lezione del prof Rizzi è stata densa di dati tecnici e informazioni molto specifiche, ma io non oso riferirle : potrei incorrere in errori troppo grossolani :(.

UTE: S. Francesco Saverio e i gesuiti in Cina – Resistenza: 1943/44

Dopo averci parlato nelle lezioni precedenti di Matteo Ricci e del suo approccio alla cultura cinese (approccio che non era condiviso dalla gerarchia ecclesiastica che intendeva processarlo, se non fosse sopravvenuta la sua morte),  Don Ivano ci ha oggi parlato di S. Francesco Saverio, che aveva preceduto il Ricci in terra di Cina, precisamente a Macao, colonia portoghese.

S. Francesco Saverio è stato insieme a sant’Ignazio di Loyola e a san Pietro Favre il fondatore dell’ordine dei Gesuiti. Mentre i primi due conobbero ben presto gli onori degli altari, Favre è stato canonizzato pochi anni fa da Papa Francesco, dopo quasi cinque secoli dalla sua morte: il motivo è da ricercare nel fatto che in piena Controriforma, Favre aveva sostenuto la necessità del dialogo con i protestanti.

Saverio andò missionario prima a Goa poi a Macao, ma non potè mai entrare in territorio, ma non ottenne mai il permesso di entrare in territorio cinese.

I missionari partivano a quel tempo al seguito delle navi mercantili, per lo più spagnole e portoghesi, senza una strategia, con un approccio molto “ingenuo” e improvvisato. Non capivano l’importanza di conoscere lingua, cultura, usi e costumi dei popoli da evangelizzare e questo fu motivo di insuccessi e di contrasti violenti.

Solo Ricci, dopo qualche decennio comprese che l’evangelizzazione doveva essere preceduta da un lungo studio dell’ambiente in cui si andava ad operare.

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La Resistenza: anni ’43/44.

Dopo la pausa natalizia, il prof. Cossi ha proseguito il discorso sull’analisi degli anni della Resistenza in Italia.

Dopo il 25 luglio 1943, Mussolini era stato arrestato e poi liberato dai Tedeschi che lo posero a capo della Repubblica di Salò. Da quel momento fu necessario scegliere: o continuare la guerra accanto ai Tedeschi o cercare di riscattare l’onore del popolo italiano dandosi alla clandestinità per contribuire alla guerra di Liberazione.

I partiti, durante gli anni del fascismo, erano stati banditi dalla vita politica italiana e avevano continuato ad operare in clandestinità; c’erano: il Partito d’Azione che contava dirigenti illustri, come Parri e Foa, ma aveva scarso seguito tra la gente; il PSIUP con Nenni, Pertini e altri, ma aveva scarsa organizzazione; la DC nata nel ’42 che restava un po’ defilata, in posizione di attesa; il PC  che confidava nella rivoluzione..

Ispirandosi alle idee di questi partiti, nell’ottobre del ’43 si formarono le prime bande partigiane, che raccoglievano quelli che non volevano sottostare ai fascisti della Repubblica di Salò. Si formò così il CLNAI (Comitato di liberazione Alta Italia) con il centro di coordinamento a Milano (da ricordare che in quel momento nell’Italia del Sud erano già arrivati gli alleati). Inizialmente i partigiani apparivano un po’ come gruppi disorganizzati adatti soltanto ad azioni di guerriglia e di disturbo, poi via via migliorarono la loro organizzazione e riuscirono a meritarsi la considerazione degli Americani. Essi infatti avevano capito che, nonostante le loro diversità, avevano in comune  un punto importante: la lotta contro il nazifascismo.

La Repubblica di Salò ordinò il reclutamento di nuove leve, ma questa operazione fallì perché molti giovani andavano ad ingrossare le file dei partigiani. Cominciarono allora i rastrellamenti dei Tedeschi che intendevano sradicare la Resistenza, terrorizzando la popolazione che sosteneva i partigiani, ma questi resistettero valorosamente.

Nel marzo del ’44 ci fu un grande sciopero generale, che mise in luce la debolezza dei fascisti; molti degli scioperanti furono arrestati e deportati nei campi di concentramento in Germania.

Una svolta importante si ebbe con la liberazione di Firenze da parte dei partigiani: gli Americani si convinsero che potevano dare un valido contributo all’esito della guerra.

 

UTE: L’evoluzione dell’Homo Sapiens- La Cina e la regione dello Xinjiang.

Si deve a Linneo e a Darwin un nuovo modo di considerare l’uomo, cioè ritenendolo una parte del mondo naturale che lo circonda.

In particolare a Linneo si deve la catalogazione di tutti le specie viventi utilizzando un metodo seguito ancora oggi e  dando loro una denominazione binaria (cioè due nomi ispirati al latino); a Darwin invece si deve la teoria dell’evoluzione dei viventi.

Fino a poco tempo fa si era soliti rappresentare l’evoluzione della specie umana con immagini che davano l’ida di un suo andamento rettilineo, unidirezionale, ma recentemente la rappresentazione più accettata è molto più complessa tanto da richiamare l’idea di un grosso cespuglio con tante  ramificazioni di specie ormai scomparse.

Ogni essere vivente è la versione finale di una serie di modificazioni conseguenti ai cambiamenti dell’ambiente.  Esistono esseri viventi capaci di sopravvivere in condizioni ambientali estreme, che sarebbero proibitive per la vita umana.

Una delle teorie di Darwin afferma che tutte le specie derivano da un antenato comune; dobbiamo risalire a 6milioni di anni fa per trovare l’antenato comune tra l’homo sapiens e lo scimpanzè (col quale abbiamo in comune il 99% del DNA). Da quel momento in poi si sono succedute varie specie di hominini che si sono estinte. La comparsa dell’Homo Erectus (bipede) è databile tra 1,8 milioni e 2000mila anni fa, mentre l’Homo Sapiens compare circa 150mila anni fa (in terra africana e poi in Europa). Sempre interessanti e stimolanti le lezioni del dr. Sassi

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LA Cina e la regione dello Xinjiang  – Il relatore di oggi è il giornalista di viaggi Montaro, che ha visitato a lungo la Cina e in particolare la regione dello Xinjiang (termine che significa Nuova Frontiera).  Essa si trova all’estremo nord-ovest della Cina al confine con Pakistan, India, Russia, Mongolia, Afghanistan, Kazakistan e altre repubbliche ex-sovietiche. Questa regione (oggi autonoma) è diventata cinese solo nel secolo XVIII ed è abitata per la metà da Uiguri, popolazione turcofona e musulmana, la popolazione restante è costituita da musulmani provenienti dai paesi confinanti. La densità della popolazione è bassissima anche perchè il suo territorio è in gran parte occupato dalle montagne più alte del mondo e da deserti.

Gli Uiguri hanno a più riprese manifestato tendenze indipendentiste e per questo oggi sono soggetti a vere persecuzioni da parte del governo cinese, che con il pretesto di modernizzare i centri abitati, abbatte le case dei residenti costringendoli a trasferirsi altrove, incoraggia l’immigrazione in questa regione di cinesi di etnia han, rinchiude in “centri di rieducazione” gli Uiguri e i piccoli delinquenti. Il controllo della popolazione è pesante e si avvale delle tecnologie più avanzate (es: il riconoscimento facciale).

Lo Xinjiang è sempre stato un territorio di importanza strategica per i commerci tra est e ovest e tra nord e sud e tale resta ancora oggi, infatti la “Nuova Via della Seta” è un insieme di vie di comunicazione che congiunge lo Xinjiang con un porto del Pakistan. Ne fa parte la strada più elevata al mondo.

La Cina è un mondo dalle diverse sfaccettature e il nostro docente ce ne ha fatto conoscere una tra le tante.

UTE: Cercare il senso della vita in fase di verifica e bilancio (II parte)

“Le mie lezioni – dice la psicopedagogista Lucia Todaro, introducendo il suo intervento – non vogliono insegnare nulla; hanno lo scopo di offrire degli stimoli per rivedere il proprio vissuto e comprenderne il senso”.

Cosa vuol dire fare un bilancio della propria vita? La volta scorsa ci è stato proposto l’ aspetto della rielaborazione delle esperienze, questa volta si parlerà di valorizzazione delle stesse.

Poiché difficilmente troveremo chi si congratula con noi per i nostri comportamenti, dovremo essere noi a dare valore al nostro passato, ricordando queste parole di  Paulo Coelho: Un bel giorno tutto avrà un senso. Quindi, per il momento, non farti deprimere dalla confusione, sorridi attraverso le lacrime e cerca di comprendere che tutto ciò che succede ha una ragione.

Per ognuno di noi esistono cose che richiamano antichi dolori, antiche ferite, ma proprio questi, se rielaborati, possono portare alla serenità. Non possiamo determinare il corso della nostra vita, ma possiamo trovarne il senso.

Se alcune tradizioni sono andate perdute, possiamo reinventarne altre da riconsegnare a figli e nipoti; è possibile superare le proprie paure imparando a vedere e apprezzare la bellezza che è intorno a noi. Valorizzare vuol dire dare risalto a ciò che è bello e positivo. Chi dà spazio alle proprie paure e vede solo il brutto del mondo è una persona che non vive, ma sopravvive nella tristezza. Il presente è un dono da vivere con pienezza, magari coltivando amicizie con persone con le quali possiamo condividere esperienze e paure.

Ecco alcune pillole di saggezza che la nostra docente ci ha regalato:

Non importa se vai avanti piano, l’importante è non fermarsi.

Io non perdo mai: o vinco o imparo.

Non permettere alle tue ferite di trasformarti in quello che non sei.

Infine è bene ricordare sempre che non possiamo cambiare gli altri o il mondo, ma possiamo sempre cambiare noi stessi.

La sala Isacchi era quasi al completo e i tanti soci presenti hanno a lungo applaudito con entusiasmo alla fine della lezione.

 

 

 

UTE: Cercare il senso della vita in fase di verifica e bilancio (Todaro)

E’ toccato a lei, alla carissima e apprezzatissima psicopedagogista Lucia Todaro, tenere la prima lezione dopo il lutto che ha colpito dolorosamente tutti i soci dell’UTE: la morte della nostra presidente onoraria Mariuccia Guarisco. La sig.ra Todaro ha conosciuto e collaborato per tanti anni con Mariuccia e il ricordo che ne ha fatto è stato oltremodo affettuoso e commovente. Poi è cominciata la lezione.

Il pensiero evoluto è prerogativa degli esseri umani, anche se è indubbio che anche gli animali possano concepire dei pensieri istintivi e le piante siano in grado di adattarsi alle condizioni ambientali. Intelligenza è capacità di adeguarsi alle varie situazioni della vita.

Pensare è diverso da riflettere: il pensiero è originato da quanto percepiamo, la riflessione è richiamare i pensieri e approfondirne il significato.

Riflettere è importante perché consente la rielaborazione dell’esperienza vissuta per arrivare a focalizzarne il senso; la saggezza deriva dalla totalità delle esperienze vissute e rielaborate comprendendone il significato.

Si può dare un senso positivo anche alle esperienze dolorose e negative infatti si parla di rielaborazione del lutto: quando scompare una persona cara si può essere grati per quello che di lei resta in noi.

E’ importante “allenarsi” a rielaborare le esperienze positive perché saremo più preparati a rielaborare quelle negative che inevitabilmente ci capiterà di affrontare.

Gli psicologi sconsigliano di vedere più di un telegiornale al giorno, perché sono sempre troppo pieni di notizie negative e ciò può influire sul nostro umore. Le statistiche dicono che nella terza età si è portati a valorizzare le esperienze positive vissute nel passato.

La dottoressa Todaro, dopo averci proposto alcune massime di personaggi famosi, ci ha poi invitati a porci una domanda: Se la nostra vita è un dono, che dono è? Nella prossima lezione di martedì 12 dicembre, si partirà da qui.

Grazie, Lucia! Le tue lezioni hanno sempre il potere di portare una nota di serenità nelle nostre vite.

Ricordando un’amica…

L’ ho sentita l’ultima volta al telefono una decina di giorni fa ed eravamo rimaste d’accordo che sarei andata a trovarla presto, ma subito dopo sono cominciate ad arrivare notizie che mi riempivano di tristezza: Mariuccia stava male.

(Nella foto qui sotto il ricordo del giorno in cui è stata eletta presidente onorario dell’UTE).

Gruppo Direttivo con Mariuccia G. Pellegrini_esterna 2Ora se n’è andata là dove non si soffre più. E’ stata una donna coraggiosa, che ha saputo credere nei suoi sogni e ha saputo perseguirli con tenacia e con fiducia incrollabile. Ha creato dal nulla l’Università della Terza Età di Erba e a questa sua creatura ha dedicato il meglio delle sue risorse e delle sue energie. Sapeva contattare i docenti e stabilire con loro rapporti di amicizia e di stima reciproca; sapeva ascoltare con pazienza e con empatia le confidenze di chi frequentava l’UTE e si sentiva accolto in un clima di familiarità e di rispetto. Ora la “sua creatura” (lei chiamava così l’UTE, sta per compiere trent’anni di vita ed è diventata un punto di riferimento importante per tanti nella nostra città.

Ho avuto modo di collaborare con lei e di sperimentare la sua generosità e la sua sensibilità.

Ci mancherai, Mariuccia! Ora ricordati di noi da lassù così come noi continueremo sempre a ricordarci di te con profonda gratitudine e riconoscenza.

 

UTE: Il ciclo dei Rougon-Macquart – Viaggio in Antartide.

Il prof. Porro ha ripreso, per approfondirlo, un argomento già accennato lo scorso anno: il ciclo di 20  romanzi di Emile Zola che hanno come filo conduttore la storia della famiglia Rougon-Macquart inserita nella Storia della Francia del periodo di Napoleone III (dal 1851 al 1870).

Zola con questa serie di romanzi intende mettere sotto accusa la società del periodo sopra citato per la smania di successo ad ogni costo che la pervade.

La capostipite della famiglia protagonista della serie è Adelaide, detta Tante Did, contadina con evidenti problemi psichici, che trasmetterà a qualcuno dei suoi discendenti. Alla morte precoce del marito, Rougon, si sposa con un bracconiere ubriacone, Macquart.

Il primo libro viene scritto nel 1871, ma è ambientato nel 1851 (momento del colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte). Il protagonista è Pierre Rougon, primogenito di Tante Did, che diventa importante nella sua città, sfruttando gli eventi politici di Parigi  di cui viene a conoscenza tramite il figlio che si è introdotto nella cerchia delle persone vicine a Napoleone III.

Il protagonista del secondo libro è Aristide che si trova a Parigi nel momento in cui la parte medioevale della città viene demolita per lasciare spazio ai grandi boulevards. Aristide fa fortuna con la compravendita di immobili, ma perderà tutto quando scoppierà la bolla speculativa.

Nel sesto libro sono narrate le vicende di Eugène Rougon, che ha un unico appetito: il potere. Avrà come antagonista una donna, che ricorda molto la Contessa di Castiglione.

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VIAGGIO IN ANTARTIDE – Il dr. Croci, che già abbiamo conosciuto come imprenditore erbese di successo (Ditta “Techne”) ci ha parlato di uno dei suoi viaggi più emozionanti: quello che lo ha portato in Antartide.

Dopo una breve ricostruzione storica dell’esplorazione de continente di ghiaccio di poco più di un secolo fa (Amundsen, Scott), ci ha proiettato un filmato con le foto sue e di suo figlio, scattate durante quel viaggio in una terra tanto inospitale quanto suggestiva.

Panorami mozzafiato, pinguini affollati su rocce innevate, foche, leoni marini e tanta neve.

E’ stato un’occasione per lasciarsi trasportare dalla fantasia e vivere un’avventura affascinante pur continuando a stare comodamente seduti sulle poltroncine di Sala Isacchi.

 

 

Ute: Alimentazione e diete – Teleassistenza

Il dr. Simone Frigerio è uno dei più giovani docenti che la nostra UTE è riuscita ad arruolare . Si occupa di alimentazione e ieri ci ha parlato di “regime alimentare chetogenico, intermittente e con dieta mediterranea”.

Non sto a relazionare sull’aspetto scientifico/chimico della dieta chetogenica, perché non sono un’ esperta in questo campo, ma forse basta sapere che è una dieta che, eliminando i carboidrati, costringe il corpo a bruciare i grassi. La perdita di peso è veloce, ma non priva di rischi per la salute. Pertanto viene utilizzata in genere solo per brevi periodi (ad esempio dagli sportivi in previsione di una gara) perché può provocare disidratazione, ipotensione arteriosa e ipoglicemia.

La dieta mediterranea si distingue per la presenza costante di cereali, frutta e verdura, l’utilizzo dell’olio di oliva per condire i piatti, la presenza di pesce e carne di qualità, ma anche di proteine vegetali rese dai legumi.

Il digiuno intermittente può essere attuato con diverse modalità: mangiare 5 giorni alla settimana e gli altri due assumere solo tisane e estratti di frutta o, più semplicemente, concentrando i pasti giornalieri nell’arco di 8 ore e assumendo solo acqua o tisane nelle restanti 16 ore del giorno.

Conclusione molto applaudita del nostro docente: la dieta migliore è quella che si riesce a seguire!!

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TELEASSISTENZA – Le moderne tecnologie consentono vari tipi di assistenza un tempo impensabili.

Per usufruire della teleassistenza è necessario poter disporre di una connessione internet, di dispositivi di comunicazione (computer, smartphone …) e di applicazioni software. Naturalmente occorre personale addestrato per l’erogazione di tale servizio e occorre che l’utente sia in grado di utilizzare le tecnologie del caso.

La teleassistenza trova molte applicazioni nel campo della formazione professionale (corsi on line di aggiornamento), nel campo dell’educazione (vedi lezioni a distanza in periodo COVID o formazione universitaria). Il vantaggio evidente è nella riduzione degli spostamenti e nel contenimento dei costi, ma viene a mancare la possibilità di contatti personali diretti.

Si sta diffondendo rapidamente anche la telemedicina con consulti di specialisti a distanza. Un’applicazione   diffusa in ambito sanitario è il fascicolo sanitario regionale elettronico, che consente di prendere appuntamenti, ricevere le ricette del medico e controllare il proprio “curriculum” sanitario.

Nel campo dell’assistenza agli anziani è possibile prevedere interventi estremamente individualizzati e rispondenti alle singole situazioni. Sono già disponibili servizi (dietro pagamento di un modesto canone mensile) per il monitoraggio delle persone fragili, di cardiopatici o per assistenza psicologica. L’ospedale di Erba ha attuato un servizio di teleassistenza per la neonatologia indirizzato alle giovani mamme.

Le moderne tecnologie consentono e consentiranno sempre più possibilità inimmaginabili fino a pochi anni fa. Grazie al dr. Giampaolo Rizzi per tenerci aggiornati in questo campo in rapidissima evoluzione!!!