A Pavia: all’ombra di S. Agostino.

s-michele-paviaCome accade puntualmente da qualche anno, il Gruppo culturale di Arcellasco sta organizzando il pellegrinaggio quaresimale.

Avrà come meta Pavia e ci recheremo in tre diverse chiese legate alla storia di S. Agostino: S. Pietro in Ciel d’Oro, S. Michele e S. Maria del Carmine.

Queste sono occasioni per unire la contemplazione della bellezza prodotta dall’arte dell’uomo (architettura delle chiese, dipinti, sculture) alla meditazione su un tema religioso specifico.

Si partirà il 16 marzo alle 7:45 dalla chiesa di Arcellasco e per la pausa pranzo si potrà optare per il ristorante (12 euro ) o per  la colazione al sacco.

Il rientro è previsto per le ore 19.

(Per prenotazioni rivolgersi alla segreteria parrocchiale: tel. 031 643248)

E, quando meno te l’aspetti, rispunta Montalbano.

  • Buongiorno! – dice in  italiano il medico di chiara origine indiana e aggiunge – mi chiamo…- e dice un nome che non ricordo più porgendomi la mano. Il suo è un modo gentile per non farmi sentire troppo straniera in questa sala gessi.

Poco distante è seduta un’altra signora, inglese, con un problema al piede più lieve del mio e sentendo parlare in italiano, dice ad alta voce: – Pronto! Montalbano  sono! – e poi proseguendo in inglese dice che anche lei ha imparato qualche parola di italiano guardando la serie di Montalbano……

Questo omaggio a uno dei personaggi TV che preferisco mi fa sentire davvero un po’ a casa mia…

Effetto Brexit?

aeroporto-vuotoEccomi di nuovo a Londra. Ieri gli aeroporti, sia in Italia che  qui in England, erano pochissimo affollati e le operazioni di controllo bagagli e documenti non hanno richiesto le solite attese snervanti: tutto si è svolto sempre in pochi minuti.  Anche in aereo non mi era mai capitato di viaggiare  avendo a disposizione tre sedili solo per me.  Dopo l’atterraggio e il velocissimo controllo del passaporto, mi sono affrettata a raggiungere la stazione degli autobus, ma al mio arrivo era ancora vuoto e l’autista si è prodigato poi per una buona mezz’ora a gridare ad alta voce per richiamare eventuali altri passeggeri: dev’essere colpa della Brexit! La sterlina ha perso molto del suo valore e questo può aver limitato la propensione ai viaggi così tipica degli Inglesi.

Sulla spiaggia.

vucumpraCirca trent’anni fa, quando i nostri figli erano piccoli,  andavamo in campeggio: era impensabile fare le vacanze in albergo  o affittare un appartemento per cinque.  E, sempre per ragioni economiche, andavamo  sulla Costa Azzurra, dove i campeggi erano meno costosi di quelli italiani.

Eravamo sulle spiagge di Saint Raphael, spiagge libere, ma ben attrezzate con docce e servizi igienici gratuiti.  Anche allora  le spiagge erano percorse da venditori ambulanti, ma, mentre sulle spiagge italiane i vu’ cumpra’ erano ancora nostrani, in Costa Azzurra c’erano molti venditori di colore.

Ricordo con quali maniere sgarbate i francesi trattavano quei giovani africani (certo provenienti dalle loro ex-colonie) e ricordo anche come tutti in famiglia restavamo  sorpresi e amareggiati da quelle swcene incresciose….. E fu proprio per reazione che invitammo un giovane senegalese a mostrarci la sua merce e facemmo acquisti: qualche braccialetto, una cintura….  e scattammo una foto in sua compagnia.

Ci sorprendeva l’atteggiamento razzista dei bagnanti francesi e ora non mi so arrendere all’idea che oggi possano succedere cose così.

Viaggio e imprevisti.

Ieri mattina avevo ben chiaro in testa quali cose avrei dovuto fare prima di prendere l’autobus delle 11.19. Cosi’ dopo aver bagnato l’orto , ho ricaricato la cartina prepagata cosi’ comoda per i piccoli prelievi, ma mi sono accorta di aver perso il PIN. Quindi uscendo per acquistare i biglietti del pullman mi sono fermata anche in posta senza risolvere il problema; in compenso pero’ ho urtato un cordolo e ho rotto un “baffo” dell’auto. Dopo aver controllato i documenti di viaggio, mi e’ sembrato opportuno controllare anche gli orari dei mezzi di trasporto gia’ visionati il giorno prima. Ed ecco che scopro di aver consultato l’orario FESTIVO e non quello ESTIVO!!! L’ultima partenza utili era quella dells 1p.44…..peccato che fossero gia’ le 11!!!! Dopo aver rapidamente fatto un esame delle possibilita’ di affrontare questo imprevisto, decido che l’unica soluzione e’ quella di prendere l’auto e lasciarla nel parcheggio dell’aeroporto.
Facile da pensare, ma non e’ cosi’ facile trovare un posto auto nel parcheggio di Bergamo e mi sono trovata a girare per un buon quarto d’ora in un labirinto di auto. Stavo gia’pensando che avrei perso il volo, quando, come in risposta a una mia preghiera, ho visto un piccolo, agognato, provvidenziale posto libero sul quale mi sono catapultata con grande sollievo. Era lontanissimo dalla zona partenze, ma era comunque unn colpo di fortuna….

Ultima sorpresa della giornata a Stratford dove l’autobus della national express si e’ fermato in una zona diversa dal solito! Dopo un attimo di sbigottimento nel trovarmi in una zona sconosciuta, ho visto l’insegna della linea DLR e seguendo la segnaletica sono arrivata a prendere il treno per Greenwech, dove doveva concludersi il mio viaggio pieno di imprevisti….

Parco Sigurtà e dintorni.

Il Parco-giardino Sigurtà a Valeggio ha mantenuto le sue promesse: è un luogo  veramente incantevole, che offre scorci paesaggistici di grande bellezza. In mezzo a prati curatissimi, spiccano aiuole che, con i loro fiori, formano macchie di colori sotto l’ombra protettrice di alberi secolari. Laghetti con fiori di loto, daini al pascolo e asinelli animano il paesaggio e allietano gli occhi dei numerosi visitatori (stranieri  in gran numero).

Il dr. Filippi, che ha visto nascere il Parco e che ha lavorato a lungo col dr. Sigurtà (che il dr. Filippi ha descritto come uomo di grande ingegno e soprattutto di grande fede), ci ha raccontato la storia del Parco e del suo fondatore e poi ci ha guidato nella visita del centro storico di Borghetto, là dove il Mincio crea giochi d’acqua  di grande suggestione.  Naturalmente anche il pranzo è stato all’altezza delle aspettative: in quelle zone la cucina ha grandi tradizioni.img-20180607-wa0000_resized_20180607_100927925immagini-giugno-19-004immagini-giugno-19-018immagini-giugno-19-014immagini-giugno-19-012

Ritornare…

Ritornare alla solita routine non è così semplice: sarà il jet lag che ancora scombina i ritmi del sonno? O sarà la nostalgia delle cose e delle persone lasciate? Come scordare le voci che ci hanno salutato l’ultimo giorno?

Vorrei ritrovare ogni giorno, qui, la dolcezza e la soavità dei modi, il verde perenne delle foreste, i sapori e i colori di un mondo che ora posso solo ricordare e sperare di riincontrare ….

 

Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino.

(Luis Sepúlveda)